Un’abitazione può cambiare radicalmente – nel layout e nel look – anche senza interventi troppo invasivi e impegnativi che comportino ingenti opere murarie: ne è dimostrazione quest’appartamento milanese che si trova in un edificio degli anni ’90. Una metratura media (circa 96 mq) e un impianto già abbastanza moderno sono il punto di partenza per i progettisti che hanno avuto il compito di ripensare gli interni in base alle esigenze della giovane coppia che li abita. Le modifiche attuate hanno portato a una maggiore luminosità e apertura degli ambienti, oltre che a una più razionale distribuzione della zona notte, dove sono stati ricavati il secondo bagno e ottimizzati i vani di servizio.
Il living – non grande come superficie – è diventato invece uno spazio articolato, concepito come open space che fa tutt’uno con l’ingresso. La doppia esposizione e lo sbocco all’esterno di due grandi balconi affacciati sul giardino costituiscono un punto di forza, valorizzato proprio dalla nuova ristrutturazione.
Tra le “strategie” progettuali che contribuiscono a migliorare la comunicazione tra una stanza e l’altra e a guadagnare preziosi centimetri, ci sono i serramenti – tutti scorrevoli o filomuro – le controsoffittature tecniche per nascondere gli impianti.
Infine, la palette di colori per le parti strutturali della casa si avvale di tonalità neutre, mentre “punte” cromatiche vivaci sono state scelte per caratterizzare arredi come il divano, i tavolini, il letto.
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Nell’appartamento – di recente costruzione e già concepito quindi secondo criteri distributivi attuali – l’intervento di ristrutturazione è stato soltanto parziale e ha riguardato soprattutto la zona della camera matrimoniale e gli spazi di servizio adiacenti. Il bagno e la cabina armadio a uso esclusivo della stanza sono stati ricavati ex novo: per contro, il bagno principale è stato leggermente ridimensionato per ampliare la seconda stanza che ha ora la metratura richiesta dalla normativa per la camera doppia (minimo 12 mq). Altre modifiche, di minore entità, hanno riguardato il soggiorno-pranzo, con l’obiettivo di dare agli ambienti una maggiore apertura.
Dall’ingresso, il percorso apre sulla destra verso la cucina e sulla sinistra verso il soggiorno; mentre di fronte, in fondo al corridoio, si accede al disimpegno della zona notte che distribuisce le due camere e il bagno.
In soggiorno la demolizione di una porzione di muro ha permesso di ottenere una continuità completa tra quest’ambiente e l’ingresso. Anche la cucina è ora collegata in modo più diretto al resto della zona giorno.
I due balconi di ampia metratura sono quasi dei terrazzi che si aprono su lati opposti della casa: rispettivamente accessibili dal soggiorno e dalla cucina, rappresentano uno dei punti di forza dell’abitazione.
Pur avendo ora un collegamento più diretto con il soggiorno grazie alle due porte di comunicazione in vetro trasparente, la cucina rimane comunque concepita come un ambiente indipendente. Elemento caratterizzante della zona operativa è la penisola che ha il lato corto appoggiato al tramezzo e si allunga al centro della stanza: oltre alla funzione di bancone snack, dispone di vani contenitori nella parte inferiore, mentre nel top è incassata la piastra a induzione.
Alla zona notte della casa si accede da un disimpegno che la separa dal living. L’ambiente più grande è la camera matrimoniale, illuminata da una vetrata suddivisa in settori con sistemi di apertura multipli e completata da un bagno e da una cabina armadio con accessi indipendenti. All’interno della stanza, l’omogeneità in grigio delle pareti e del pavimento in rovere tinto pone in grande risalto, per contrasto, il colore giallo senape del letto tessile.
Progetto: Eugadesign Studio, Milano (www.eugadesign.it) in collaborazione con Ufficina di architettura, ufficinadiarchitettura.wordpress.com
Foto: Claudio Tajoli
Styling: Rosaria Galli