In una zona costiera della Puglia, vicinissima al mare, la villa di nuova costruzione di circa 140 mq propone interni contemporanei ed essenziali nello stile, ma allo stesso tempo riprende alcuni caratteri peculiari dell’architettura locale. Il paesaggio è tipicamente mediterraneo: intorno un uliveto, azzurro sullo sfondo, muretti di recinzione a secco tra una proprietà e l’altra. I materiali impiegati per il fabbricato – a parte il cemento armato della struttura portante – sono in prevalenza quelli reperiti nelle vicinanze: dalle pietre recuperate durante i lavori di scavo della piscina e riutilizzate altrove alla calce bianca naturale degli intonaci murali. L’abitazione è solare, si apre con grandi vetrate sugli spazi esterni che sono un prolungamento degli ambienti giorno della casa. Il dialogo con il paesaggio è stata una delle linee guida seguite in fase di progettazione e la realizzazione di verande e patio da vivere per la gran parte dell’anno è stata strategica. Gli interni contemporanei sorprendono perché, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, l’atmosfera è metropolitana, con arredi e complementi di design, linee marcate, dettagli in tonalità decise, pochi elementi decorativi in gran parte affidati al colore e ai contrasti. Di forte impatto visivo e di grande attualità sono le superfici in finitura cemento effetto raw che spiccano sul bianco dominante, evidenziando aree e funzioni della casa.
La casa unifamiliare ha una superficie di circa 140 mq ed è circondata su tre lati da spazi all’aperto per un totale di circa 300 mq: integrata in un paesaggio di grande suggestione, è concepita in costante dialogo con la natura circostante. Il volume principale dell’abitazione, quello occupato dalla zona giorno, ha la forma di un parallelepipedo compatto dal quale aggettano – con disposizione “a grappolo” – altri corpi più piccoli: sono i locali delle camere e dei servizi, i vani tecnici, le zone verandate e il patio; il loro orientamento è stato stabilito tenendo conto delle pendenze e irregolarità del terreno sul quale l’immobile è costruito. L’abitazione si sviluppa su un unico livello; la realizzazione di un vespaio aerato ha consentito di distaccare in modo adeguato la struttura dal suolo per proteggerla dall’umidità.
- Un breve corridoio accessibile dall’area pranzo del living tramite una porta scorrevole interno muro disimpegna la zona notte: camera matrimoniale, due stanze singole e bagno.
- Due aperture, a destra e a sinistra del muro divisorio, collegano il soggiorno all’ambiente indipendente della cucina. L’adiacente bagno, a uso della camera degli ospiti, è disimpegnato da una porta scorrevole esterno muro.
- All’esterno, sui due lati lunghi, si accede ad ampi spazi all’aperto pienamente fruibili. Dalla parte del living il salotto en plein air, coperto in alto, ha di fronte la piscina; la cucina è invece collegata a un’area dedicata al barbecue di circa 50 mq completa di un grande tavolo da pranzo.
- Il patio di 25 mq in posizione d’angolo è accessibile tramite la portafinestra a sinistra dell’ingresso. È stato qui integrato l’albero di ulivo, presente prima della costruzione della casa; la scala porta al lastrico solare.
- La piscina è un grande rettangolo ritagliato nel verde e circondato dal paesaggio della campagna. La vasca è “a sfioro”, con l’acqua che arriva cioè al livello del pavimento del solarium che la circonda. Lunga 16 metri, a tre corsie, occupa un’area di circa 125 mq.
Quando la modernità riesce a trasmettere, nonostante la razionalità del suo linguaggio, un senso di calore e di vivacità è benvenuta: in questo soggiorno, affacciato sul paesaggio, domesticità e rigore si sono incontrati con ottimi risultati. Il successo è da attribuire alla scelta dei materiali e dei colori. La parete di cemento è severa, il colore della lampada sul muro comunica energia, il mobile lineare è realizzato in un materiale ‘caldo’. Non diversamente da un cocktail dove ogni ingrediente deve portare una nota personale e deve essere dosato e proporzionato, così architettura e disegno degli interni devono dialogare con l’arredamento senza sopraffarsi. Ciascuno con il proprio accento.
Nell’open space della zona giorno, grandi vetrate in alluminio grigio tortora, in parte fisse e in parte apribili con sistema alzante scorrevole, sostituiscono ampie porzioni di pareti per una lunghezza di circa 9 metri. Una portafinestra a tutta altezza comunica con il patio alberato che occupa la posizione d’angolo
Come abbiamo visto la casa è stata costruita in anni recenti con interni contemporanei ma nel rispetto dell’ambiente naturale circostante. Il patio interno in posizione d’angolo, accessibile dall’open space del soggiorno, si rifà a uno degli elementi tipici delle vecchie dimore pugliesi nelle quali era considerato luogo privilegiato del vivere quotidiano. In questo caso lo spazio di circa 25 mq, pavimentato con ciotoli di ghiaia fine, è in gran parte occupato dalla scala che porta al lastrico solare e da un albero di ulivo che è stato così integrato nel nuovo contesto. La presenza di elementi caratterizzanti come gli ulivi secolari nella tenuta e la loro tutela ha vincolato sotto molti aspetti il progetto in quanto in base alla loro posizione è stata stabilita – in fase di progettazione – quella dell’immobile da costruire ex novo.
Nella zona giorno quasi tutte le pareti sono tinteggiate di bianco a calce, mentre solo in alcune aree si è optato per una finitura decorativa in grigio di alcune superfici verticali che, nel contrasto, assumono una particolare rilevanza all’interno dell’ambiente. È stato in questi casi utilizzato un rivestimento a base cementizia che permette di ottenere una particolare texture materica di gusto industrial. Il materiale viene posato con tecnica artigianale sul muro già intonacato, levigato ma ancora piuttosto ruvido. Si tratta di un prodotto in pasta che contiene resina, additivi e pigmenti; si lavora senz’acqua e si applica sul supporto con la spatola, dall’alto verso il basso in due mani (la prima stesa in modo grossolano, la seconda più finemente). Al termine dell’opera, si può sentire al tatto la struttura granulosa della superficie. In questo caso, per ottenere la finitura cemento, il prodotto contiene un pigmento grigio opaco; sono però possibili molte altre texture, che ricordano per esempio il velluto o la plastica. Gli strati hanno complessivamente uno spessore di circa 2 mm.
Evviva il colore, soprattutto quando l’architettura crea ambienti piuttosto neutri nei quali il bianco e il grigio sono prevalenti. La sua presenza diventa indispensabile ma: quale? In che gradazione? Uno o più? La scelta del giallo da affiancare al grigio crea un accostamento tra i più riusciti e di sicuro effetto. Sono due colori che si combinano con eleganza anche nelle loro sfumature più scure (per il grigio) e più acide (per il giallo). Il secondo illumina il primo e basta poco perché tra bianco, grigio e giallo si crei una buona alleanza. Circa la distribuzione degli elementi colorati non bisogna eccedere né far sì che la presenza della tonalità prescelta diventi un’ossessione ripetitiva.
Sul letto cuscini gialli e tessuti fantasia. Un solo colore interrompe il grigio e il bianco della stanza: scelta raffinata perché si è orientata a mantenere il grigio declinandolo nelle diverse texture dei rivestimenti. La federa ne accosta due toni diversi, il copriletto li riprende alternandoli nelle righe, i cuscini affiancano disegni che giocano tutti con le medesime tonalità con figure geometriche. Più che accostare due colori che potrebbero creare un contrasto forte, molto spesso è meglio giocare con i motivi, floreali o schematici, e con le trame, senza timore di sbagliare.
Nel bagno la realizzazione di pedane a livelli differenziati ha permesso di avere piatto doccia e vasca ad altezze diverse: la ragione di questa scelta è esclusivamente estetica e non tecnica. La doccia è a quota +15 cm da terra, la vasca a +30 cm; quest’ultima, alta circa 45 cm, è anche parzialmente incassata nella soletta del pavimento. Le strutture delle pedane sono in muratura: quella della doccia è piena, mentre nell’altra i mattoni sono posati soltanto lungo il perimetro, a formare un contenitore cavo per il bacino. Per distinguerle visivamente dalle pareti rivestite in gres, le pedane sono state ricoperte con lo stesso tipo di piastrelle ma rifinite poi sopra con una resina più scura, color terracotta, che uniforma le superfici: questo sistema di posa dei due materiali sovrapposti garantisce una perfetta impermeabilizzazione.
Più fredda e funzionale quella della stanza da bagno, allegra e colorata quella della camera singola dove ogni arredo, pur rispondendo alle funzioni per le quali è stato creato, ha un che di giocoso: non sono in contraddizione tra di loro perché proprio di questo è fatta un’abitazione, dell’alternanza tra spazi essenziali, qualche volta anche severi e spazi in cui ci si lascia andare a rendere più allegro il quotidiano. Forse qualcuno giudicherà kitsch la lampada con le nuvolette… ma anche di questo vive un interno. Del bisogno di uscire dal buon gusto a tutti i costi per abbandonarsi a ciò che piace, spesso senza un vero perché.
Progetto: arch. Paolo Pellegrini, Polignano a Mare (Ba), Tel. 328/8926815 http://www.paolopellegriniarch.it
Foto: Studio Roy
Styling: Benedetta Rossi Albini
Tratto da Cose di Casa numero di agosto 2019