Per il sottotetto di 125 mq, due livelli affacciati sul verde. Con un progetto che sfrutta bene le difficili caratteristiche architettoniche originarie.
Per il sottotetto di 125 mq, l’intervento di ristrutturazione ha coinvolto l’edificio in modo totale, puntando a un layout funzionale, ma anche al risparmio energetico. In quest’ottica, sono stati quindi sostituiti tutti gli impianti, aggiungendo anche quello domotico che ne permette la gestione. Per quanto riguarda la rilettura degli interni in mansarda, che ha valorizzato il sottotetto con un’ampia suite privata, è stata privilegiata l’apertura degli ambienti. Si è enfatizzata la luminosità, suddividendo le funzioni grazie a un gioco di volumi e altezze, piuttosto che con divisioni nette. Poche le demolizioni e le ricostruzioni a livello murario, mentre sono state favorite soluzioni d’arredo su misura, per organizzare bene gli spazi. Al piano terra, per esempio, l’ampio living è stato pensato in tre zone, separate con una struttura triangolare costruita intorno al pilastro esistente. Si tratta di un mobile polifunzionale dedicato sia alla cucina sia alla zona conversazione, grazie alle diverse sfaccettature che lo caratterizzano. Completamente nuove tutte le finiture che giocano sull’abbinamento discreto del bianco al legno chiaro naturale.
Foto sottotetto 125 mq
Il progetto di ristrutturazione
Demolizioni e costruzioni
Una “strategica” struttura geometrica (foto in alto) è stata creata intorno al pilastro che si trova al centro del living open space: separa cucina, pranzo e salotto definendo, con i propri lati diversamente arredati, le varie funzioni. Nell’angolo meno esposto alla luce naturale (foto a destra), l’ampio divano è il Long Island di Flexform (www.flexform.it).
Nel living open, scandito dal gioco delle altezze, la zona pranzo è posta di fronte alla cucina a vista, con affaccio verso il giardino attraverso l’ampia finestra. Il tavolo con il top in cristallo è il modello Skorpio di Cattelan (cattelan.it); le sedie, rese morbide dai cuscini tinta pastello, sono le Flow Chair Padded di Mdf (www.mdfitalia.com). La sospensione è Ginger di Marset (www.marset.com).
Come altri arredi, anche la cucina, che si sviluppa su tre fronti, è disegnata dell’architetto (e realizzata da Cappellini Cucine, http://www.cappellinicucine.it). In mdf laccato total white, con piano in Dekton® (www.dekton.it) quasi si integra con la struttura muraria ma si stacca dal pavimento a listoni di rovere naturale. È parzialmente delimitata dalla penisola con il lavello a una vasca che offre un ampio piano di lavoro, utile anche per colazione e pranzi veloci.
Il triangolo è una figura che ricorre nel soggiorno: enfatizza i volumi netti e definisce, per esempio, la zona cottura, sia nel raccordo tra pareti e tetto a falda, sia nel sistema costruito intorno al pilastro e progettato ad hoc. Design lineare anche per le strutture a giorno gemelle, anch’essere realizzate artigianalmente, che sono poste alle estremità della cucina e rivolte verso la zona pranzo. L’illuminazione naturale regala comfort e salubrità. Quando è presente in abbondanza, non va penalizzata con soluzioni che ne riducano la diffusione
La zona cottura e la zona pranzo godono dell’affaccio sul giardino che circonda la casa, incorniciato dalla finestra con gli infissi in legno chiaro che occupa quasi tutta
la parete. Per le ampie finestre di una casa affacciata sul verde, o su un panorama interessante, sono adatte le tende a scomparsa nella veletta, con sistema motorizzato
L’ingresso della luce naturale è favorito anche dalla finestra a nastro aperta sotto la falda. L’illuminazione artificiale si snoda invece tra la sospensione sul tavolo e i faretti a parete e a incasso nel controsoffitto in cucina (di Deltalight, http://www.deltalight.com).
Il camino esisteva già ma, con la ristrutturazione, è stato spostato, riuscendo comunque a utilizzare la canna fumaria originaria. Con la nuova sistemazione nel mini ambiente aperto, è stato integrato in una struttura multifunzione che unisce al focolare il deposito a vista della legna (e abbina anche un mobile con contenitori e parti a giorno per libri e oggetti). Si tratta di una composizione progettata dall’architetto e realizzata appositamente, che sfrutta bene questa piccola zona del living, racchiusa tra le pareti e affacciata sul giardino.
Sembra un tutt’uno, ma la struttura è composta da più moduli indipendenti. Il focolare del caminio è rivestito con lastre di cartongesso ignifugo, tinteggiate di bianco. Il contenitore della legna è, invece, in lamiera di alluminio goffrato verniciato a polvere. Le librerie, infine, sono in mdf laccato white, con montanti in ferro rivestiti in alluminio verniciato.
La metratura della casa ha permesso di creare un guardaroba per ogni camera da letto. Quello del piano terra, di fronte allo studio/camera per gli ospiti, è ampio, dotato di una finestra e chiuso da vetri fumé che lasciano filtrare la luce naturale nel disimpegno che lo separa dal living. Anche in questa zona, come in tutta la casa, grande attenzione è stata data al progetto di illuminazione, risolto con faretti a incasso parziale. Le porte in vetro, anche se non sono extra trasparenti, rappresentano la soluzione ideale per favore il passaggio di luce da un ambiente dotato di finestra a uno cieco
Sfumature di grigio e un tocco di azzurro: la stanza dell’acqua al piano terra, attrezzata con un’ampia doccia, ha il pavimento color ardesia e il rivestimento a mezza altezza in una tonalità perla. Entrambi sono di Marazzi (www.marazzi.it). Le pareti sono poi completate con idropittura.
Anche le diverse scale della casa, tutte costruite in muratura, sono in essenza di rovere naturale, come il parquet che riveste i pavimenti di entrambi i livelli, esclusi i bagni. Di particolare rilevanza estetica sono i gradini che denotano la grande cura dei dettagli; sono completamente rivestiti (pedata + alzata) con il legno, per un effetto di estrema eleganza. La rampa, che arriva al primo piano (foto a sinistra), porta direttamente in camera da letto. All’arrivo, uno spazio ampio e luminoso, grazie alle numerose vetrate aperte anche sul tetto. È quasi una suite privata, che si completa con una cabina armadio dedicata e un bagno.
Le numerose finestre della mansarda sono incorniciate da infissi in legno chiaro (come in tutta la casa) che risaltano sul bianco. Sottolineano il perimetro geometrico delle aperture, mettendo in evidenza la struttura architettonica dell’edificio e del tetto.
L’ampio volume della mansarda è stato interamente sfruttato; nelle parti dove l’altezza è minore, ci sono mobili disegnati dall’architetto che hanno la funzione di contenere, offrire un piano d’appoggio e sfruttare il raccordo tra la parete e la falda. Il mobile su misura dietro il letto, è progettato per offrire una boiserie attrezzata, completa di vani e luci.
Il tetto spiovente e la finestra hanno vincolato la disposizione dei sanitari (di Catalano, http://www.catalano.it, con rubinetti di Fantini, http://www.fantini.it), che segue la lunghezza del locale. Nel punto più alto, davanti all’apertura in nicchia, c’è quindi il lavabo, un modello d’appoggio su base sospesa. Le finiture richiamano quelle del bagno al piano inferiore. Il soffitto variabile è ciò che affascina di una mansarda, ma è anche la caratteristica più vincolante: lo spazio con altezza inferiore a 150 cm non è abitabile (ma si può arredare)