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A Milano – in una caratteristica casa “di ringhiera” con un ballatoio che si sviluppa a U lungo i lati della facciata interna – il grande appartamento che occupava per intero l’ultimo piano e il sottotetto è stato ristrutturato e suddiviso in due unità separate, tra loro contigue. Si è trattato di un intervento radicale, in un contesto risalente ai primi del ‘900 ma con origini ancora più antiche per quanto riguarda le strutture portanti. Le nuove abitazioni sono state ripensate in chiave contemporanea senza rinunciare ad alcuni elementi architettonici esistenti, a cominciare dalle capriate e dai soffitti in legno originali che, riportati alla luce, mettono in risalto i volumi mansardati. In entrambi gli spazi, gli ambienti della zona giorno godono di un affaccio panoramico sull’Alzaia Naviglio Grande. Presentiamo qui di seguito l’appartamento A, distribuito tra il piano d’ingresso di 90 mq e il sottotetto di 40 mq.
Foto casa 90+40 mq
Appartamento A (90+40 mq)
Nel sottotetto di 90+40 mq è stata recuperata la doppia altezza del soggiorno mentre in mansarda c’è superficie per una camera in più. Negli interni, la maggiore vivibilità è data da soluzioni d’arredo su misura
Il progetto del sottotetto
Il sottotetto a sinistra della scala condominiale – il più grande dei due ricavati dalla suddivisione di quello unico preesistente – è caratterizzato da una pianta di forma irregolare, una sorta di elle con i muri perimetrali non ortogonali tra loro. Gli ambienti si sviluppano su due livelli collegati da una scala di nuova realizzazione. Quello superiore, con metratura di circa 40 mq, copre solo una parte del piano d’ingresso (circa 90 mq) che è stato per il resto lasciato a doppia altezza. La zona giorno e la cucina occupano il lato corto e di profondità maggiore, mentre la camera e gli ambienti di servizio sono nella parte più stretta dell’abitazione. Illuminano gli spazi portefinestre e tre nuovi lucernari.
- L’ingresso si apre sul soggiorno ma una parete divisoria lo separa dalla zona pranzo. In corrispondenza dell’area living, un mobile su misura permette di sfruttare a pienola parete obliqua.
- Il corridoio cieco indirizza il passaggio verso la camera matrimoniale e, sulla sinistra, distribuisce in successione i due ambienti di servizio.
- Sfruttando il vuoto del sottoscala è stato ricavato un mini locale lavanderia collegato con la cucina e chiuso da una porta a battente realizzata su misura.
- La camera nel sottotetto occupa un volume già esistente che è stato rivisitato e recuperato. La stanza è illuminata da un lucernario sulla falda inclinata.
- A destra dell’arrivo della scala, la zona fitness è a una quota di circa 15 cm inferiore rispetto a quella della camera sul lato opposto: sviluppata su piani sfalsati, affaccia sulla zona pranzo sottostante.
- L’abitazione è stata in parte soppalcata arricchendo così il sottotetto già esistente. Le superfici tratteggiate indicano gli ambienti di servizio al piano d’ingresso dove si è mantenuta l’altezza originale della copertura.
La parete obliqua attrezzata
Nella zona conversazione del living, il lato cieco è arredato con una composizione su disegno che gira ad angolo includendo il mobile tv sull’altra parete. La struttura in mdf laccato alterna ritmicamente vuoti e pieni, vani a giorno e scomparti chiusi da ante o cassetti; la modularità e le profondità diverse consentono di mimetizzare l’andamento di questo muro perimetrale decisamente obliquo. L’effetto d’insieme armonico e di grande leggerezza è determinato, oltre che dalle altezze differenti degli elementi, anche dalle diverse finiture: opache le parti in laccato bianco e lucide quelle in grigio. A sinistra, la parete termina con un armadio a due ante e i 20 cm circa che avanzano in posizione d’angolo sono stati “riempiti” con mensole triangolari.
Luci tecniche e di design
Il progetto illuminotecnico ha un ruolo particolarmente importante nella ridefinizione degli spazi interni: in cucina, strip led sono state installate in sottili fessure praticate nel controsoffitto per la luce d’ambiente; in soggiorno (dettaglio nella foto sotto) e nelle camere, altri apparecchi tecnici a led sono inseriti in alto lungo il perimetro, sfruttando la sporgenza dei profilati in acciaio incassati in fase di ristrutturazione per rinforzare la struttura dei muri e aggettanti rispetto a questi ultimi: lungo questa “mensola continua” sono quindi montate strisce a led che orientano la luce verso l’alto, diffondendola nella stanza. Oltre all’illuminazione tecnica “invisibile”, il progetto ha previsto anche – per illuminare zone e funzioni – l’aggiunta di lampade di design, soprattutto applique e da tavolo, più adatte delle sospensioni nel caso di volumi mansardati con soffitti inclinati e volumi a doppia altezza.
Continuità stilistica e cromatica
Nella zona giorno i toni del grigio caratterizzano il passaggio tra pranzo e cucina. Quest’ultima occupa un locale separato che una porta a battente rasomuro, realizzata su misura, rende all’occorrenza completamente indipendente. Il parquet in rovere chiaro raccorda le diverse aree funzionali, compresa la mini lavanderia nel sottoscala.
Le due camere sono state sistemate rispettivamente al piano d’ingresso e al livello superiore dalla parte opposta della casa, cioè sopra la cucina. Sia nella stanza sotto sia in quella che occupa la porzione di sottotetto già esistente, le travi in legno di quercia della struttura portante sono state lasciate a vista, trattate per ravvivare e proteggere il legno. Gli ambienti di servizio sono invece entrambi al piano inferiore e occupano due locali affiancati lungo il corridoio di distribuzione.
I nuovi lucernari
Tutte le finestre e le portefinestre della casa sono state sostituite con nuovi modelli, in legno come quelli preesistenti, ma ad alte prestazioni energetiche: ciò ha permesso di ridurre i consumi e di migliorare la classe di efficienza energetica del sottotetto. A ottenere questo risultato ha contribuito anche il rifacimento completo della coibentazione del tetto; in contemporanea a quest’intervento sono stati aperti sulla falda inclinata nuovi lucernari in ciascuna delle due unità immobiliari interessate dalla ristrutturazione. Si sono così migliorati i rapporti aeroilluminanti e gli ambienti nel sottotetto possono ora godere della luce zenitale oltre che di quella proveniente dalle aperture al livello sottostante. La realizzazione di finestre da tetto supplementari in falda, contestualmente al rifacimento della copertura, è molto frequente e relativamente semplice anche da un punto di vista normativo in quanto non comporta modifichealla facciata dell’edificio. I lucernari installati qui sono modelli tecnologici, motorizzati e ad azionamento elettrico; sono dotati di sensori che consentono la chiusura automatica in caso di pioggia quando si è assenti da casa. Sono inoltre provvisti di un doppio sistema oscurante per il giorno e la notte.
Progetto, direzioni lavori, strutture e arredamento: ing. Giovanni Valenti – Interior Designer: Roberta Odello.
Collaborazione esterna: arch. Mario Celotti – Studio ing. Giovanni Valenti, via G. Modena, Milano, ing.g.valenti@gmail.com
Imprese esecutrice del lavori SP.AM., Artogne (Bs), Tel. 0364/591470
Foto: Cristina Fiorentini
Tratto da Cose di Casa numero di ottobre 2020