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Il palazzo del ‘600 in cui si trova questo trilocale – parte di un ex convento agostiniano nel centro storico di Torino, quartiere del Quadrilatero Romano – ha subito un complesso intervento di ristrutturazione che ha comportato anche modifiche statiche e strutturali. Durante i lavori, l’immobile è stato acquistato “al grezzo”, prima che venisse effettuata la nuova suddivisione interna degli ambienti: la ridefinizione del layout ha dovuto tenere conto di vincoli architettonici quali la posizione dei muri portanti, la presenza delle volte a soffitto e di poche finestre, ma è stato comunque possibile venire incontro alle specifiche esigenze del giovane professionista che abita ora la casa. L’obiettivo era quello di valorizzare al massimo la luminosità naturale e la vista panoramica di cui si gode dal living, sulla Mole Antonelliana e la Cappella di S. Lorenzo. Si è fatto ampio ricorso a soluzioni su misura, spesso arricchite da dettagli di stile, sempre tutto su disegno e con un’accurata e non convenzionale ricerca nei materiali. La palette, in cui i toni scuri si alternano a tonalità neutre, contribuisce a definire le profondità e a dare vita a giochi di luce e di riflessi.
All’interno del trilocale, muri di spina di elevato spessore – 70-80 cm circa, come quelli perimetrali – tagliano il volume definendo i confini dei diversi ambienti e ponendo un vincolo strutturale a eventuali possibilità di modifica del layout: nel progetto non sono stati quindi toccati. Altro aspetto importante di cui si è dovuto tenere conto è quello delle aperture: l’esposizione è doppia, ma le finestre sono soltanto tre in tutto, una per ciascun ambiente del trilocale: si è fatto tutto il possibile per valorizzarne la luminosità, ma il corridoio di distribuzione, ineliminabile, riceve luce solo indirettamente. Contestuale a quella dell’intero edificio d’epoca, la ristrutturazione ha comportato anche la realizzazione degli impianti e dei servizi igienici.
Il quartiere torinese del Quadrilatero Romano
È di origine romana, la zona del centro storico di Torino (tra le Porte Palatine, via Garibaldi e corso Siccardi) in cui si trova l’ex convento che ospita questo trilocale. Il quartiere era delimitato dalla cinta muraria, il castrum dell’antico insediamento coloniale del I sec A. C.: ancora oggi restano tracce del suo perimetro. Il Quadrilatero Romano, dopo un processo di riqualificazione e di gentrificazione per contrastare il degrado verificatosi nell’area, è diventato per i torinesi anche un luogo alla moda. Oltre a essere stati valorizzati i numerosi monumenti storici e chiese, si moltiplicano ora negozi, locali della movida, ristoranti e angoli caratteristici.
- Nella zona giorno del trilocale la lunga penisola multifunzione separa l’angolo cottura a vista dal living. Mentre l’office a parete, completo di modulo libreria laterale, funge da raccordo tra le due aree.
- I bagni, quello in fondo al corridoio del trilocale e l’altro a uso esclusivo della camera matrimoniale – entrambi realizzati ex novo durante la ristrutturazione – sono dotati di sistema di aerazione meccanica. Nel primo ambiente di servizio la doccia in muratura sfrutta la profondità di una rientranza appositamente prevista quando è stato costruito il tramezzo, molto più sottile rispetto ai muri originali.
- Nella camera matrimoniale la quinta centrale dietro il letto delimita la cabina armadio lunga e stretta, con due ingressi alle estremità. Il guardaroba è attrezzato con una composizione continua lungo la parete priva di aperture.
- Il corridoio d’ingresso, che distribuisce i diversi ambienti, è sfruttato in lunghezza con moduli contenitore sul lato cieco. Chiude l’armadiatura una spalla trasversale in listelli di legno e vetro che scherma la porta del bagno.
Camino “estetico “
Con la sua cornice originale in marmo rosa è uno dei pochi tratti d’epoca conservati. Anziché riattivare la canna fumaria per farlo funzionare a legna, la scelta è stata quella di sfruttarne la rientranza per inserire un focolare ecologico a bioetanolo che non richiede un condotto di evacuazione fumi. Ed è più in linea con la concezione moderna del trilocale.
La posizione strategica della zona cottura
Occupa un ampio spazio all’interno del mini open space, e si articola in più blocchi. L’armadiatura su disegno che contiene le colonne frigo e forno e – sull’altro lato – i pensili orizzontali rifiniti in alluminio si allineano all’altezza dello stipite della porta e alla base della volta. In questo modo i volumi dei moduli non interferiscono con le strutture architettoniche e non ne nascondono alcuna parte. Nella zona centrale i soffitti arrivano a 340 cm circa da terra.
La composizione si articola in due blocchi a parete su lati diversi, corrispondenti alla zona operativa con basi e pensili e all’office con colonna forni, frigorifero da incasso e vano ripostiglio-contenitore. Si aggiunge, come terzo elemento, la penisola-bancone snack con spazio vuoto sotto per avvicinare gli sgabelli; la stessa, dalla parte opposta, integra scomparti chiusi da ante e attrezzati con ripiani. La distanza per il passaggio, il movimento e l’apertura delle ante, è di circa 90 cm. I progettisti hanno utilizzato per questa soluzione un programma di produzione, raccordando però i mobili con elementi disegnati su misura. L’idea è stata quella di organizzare un angolo a vista, facilmente fruibile, che avesse però la funzionalità di uno spazio indipendente.
Il nuovo layout degli interni
L’appartamento ha una metratura contenuta, ma la forma e la distribuzione dei volumi si prestavano a organizzarlo come trilocale, con due camere da letto. La matrimoniale – senza modificare le dimensioni della stanza delimitata da murature portanti – è stata ridisegnata all’interno ritagliandovi la cabina armadio e il bagno a uso esclusivo. In questo ambietne e negli altri del trilocale, l’altezza delle volte, che fanno parte della struttura originale dell’edificio, è sottolineata dalla scelta delle finiture a parete. Al bianco è contrapposta una delicata tonalità di azzurro polvere che contiene anche note verde salvia. Sono state scelte pitture a calce, particolarmente adatte per “fare respirare” le murature antiche.
Angolo ben sfruttato con mensole e scrivania per lo smartworking
Una quinta dietro al letto definisce la cabina armadio
La tv come un quadro
Per collocare anche nella camera matrimoniale una smart tv con monitor molto grande, è stata progettata una soluzione diversa dal classico mobile da terra o sospeso. Si tratta di un involucro fissato a muro come un quadro; salvaspazio e su disegno, assume l’aspetto di una vera e propria parete attrezzata, e come questa diventa elemento d’arredo. In una scenografica cornice rettangolare piatta, pannellata in legno scuro di rovere e con due ante push-pull a ribalta nella zona inferiore per ispezionare l’interno, è incassato, centralmente, il televisione. L’idea vincente di questa struttura compatta è quella di nascondere nel suo spessore di pochi centimetri i cavi, gli accessori tv e la scatola del decoder.
La quinta al centro della stanza
Nella camera matrimoniale, è in listelli di alluminio e vetro fumé, permeabile alla luce: la quinta ha permesso di ricavare alle spalle del letto un corridoio-guardaroba con accesso aperto ai due lati. Alla base delle nuove finiture che si ritrovano anche nell’ambiente di servizio comunicante, ci sono i toni caldi del legno alternati all’azzurro polvere.
Veneziane al posto delle tende
In linea con lo stile contemporaneo della casa e il gusto giovane del proprietario, per schermare la finestra della camera i progettisti hanno disegnato qualcosa di alternativo ai tendaggi tradizionali. Si tratta di una veneziana formata da sottili listelli in palissandro, mentre i nastrini sono in cuoio. Un sistema oscurante essenziale, eppure curato nel design e nei dettagli: oltre ad essere una soluzione funzionale grazie all’orientabilità delle lamelle, crea giochi d’ombra e dà un tocco “coloniale” all’ambiente.
Rimandi cromatici e stilistici accomunano i due ambienti di servizio del trilocale, a cominciare dai rivestimenti in piastrelle esagonali in gres che presentano sfumature ton-sur-ton o con contrasti non troppo marcati, tra il grigio tortora, il marrone e il beige.
Indirizzi fornitori
• Bellosta, http://www.bellostarubinetterie.com, Tel. 0322/956425 • Bonaldo, http://www.bonaldo.it, Tel. 049/9299011 • Ceramica Cielo, http://www.ceramicacielo.it, Tel. 0761/56701 • Crag Gallery, cragallery.com, Tel. 335/1227609 • Desalto, http://www.desalto.it, Tel. 031/7832211 • Druetta Tappezziere, http://www.tappezzeriedruetta.it, Tel. 0172/93191 • Farrow & Ball, http://www.farrow-ball.com • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Marazzi Group, http://www.marazzi.it, Tel. 059/384203 • Miele, http://www.miele.it, Tel. 899/809050 • Modulnova, http://www.modulnova.it.com, Tel. 0434/425425 • Mottura, http://www.mottura.com, Tel. 0124/494949 • Nestasio, Tel. 347/6925750 • Pierre Frey, http://www.pierrefrey.com • Rimadesio, http://www.rimadesio.it, Tel. 0362/3171 • Riva 1920, http://www.riva1920.it, Tel. 031/733094 • Saba, sabaitalia.it, Tel. 049/9462227 • Vibia, http://www.vibia.com
Progetto: Studio Fragomeli, arch. Angelica Morra, c.so Duca degli Abruzzi 40, Torino, Tel. 011/8001209, cell. 349/7798202
http://www.fragomeliandpartners.com, studio.fragomeli@gmail.com
Foto: Barbara Corsico Styling: Chiara Dal Canto
Tratto da Cose di Casa numero di dicembre 2021