Case piccole come quella che vi proponiamo hanno sempre un grande appeal: in parte per la presenza di soluzioni che ottimizzano lo spazio – e che si possono riproporre in altre situazioni – e un po’ perché solitamente si tratta di interni in edifici antichi, caratterizzati da soffitti alti e dislivelli a pavimento. Oggi, infatti, una metratura così contenuta in genere non è ammessa per le nuove costruzioni. In questo caso l’obiettivo comfort è centrato senza intervenire sulla muratura, ma sfruttando al meglio il contesto esistente con un progetto d’arredo mirato e molto personale.
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- La cucina è arredata con una composizione ad angolo realizzata su misura per soddisfare le particolari esigenze di spazio, ma utilizza moduli standard, a eccezione di quelli terminali. Alle ante in laminato, di colore arancione per vivacizzare l’ambiente limitato, è accostato un top in Okite® grigio chiaro. Si tratta di un materiale formulato dalla combinazione di quarzo, resina poliestere e pigmenti naturali, particolarmemte adatto in cucina per le sue caratteristiche di resistenza e igiene. Il gradino viene integrato: per avere più superficie d’appoggio, e non rinunciare a centimetri di top utili, una base si prolunga sormontando il gradino. Nell’elemento successivo, la differenza a terra è compensata con un cassetto estraibile: i due moduli hanno così le ante identiche.
- La cucina è estremamente funzionale e accogliente, malgrado le dimensioni micro. Il risultato è merito di un’attenta organizzazione dello spazio, che è stato curato in ogni dettaglio. E la finestra alta – motorizzata – fa sfruttare interamente le pareti.
- La parte terminale del top della cucina ha il profilo arrotondato che va a raccordarsi al muro. In questo modo si è guadagnata un po’ di superficie in più, preziosa in una situazione come questa. La parte sottostante è un’angoliera a giorno, molto pratica accanto al tavolo.
- Le basi della cucina sono attrezzate diversamente per assolvere alle varie funzioni, compreso l’incasso o il semplice inserimento degli elettrodomestici. Tutto è stato deciso in fase di progetto, per agevolare sia la realizzazione dei mobili sia la predisposizione gli impianti.
- Il tavolo? È sotto la scala. L’effetto visivo di leggerezza della rampa a giorno per il soppalco corrisponde a un reale ingombro ridotto all’essenziale. Lo spazio sottostante è quindi sfruttabile e viene utilizzato per la zona pranzo. Perché la soluzione fosse comoda il tavolo è stato sistemato nell’angolo, dove c’è la massima altezza.
- Al piano superiore l’ambiente è doppiamente trasformabile: da angolo relax a camera da letto singola oppure per due, grazie al letto che è un modello day bed. Nella stanza gli elementi sono quelli indispensabili, ma lo spazio è utilizzato anche in verticale, con un lungo contenitore che si aggiunge all’armadio angolare. • Letto e pensile: Hemnes e Bestå Burs di Ikea.
- Un elemento in cartongesso, rifinito con bordi in essenza, fa da protezione al vano scala. Sagomato e alto circa 90 cm, è stato pensato per essere utilizzato come piano d’appoggio dal lato camera. Di fronte al letto, è utile anche per tv e computer.
- La dimensione “critica” del bagno è stata risolta con sanitari compatti e sistemando lavabo e doccia negli angoli. E un box su misura chiuso ha permesso di evitare il piatto, che avrebbe richiesto tagli in opera. L’ambiente, completo e funzionale, dà l’impressione di maggiore ampiezza grazie alla superficie riflettente della fascia in mosaico a parete e alla predominanza di tinte chiare nelle finiture.
Piano terra
Gli interni al piano terra della casa sono a quote differenti: dopo la porta di ingresso, scendendo tre gradini si arriva al disimpegno centrale, sul quale affacciano gli accessi al bagno – a sinistra – e alla zona giorno – di fronte: per entrare in questo ambiente occorre scendere un altro gradino.
1 ingresso – 2 bagno – 3 disimpegno – 4 zona giorno
Soppalco
Al piano superiore, la zona notte utilizza il soppalco già presente, al quale è stata solo sostituita la rampa. La nuova scala è realizzata artigianalmente, puntando a ridurre l’impatto nel volume.
1 zona notte
Foto: Cristina Fiorentini