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Il sottotetto in stile nordico si trova a Magenta, piccolo centro a poco più di 30 km da Milano. Si tratta della porzione di una casa che una decina di anni fa è stata divisa in due unità immobiliari indipendenti e completamente ristrutturata. Gli interni di questo sottotetto in stile nordici su tre livelli sono stati recentemente oggetto di un intervento di rinnovamento nella palette cromatica e nel progetto d’arredo, soprattutto per venire incontro alle esigenze della giovane coppia che vi abita. Le scelte puntano, da un punto di vista estetico, sul gusto scandinavo e sul design anni ’50, mentre dal punto di vista funzionale su alcune strategiche soluzioni in cartongesso. I cambiamenti si sono concentrati soprattutto sulla zona giorno del sottotetto in stile nordico, al piano d’ingresso, dove risalta la combinazione dell’azzurro e del giallo in tonalità leggermente desaturate e scaldate dal calore del legno. Inoltre, per le pitture decorative nel sottotetto in stile nordico sono stati utilizzati prodotti che permettono di ottenere superfici lisce e vellutate al tatto: la texture, infatti, è denominata “eggshell”, ovvero guscio d’uovo.
Foto sottotetto nordico su tre livelli di 138 mq totale
Il progetto di ristrutturazione
Nel sottotetto in stile nordico su tre piani – collegati da una scala a più rampe – quello d’ingresso (60 mq) è adibito a zona giorno, l’intermedio (45 mq) ospita la camera matrimoniale e altri ambienti notte; mentre nella mansarda (33 mq) ci sono la zona studio e un terrazzo di circa 10 mq. Sono presenti tre bagni, uno su ciascun livello. Nella ristrutturazione è stata prevista la possibilità che, in futuro, l’ultimo piano possa essere reso accessibile da una scala esterna e avere un’entrata indipendente, nel caso si decidesse di ricavare un mini appartamento. Nel vecchio edificio dei primi del ‘900 i muri perimetrali non sono perfettamente ortogonali tra loro: evidenziano leggere inclinazioni che non interferiscono però con la distribuzione interna. L’esposizione del sottotetto in stile nordico è su tre lati e dall’alto penetra inoltre la luce zenitale proveniente dai lucernari sulla copertura.
Lampade con cavi a vista
Quella installata nell’angolo vicino al camino si caratterizza per i cavi lunghi, snodati e flessibili che assicurano grande libertà di posizionamento, a soffitto o a parete. Altro aspetto interessante è la possibilità di scegliere il numero di punti luce della composizione e disporli tra loro a distanze diversificate. Cavi o elementi di raccordo a vista sono però una soluzione estetica che viene adottata sempre più spesso anche per tipologie di lampade più tradizionali, come quelle a sospensione o le applique.
La cucina del sottotetto in stile nordico, che occupa il volume dietro il soggiorno, è aperta sul resto dell’ambiente; la realizzazione di spalle in cartongesso, evidenziate dalla pittura azzurra, ha permesso però di schermare parzialmente i due blocchi della composizione rispetto all’area conviviale. Una delicata tonalità di rosa fa da sfondo alla zona operativa
Cappe piccole
Non sempre i modelli da lasciare a vista, dal design accattivante, sono di grandi dimensioni. Alcune cappe, come quella cilindrica in acciaio inox di questa cucina, hanno una larghezza di 60 cm o inferiore, e si inseriscono facilmente tra un pensile e l’altro. L’importante è che sia mantenuta una certa proporzione con il piano cottura: affinché sia garantita un’adeguata aspirazione, quest’ultimo non dovrebbe essere molto più grande della cappa.
Al livello intermedio del sottotetto in stile nordico – occupato dalla zona notte con camere, ambienti di servizio e guardaroba – sono stati effettuati pochi cambiamenti. Le tonalità dominante, il verde acqua abbinato al bianco, si armonizza con l’azzurro pastello del soggiorno, in un’ideale continuità stilistica tra un piano e l’altro della casa. Morbidi tendaggi e rivestimenti tessili chiari, pezzi d’ispirazione vintage e motivi floreali danno agli ambienti notte una connotazione femminile ma senza eccessi.
Il letto tessile
In questa camera matrimoniale è un semplice giroletto imbottito, rivestito in tessuto chiaro; sono però moltissimi i letti tessili che hanno anche una testiera, magari di dimensioni importanti. Un plus di molti di questi modelli è spesso il contenitore sotto la rete: accessibile con un semplice gesto, offre volumi aggiuntivi “a scomparsa” per contenere. I primi modelli sono stati prodotti negli anni ’70 ma questa tipologia è sempre attualissima: il letto tessile basta anche da solo ad arredare la stanza, può avere misure contenute ed essere valorizzato da rivestimenti customizzati, quasi sempre sfoderabili, e da finiture sartoriali.
Nel bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale, di ampie dimensioni e con un’ottima illuminazione naturale, l’altezza elevata del soffitto è riproporzionata dal marcato stacco tra il rivestimento grigio scuro del box doccia e il bianco della fascia superiore delle pareti.
Idea arredobagno
La doccia walk-in
Il box in muratura occupa tutto il lato corto del bagno: delimitato da tre pareti, è chiuso frontalmente da un pannello fisso in vetro temperato trasparente lasciando libera, a sinistra, un’apertura priva di ante. Con questa soluzione non si pongono interruzioni visive e la doccia rimane parte integrante del locale.
Pietra e sassi di fiume
Le pareti del box doccia sono rivestite con lastre composte da elementi di pietra brasiliana che alternano diverse sfumature di grigio. Il piatto è invece costituito da un fondo antiscivolo realizzato con veri sassi di fiume, tagliati e montati su una rete incassata a filo del pavimento.
Suddiviso in zone
Un muretto alto circa 120 cm, rivestito in gres porcellanato grigio come quello del pavimento, delimita la zona lavabo e scherma i sanitari che non risultano perciò visibili dall’ingresso del bagno.
Lavabo doppio
Sul piano sospeso in multistrato laccato fissato alla spalla laterale, il lavabo da appoggio in ceramica è un modello lungo e stretto: le dimensioni consentono di attrezzarlo con doppia rubinetteria a parete in modo che possa essere usato da due persone.
All’ultimo piano del sottotetto in stile nordico – quello mansardato – travi e assito in abete sono a vista, trattati a olio per enfatizzare la tonalità del legno. Nella zona studio (foto a destra), sulla parete della scrivania, è stata realizzata un’alzata tinteggiata con pittura decorativa nero opaco; sotto e a lato del piano sono sistemati due mobili bassi su ruote che in precedenza arredavano il living. La sedia a sinistra è YY Chair di Moroso, quella a destra è un modello ergonomico di Stokke; lampada a sospensione sferica in carta di riso Ikea. Il pavimento è rivestito in gres porcellanato grigio, salvo che nel bagno (foto sopra), dove il colore giallo-arancio del materiale ceramico richiama quello delle travi.
Progetto d’interni: Anna Marras, Milano – http://www.annamarras.it
Foto: Cristina Galliena Bohman
Styling: Laura Mauceri
Tratto da Cose di Casa, numero di aprile 2019