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Vivere in città come in campagna: il progetto rivela la sua finalità fin dalla facciata in larice e dalla creazione di uno spazio antistante con funzione di cortile di ingresso, con alberi, aiuole e pavimentazione in legno, attraversato da una passerella che conduce all’interno. Il contatto visivo diretto tra interno ed esterno è fonte di benessere così come l’illuminazione naturale diffusa assicurata dalle vetrate e dalle finestre per tetti (di Velux) della casa.
La pianta dell’abitazione è molto articolata; si sviluppa su quattro lati con una forma approssimativamente a U, disposizione che risale al precedente utilizzo come officina. Due i punti focali intorno ai quali si distribuiscono le diverse aree: un patio verde al centro, ottenuto aprendo il solaio, e la corte d’ingresso. L’interno ospita spazi living, zone di lavoro, coworking e laboratorio.
- Tutti gli ambienti godono della migliore illuminazione naturale: oltre all’affaccio con vetrate sul patio centrale e sul giardino d’ingresso, si aggiungono infatti le finestre sulla copertura. L’ampia distribuzione degli spazi permette di scegliere la migliore postazione e anche di cambiarla nel corso della giornata: davanti a una finestra orizzontale che favorisce lo sguardo verso l’esterno o sfruttando la luce che viene dai lucernari che garantisce una migliore diffusione.
La scelta di mantenere gli spazi aperti risponde alla necessità di avere più postazioni di lavoro flessibili: individuali o di piccoli gruppi.Vita famigliare e vita professionale si mescolano volutamente. Lavorare con la vista su splendide piante di bambù è cosa ben diversa dallo stare chiusi in un ufficio. L’ideale è disporre di due fonti luminose, l’una che offre stimoli visivi, l’altra che facendo piovere la luce dall’alto elimina sgradevoli abbagliamenti e garantisce una distribuzione ottimale.
Open space super essenziale: più luce e isolamento con i serramenti giusti
L’originalità della ristrutturazione consiste nell’aver trasformato l’ex officina in un ambiente neutro, ampio e luminoso, nel quale due stanze si inseriscono come volumi a sé stanti, indipendenti dalla struttura ma in dialogo con lo spazio multifunzionale. Il progetto ha sfruttato i lucernari preesistenti, sostituendoli però con serramenti più performanti e inclinati verso est.
Un tetto da vivere
Una scala in legno sale dalla corte d’ingresso sulla copertura dell’edificio, pavimentata con assi di recupero precedentemente usate nei ponteggi, dove si inseriscono i lucernari che creano all’interno pozzi di luce. “Da sotto – afferma chi abita la casa – osserviamo la luna e gli aerei che passano sulla nostra testa”. Grandi fioriere in legno ospitano aceri; quando cresceranno creeranno anche zone d’ombra per godere di maggiore frescura in estate.
Il nostro progetto d’arredo per lo smartworking
Lo spazio sotto le finestre è l’ideale per il lavoro per l’illuminazione naturale e per la visuale rigenerante che può aggiungere carica e stimolare la creatività. Vediamo il progetto d’arredo dell’architetto Ornella Musilli (www.libera-design.it), uno spunto per immaginare come attrezzare questa zona della casa, vicina alle vetrate che si affacciano sul patio interno.
Uniformità neutra delle finiture della casa, quasi monocromatica
Bagno, camera da letto, zona servizi: anche il resto della casa è all’insegna dei toni del grigio e del legno chiaro, lavorato dal padrone di casa che si definisce architetto e carpentiere. L’effetto è decisamente riposante, grazie anche alla luce diffusa “Poiché il corpo dell’edificio è piuttosto profondo – affermano i progettisti – fin da subito è stato chiaro che avremmo dovuto sfruttare la copertura per illuminare gli ambienti”.
Effetto decor solo nel bagno con la carta da parati
Unico intervento decorativo in un’abitazione che lascia parlare i volumi e la luce è la carta da parati del bagno che in modo discreto ammorbidisce la linearità degli arredi. In tutti i locali pavimenti in calcestruzzo autolivellante lasciato grezzo e cocciopesto per le pareti e per alcuni elementi del bagno.
Foto: Andrea Segliani
Progetto architettonico: Wworks – Valeria Federighi e Walter Patella, http://www.wworksdesignbuild.com
Progetto strutturale: Aveng Engineering – Francesco Velardo e Andrea Tripodi, http://www.aveng.it
Progetto del verde: Suingiardino – Veronica Buratto e Nicolò Scacchi, suingiardino.com