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A Roma, nell’elegante quartiere pinciano dei Parioli, in un palazzo primo ‘900 che fa parte di uno storico complesso residenziale, si trova l’appartamento fotografato. Uno spazio che aveva da subito conquistato i proprietari: sebbene si trovasse in cattivo stato di conservazione, presentava ambienti luminosissimi e silenziosi, soffitti di altezza superiore ai 4 m e tripla esposizione su una corte privata alberata, ricca di verde e con due fontane d’epoca.
Il progetto ha ripensato il layout senza stravolgerlo, e i cambiamenti si sono concentrati soprattutto sugli spazi di servizio. Dall’unico preesistente, i bagni sono diventati due, pensando a un maggior comfort. L’idea alla base del rinnovamento della casa, oltre agli aspetti funzionali ed estetici, riguarda anche il piacere dell’ospitalità e della condivisione.
Tra arredi, rivestimenti e dettagli prevale un gusto eclettico, con citazioni personalizzate di viaggio, pezzi vintage e d’antiquariato accostati a icone contemporanee, complementi low cost e lampade di design.
Il complesso in stile “umbertino”
L’edificio in cui si trova l’appartamento è in quella zona del quartiere romano dei Parioli che si snoda intorno alla via Salaria, vicino a Villa Ada Savoia. Il complesso residenziale di cui fa parte, composto da fabbricati dei primi del ‘900 (1914 è l’anno esatto di costruzione) ha una storia particolare. Gli immobili erano stati realizzati per ospitare lo staff impiegatizio del re d’Italia Umberto I: per questo motivo lo stile architettonico che li contraddistingue viene definito “umbertino”. Tutti gli edifici sorgono all’interno di un’elegante corte privata, pavimentata con sampietrini e ricca di aiuole, alberi d’alto fusto, due fontane. Le abitazioni conservano le facciate gialle, con persiane verdi in legno.
Foto casa 97 mq
Il nuovo progetto con cucina ridimensionata, ma in più lavanderia e secondo bagno
L’appartamento di 97 mq è stato ristrutturato con significative modifiche al layout: ciò è stato possibile perché, a parte il muro di spina centrale che costituisce un vincolo architettonico, tutti gli altri tramezzi potevano essere facilmente demoliti per rimodellare gli interni.
La cucina, pur rimanendo nella stessa posizione, è stata ridimensionata per lasciare più spazio al disimpegno della zona notte e a una mini lavanderia indipendente.
L’unico bagno esistente è stato ampliato annettendo una parte del corridoio e ne è stato ricavato un secondo all’interno della camera matrimoniale, precedentemente molto grande.
In tutti gli ambienti è stata mantenuta l’eccezionale altezza di 420 cm dei soffitti, una delle caratteristiche della casa d’epoca.
- Dall’ingresso si accede alla la zona giorno, completamente a vista grazie alla trasparenza della parete divisoria vetrata.
- Il soggiorno, in precedenza diviso in due da un tramezzo, costituisce ora uno spazio unico. È stata invece realizzata una parete vetrata trasparente che divide l’ingresso dalla zona giorno.
- La camera matrimoniale, in posizione d’angolo, accessibile dal disimpegno della zona notte, è stata ridotta di dimensioni per fare posto al bagno a uso esclusivo. A sinistra della porta della stanza, una spalla in muratura permette di ritagliare un’anticamera ribassata e ricavare un ripostiglio in quota.
- Un muro di spina di elevato spessore attraversa l’abitazione, definendo la larghezza del corridoio e del bagno che si apre in fondo al percorso.
- Il corridoio prosegue sul lato sinistro con un disimpegno che distribuisce la camera matrimoniale, la cucina e un mini locale cieco adibito a lavanderia.
- Anche la seconda camera, collocata nell’angolo a sinistra dell’ingresso e organizzata per gli ospiti, è matrimoniale.
Dividere ingresso e soggiorno con una vetrata
Il passaggio tra l’ingresso e l’open space della zona giorno è scandito da una sorta di diaframma costituito da una parete telaio in ferro verniciato nero e pannellature vetrate trasparenti. Tutti i vetri di sicurezza sono fissi, con l’eccezione della porta centrale a battente, larga 80 cm. La struttura, che occupa tutta la larghezza disponibile ed è alta oltre 350 cm, è stata realizzata per dividere lasciando a vista e anche per riproporzionare lo sviluppo longitudinale del volume.
Una libreria passante divide in due zone il soggiorno
Nell’ambiente giorno aperto, a forma di rettangolo allungato, sono gli elementi d’arredo a suddividere il volume, individuando le diverse zone. Al centro, la postazione studio con scrivania e seduta ergonomica è tra la poltrona di design di Fabio Novembre e la libreria double-face che è utilizzata come una quinta e lascia intravedere, dall’altra parte, l’area conviviale che occupa il lato più luminoso della stanza.
Dettagli di stile & arredo
Il tavolo da pranzo è un modello d’antiquariato Art Déco degli anni ’30-’40 in radica di noce, con basamento curvato e piano allungabile di elevato spessore, con bordi stondati.
La cassettiera di linea classica che sfrutta la profondità dell’imbotte della finestra è anni ’50.
La sedia B32, nota anche come Cesca, progettata dall’architetto ungherese Marcel Lajos Breuer nel 1928, è tra i pezzi rappresentativi della scuola d’arte e design del Bauhaus. La struttura è in tubolare metallico, seduta e schienale sono in paglia di Vienna.
La libreria double-face che divide la zona studio dal pranzo è un pezzo degli anni ’90, rivisitato con una tinteggiatura a smalto opaco nero; alcuni nuovi schienali
sono stati realizzati con rimanenze del parquet in rovere usato per il pavimento.
Cucina abitabile bianca con una parete grigia
L’abitazione ha mantenuto, per alcuni aspetti, l’impronta tradizionale della casa d’epoca. In particolare la cucina continua ad occupare un ambiente indipendente: accessibile dal disimpegno della zona notte, è collocata tra le due camere. Si tratta di una classica cucina abitabile, ampiamente illuminata da una portafinestra: attrezzata con una composizione in linea lungo la parete, ha una dispensa a giorno e un tavolo da pranzo per quattro
In tutti gli ambienti della casa, cucina compresa, le pavimentazioni sono uniformate da un parquet prefinito di rovere caratterizzato dalle venature e nodi del legno, con lievi irregolarità. L’effetto è dovuto alla piallatura delle doghe, lavorazione che – in alcuni casi eseguita manualmente – dà alla superficie in legno un aspetto vissuto che riproduce gli effetti del tempo.
Dettagli di stile & arredo
I radiatori in ghisa sono quelli originali della casa, riverniciati. Sono collegati all’impianto di riscaldamento centralizzato.
Piccoli piastrelle bianche rettangolari rivestono l’alzata tra basi e pensili della cucina.La posa degli elementi in orizzontale, sfalsati a correre come in un muro in mattoni, è evidenziata dalle fughe larghe, nello stesso colore antracite del top in solid surface.
Le tende a rullo in tessuto tecnico lascianofiltrare la luce, in cucina come in tutti gli altri ambienti, in modo discreto, senza impattare con una forte componente decorativa.
Il tavolo della cucina è un pezzo artigianale disegnato dalla progettista. La finitura del piano e delle gambe è formata da un collage di immagini fotografiche che riproducono graffiti murali.
Camera con scrivania e ripostiglio in quota
L’abitazione gode di affacci multipli, tutti sul cortile privato verde e alberato: la camera matrimoniale occupa una posizione d’angolo ed è quindi esposta su due lati, luminosissima. Bianco e un caldo grigio tortora vestono le pareti della stanza con una funzione decorativa e architettonica perché impiegati per valorizzare il soffitto e la “boiserie” perimetrale dipinta a parete.
Libreria di recupero dipinta come parete e carta da parati dietro al letto
Boiserie dipinta fino a 130 cm
La “boiserie” dipinta in grigio corre lungo il perimetro della camera fino a un’altezza di 130 cm circa, evidenziando i sottofinestra con l’effetto visivo di una classica pannellatura in rilievo in legno verniciato.
Anche il soffitto, con altezza di circa 420 cm, è tinteggiato nella stessa tonalità scura per “abbassarlo” visivamente.
Camera degli ospiti: armadio rinnovato a due colori con il fai da te
L’armadio, all’ingresso della stanza degli ospiti, è stato rinnovato con il fai da te impiegando uno smalto opaco per legno. La tinteggiatura a due colori “ricalca”, con un effetto mimetico, quella della parete, con una fascia inferiore in grigio che arriva alla stessa altezza della boiserie dipinta sul muro; e con la parte superiore in bianco. L’intero ambiente contiene suggestioni che richiamano terre lontane.
Letto in nicchia rivestita in carta da parati
La carta da parati su fondo giallo che riveste la nicchia con il letto riproduce una carta geografica dell’arcipelago delle isole Galapagos che Darwin visitò nell’800. Nell’angolo a destra della finestra, anche la lampada a forma di scimmia risponde a un gusto esotico.
Bagno in più: il gradino per ottenere la pendenza corretta
Nei due ambienti di servizio, i lavori eseguiti per modificare gli impianti in base al nuovo layout hanno reso necessario ricorrere a cambi di quota a pavimento per assicurare la corretta pendenza degli scarichi. Il bagno che si apre in fondo al corridoio ha conservato la larghezza che aveva in origine ma è stato allungato. La doccia sotto la finestra, con frontale in vetro trasparente occupa interamente il lato corto e ingloba il serramento.
Il piatto doccia, all’interno del box in muratura, è a filo pavimento; è realizzato con una lastra in tecnogel bianco che integra la piletta di scarico ed è stato posato senza dislivelli con il rivestimento in lastre di gres della stanza. Il Tecnogel, composto da elementi minerali e resine poliesteri, presenta una superficie antiscivolo e piacevole al tatto. Un volume contenitore in quota è stato ricavato in nicchia nella fascia alta della parete: un piano d’appoggio capiente e profondo che è in corrispondenza di un armadio sottostante, accessibile invece dall’anticamera della stanza matrimoniale.
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