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Quando un progetto è razionale ed è capace di coniugare creatività e décor, i risultati ci sono sempre. Un piccolo monolocale con soppalco a Napoli ne è un esempio riuscito, elaborato senza stravolgere i volumi con opere murarie. Idee salvaspazio non convenzionali e un uso audace del colore sono bastati per trasformare questo spazio di dimensioni contenute, fortemente penalizzato dalla scarsa illuminazione naturale. Gli interni sono diventati funzionali e confortevoli, per essere utilizzati sia come studio professionale durante la settimana, sia come casa vacanza da offrire a terzi nei weekend.
Foto casa con soppalco 45 mq
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Il progetto del monolocale
Se non fosse per la totale trasformazione, si potrebbe dire che questo mini appartamento sia stato oggetto più di un “accurato relooking” che non di una vera e propria “ristrutturazione“, dal momento che non sono state eseguite opere di muratura. Molti elementi della casa sono stati comunque sostituiti o adattati per ottenere un layout più funzionale e per migliorarne l’aspetto.
Pavimento in legno e rivestimenti cementizi, come l’arredo del bagno, sono nuovi, infatti, mentre la scala è stata rivista nelle finiture e negli elementi di protezione, disegnati appositamente e trasformati in moduli multitasking per lo studio sul soppalco.
Totalmente su misura anche la parete-contenitore del piano terra, elemento che più di ogni altro contraddistingue questo progetto: una composizione che integra la porta del disimpegno, contiene la zona cottura e caratterizza il living.
Di produzione e di recupero, invece, complementi e mobili che completano la piccola casa-studio, esempio vincente di versatilità.
L’ambiente unico al piano terra misura poco più di 18 mq. Calcolando la presenza della scala per il soppalco e quella della composizione a tutta parete, non restava molto spazio. Ciononostante, e con i pezzi giusti, si è riusciti ad allestire una zona pranzo davanti alla finestra con un tavolo rotondo da Ø 90 cm e un mini salotto che sfrutta gli angoli con due poltrone-letto.
Parquet industriale
Ciò che risulta particolarmente caratteristico di questo tipo di pavimento in legno è la vivacità cromatica data dalla successione dei piccoli listelli che lo compongono. Infatti, quello industriale si differenzia dagli altri parquet per il taglio degli elementi: si tratta di piccole lamelle di dimensioni ridotte, simili a blocchetti a forma di parallelepipedo, compattate tra loro e posate “in lungo”, con la parte stretta a vista. Quelli disponibili oggi – che propongono una posa semplificata, spesso con elementi a incastro, in multistrato e addirittura già prefiniti – sono un’interpretazione delle prime versioni nate negli anni Sessanta in contesti industriali, che erano formate invece da elementi in massello.
Va specificato, però, che la denominazione è dovuta forse più al fatto che, in origine, il materiale utilizzato fosse di recupero e derivava dagli scarti di lavorazione dei parquet classici che non alla vasta applicazione nei capannoni produttivi.
Ancora oggi, il pavimento in legno industriale offre le note e apprezzate performance tecniche, a cominciare dalla resistenza agli urti e ai graffi.
Dal punto di vista estetico, poi, si tratta di un rivestimento molto versatile, perché si adatta a contesti abitativi differenti. Per questa casa, caratterizzata da un’impronta molto personale e creativa, il parquet industriale (in essenza di teak, fornito dall’azienda Cangiano-www.cangianoparquet.it) è stata quindi una scelta che scalda gli interni con sfumature che vanno dal marrone scuro al miele.
Cucina nascosta nell’armadio con porta integrata
È particolarmente efficace la soluzione d’arredo disegnata perché si integra con l’architettura della casa: l’effetto di totale continuità è dovuto al rivestimento che, oltre il mobile, fodera la muratura, sia nel living sia nel disimpegno. In più, questa speciale armadiatura cambia aspetto secondo l’utilizzo: in assetto “di chiusura totale”, diventa pannello decorativo che gioca sulle sfumature del rosso applicate in campiture oblique, mentre ad ante aperte svela una mini zona cottura completa anche di dispensa.
Progetto cucina-armadio
Per arredare l’ambiente multifunzione di soli 18 mq, risolvendo tutte le necessità dettate dalla duplice funzione della casa, ovvero studio e abitazione-vacanza, i progettisti hanno disegnato un’originale composizione che cambia assetto secondo l’utilizzo durante la settimana.
È stata realizzata artigianalmente con pannelli multistrato (parti portanti) e in tamburato (ante), rivestiti in laminato Print di Abet Laminati (abetlaminati.com), dalla finitura in più sfumature di rosso.
Si tratta di un armadio-quinta decorativa della profondità di 60 cm, che utilizza tutta la parete di 416 cm della stanza, adattandosi ai volumi presenti, e integra anche la porta che conduce al disimpegno del bagno. All’interno è strutturata in moduli separati con spalle a tutt’altezza. In uno – di 142 cm – è allestita una zona cottura, piccola ma completa. A sinistra, un altro da 137 cm è una dispensa, con vano a giorno centrale. A destra, quello da 57 cm è un ulteriore contenitore, accessibile tramite l’anta che si apre dal disimpegno.
Il rivestimento cementizio: il vantaggio dello spessore minimo
Tra le moltissime nuove formulazioni decorative messe a punto per il settore dell’interior, meritano un posto di riguardo tutte quelle a base di polveri cementizie.
Il loro primato di utilizzo è dovuto alla possibilità di realizzare, su superfici orizzontali e verticali, rivestimenti di spessore minimo (siamo nell’ordine di un paio millimetri, 3-4 al massimo), con grandi performance tecniche ed estetiche. I rivestimenti decorativi a base cementizia sono resistenti, basti pensare al fatto che sono adatti anche per le pavimentazioni (in particolare per essere sovrapposti a quelle esistenti) e, spesso, per le applicazioni in ambienti esterni.
La prerogativa che li rende particolarmente interessanti è che possono essere declinati in molti colori (la gamma di tinte offerte in questo caso è di 300 varianti) per rispondere a ogni esigenza cromatica, e possono produrre effetti differenti: liscio al tatto o con texture materica.
Per la posa è sempre consigliabile ricorrere a mano d’opera specializzata.
Il prodotto utilizzato in questa casa (Microbond® di Ecobeton Italy (www.ecobeton.it), è una polvere cementizia monocomponente, contenente copolimeri essiccati, totalmente ecofriendly perché esente da solventi e componenti organici volatili (VOC).
Può essere applicato su materiali diversi (metallo, legno, calcestruzzo, polistirolo). Questa facoltà consente di uniformare praticamente tutte le superfici di una casa, dal mobile al muro per esempio, proprio come era previsto dal progetto di questa abitazione. Anche nel bagno, infatti, le pareti sono state coordinate al mobile del living, utilizzando lo stesso prodotto nelle varie sfumature previste.
Soppalco salvaspazio: zona di lavoro in settimana e camera nei weekend
Balaustra-scrivania-libreria per lo studio
La zona studio è sul suppalco, che ha una superficie di circa 15 mq. È uno spazio ottenuto con un’intuizione progettuale di particolare nota: l’indispensabile lungo piano di lavoro, infatti, è stato integrato nella balaustra, è a sbalzo con un’abbondante estensione, così che la parte inferiore possa essere sfruttata come capiente libreria.
Divano letto per trasformarsi in stanza
Questa soluzione ha permesso di sistemare anche un comodo divano-letto. Lo spazio in quota, quindi, si trasforma facilmente in zona notte durante i weekend.
Balaustra multifunzione
Anche questa soluzione è stata progettata appositamente e realizzata in modo artigianale, così come quella del living al piano sottostante. Per uniformità e coerenza estetica con questa, sono stati utilizzati gli stessi materiali, pannelli in multistrato e in tamburato, rivestiti in laminato Print di Abet Laminati (abetlaminati.com); qui sul soppalco, però, è stato privilegiato il bianco, ricorrendo a qualche inserto rosso per richiamare in quota l’arredo del living e la tenda en pendant. Il piano di lavoro è lungo 370 cm ed è alto esattamente quanto una scrivania standard, cioè 74 cm. Ha una profondità variabile che dipende dalla sagoma con profilo obliquo, perfetta per avere abbastanza superficie d’appoggio in alcuni punti (per esempio per il computer) senza però ingombrare eccessivamente. Il piano, poi, svolta con un angolo di 90° e si allinea alla rampa, restingendosi fino a circa 30 cm, tanto quanto la profondità della libreria che utilizza lo spazio nella parte inferiore.
Indirizzi
• Abet Laminati, abetlaminati.com • Cangiano Parquet, http://www.cangianoparquet.it • Connubia, http://www.connubia.com • Ecobeton, http://www.ecobeton.it • Flos, flos.com • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.com • Varier, http://www.varierfurniture.com
Progetto d’interni: studio 74ram, architetti Emilia Abate, Francesco Rotondale Napoli, Tel. 081/0320990, http://www.studio74ram.it
Foto: Gaetano Del Mauro
Rfr 0520