L’ex cascina diventa casa

Risanamento e coibentazione: due parole chiave che riassumono i lavori di ristrutturazione che hanno reso abitabile un vecchio edificio rurale.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografa Cristina Galliena - Studio White
Pubblicato il 20/01/2014Aggiornato il 07/08/2018
L’ex cascina diventa casa

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Dopo un accurato intervento di restauro, una costruzione su due piani è stata trasformata in abitazione. Dall’ingresso, situato al piano inferiore e ora utilizzato come laboratorio artistico, si accede all’appartamento vero e proprio, passando per un vano scala che si apre sul salotto. L’intero livello superiore – una volta adibito a fienile – è diventato uno spazioso volume sottotetto, attraversato in lunghezza da una scenografica capriata. La predominanza del legno, sullo spiovente a vista e a terra, è valorizzata dalle pareti bianche; nel living, invece, una porzione di muro dipinta di verde spezza le tonalità calde con una nota di fresca vivacità.

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  • L’ingresso dell’appartamento sottotetto si apre nel soggiorno, dove una libreria realizzata su misura e due diversi divani, disposti ad angolo, circoscrivono la zona conversazione. Numerose le opere di artisti contemporanei: a parete quadro di Claudio Poli; a soffitto, uccelli in lamiera di ferro di Gianni Pignat. In tutta la casa, poi, fanno da filo conduttore decorativo una serie di oggetti in ceramica Raku (sofisticata tecnica di cottura giapponese) di Paola Paronetto: come la scultura “Bomba” appoggiata a pavimento, cucita con filo di ferro, o la composizione “Presenze”, su cornice in legno e terre sigillate, appesa sopra la credenza in massello. Il tappeto del salotto è una coperta in lana dipinta. • Lampada da terra vicino alla finestra: Tolomeo Halo di Artemide

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  • Dal soggiorno una sorta di corridoio aperto conduce verso la zona notte, progettata a una quota superiore. Un divisorio in cartongesso separa il salotto dalla cucina: in alto è caratterizzato da uno sbalzo sfruttabile come piano d’appoggio.

Pavimenti ad altezze diverse, perché?
La costruzione di gradini all’interno di un’abitazione ha sicuramente un valore estetico, perché rende più articolati i volumi e dà personalità agli ambienti, ma spesso nasconde anche ragioni tecniche. In questo caso offre due vantaggi: garantisce alle stanze un’altezza proporzionata alle dimensioni degli ambienti e permette – con la realizzazione di una pedana di quasi 1 metro di altezza – di ricavare un vano “a perdere”, utile per l’incasso a filo pavimento di una vasca idromassaggio, nel bagno adiacente alla camera matrimoniale.

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  • La cucina in laccato bianco si sviluppa a elle lungo la parete che la divide dal soggiorno. L’alzata dietro la zona operativa è protetta con un rivestimento in piastrelle quadrate di gres, mentre il top è in granito. La composizione è costituita prevalentemente da basi. Il solo pensile bilancia visivamente sulla parete la sporgenza della cappa. 

 

3 idee da copiare per la cucina
Un vetro che separa
In corrispondenza della capriata del tetto, la divisione cucina-soggiorno è stata realizzata in cartongesso. In alto è completata da un sopraluce in vetro doppio, sostenuto da cornici in legno. La soluzione comporta due vantaggi: lascia filtrare la luce e al tempo stesso isola gli odori.

Cappa fai-da-te
Sulla parete sopra i fuochi una struttura a camino aggettante in cartongesso maschera l’aspiratore che, attraverso un apposito condotto, espelle all’esterno i fumi di cottura. Per garantire un pratico utilizzo e la manutenzione, è stata trattata con smalto lavabile.

Il top moltiplica
Per ricavare spazio d’appoggio aggiuntivo, una struttura in laccato bianco, appoggiata a ponte, consente di sfruttare al meglio il top: sopra al piano ogni centimetro resta fruibile e in più si crea una mensola sulla quale è possibile sistemare oggetti di uso frequente.

 

 

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  • Arredi tutti bianchi per la camera: in legno o in tessuto, il colore dei mobili è chiaro, così da “illuminare” l’atmosfera della stanza. La parete tinteggiata color mattone incornicia la zona del letto, armonizzandosi n pavimento e soffitti in essenza. Nella camera matrimoniale, sistemato in obliquo rispetto alla parete, il letto in pelle ha la testiera imbottita formata da quadrotti: tra l’uno e l’altro si possono inserire riviste e quotidiani, foto o minilibri. • Letto: Cubic di Pianca con giroletto imbottito.

3 idee da copiare per la stanza
Una struttura retroletto
Ha pianta trapezoidale il muretto a cui si appoggia il letto. Il top, per maggiore praticità, è rivestito con una mensola, mentre in fase di progetto sono stati previsti gli interruttori della luce ai lati della testiera. In alternativa, si potrebbe realizzare un mobile su misura con vano contenitore interno, così da disporre di maggiore spazio.

Mensola a tutta parete
Fissata lungo tutta la larghezza della parete, ridimensiona l’altezza della stanza creando un elemento di continuità. Date le dimensioni, il risultato estetico è gradevole se lo spessore è rilevante (almeno 8 centimetri).

La parete colorata
Una tinta di intenso cromatismo fa spiccare i mobili bianchi e “arreda” la parete di notevole ampiezza. Il colore scelto deve avere richiami nella stanza: in questo caso la collezione di vasi.

 

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  • Nel bagno i rivestimenti a parete sono in piastrelle 20 x 20 cm, con un disegno di posa in diagonale; classica anche la linea del lavabo a colonna e dei portasciugamani cromati. Di gusto contemporaneo invece la scelta di un pavimento a listoni di legno. Grazie alla realizzazione di una pedana rialzata di circa 1 metro, si è potuto inoltre incassare a filo la vasca idromassaggio.

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Idromassaggio: che cosa valutare
Per l’installazione di una vasca di questo tipo è stato necessario prevedere, in corso di ristrutturazione, il collegamento idraulico ed elettrico e il relativo interruttore di sicurezza. Dato che il bacino è incassato nel pavimento, per garantire l’ispezionabilità del motore dell’apparecchio si è lasciata una zona apribile grazie a uno sportello, rifinito anch’esso con parquet. L’impianto standard da 3 kW è sufficiente per la sola vasca idromassaggio, ma se si opta per modelli con box multifunzione dotati per esempio di bagnoturco può servire un potenziamento. In questo caso il tecnico ha verificato che la pressione presente nell’appartamento era sufficiente a garantire il corretto funzionamento dei numerosi getti massaggianti; in caso contrario si sarebbe aggiunta una pompa. Viste le dimensioni della vasca – paragonabili a quelle di un modello normale – non è stato inoltre necessario alcun calcolo circa la portata della soletta. Questo si rivela invece fondamentale per le minipiscine che, con profondità e misure maggiori, piene d’acqua e pensate per più persone, raggiungono un peso rilevante.

 

Il progetto

L’edificio a pianta rettangolare, già nella versione originaria era dotato di aperture sui muri perimetrali sufficienti a garantire l’adeguata aeroilluminazione naturale. In assenza di divisioni preesistenti, le partizioni interne sono state create ex novo: il soggiorno, cui si accede direttamente dall’ingresso al piano inferiore, è interamente adibito a zona conversazione, mentre la cucina si trova in un vano adiacente separato. A una quota superiore è poi situata la parte notte, dove le due camere da letto affiancate sono disimpegnate dall’antibagno: attrezzato con un guardaroba a misura, questo introduce al locale di servizio dotato di un’ampia vasca idromassaggio.

pianta-paronetto1 Scala d’ingresso
2 Soggiorno
3 Corridoio
4 Cucina
5 Gradini
6 Antibagno
7 Bagno
8 Camera matrimoniale
9 Camera

 

Interventi che trasformano
Murature e solai
in questo caso il lavoro di consolidamento e restauro ha riguardato anche le murature perimetrali (sottoposte a coibentazione con lana di roccia su telaio portante e doppia lastra di cartongesso, addossato
alla pareti interne) e i solai di calpestio (irrigiditi, resi più stabili, mediante travature in legno ancorate sopra i cordoli – elementi perimetrali – esistenti e un tavolato in larice massiccio spazzolato).

Per la copertura
L’orditura del tetto è in legno di abete massiccio con verniciatura ignifuga antitarlo trasparente. È stata costruita con sistema ventilato, su tavolato a vista con pannelli isolanti e sovrastante rivestimento con tegole a coppo in cotto.

Infissi esterni
Le aperture esistenti – trasformate in finestre dall’insolita posizione rialzata rispetto alla quota del pavimento – sono state rigorosamente rispettate, come richiesto dalla normativa. I serramenti sono in ferro verniciato a fuoco, con taglio termico e vetrocamera isolante.

L’iter burocratico
Prima di procedere all’acquisto di una costruzione rurale è bene accertarsi che il cambio di destinazione d’uso sia possibile (verificando Piano regolatore e Regolamento edilizio comunali) e che non vi siano vincoli paesaggistici o architettonici che potrebbero impedire o limitare l’intervento. In questo caso dovranno essere le autorità competenti a rilasciare il nulla osta ai lavori. Per la realizzazione del progetto un professionista abilitato deve poi presentare
in Comune la pratica edlizia necessaria (in genere Scia o Dia). L’uso dell’immobile sarà poi subordinato alla richiesta del certificato di agibilità, rilasciato laddove siano verificati i requisiti previsti dalla normativa.

Progetto: geometra Mario Paronetto, marioparonetto@libero.it – Foto: Cristina Galliena e Guelfa Rugarli

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