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Nella zona Ovest di Milano, all’interno dello stesso quartiere convivono non distanti condomini moderni e palazzine basse risalenti agli anni ’50. Qui si trova questo sottotetto su due livelli, di poco più di 100 mq in totale, con ambienti ripartiti su piani collegati tra loro da una scala in legno di nuova realizzazione. Il progetto ha completamente rivoluzionato la ripartizione degli spazi per venire incontro alle esigenze di una famiglia di cinque persone che chiedeva soluzioni per il comfort di ciascuno dei componenti del nucleo: nella zona giorno, i mobili su disegno così come le strutture divisorie agili e leggere hanno soddisfatto questo imprescindibile requisito. Il materiale utilizzato, con lavorazioni di falegnameria, è mdf personalizzato da finiture in tonalità tra grigio e azzurro e richiamate, in nuance, anche da accessori e rivestimenti tessili.
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Il progetto del sottotetto su due livelli
Il nuovo layout ha modificato la precedente disposizione interna sui due piani. A quello d’ingresso di circa 63 mq, prima occupato dalle camere, sono stati quindi sistemati gli ambienti giorno e una sola delle camere, la matrimoniale. Due balconi, uno dei quali angolare e con andamento curvilineo, permettono di disporre di oltre 15 mq in più en plein air.
- L’ingresso del sottotetto su due livelli è tramite la rampa che sale dal livello inferiore dove si trova la porta d’entrata. Allo sbarco, un pannello scorrevole esterno muro chiude l’accesso al vano scala. L’ambiente si apre direttamente sul living aperto: tutti i tramezzi esistenti sono stati demoliti mantenendo soltanto il pilastro portante centrale, che delimita il vano della scala per il piano mansardato.
- La cucina occupa un ambiente semi indipendente collegato con l’ingresso: la zona operativa è distribuita su più lati e il bancone snack a elle scandisce i passaggi interni. La stanza affaccia sia sulla balconata curva (7 mq) sia sul terrazzo a loggia coperto in alto che misura 8 mq circa.
- La camera matrimoniale è l’unico ambiente notte che è stato sistemato al piano d’ingresso del sottotetto su du livelli. La stanza di circa 17 mq, preceduta da una sorta di spazio di disimpegno, dispone anche di un bagno a uso esclusivo affacciato sulla balconata curva. Il box doccia in muratura sfrutta l’angolo con la parete stondata.
- Il livello più alto ha una superficie di 44 mq cui si aggiungono i 18 mq del terrazzo angolare, delimitato su due lati da una vetrata che illumina ampiamente anche il vano scala. A questo piano, come a quello inferiore, non sono stati eseguiti interventi strutturali, ma solo modificate le partizioni interne in modo da ricavare due camere per i ragazzi, bagno, lavanderia e postazione studio, adeguatamente disimpegnate da una zona di distribuzione centrale all’arrivo della scala.
- La zona studio si trova nel disimpegno all’arrivo della scala, ma la rientranza in cui è inserita ne fa un ambiente ben individuato con una certa autonomia. La postazione è illuminata dalla vetrata angolare affacciata sul terrazzo.
- Il bagno nel sottotetto è cieco: a pianta quadrata e di piccole dimensioni, è pienamente sfruttato su due lati con il box doccia che occupa la posizione d’angolo; dalla parte opposta del locale, il volume sporgente in corrispondenza della curva dell’edificio è adibito ad armadio- ripostiglio.
- La lavanderia occupa una “striscia” che va a incastrarsi tra il balcone a tasca, il bagno e il disimpegno. Nel locale di circa 3 mq, lungo e stretto e privo di finestre, la porta è al centro mentre la lavatrice e un mobile di servizio occupano le rientranze alle due estremità.
- Le camere, la singola e quella a due letti, sono affiancate e affacciano ciascuna su piccoli balconi a tasca rivolti sui lati opposti della casa. Questi mini spazi all’aperto di circa 3 mq e 2 mq sono collegati con ripostigli ricavati nelle zone più basse del sottotetto.
Personalizzare con il colore
Nell’open space della zona giorno il contrasto tra bianco e azzurro nelle finiture definisce aree e funzioni. Fa risaltare la parete dietro la libreria priva di schienale, evidenzia le dimensioni del mobile a tutt’altezza che arreda la zona d’ingresso e personalizza gli elementi intorno al vano scala, pilastro e pareti divisorie. Ed è proprio questo volume centrale a definire i nuovi passaggi negli interni.
Mobile multitasking (con porte integrate)
Dal portoncino d’ingresso, che si trova a una quota inferiore, si accede al sottotetto su due livelli salendo una scala che, all’arrivo, viene nascosta alla vista da un pannello scorrevole. Tale sistema di chiusura è parte integrante di una struttura realizzata su disegno e composta da diversi elementi: nel suo insieme essa forma una parete attrezzata con sviluppo ad angolo, resa omogenea dalla finitura in una tonalità di azzurro che la pone in evidenza all’interno dell’ambiente. I moduli che compongono questo mobile a tutt’altezza in mdf verniciato prevedono un guardaroba per i cappotti con ripiani per le scarpe e un ripostiglio per gli strumenti di pulizia. Nel mezzo, una porta a battente rasomuro, larga 90 cm e verniciata in azzurro in continuità, costituisce l’accesso al disimpegno della camera matrimoniale; quando è chiusa, non se ne nota la presenza perché le superfici risultano perfettamente complanari. Sopra la porta trova posto un ulteriore scomparto contenitore. La composizione, comprensiva delle porte sui due lati, ha uno sviluppo in pianta di 230 x 150 cm e una profondità di 55 cm.
Tra i due piani
Una scala in legno, completamente riprogettata rispetto a quella dello stato di fatto, porta al piano mansardato occupato dalle camere dei ragazzi e da un grande terrazzo. Non si è trattato, nel caso di questo sottotetto su due livelli, di un recupero, in quanto anche il livello più alto era già abitabile prima dell’intervento, dotato di aperture sufficienti, di un’ottima illuminazione naturale e altezze medie adeguate. I cambiamenti hanno invece riguardato perlopiù le partizioni interne, modificate per una diversa e più razionale fruizione degli spazi.
La nuova scala in legno
I due piani , quello d’ingresso e il sottotetto, hanno i soffitti alti rispettivamente 280 cm e 350 cm nel punto di colmo. Sono collegati da una rampa, che ha sostituito la preesistente, a elle in metallo e ne occupa lo stesso spazio. La nuova scala, con forma a U, è tutta in mdf senza parti in muratura; nello stesso materiale, verniciato grigio-azzurro sono le pannellature che delimitano la struttura sul lato del living e su quello della cucina: la prima forma un sottile tramezzo con spessore di 5 cm circa, una sorta di cornice con una grande apertura ritagliata al centro per lasciare l’ambiente a vista; l’altra parete, a sinistra, è parte integrante del mobile della cucina. Il volume vuoto del sottoscala, nella zona a metà altezza della salita, è sfruttato con un mobile-libreria incassato, a uso del soggiorno e con scomparti contenitori accessibili invece dalla cucina.
La camera matrimoniale del sottotetto
Unico ambiente notte aal piano d’ingresso, si apre direttamente sul living ma – come abbiamo visto – la sua porta rasomuro è mimetizzata nella parete attrezzata e non se ne coglie quasi la presenza. All’interno della stanza, una zona di disimpegno distribuisce il bagno a uso esclusivo e lascia spazio per un mobile contenitore; altri armadi trovano posto lungo le pareti della camera a destra e a sinistra della portafinestra.
Progetto: arch. Alberto Soana, arch Silvia Cirabolini,
Studio Ghostarchitects, Milano – http://www.ghostarchitects.it
Foto: Cristina Galliena Bohman, styling Laura Mauceri
Tratto da Cose di Casa numero di giugno 2020