Contenuti trattati
C’è un filo conduttore che lega tanti interventi di ristrutturazione e di interior compiuti nell’ultimo decennio: l’aspirazione a conciliare tratti architettonici del passato con soluzioni e scelte d’arredo d’attualità. Lo testimonia anche questo appartamento in un palazzo anni ’50 a Milano, dove la ricerca di dialogo tra le epoche non è solo estetica, ma passa anche attraverso la mediazione di intimità e socialità, focolare e rappresentanza. Un obiettivo raggiunto partendo dalla scelta di un grande living openspace, arredato con soluzioni funzionali che alternano essenzialità e ornamento, con equilibrio. Il ridisegno del layout ha mantenuto l’impianto originario con un lungo corridoio centrale, ma ne ha cambiato l’essenza trasformandolo, nel tratto iniziale, in elegante atrio di benvenuto. La coerenza stilistica è perseguita con una scelta materica di base, quella di pavimentare l’intero appartamento, locali di servizio compresi, con un parquet di rovere posato a spina di pesce. Mentre sulle pareti, impreziosite da cornici decorative, un bianco caldo porta luce e serenità.
Foto casa 200 mq
Il progetto
Caratterizzata da una metratura invidiabile con soffitti alti 330 cm e da una perfetta illuminazione naturale, l’abitazione ha subito una ristrutturazione che ha comportato la demolizione e costruzione di numerose pareti, il rifacimento degli impianti tecnici, la sostituzione di porte e finestre, il ripristino degli intonaci, la posa di un parquet prefinito incollato sul pavimento esistente. Nella zona d’ingresso e in cucina è stato anche realizzato un controffitto, per permettere il passaggio dell’impianto di climatizzazione canalizzato. Le nuove pareti sono tutte in cartongesso, del tipo a doppia lastra con isolante interno e rinforzi in metallo. Il progetto, che ha suddiviso l’appartamento in un living in open space con la cucina, tre camere da letto e altrettanti bagni, lavanderia e cabina armadio, ha fatto guadagnare ambienti più spaziosi e razionali, anche grazie all’eliminazione di tanti piccoli vani ora integrati nella metratura dei locali.
- All’ingresso, mimetizzato con la parete e decorato con profili modanati in legno, un armadio a muro su disegno dell’architetto rettifica la forma del corridoio.
- Un sistema di archi di foggia classica mette in contatto il corridoio d’ingresso con il living, lasciando filtrare la luce e moltiplicando visivamente la profondità delle stanze.
- A tre quarti del corridoio preesistente la nuova parete, che sul lato dell’ingresso accoglie la consolle e la specchiera, separa sul lato opposto il locale lavanderia.
- In corridoio, un controffitto realizzato per nascondere l’impianto canalizzato ha contribuito a riproporzionare il volume d’ingresso.
- I pilastri esistenti, che costituiscono l’ossatura portante, sono diventati lo spunto per inserire i mobili in nicchia.
- La camera da letto matrimoniale, l’unica isolata dalla zona notte, acquisisce una cabina armadio confinante con un bagno, entrambi con accesso diretto.
Ingresso bianco, profili décor e archi
Oltre la porta d’ingresso, il primo sguardo è un affondo nel cuore della casa. A condurlo in profondità, è il lungo corridoio. Uno spazio di dimensioni importanti, valorizzato da una scelta decorativa che lascia nude le pareti che lo fiancheggiano per concentrarsi sul fondo, dove una consolle e una grande specchiera d’epoca annunciano la vocazione signorile dell’abitazione e creano un punto focale dove convogliare l’attenzione di chi entra; con un gioco di riflessi che raddoppia visivamente l’ambiente.
Divani chiari minimal, boiserie grigia facile da realizzare
In soggiorno si afferma la filosofia del progetto d’interior, che contrappone alla parete décor un divano dalle linee pulite, perfetto per il relax come per la conversazione o la visione della tv, chiamato anche a marcare il confine con la zona pranzo alle sue spalle. L’ampio tappeto contribuisce e definire visivamente lo spazio del salotto. La zona conversazione è disposta di fronte a una controparete in cartongesso, decorata a imitazione di una boiserie. La parte inferiore include vani contenitori, mentre su un lato la superficie continua è interrotta da una nicchia attrezzata con una serie di mensole
La parete in cartongesso è collocata a circa 45 cm dal muro con lo scopo di sfruttare la profondità per ricavare un volume contenitivo: posizionato sotto la zona tv, risulta impercettibile perché chiuso da ante push-pull che si confondono con i riquadri della boiserie. I profili utilizzati per disegnarla (che comprendono anche il battiscopa) sono in polistirolo ad alta densità, un materiale che resiste bene agli urti.
Si applicano con appositi collanti e si possono verniciare come la superficie di supporto. In questo caso, la finitura è a smalto opaco.
La nicchia attrezzata a scaffale ricorda l’escamotage adottato nelle case d’epoca quando la ristrutturazione chiude un passaggio con relativa porta.
Cucina a isola in marmo nero e tavolo rétro
Forma e sostanza sono i due termini dell’equazione: anche nella “vita” delle case dovrebbero bilanciarsi con un bel segno di uguale. Ottiene il risultato con il massimo dei voti la soluzione delineata per questa cucina, in openspace con un living connotato da accenti classici e contemporanei. La continuità è di rigore, ma delicata. Il black&white che caratterizza il resto dell’ambiente viene rispettato e declinato con materiali di pregio, il legno laccato e il marmo. Intorno al banco snack, gli sgabelli rispondono alle esigenze funzionali dell’ambiente di servizio, ma la forma ricercata e la struttura in metallo dorato li rendono preziosi e all’altezza del soggiorno.
In cucina, il dialogo fra stili si evidenzia nel contrasto fra la zona operativa, che già al suo interno abbina ante sagomate a frontali lisci, e l’isola centrale: un severo blocco granitico in pregiato marmo Emperador Dark, ravvivato da venature dorate che accendono la superficie. Per illuminare il piano la scelta ricade su semplici sospensioni cilindriche, neutralizzate ancor di più dal colore
Il piano a sbalzo che si configura come tavolo snack è in Fenix nero con gambe in metallo. Gli sono affiancati sgabelli di gusto rétro, con struttura dorata e seduta imbottita, una scelta che rappresenta il punto di incontro fra le due nature della stanza.
Letto con testata capitonné fino al soffitto
Dal living alla camera e al bagno, gli elementi decorativi della tradizione sono riproposti in versione aggiornata. Nella camera matrimoniale, che gode non solo del bagno en-suite ma anche della cabina armadio comunicante, si impone il letto: un sommier in tessuto, con la base decisamente più alta del comune. Gli fa da testiera un pannello imbottito con lavorazione capitonné. Coordinato al colore delle pareti in una tonalità tortora e circondato da un generoso spazio libero, è una presenza importante ma non invadente
La testata del letto rivisita la classica lavorazione capitonné con un pannello a tutta altezza e interpreta il motivo con una lavorazione a losanghe più grafica e incisiva; up to date anche il copriletto in lino stropicciato grigio. L’applique, qui come in bagno, rievoca la magia delle lampade a gocce di cristallo, con sottili lenti in metacrilato che moltiplicano i riflessi luminosi.
Pareti rosa con profili classici e letto tessile
Bagno nero con doppi lavabi
Bagni new classic: marmo, boiserie, parquet a spina di pesce
Il nuovo layout assegna alla casa altri due bagni, entrambi dislocati nella zona notte, cui si accede da un disimpegno collegato al living all’altezza della cucina. L’uno cieco, dotato di doccia e collocato alla fine del lungo corridoio; l’altro con finestra, attrezzato con una vasca e sistemato fra due camere. In sintonia l’arredo e le finiture.
Lavori con variante in corso d’opera
Le opere di ristrutturazione di interni, con cambio di layout rispetto alla pianta originaria, sono soggette alla stesura e all’approvazione di pratiche edilizie, necessarie per verificare
la conformità del nuovo progetto alla normativa vigente in materia. Nel caso in cui non si apportino modifiche strutturali, la pratica di riferimento è la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Può capitare, come in questo caso, che una volta avviati i lavori – per motivi oggettivi, legati ad esempio a imprevisti riscontrati in cantiere, o soggettivi come nel caso di una diversa soluzione richiesta dalla committenza – si faccia ricorso alla cosiddetta “variante per CILA”. È uno strumento, teoricamente non previsto dal legislatore ma ammesso di prassi, che permette di apportare modifiche al progetto già protocollato. L’iter prevede che si depositi una nuova CILA con le variazioni previste rispetto alla pratica originaria, di cui va indicato il numero di protocollo. Per completezza, è meglio integrare la prima CILA con una comunicazione che specifichi che ne è stata presentata una successiva.
Indirizzi fornitori
• Bellosta, http://www.bellostarubinetterie.com, Tel. 0322/956425 • Casalgrande Padana, http://www.casalgrandepadana.com, Tel. 0522/9901 • Élitis, http://www.elitis.fr, Tel. 02/42296677 • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Gallotti&Radice, http://www.gallottiradice.it, Tel. 031/777111 • Gsi, http://www.gsiceramica.it, Tel. 0761/4911 • Gubi, http://www.gubi.com • Luceplan, http://www.luceplan.com, Tel. 02/662421 • Modulnova, http://www.modulnova.it, Tel. 0434/425425 • Novamobili, http://www.novamobili.it, Tel. 0438/9868 • Nude, eu.nudeglass.com • Orac Decor distr. da Bianchi Lecco, http://www.bianchilecco.it, Tel. 0341/362062 • Salvatori, http://www.salvatoriofficial.com, Tel. 02/80500372 • Understate – Gruppo Fossati, http://www.fossatiinterni.it, Tel. 02/62690435 • Vismaravetro, http://www.vismaravetro.it, Tel. 0362/992244
Progetto: Studio Tenca Associati, Milano, Tel. 02/3319239 – http://www.studiotenca.it – Foto: Riccardo Gasperoni – Styling: Irene Baratto
Rfm 0422