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Gli ultimi due piani – il quinto e il sesto – di un fabbricato d’epoca sono stati completamente ristrutturati puntando sull’uso uniformante del bianco per i differenti materiali, in particolare il legno e il ferro, e su un progetto che ha valorizzato le strutture architettoniche della copertura, la luminosità degli spazi e l’altezza del colmo del sottotetto: oltre 5 metri che hanno permesso di costruire un soppalco centrale da cui si accede anche al terrazzo.
Tra gli elementi scenografici che caratterizzano gli interni del sottotetto ci sono la grande vetrata a tutt’altezza che delimita la cucina (ed è visibile da ogni angolazione) e la scala a giorno che collega il piano d’ingresso al livello superiore.
Lo stile del sottotetto è minimal e ricercato, con arredi dalle linee pulite e alcuni pezzi iconici del miglior design; poche le concessioni al colore, circoscritto a qualche complemento, per non saturare esteticamente uno spazio che i padroni di casa amano neutro ma molto, molto accogliente.
Il recupero è stato eseguito nell’ambito della ristrutturazione che ha coinvolto l’intero edificio e ha comportato, oltre a ingenti opere di consolidamento strutturale, anche il rifacimento totale della copertura a falda. Al termine dell’intervento, quest’ultimo piano con una doppia altezza di oltre 530 cm, appariva come una grande “scatola vuota” che i progettisti hanno modellato in base alle esigenze dei proprietari, disegnando il layout del piano d’ingresso (123 mq circa) e realizzando il soppalco (di 26 mq) dal quale si accede al terrazzo nel sottotetto; la posizione dei diversi ambienti è stata studiata in modo da valorizzare al massimo la luminosità naturale e la doppia esposizione, su strada e verso il cortile interno. Sono stati installati ex novo anche tutti gli impianti: elettrico, climatizzazione canalizzata e riscaldamento a pavimento.
- Le quattro portefinestre della zona giorno del sottotetto si aprono su balconcini di 1,5 mq, con affaccio sul lato verso strada. A ciascuna apertura corrisponde un’area funzionale dell’open space. Il tavolo e i due divani sono disposti a 90° rispetto alla lunga parete finestrata in modo da scandire ulteriormentele diverse aree dell’open space.
- La cucina occupa uno spazio indipendente, visivamente comunicante con il living tramite una vetrata che sostituisce la parete. Tra i due lati della composizione in linea, è stata ricavata una piccola area conviviale davanti alla portafinestra.
- Il salotto a sinistra dell’ingresso del sottotetto, adibito a stanza della preghiera buddista, si apre sul cortile interno con un balcone di circa 3,5 mq.
- La camera matrimoniale è preceduta da una cabina armadio passante che svolge la funzione di filtro rispetto alla zona giorno con la quale comunica. Tutto il guardaroba è ribassato dalla soletta del soppalco che ha un affaccio vetrato sulla stanza da letto.
- La lavanderia è stata ritagliata all’interno della cucina sfruttando l’angolo cieco sul lato opposto a quello della portafinestra. Il mini locale è chiuso da una porta scorrevole a scomparsa.
Il nuovo tetto bianco
La copertura a falda del sottotetto è stata completamente rifatta durante la ristrutturazione dell’intero edificio; la sbiancatura del legno di travi e assito con un prodotto opaco all’acqua è stata invece la scelta che ha personalizzato il sottotetto e ha guidato lo stile dell’abitazione. Creando continuità e dilatando uno spazio di grande pulizia formale, mai sovraccaricato di elementi non essenziali.
1. Soppalco a doppio affaccio
La struttura sopraelevata con doppio affaccio – da una parte verso il soggiorno dall’altra sulla camera – si sviluppa al centro del volume del sottotetto, lungo la linea di colmo in modo da sfruttare al massimo, sia sopra sia sotto, l’altezza di oltre 5 metri. In corrispondenza del living corre una sorta di passerella attrezzata con librerie a giorno; la balaustra in ferro alta 110 cm aggettante sugli ambienti sottostanti è protetta da lastre vetrate.
2. Identità cromatica
Nell’ambiente aperto e luminosissimo, il grigio dei due divani, sistemati uno di fronte all’altro, permette di distinguere la grande isola della zona conversazione. Delicatissimi gli accenti di colore rosa dei cuscini. La trave orizzontale in ferro è un elemento strutturale inserito in fase di ristrutturazione dell’edificio e di rifacimento del tetto per sostenere la nuova copertura. Nel progetto è stata presa come punto di riferimento per l’altezza del soppalco, in modo tale che passasse sotto il piano di calpestio senza rappresentare un ostacolo. La smaltatura in bianco rende più uniforme la putrella alle travi in legno sulla falda.
3. Tavolini di misure e altezze diverse
I tavolini tra i due divani della zona conversazione, in lamiera d’acciaio verniciato bianco, hanno quattro piani con misure e altezze sfalsate, in una composizione che alterna pieni e vuoti, spazi d’appoggio e vani contenitori.
4. Contenitori nascosti nel sottotetto
L’altezza sotto la soletta del soppalco è stata sfruttata per inserire un’armadiatura modulare su misura. Si tratta di una struttura multifunzione compatta con frontali in laccato bianco opaco che comprende scomparti contenitori e anche un vano per riporre il tapis-roulant; dietro altre ante si nascondono inoltre impianti tecnici e una canna fumaria non più in uso; in due colonne sono state previste nicchie per contenere libri e oggetti. Nella fascia superiore, il tamponamento nasconde i condotti del sistema di climatizzazione canalizzato: l’aria è erogata attraverso le griglie orizzontali.
Vetrata interna, a doppia altezza, che divide soggiorno e cucina
La cucina è indipendente, in dialogo diretto con il living grazie alla vetrata che sostituisce quasi l’intera parete contigua. L’ampia metratura – oltre 13 mq – ha permesso di ritagliare un mini locale lavanderia, di suddividere la zona operativa su due lati e di lasciare anche sufficiente spazio al centro, per un piccolo angolo conviviale vicino alla portafinestra La struttura segue l’inclinazione del tetto a falda; poggia su un muretto alto 120 cm che coincide con l’alzata della zona operativa della cucina. La muratura è stata rinforzata con un travetto orizzontale di sostegno in acciaio per poter reggere il peso della vetrata. Quest’ultima è costituita da un telaio in ferro realizzato a secco dal fabbro e verniciato di bianco; le lastre, avvitate ai profili a L e a T, sono in vetro di sicurezza antisfondamento.
5. Zona operativa con vista
La vetrata trasparente a tutt’altezza fa da sfondo al lato della composizione con la zona cottura e il lavello: una soluzione che favorisce la permeabilità visiva tra i due ambienti, amplificandone la luminosità. Il piano di lavoro e l’alzata sono rivestiti con una pietra naturale grigia, contrapposta al bianco delle basi e delle colonne sul lato opposto della stanza.
6. Luce che arriva ovunque
Per la cucina nel sottotetto occorreva un sistema che si adattasse all’ampiezza e all’altezza doppia del volume, puntuale sulle diverse zone funzionali, ma allo tempo in grado di rischiarare l’ambiente nel suo insieme senza zone d’ombra. La soluzione? Una sospensione dal design “flessibile”, con diffusori multipli, rigorosamente in finitura bianca e cavi a vista: in questo modo la luce si diffonde da ogni parte.
La zona office della cucina è arredata con moduli a colonna di produzione dello stesso programma della composizione sul lato della vetrata. La finitura bianco opaco e la soluzione a incasso con maniglie scanalate rendono l’armadiatura simile a quella realizzata per arredare il soggiorno, che sfrutta l’altezza sotto la soletta del soppalco.
7. Disimpegno e lavanderia
La quinta che divide l’ingresso della cucina dalle zone operativa e conviviale nasconde sul retro due pannelli scorrevoli che quando sono aperti si sovrappongono al centro e scompaiono. Gli stessi possono invece chiudere, per separarli all’occorrenza dal resto della stanza, lo spazio di entrata della stanza e la lavanderia a sinistra. Quest’ultimo mini locale, cieco e di metratura minima, ribassato dalla soletta del soppalco superiore, è attrezzato con la lavatrice e un mobile di servizio. Vicino all’ingresso e del tutto indipendente, una stanza più intima, affacciata su un piccolo balcone, è caratterizzata, a differenza degli altri ambienti, dal soffitto piano, ribassato dalla soletta del terrazzo. Il minimalismo formale del sottotetto si esprime tanto negli arredi su disegno quanto nelle scelte di produzione e nei complementi: linee squadrate. pochi ornamenti, tinte neutre e rare eccezioni. Una di queste è il laccato rosso della parete attrezzata del salotto.
8. BUTSUMA giapponese
L’ambiente che si apre subito a sinistra dell’ingresso del sottotetto è un Butsuma, termine giapponese con cui vengono indicati gli spazi adibiti a stanza per la preghiera. Il mobile in laccato rosso completo di pensile, realizzato su disegno, è concepito anche come una sorta di altare contemporaneo. Il Butsudan ha la stessa radice di Butsuma e si riferisce invece in modo più specifico all’armadio in legno in cui è racchiusa una statua o un’icona per il culto religioso: le ante rimangono aperte durante la funzione.
La ristrutturazione ha completamente trasformato e ridistribuito il sottotetto; si è optato però per un layout che consente di cogliere, da qualunque posizione, l’interezza del volume e le sue caratteristiche architettoniche originali. Nella zona giorno, senza alcuna controsoffittatura, può così risaltare l’inclinazione del tetto a falda.
9. Scala
Con montanti e gradini in ferro, è stata realizzata su misura dal fabbro nella stessa tipologia che caratterizza la balaustra del soppalco; il parapetto laterale è protetto da lastre vetrate di sicurezza. Tutti gli elementi della rampa sono stati verniciati con smalto bianco così da ottenere una perfetta omogeneità con le altre strutture in ferro, compresa la trave portante che attraversa l’open space.
10. Sottoscala
Alla rampa con gradini a giorno che porta al soppalco si accede salendo su una pedana che la rialza di circa 20 cm da terra. La struttura nel suo insieme è leggera, non solo dal punto di vista estetico: autoportante e sospesa, lascia infatti completamente libero il sottoscala che è concepito come parte dell’ambiente, da arredare e utilizzare.
La cabina armadio passante
Tra il soggiorno e la camera del sottotetto, è concepita come un disimpegno che divide e congiunge i due spazi: la continuità è sottolineata dal pavimento in parquet di rovere posato a correre, senza cesure tra zona giorno, guardaroba e stanza. Pochi pezzi d’arredo dal design essenziale e rivestimenti tessili sui toni del grigio-azzurro arredano questa suite completa anche di bagno a uso esclusivo. Al momento, è l’unico ambiente notte dell’abitazione.
Alla camera matrimoniale si accede direttamente dal soggiorno: la porta è integrata nell’armadiatura continua posizionata sotto la soletta del soppalco, è uguale alle altre ante per mimetizzarne la presenza. La stanza è preceduta da un guardaroba passante di ampie dimensioni che, sul lato dell’entrata, forma una sorta di corridoio-filtro. Il modulo contenitore centrale funge da quinta, segna il confine tra i due ambienti adiacenti e fa da elemento di parziale separazione interna. Tutti gli armadi sono realizzati su disegno e laccati in una finitura che si avvicina a quella delle pareti.
12. Nuovi impianti tecnici
Nella cabina armadio il ribassamento a soffitto riproporziona le altezze, ma è stato realizzato soprattutto per nascondere le canalizzazioni dell’impianto di raffrescamento e i cavi elettrici. Per quanto riguarda invece il riscaldamento, è stato installato, come negli altri appartamenti dello stabile dopo la ristrutturazione, un sistema a pannelli radianti a pavimento prima della gettata del nuovo massetto. Ultimo step la posa del parquet, listoni in prefinito di rovere leggermente sbiancato per abbinarsi meglio alle finiture in bianco.
Il soppalco
Di circa 26 mq, percorre in senso longitudinale il volume del sottotetto e ha un doppio affaccio sugli ambienti sottostanti. Oltre alla passerella con vista sul soggiorno è stata infatti prevista una tripla vetrata trasparente fissa nello studio in quota che permette di guardare dall’alto la camera matrimoniale; in questo modo la postazione con la scrivania riceve luce dalle due direzioni opposte.
13. Strutture a vista nel sottotetto
Travi e assito della copertura, in legno di larice tinteggiato in bianco, sono tra gli aspetti peculiari del progetto del sottotetto. Sono state lasciate a vista anche le putrelle in ferro che fanno parte della struttura portante del soppalco, come quella che corre lungo la fascia alta della parete dietro il letto.
Nel sottotetto sono stati ricavati due ambienti di servizio che occupano spazi adiacenti, così da poter condividere la parte impiantistica. Un bagno si apre di fronte all’ingresso; nell’altro, a uso esclusivo della camera e di dimensioni più ampie, i cambi di quota a soffitto differenziano il volume e contribuiscono a dare maggiore risalto alle diverse funzioni. In particolare, la zona del lavabo è ribassata di circa 60 cm da un controsoffitto in cartongesso che semplifica l’installazione dei faretti.
I rivestimenti delle pareti e del piano d’appoggio del lavabo sono in pietra piasentina: lastre grigie appena venate di bianco, di forme e dimensioni diverse posate “a casellario”, uniformano le superfici raggiungendo l’altezza del controsoffitto. Questo materiale naturale, a seconda del tipo di lavorazione, delle finiture e degli spessori, si presta a una molteplicità di impieghi strutturali e di finitura, anche per applicazioni outdoor.
I bagni del sottotetto
Il soppalco come galleria che conduce al terrazzo
Il livello soppalcato del sottotetto è concepito come una sorta di “galleria” centrale che crea un percorso di collegamento tra il piano d’ingresso e il terrazzo. Sfruttando l’altezza del colmo tra le due falde digradanti, sono stati ricavati nuovi spazi abitabili in quota
Salendo al terrazzo
All’arrivo della scala che sale parallela alla vetrata a tutt’altezza della cucina, il percorso del soppalco conduce da una parte verso la passerella affacciata sulla doppia altezza del living; sul lato opposto si trova invece un ripostiglio cieco. Al terrazzo di circa 23 mq si sale dal pianerottolo di sbarco della scala, salendo altri tre gradini. Il lato affacciato verso l’esterno, sul cortile, è protetto da una barriera di fioriere in ferro verniciato.
Indirizzi forniture
• Amini, amini.it, Tel. 02/45391455 • Axolight, http://www.axolight.it, Tel. 041/5845193 • Blanco, http://www.blanco.com, Tel. 039/2057501 • Campeggi, campeggidesign.it, Tel. 031/630495 • Ceramica Flaminia, http://www.ceramicaflaminia.it, Tel. 0761/542030 • De Padova, http://www.depadova.com, Tel. 02/777201 • Elitis, http://www.elitis.fr • Ernestomeda, http://www.ernestomeda.com, Tel. 0721/48991 • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Gessi, http://www.gessi.com, Tel. 0163/454111 • Giuliana Corsini, http://www.starsent.eu • IVigna, http://www.ivigna.com, Tel. 02/89402988 • Kasthall, kasthall.com, Tel. 02/80500338 • KN Industrie, http://www.knindustrie.it, Tel. 030/8935235 • Knoll, http://www.knoll-int.com, Tel. 02/72222932 • Kvadrat, http://www.kvadrat.dk • Living Divani, livingdivani.it, Tel. 031/630954 • Marina C., marinac.it, Tel. 02/62690476 • MDF Italia, http://www.mdfitalia.com, Tel. 02/81804100 • Milano Ecostrutture, Tel. 335/6152498 • Nude Glass, international.nudeglass.com • Paola C., http://www.paolac.com, Tel. 02/862409 • Pirozzi Falegnameria Milano, http://www.falegnameriamilano.net, Tel. 338/8448337 • Roda, http://www.rodaonline.com, Tel. 0332/7486 • Zanotta, http://www.zanotta.it, Tel. 0362 4981 • Zilio A&C, http://www.zilioaldo.it, Tel. 0432/753329 • Zucchetti, http://www.zucchettikos.it
Progetto: arch. Stefania Martinelli, MAC – Milano Architettura Contemporanea, Milano, Tel. 02/83241241 http://www.macmilano.it con arch. Corinna Cappa, http://www.cappavenco.it
Progetto del verde: arch. Gianluigi Cristiano, http://www.amazingstudio.it, g.l.cristiano@hotmail.it
Foto: Claudio Tajoli, styling Fulvia Carmagnini
Tratto da Cose di Casa numero di Luglio 2021