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Ecco un esempio ben riuscito di progetto che unisce due appartamenti e sfrutta il sottotetto con un soppalco. Nei pressi di Monza, una tipica corte lombarda dei primi del ‘900 – con struttura in muratura mista a sassi, solai e tetto in legno e finestre chiuse da persiane – ospita un appartamento per una famiglia di 4 persone, ricavato dall’accorpamento di due unità adiacenti e dalla conseguente ristrutturazione. L’ampia volumetria degli spazi così ottenuta ha permesso di ricavare un’abitazione su due livelli, arricchita da un ulteriore soppalco, collegati da scale di nuova costruzione. Negli interni, le pareti bianche moltiplicano la luce che entra dalle finestre, mentre il gres effetto parquet a pavimento, chiaro al piano terra e scuro al livello superiore, è una scelta pratica e visivamente calda.
I lavori per unire due appartamenti e sfruttare il sottotetto
Il progetto consiste nella fusione di due unità cielo-terra, aprendo un varco nel muro divisorio tra i due volumi. L’abitazione così ricavata è composta da un piano inferiore (con un ampio living, una cucina che comprende anche la zona pranzo, un antibagno e un bagno ampio) e da uno superiore, organizzato con la zona notte. Qui si trova un’ariosa stanza matrimoniale, completa di cabina armadio e bagno privato e una camera per i figli; è stato aggiunto un soppalco (eliminando il vecchio solaio) che sfrutta l’altezza fino alla falda. Completa lo spazio un altro bagno. Per collegare le tre quote, sono state realizzate delle scale interne, una che conduce dal soggiorno alla parte notte e l’altra, nella cameretta, che porta al soppalco.
La parete “boiserie” in cucina
Tre colonne a tutta altezza completano la composizione ad angolo della cucina e arredano la parete a sinistra della porta. Ciascuna è formata da due vani, di cui quello superiore ha dimensioni ridotte rispetto a quello inferiore e apertura ad anta. La zona alta è perfetta per ospitare accessori e oggetti che non devono stare a portata di mano. La colonna posta all’estremità libera contiene il frigorifero, mentre le altre due, che hanno apertura a estrazione con carrello interno scorrevole, servono per la dispensa e come credenza. La finitura legno che ne caratterizza l’esterno riprende quella della lunga mensola e si armonizza bene con la tonalità del pavimento.
Idee da copiare: la scala sospesa con gradini contenitori
Per la casa di 100 mq su due livelli più il soppalco, il progetto per unire due appartamenti e sfruttare il sottotetto ha previsto una nuova scala. La costruzione della nuova rampa lineare, in sostituzione di quella esistente che era a chiocciola, ha richiesto un taglio nel solaio ligneo. A seguito di questa operazione, è stato necessario inserire un elemento di rinforzo: una putrella in ferro di 30 cm di spessore, che è stata perfettamente inglobata e mimetizzata nella muratura. Alla putrella sono state poi saldate delle piattine verticali in ferro, larghe 4 cm, che danno stabilità alla scala, sostenendo i gradini a giorno all’estremità esterna e, allo stesso tempo, compongono un’originale ringhiera. A loro volta, i gradini, dal lato della muratura, sono invece fissati a una fascia metallica che corre lungo la parete e che ha delle piccole mensole per l’appoggio delle alzate. La leggerezza visiva della scala è data proprio dalla forma dei gradini che sembrano a sbalzo. Effetto valorizzato dalla tinteggiatura in bianco, come la muratura, degli elementi strutturali in ferro, che si armonizzano con l’architettura dell’ambiente.
Al piano superiore
Il progetto ha previsto al piano superiore la creazione di una stanza da bagno accessibile dal pianerottolo. Luminosa, grazie alla finestra originaria, ha le pareti e il soffitto a travetti – l’estradosso del soppalco – dipinti di bianco. Il pavimento in ceramica effetto parquet è lo stesso del piano inferiore, che qui è proposto però in una tonalità più scura, virata al grigio. Uno tocco creativo il rivestimento a scacchi, usato anche per l’interno della doccia in muratura.
La parete creata ex novo per l’appoggio del letto e per delimitare lo spazio di servizio è tinteggiata in un’avvolgente azzurro aviazione, colore al quale sono abbinati la biancheria del letto e gli accessori, come il cuscino con fodera dal decoro paglia di Vienna.
Bagno privato e cabina armadio nella parete dietro il letto
Saperne di più: i consigli per dormire meglio
Dal colore delle pareti alla posizione del letto, dalla temperatura corretta alla luce nella stanza: quali sono gli accorgimenti per garantirsi un sonno profondo e ristoratore? Eccoli.
• Secondo i principi della cromoterapia, le tinte fredde (celeste, blu, verde) hanno un effetto calmante e aiutano la mente a rilassarsi, condizione necessaria per sonni sereni. In particolare, il turchese e il celeste aiutano a placare l’ansia, quindi non c’è che da scegliere la nuance preferita nella palette dei blu: basta una sola parete nella sfumatura giusta per ottenere i benefici.
• Protezione e comfort, invece, sono le prime indicazioni del Feng Shui, antica disciplina cinese che organizza gli spazi abitativi in funzione del benessere. Per garantirsi una notte rigenerante, il letto non deve avere aperture alle spalle e non deve essere in linea con la porta; la testata, rivolta verso Nord, favorisce invece lo scarico dei campi elettromagnetici naturali. Bisogna anche evitare grandi oggetti appesi in corrispondenza del letto (per esempio i lampadari), così come quelli grossi e pesanti a parete, sopra la testata, come quadri, mensole e specchi.
• La temperatura ideale della stanza dovrebbe oscillare tra i 18 e i 20 °C massimo, con un’umidità non inferiore al 50%; se l’aria è troppo secca, si potrebbero avere difficoltà respiratorie e quindi un risveglio improvviso o precoce.
• Anche l’illuminazione è importante: una luce calda e soffusa, non troppo alta e tendente al giallo, favorisce il sonno. Da evitare assolutamente quella che vira al blu.
Sfruttando l’altezza ricavata dalla demolizione dell’ultimo solaio, svelando così l’estradosso della copertura a doppia falda che è stata riportata a vista, nella cameretta è stato aggiunto un soppalco di 10 mq. In questo modo i due letti possono godere di privacy. La nuova superficie è stata realizzata con un telaio di elementi in ferro (di cui quello principale è la putrella visibile lungo il profilo del soppalco), su cui è appoggiato un assito di listelli di legno verniciati di bianco. Vi si accede tramite una scala in faggio sbiancato, ancorata alla muratura, posta in corrispondenza della rampa sottostante. Si aggiunge così un terzo livello, grazie al progetto per unire due appartamenti e sfruttare il sottotetto che ha permesso di ottenere 100 mq in totale.
Progetto: arch. Francesco Brambilla, Studio Associato bbaa, Lissone (MB), http://www.bbaa.it
Styling: Laura Mauceri
Foto: Studio Roy
Tratto dal numero di Cose di Casa cartaceo, giugno 2019
Per saperne di più
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