Casa: 14 mq in più per il bilocale

Nel bilocale sono stati recuperati 14 mq per cucina e bagno grazie al nuovo lay-out. Che ha ampliato il living, ingrandito il ripostiglio e il locale di servizio, senza rinunciare a niente.

Costa Zanibelli Associati
A cura di Costa Zanibelli Associati, Fotografa Cristina Fiorentini, Giovanna Strino
Pubblicato il 30/12/2013Aggiornato il 15/05/2019
Casa: 14 mq in più per il bilocale

All’ultimo livello di un palazzo anni Trenta, 75 mq di appartamento sono stati ottimizzati eliminando quasi totalmente gli spazi inutilizzati. Primo fra tutti il tradizionale corridoio che distribuiva i vani frammentando la casa in ambienti separati. Poiché l’abitazione era dotata di terrazzo al piano di 47 mq, il progetto si è posto come principale obiettivo quello di valorizzare questa potenzialità: “aprendo” maggiormente gli interni verso l’esterno e aumentandone fruibilità e funzionalità attraverso soluzioni architettoniche mirate. Senza trascurare – data la posizione all’interno dell’edificio – la necessità di interventi di coibentazione, per garantire comfort termico oltre che per contenere il dispendio energetico.

Foto casa 75 mq – ambienti e piante progetto

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Descrizione lavori di ristrutturazione appartamento 75 mq

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  • In soggiorno la zona conversazione con divano componibile e terminale a chaise longue divide in due l’ambiente. Elementi d’arredo di linea moderna sono accostati a pezzi d’epoca in un gradevole mix. Per esempio la libreria in laccato bianco e il tavolo allungabile in massello, che viene utilizzato anche chiuso come scrivania, accostato allo schienale del divano. • Divano: Long Island di Flexform • Lampada da terra: Arco di Flos, design Achille Castiglioni e Pier Giacomo Castiglioni • Libreria: Wall System di Poliform

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  • La cucina si sviluppa come una zona filtro tra soggiorno e terrazzo. Ricavata in un vano lungo e stretto, è risolta con una composizione in linea, integrata sui due lati da un elemento a giorno e da un modulo a colonna. Un sistema di portali la collega al living lasciandola in gran parte a vista.

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  • Nella porzione di cucina vicino all’ingresso, un elemento a doppia profondità è stato disposto ortogonalmente rispetto al resto dell’arredo, così da essere utilizzabile su entrambi i lati. Tale soluzione presenta un doppio vantaggio: aumenta lo spazio per contenere e delimita la zona operativa creando un percorso separato verso il terrazzo.

Il corridoio trasformato in cucina

Demolire il muro portante

Poiché dotato di aeroilluminazione naturale, il vecchio corridoio è stato trasformato in cucina, aprendo nel muro di spina in mattoni pieni dei varchi in corrispondenza delle aperture sulla terrazza. Da un punto di vista tecnico, creare aperture nel muro portante è possibile soltanto previa verifica da parte di un ingegnere strutturista, che decide di volta in volta se il lavoro è possibile oppure no. l Questo tipo di intervento è più facilmente attuabile nel caso di appartamenti all’ultimo piano, dove il carico sulle strutture è minore.

Quali i lavori effettuati
In questa abitazione, sono stati ritenuti necessari rinforzi strutturali ottenuti con i seguenti interventi:
• puntellamento (realizzazione di sostegni provvisori) dei solai circostanti;
• demolizione delle partizioni di muro portante per l’alloggiamento di profilati in ferro orizzontali (prima uno e poi l’altro);
• successiva demolizione della muratura in mattoni pieni e malta di cemento nella parte sottostante i profilati e inserimento di profilati verticali con relative piastre di ancoraggio nell’estradosso del solaio;
• rinzaffo delle murature (primo strato di intonaco, spesso e ruvido, che serve da base per quelli successivi già rifiniti) e posa dell’intonaco;
• stuccature e rasature a gesso (operazione di levigatura per preparare l’intonaco alla tinteggiatura) dei varchi.


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  • Lungo il muro di spina  i passaggi sono in corrispondenza delle aperture sul terrazzo, a beneficio di una maggiore luminosità anche in soggiorno. La nicchia sul muro portante, ricavata dove prima c’era l’apertura di una porta, è attrezzata con ripiani a vista, per recuperare altro spazio per contenere.

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  • Lungo la parete esterna lo spazio in altezza è sfruttato con pensili di diversa dimensione. In fondo la nicchia è profonda più di 60 cm, così da accogliere anche un modulo a colonna con il frigorifero a incasso; nell’angolo una base ottimizza lo spazio con cestello girevole ed estraibile. La cucina è stata realizzata su misura con pannelli in vetro sbiancato e apertura delle ante “a gola”. Il top è in quarzo ricomposto, un impasto di materiale siliceo (quarzo), di colore grigio cromaticamente uniforme, che garantisce maggiore resistenza rispetto alle pietre naturali. • Piano di lavoro: collezione Greige Grain di Stone Italiana 

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  • Dal soggiorno un disimpegno conduce alla zona notte, dove la camera matrimoniale è attrezzata con una cabina armadio, separata da una doppia anta scorrevole interno muro. In camera da letto grazie alla pianta rettangolare è stato possibile ricavare all’interno un vano dedicato a guardaroba e spogliatoio. Per questa funzione la profondità necessaria è di almeno 150 cm.• Controtelaio della porta scorrevole interno muro: Estensione di Eclisse

Infissi: le soluzioni scelte

Le porte interne sono in laccato bianco, in perfetta continuità con le pareti. Uniformità sottolineata anche dalla scelta di serramenti rasomuro, il cui telaio è sostituito da uno stipite d’alluminio murato con zanche. Una scorrevole a scomparsa con cornice tradizionale chiude invece la cabina armadio

Scorrevole a scomparsa
Priva di ingombro, questo tipo di porta permette di recuperare spazio nella stanza e nella cabina armadio, dove per esempio tutti i lati si possono organizzare come guardaroba. ● Il controtelaio all’interno del quale scorre esiste sia in versione per intonaco sia per cartongesso e può quindi adattarsi alla maggior parte delle situazioni. ● Numerose sono le possibilità anche in fatto di accessori: si può prevedere il dispositivo che fa rallentare l’anta per una chiusura dolce, la sincronizzazione che permette il movimento simultaneo delle due porte speculari, l’autochiusura e persino la motorizzazione. ● Per la perfetta scorrevolezza i carrelli devono essere con cuscinetti a sfera. Altro plus è che il binario del controtelaio sia estraibile, così da permettere l’eventuale sostituzione dei meccanismi soggetti a usura. ● Alcuni particolari modelli consentono infine di installare sulla parete interessata anche prese elettriche, termostati e punti luce.

 

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  • In bagno la soluzione adottata per il controsoffitto crea un effetto luminoso molto soft: il ribassamento termina infatti alcuni centimetri prima delle pareti di fondo, lasciando aperti i due lati corti. La luce prevista all’interno filtra così da questi “tagli” diffondendosi sul muro sottostante.

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  • Nel centro del bagno sotto la finestra è inserito il mobile con lavabo d’appoggio e rubinetteria sopratop. La pavimentazione è in massello di wengé come nel resto della casa, tranne che nelle parti laterali, rivestite a terra e a parete in mosaico. Lo spazio con la vasca, ulteriormente ribassato, ha permesso di ricavare un ripostiglio in quota. • Mosaico: serie Vetricolor di Bisazza • Rubinetterie: serie Axor Citterio di Hansgrohe • Sanitari: serie Tonic sospesa di Ideal Standard
Due pedane per il bagno

Articolato su quote differenti, il locale di servizio risulta suddiviso in diverse zone. Quelle sui lati, infatti, sono entrambe rialzate e prevedono da una parte una vasca-doccia in muratura, effetto bagno turco, e dall’altra i sanitari. La soluzione è stata adottata per rispondere all’esigenza di fornire la corretta pendenza alla tubazione dello scarico del vaso igienico, che con la ristrutturazione è stato spostato sulla parete opposta. Questo intervento ha lasciato libero lo spazio a maggiore profondità per una sorta di maxi nicchia in cui inserire la vasca. Il vincolo relativo al vaso è stato quindi superato realizzando per motivi tecnici una pedana rialzata e per ragioni estetiche una seconda pedana simmetrica, entrambe a quota + 16, mentre il lavabo è a “quota 0”.

Il progetto dell’appartamento di 75 mq con terrazzo

La pianta dell’appartamento era in origine caratterizzata dal vincolo del lungo corridoio delimitato da un muro portante. La possibilità di trasformarlo parte in cucina e parte in bagno era garantita dalla sufficiente metratura. Si doveva però provvedere alla corretta aeroilluminazione. L’intervento di apertura di nuove finestre si è rivelato più semplice del previsto: un’indagine sulle planimetrie storiche ha rilevato che in passato erano già presenti e si è ripristinata quindi la situazione originaria. Il nuovo soggiorno è stato ingrandito annettendo i precedenti locali di servizio. Nella camera, rimasta nella stessa posizione, è stata ricavata la cabina armadio. Sul terrazzo, anch’esso rinnovato e attrezzato con un blocco lavello e barbecue, sono stati realizzati gli attacchi per acqua e gas.

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Isolamento termico e risparmio

Nell’appartamento si è intervenuti in più modi per migliorare coibentazione e prestazioni termiche, aumentando così il contenimento energetico. l Cappotto termico esterno: realizzato tramite posa di collante sulla muratura esterna per l’ancoraggio di pannelli di polistirene espanso sinterizzato (EPS) per uno spessore di 8 cm; posa di una rete di armatura in fibra di vetro resistente agli alcali; stesura di intonaco e rasatura. l Impermeabilizzazione della terrazza: eseguita con posa di teli di guaina catramata su manto di calce realizzato per la formazione delle pendenze. l Sostituzione dei serramenti con infissi a taglio termico, vetri basso-emissivi e di sicurezza, all’ esterno come in facciata. l Nuovo impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione e corpi riscaldanti. l Non si è optato per pannelli radianti, che pure avrebbero garantito la resa ottimale, per contenere i costi (evitando massetto aggiuntivo, opere edili ausiliarie, ulteriore rialzo di quota dell’appartamento).

Pavimento di recupero OUTDOOR

Il terrazzo ha un pavimento in resina per esterni decorata da un “tappeto” di piastrelle in graniglia. Originarie della casa, sono state recuperate al 60% (in parte erano in cattivo stato, in parte si sono rotte durante la rimozione) classificate e numerate. l Prima della posa, il progettista ha disegnato una composizione che si adattasse allo spazio in cui inserire l’intarsio, con cornice e scacchiera. l Per la preparazione del sottofondo, si è dovuto tenere conto dello spessore delle piastrelle (20 mm) e della resina (2 mm) posando un massetto in due strati: prima quello su cui posare la graniglia, poi l’altro. Si è infine provveduto a realizzare una finitura di protezione con resina trasparente impermeabile, per evitare infiltrazioni.

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Progetto: Costa Zanibelli associati, arch. Chiara Costa, Tel. 02/461542, http://www.costazanibelliassociati.it – Foto: Cristina Fiorentini

 

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