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A Milano nelle strade che incrociano il Naviglio Grande, ville a schiera degli anni ’50 di due o massimo tre piani – con tetti a tegole e spesso completate da un piccolo giardino interno – coesistono con fabbricati più moderni e di altezza superiore. L’abitazione su due livelli presentata in queste pagine è appunto una villetta unifamiliare che nasce dall’accorpamento di due appartamenti in precedenza indipendenti, uno sotto l’altro, e di metratura identica, collegati da una scala condominiale. Ora il piano d’ingresso, che è rialzato e caratterizzato da un percorso circolare intorno a un blocco centrale su disegno, è occupato dalla zona giorno composta da living, pranzo e cucina; sopra ci sono invece le camere e gli ambienti di servizio. Tratto distintivo del progetto della casa su due livelli è l’impiego della soluzione-porta scorrevole praticamente ovunque utilizzata per dare continuità agli ambienti e poterli però dividere quando necessario.
Il progetto della casa su due livelli
- Dall’androne d’ingresso a livello strada, una rampa di sei gradini porta al piano rialzato dal quale si accede alla casa su due livelli. All’entrata, la vetrata fissa a sinistra lascia filtrare la luce nel vano scala che porta al piano superiore; mentre a destra una porta scorrevole rende all’occorrenza questo “filtro” di passaggio del tutto indipendente.
- La cucina indipendente è accessibile attraverso due passaggi a destra e a sinistra del volume che racchiude il bagno e scandisce i nuovi percorsi interni; le due aperture possono essere chiuse alternativamente da pannelli scorrevoli.
- La parete attrezzata del soggiorno si sviluppa lungo il muro perimetrale cieco, inglobando il volume del camino e il pilastro portante per una profondità totale di circa 60 cm; sullo stesso lato la struttura si prolunga, in continuità e in linea, con la zona office della cucina.
- La scala che prima collegava i due appartamenti indipendenti è stata girata e modificata in modo di trasformarla in una scala non più condominiale, ma integrata nella casa su due livelli. Una rampa di tre gradini porta a una pedana intermedia di nuova realizzazione, alle spalle del tavolo da pranzo; da qui parte un’altra rampa che sale al livello della zona notte.
- All’arrivo della rampa dal piano sotto, una porta scorrevole permette all’occorrenza di isolare completamente il vano scala. Il disimpegno distribuisce le due camere, matrimoniale e singola, e il grande bagno
- La cabina armadio passante, è stata progettata ex novo apportando modifiche al precedente layout. Questo guardaroba è collegato da una parte con il bagno e dall’altra con la camera matrimoniale.
- Il bagno, che ha dimensioni equiparabili a quelle di una camera (quasi 12 mq), affaccia – con una finestra e un piccolo balcone – sul lato opposto a quello degli altri ambienti del piano. Al centro, una quinta muraria di nuova costruzione permette di dividere l’ambiente in due aree funzionali distinte e di alloggiare gli impianti tecnici.
- Nella zona notte, la suddivisione delle stanze è rimasta praticamente invariata, mentre gli interventi di demolizione e costruzione si sono concentrati soprattutto sugli spazi di servizio. La camera singola e il bagno affacciano su piccoli balconi.
Zona giorno open space
La maggiore apertura del living, definita grazie alle modifiche del layout, ha permesso di valorizzare al massimo la luminosità naturale: aspetto fondamentale dal momento che si tratta di un piano basso. L’ambiente open space è arredato con elementi essenziali e contemporanei, privilegiando finiture in bianco con pochi accenti a colori decisi; lungo le pareti, mobili bassi e moduli a giorno offrono capienti volumi per contenere senza però togliere leggerezza alla stanza.
La parete attrezzata del living
Lunga 430 cm, è attrezzata con una struttura in cartongesso in cui sono incassati il focolare del camino e la canna fumaria; di fianco, la zona tv prevede una panchetta bassa mentre sopra un tamponamento – sempre in cartongesso – forma una sorta di cornice e integra gli split dell’impianto di climatizzazione, mimetizzati dietro alette orientabili. Nello schema sotto, diversi colori indicano le differenti profondità degli elementi.
Il bagno in scatola
Il volume cubico evidenziato dalla finitura grigio opaco racchiude il bagno degli ospiti ed è il perno della nuova distribuzione. Si caratterizza per le soluzioni “mimetiche”: le pannellature scorrevoli, quando vengono aperte, si sovrappongono infatti perfettamente alle pareti, su lati opposti perché hanno la stessa larghezza e finitura. Quasi invisibile è anche la porta filomuro che, sul terzo lato, chiude l’ambiente di servizio.
La cucina, aperta o chiusa
Illuminata da due aperture, può essere resa all’occorrenza completamente indipendente rispetto alla zona d’ingresso e al living grazie a un sistema di pannellature scorrevoli. Negli oltre 13 mq di superficie dell’ambiente trova posto anche un’area conviviale accanto a quella operativa; quest’ultima è identificata dal bianco dei mobili realizzati su disegno e del piano in Corian, materiale di pregio ad alte prestazioni che è stato utilizzato anche nei bagni della casa
Da due a uno: nuovo layout nella casa su due livelli
Nella casa su due livelli, ricavata dall’accorpamento delle due unità immobiliari preesistenti, la suddivisione interna è stata semplice tra i due piani di identica metratura, 61 mq ciascuno: living e cucina sotto e zona notte al livello superiore. L’intervento più impegnativo è stato l’adattamento della scala che ne ha comportato il completo rifacimento
Il bagno “si sdoppia”
La divisione interna è stata possibile grazie al nuovo elemento divisorio a centro stanza: una muratura che costituisce anche il punto d’appoggio per il box doccia da una parte e per i sanitari dall’altra. A raccordare le due zone dell’ambiente sono le finiture, in bianco e grigio.
Progetto: arch. Alberto Soana e Silvia Cirabolini-Ghost Architects, Milano http://www.ghostarchitects.it
Foto: Studio Roy, styling Laura Mauceri
Tratto da Cose di Casa numero di ottobre 2019