L’appartamento all’ultimo piano fa parte di uno stabile pensato come laboratorio creativo: oltre ad essere adibito ad abitazione privata, è anche utilizzato come alloggio per ospiti di passaggio e location per piccoli eventi. Originale la pianta, composta da un’unica “navata”, in cui piccoli tramezzi in diverse tonalità di colori naturali scandiscono il volume e ne sottolineano la divisione in funzioni. Pochi ed essenziali gli arredi, scelti però con cura. Molte soluzioni sono volutamente low cost: vengono spesso utilizzati materiali in origine “poveri”, ora convertiti a un uso domestico. Leitmotiv del progetto sono infatti i pallets – piattaforme in legno per la movimentazione delle merci utilizzate nelle industrie – che diventano divani, tavoli, basi per i sanitari o per l’isola di lavoro della cucina. Per contrasto, come complementi d’arredo sono stati scelti classici del design, come lampade e sedute, che regalano note di colore all’interno di tutti gli ambienti.
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- Dalla zona conversazione si succedono senza interruzione tutti gli altri ambienti del living, fino ad arrivare alla camera matrimoniale, chiusa da una porta scorrevole. Il salotto è arredato con divani LC2 di Cassina (www.cassina.com), design Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand; la sedia a dondolo Rar di Vitra (www.vitra.com), design Charles & Ray Eames, e lo sgabello viola La Bohème di Kartell (www.kartell.it), design Philippe Starck.
• Il solaio dell’appartamento è stato realizzato con lastre in lamiera grecata, su cui è stato eseguito un getto di calcestruzzo, poi verniciato con un prodotto epossidico bicomponente.
• Una scelta ispirata alle origini industriali dell’abitazione, oggi molto utilizzata anche per ambienti interni di tipo residenziale. E questo per i tanti vantaggi: le superfici sono compatte, offrono elevata resistenza meccanica e all’abrasione.
• Essendo monolitiche, cioè prive di giunti, sono anche igieniche e molto facili da pulire.
• Va detto che i pavimenti in cemento sono porosi, ma con particolari trattamenti di finitura possono essere resi impermeabili. In alcuni casi vengono infatti proposti anche per spazi esterni.
• La posa è semplice: dopo aver preparato il massetto e sistemato eventuali imperfezioni, il piano di posa viene pulito, quindi si passa una mano di primer. In seguito, mediante un macchinario a rullo, si danno due mani di vernice, a distanza di 36-48 ore l’una dall’altra.
- L’arredamento del soggiorno è completato da una libreria modulare e da un tavolino realizzato con i pallets, gli stessi utilizzati anche per il divano della camera per gli ospiti.
- Il layout prevede due zone notte, situate alle estremità – la camera padronale e quella per gli ospiti – separate dal living centrale attraverso due porte scorrevoli in ferro.
• Lo studio/camera per gli ospiti è arredato con un divano-letto ad angolo che occupa un’intera parete.
• In cucina la zona operativa è sull’isola formata da pallets e, grazie alle ruote, può essere facilmente spostata.
• La zona giorno è organizzata per funzioni, solo parzialmente divise da tramezzi: cucina, sala da pranzo, angolo relax e salotto.
Il passaggio da una stanza all’altra, oltre che dalle pareti e alle tramezzature, è scandito dalle finestre per tetti: sotto ad ognuna si sviluppa un diverso ambiente. Nella zona pranzo il tavolo rotondo è il modello Saarinen Tulip High Tables di Knoll, design Eero Saarinen (www.knolleurope.com); le sedie girevoli sono le Juli di Cappellini, designer Werner Aisslinger (www.cappellini.it). Illumina il piano la lampada rossa GT5 di Santa & Cole (www.santacole.com).
- La camera matrimoniale è un ambiente articolato, con il letto e la scrivania appoggiati alla parete più lunga e una parte del bagno, con la vasca e i lavabi, al centro e in piena vista. I pallets diventano basi lavabo con pratici vani contenitori e fanno anche da supporto per la vasca. La scrivania è il modello LessLess di Molteni&C (molteni.it), design Jean Nouvel; la lampada da lettura è la Archimoon K di Flos (www.flos.com/it), design Philippe Starck.
È la soluzione tipica della tradizione toscana, quella dei solai e sottotetti realizzati con travi in legno e pianelle in cotto a formare l’assito. Queste ultime, chiamate anche pianelle, sono laterizi a forma di parallelepipedo, cioè mattoni, utilizzate spesso anche per i pavimenti.
Rigorosamente realizzate a mano e cotte in forni a legna, sono prodotti di grande pregio, disponibili in molte sfumature di colore, dal giallo al rosato, fino al rosso. Varie le finiture, tra cui la sabbiata, così chiamata perché prodotta con sabbia fine superficiale che va spazzolata dopo la posa, e quella strutturata, più rustica.
La messa in opera può essere effettuata a secco oppure a malta. Dato che le travi sono a vista, il sistema isolante viene posato all’esterno, tra l’orditura e i coppi.
Progetto: Studio q-bic, Firenze, Tel. 055/9752164, www.q-bic.it, info@q-bic.it
Foto: Alberto Parise