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Il progetto di un nuovo layout per un grande appartamento di 200 mq potrebbe sembrare facilitato. In realtà non è così, perché anche in un ampio spazio occorre vagliare bene le esigenze concrete per non disperdere risorse e metri quadrati.
In questo caso vi erano alla base alcune richieste imprescindibili dei proprietari: una camera per ciascuno dei due figli, ambienti di servizio per ogni stanza, un locale dedicato agli hobby, una cucina spaziosa e ben attrezzata.
Altro obiettivo raggiunto è stato quello di migliorare la diffusione della luce naturale, soprattutto nella zona giorno, trasformata in open space; anche le finiture in bianco, rovere e color cemento contribuiscono a illuminare al massimo i volumi.
Così, il grande appartamento, pur conservando tratti d’epoca e non discostandosi nella distribuzione dall’impronta tradizionale d’origine (non è stato per esempio modificato il corridoio), assume una connotazione più attuale e acquista maggiore funzionalità e vivibilità nel quotidiano.
Foto casa d’epoca 200 mq a Milano
Il progetto
Nel grande appartamento di 202 mq, la ristrutturazione ha comportato anche mirati interventi di demolizione e costruzione. Nella zona giorno, questi sono stati finalizzati a ottenere un ambiente unico al posto delle due stanze preesistenti di dimensioni anguste. Inoltre, rivoluzionando la distribuzione, sono stati ricavati due bagni ciechi accessibili dal corridoio, più un terzo, con finestra, a uso esclusivo della camera matrimoniale. Il lungo corridoio è stato mantenuto nella sua funzione originaria di collegamento e disimpegno e rimane un tratto caratterizzante dell’impianto originario. Tra le altre soluzioni adottate, la cucina è stata ampliata rispetto a prima, l’ingresso comunica in modo più fluido con il living, sono stati ripensati i vani di servizio per riporre e contenere.
- Tra l’ingresso e la zona giorno del grande appartamento sono state ampliate le due aperture esistenti in corrispondenza del pilastro centrale e sono state lasciate senza serramenti in modo da rendere più fluida la comunicazione.
- La cucina indipendente, accessibile dal corridoio, affaccia su un piccolo balcone di servizio che si sviluppa ad angolo. All’ambiente è annessa la lavanderia, con due aperture esposte sul cortile interno; il locale fa parte del blocco servizi centrale che comprende anche i bagni.
- Nel living il tavolo da pranzo rotondo sfrutta al meglio l’angolo di oltre 90° tra le due pareti perimetrali oblique.
- Il corridoio di distribuzione lungo e stretto è diviso al centro da una porta che segna la separazione tra la zona giorno e la parte notte della casa.
- Alle due camere dei ragazzi, una accanto all’altra lungo il corridoio, si affianca una terza stanza: è utilizzata come studio, camera degli ospiti e locale per gli hobby.
- La camera matrimoniale è completata da una cabina armadio e dal bagno a uso esclusivo. I tre ambienti di servizio della casa sono tutti completi di doppi sanitari, lavabo e doccia in muratura.
- La doccia di uno dei bagni è l’elemento centrale intorno al quale si sviluppa il sistema del blocco servizi: con questa soluzione i tre bagni sono confinanti e gli impianti possono essere condivisi.
Il corridoio, ecco come sarà
Come spesso accade nelle abitazioni degli anni ’30, il corridoio attraversa tutta la pianta, dall’ingresso verso la zona notte; è interrotto da una porta che isola l’area di disimpegno delle camere. Ha, complessivamente, una lunghezza di circa 7,5 metri ed è largo circa 1,75 cm; il soffitto è ribassato da una controsoffittatura in cartongesso che lo ha portato da 330 a 270 cm di altezza; questa struttura consente l’incasso dei faretti che illuminano il percorso. Al momento il corridoio è libero, fatta eccezione per il guardaroba dei cappotti nell’ingresso, chiuso da una porta rasomuro e da librerie leggere a colonna. Poiché però lunghezza e profondità lo consentono, il progetto è quello di sfruttare in futuro il volume per inserire librerie nella sezione più vicina all’ingresso e armadiature su misura nella parte notte; queste ultime sono previste con profondità di circa 40 cm per utilizzarle in prevalenza come scarpiere e ripostigli. Le ante degli armadi verranno realizzate in mdf, mentre i ripiani a giorno saranno in bilaminato, appoggiati su montanti in ferro.
La cucina su due lati
La composizione sfrutta le pareti lunghe a destra e a sinistra dell’ingresso del locale. Un lato è occupato da basi e pensili per tutti i 5 metri disponibili; su quello di fronte, la successione dei moduli a colonna è invece interrotta da una spalla in muratura trasversale: così la cucina sembra inserita in nicchia; in alto, una veletta in cartongesso tampona il muro arrivando a filo della colonna. La profondità della spalla fa sì che la porta della lavanderia sia avanzata di circa un metro rispetto alla composizione. Quest’ultima è realizzata su entrambi i lati della stanza utilizzando moduli di produzione. I frontali sono ultrasottili, in alveolare di alluminio rivestiti con lastre spesse solo 3 mm in gres laminato che imita la texture del cemento grezzo; le maniglie sono della tipologia a gola, orizzontali nelle basi e verticali negli elementi a colonna. Gli elettrodomestici, con estetica inox o nera sono a incasso, a eccezione del frigorifero combinato freestanding inserito a misura in una rientranza.
Tra i bagni, un gioco di incastri
L’aspetto più innovativo del progetto del grande appartamento è la risistemazione degli ambienti di servizio. Dai due preesistenti ne sono stati ricavati tre, a uso di ciascuna delle stanze: sono tutti raggruppati in un blocco centrale che comprende anche il locale lavanderia; per assicurare le necessarie pendenze ai nuovi impianti (i bagni occupano anche gli spazi di un’ex camera) questi sono stati inseriti in panchette e muretti appositamente realizzati per alloggiarli. Poiché la richiesta era di avere una doccia in ogni bagno, i volumi sono stati modellati e “incastonati” l’uno nell’altro – come si vede bene in pianta – in modo da ricavare rientranze di diverse dimensioni da utilizzare come box doccia in muratura. Quello centrale, appartenente a uno dei bagni che si aprono sul corridoio, è il perno della nuova distribuzione.
Due camere, più la matrimoniale
La zona notte comprende anche le due camere dei ragazzi, che si aprono sempre sul disimpegno, ma sul lato opposto rispetto alla stanza matrimoniale. Nella stessa area della casa gli ambienti di servizio sono tutti ribassati da controsoffittature tecniche che consentono di alloggiare gli impianti e incassare i faretti; per l’attrezzatura interna sono stati privilegiati gli elementi in muratura, rivestiti in modo omogeneo con gres grigio pastello
Climatizzazione + ventilazione
Nel grande appartamento l’impianto di riscaldamento è condominiale centralizzato mentre per il raffrescamento è stato realizzato in fase di ristrutturazione un sistema canalizzato che si abbina anche alla ventilazione meccanica controllata (VMC). I due sistemi sono azionati da un’unica macchina interna, installata nel volume del controsoffitto sopra i bagni; l’unità esterna è invece sul balcone della cucina. Per entrambe le funzioni – che possono essere utilizzate in contemporanea o in modo autonomo – l’aria viene erogata attraverso griglie in ogni stanza. Per la climatizzazione, la temperatura è regolabile in ciascun ambiente, tramite termostati controllabili anche da remoto con un sistema domotico. L’impianto VMC rende la casa ancora più confortevole, sia in estate sia in inverno, con consumi energetici contenuti. Permette infatti di arieggiare gli interni senza aprire le finestre, regolare l’umidità e purificare dagli agenti inquinanti indoor riducendo le dispersioni termiche e creando un microclima perfetto.
Progetto: arch. Francesca Albertario, Alb.a Studio, Milano, Tel. 02/94380177 – http://www.alba-studio.com
Foto: Cristina Galliena Bohmann
Styling: Laura Mauceri
Tratto da Cose di Casa numero di dicembre 2019