La casa di famiglia si trasforma diventando più consona alle esigenze di vita contemporanea grazie al nuovo layout: infatti, in quest’abitazione di poco meno di 100 mq – al terzo piano di uno stabile d’epoca nel centro di Torino – dove la proprietaria aveva già abitato da piccola, un progetto architettonico “su misura” ridisegna gli ambienti. Con il nuovo layout, gli spazi sono distribuiti come in precedenza dal corridoio centrale – elemento caratterizzante e quindi ineliminabile – sono stati ripensati con soluzioni che enfatizzano la luminosità naturale, moltiplicano i vani di servizio e permettono anche di ricavare volumi per contenere previsti dal nuovo layout. L’utilizzo mirato di colori, materiali e cambi di quota a soffitto contribuisce a scandire i passaggi e a individuarne le diverse funzioni. Sistemi d’arredo modulari e dalle linee essenziali, realizzati su disegno, accentuano il contrasto stilistico con i serramenti interni originali in legno e alcuni mobili classici che fanno parte della storia della casa, in un mix che risulta sempre elegante, personale e accogliente.
Foto casa ristrutturata di 95 mq
Il progetto di ristrutturazione
L’abitazione di 95 mq, a pianta rettangolare, presenta un nuovo layout che non si discosta sostanzialmente da quello dello stato di fatto, ma con alcune importanti modifiche tra le quali la scelta di fare della zona pranzo il “perno” della distribuzione. Dall’ingresso, che si apre in posizione centrale, gli ambienti sono disposti a destra e a sinistra del corridoio rettilineo. Nella parte notte la camera matrimoniale e quella degli ospiti occupano con il nuovo layout due stanze sistemate una di fronte all’altra. Proseguendo nel percorso, l’apertura della zona giorno permette alle diverse aree funzionali che la compongono di godere al meglio della tripla esposizione dell’appartamento a Est, Sud e Ovest.
La zona giorno, che si sviluppa su poco meno della metà della superficie totale dell’abitazione, è suddivisa con il nuovo layout in living, pranzo e cucina. Un pilastro portante contribuisce a definire la scansione degli spazi.
Il corridoio ha una larghezza ampia di circa 140 cm ed è stato conservato nel nuovo layout. Ciò ha consentito di attrezzarlo a sinistra con armadiature profonde 60 cm, a destra con una libreria modulare che incornicia, ai lati e in alto, le porte dei due bagni e della camera.
Il secondo bagno, cieco, è stato ricavato con il nuovo layout tra la camera e la cucina. Come quello principale, in prossimità dell’ingresso, anche questo è caratterizzato dalla forma allungata ed è preceduto da un antibagno che lo disimpegna dagli altri ambienti.
In fondo al corridoio d’ingresso, che s’intravede sulla destra nella foto, la zona giorno si apre come un open space, al centro del quale spicca il tavolo da pranzo. Il pilastro portante ritma il passaggio all’area living, in primo piano: è arredata con il divano Sushi di Dondi Salotti; alle spalle, lungo la parete tra le due aperture, la porta in legno massello a doppio battente chiude una nicchia a ripiani ricavata nello spessore del muro.
L’ingresso, come spesso accade nelle case del primo ‘900, è “a bussola”, con una porta esterna che si apre sul pianerottolo e una più interna vetrata, preceduta da un breve filtro di passaggio. La zona dell’atrio è identificata dal colore blu del pavimento in resina, del ribassamento a soffitto e dell’armadiatura in mdf a destra (V.D.A. Arredamenti) che comprende un guardaroba per i cappotti e scomparti superiori. Per l’illuminazione, i faretti incassati sono il modello Easy Kap di Flos.
Nella zona pranzo, in corrispondenza della finestra, Il tavolo rotondo allungabile (aperto diventa ovale) e le sedie, ora rivestite con un tessuto a motivi geometrici, sono pezzi di famiglia di fine ‘800; a illuminare il piano, la composizione di tre sospensioni che scendono ad altezze sfalsate (modello Futura di Vistosi). La libreria su disegno è stata realizzata dalla falegnameria La Bottega dell’Ebanista. Per tutta la sua lunghezza, un lato del corridoio – quello a destra dell’ingresso – è scandito dai moduli di una libreria in ferro e legno laccato, dal design essenziale con linee squadrate. Realizzata su misura, occupa ogni porzione di parete libera, inquadra le porte dei diversi ambienti lungo il percorso e raggiunge l’altezza delle controsoffittature. Nell’alternanza di pieni e di vuoti, il mobile viene a formare un sistema unico che, in corrispondenza del passaggio verso la cucina, termina con l’angoliera-piano bar sagomata che integra anche il volume di un pilastro portante.
Resina e legno: alternanza mirata
Nel percorso che dall’ingresso porta alla zona giorno, i pavimenti sono rivestiti in due materiali diversi che si alternano a fasce: una soluzione estetica ma anche architettonica, studiata per ritmare il passaggio, individuando zone e funzioni. Il rivestimento in resina blu, con finitura opaca, si interrompe in corrispondenza dei varchi d’accesso alle stanze: i listelli in rovere, che sono quelli originali, formano quasi delle ampie passerelle. A ciascuna delle aree rifinite in resina corrispondono invece “i pieni”: moduli della libreria o porzioni di pareti tinteggiate nella stessa tonalità del pavimento; e, sopra, ribassamenti di circa 20 cm del plafone che contengono gli impianti tecnici e consentono l’incasso dei faretti. In fondo la zona pranzo, tra cucina (a destra) e living (a sinistra) è in resina blu a 360°, dal pavimento al soffitto.
Nel layout dell’abitazione, gli spazi condivisi della zona giorno sono orientati in posizione ortogonale rispetto al corridoio e il volume che racchiude il tavolo da pranzo, riproporzionato da un ribassamento, costituisce il baricentro del sistema. L’illuminazione è studiata con soluzioni tecniche vincolate a quelle architettoniche
Luce a led come filo conduttore
Il rinnovamento dell’abitazione riguarda, in larga misura, anche un progetto illuminotecnico preciso che si addice al nuovo layout. Nella zona giorno l’impianto prevede due tipi di fonti luminose: puntuali e dirette, come le sospensioni sopra il tavolo e i faretti incassati nel controsoffitto; indirette e soffuse per la luce d’ambiente. Dall’ingresso fino alla zona pranzo, è stato predisposto un sistema unico che, installato nella fascia superiore dei moduli della libreria, attraversa il corridoio, disegna poi un angolo all’altezza della cucina e scende quindi lungo il pilastro portante al centro dell’open space. Si tratta di uno strip led montato su un supporto metallico con profilo a C, che produce una luce calda e avvolgente. Questa soluzione contribuisce a definire e a dare un’inquadratura prospettica all’area pranzo, punto di snodo di tutta l’abitazione.
In cucina i mobili, modello Dakota di Arrex, sfruttano i due lati lunghi con la zona operativa da una parte e un bancone snack che corre lungo la parete opposta. Il sistema comprende basi, colonne e doppia fila di pensili; il piano di lavoro e l’alzata effetto marmo bianco di Carrara sono in Calacatta di Neolith, materiale naturale al 100%. Gli elettrodomestici da incasso sono di Bosch. Il lavello è di Franke. Accostati al bancone, gli sgabelli sono il modello Pure Loop Mini Dandy di Infiniti. Sotto il piano, il radiatore orizzontale è il modello Sax di Irsap.
La composizione in linea della cucina integra anche una lavanderia a scomparsa collocata nella colonna più esterna, di fianco a quella del frigorifero. Per poter disporre di una profondità maggiore rispetto ai 60 cm degli altri moduli, il volume “sfonda” il muro perimetrale retrostante nel quale è stata ricavata una rientranza. Il vano, chiuso da un’anta e allineato al resto della zona operativa, è occupato da una lavatrice e un’asciugatrice sovrapposte, oltre che da ripiani a giorno.
Con l’intervento di ristrutturazione il bagno è raddoppiato: ora gli ambienti di servizio sono due, rispettivamente a uso della zona notte e della parte giorno della casa. Entrambi a pianta lunga e stretta, hanno disposizione simile e sono completi di tutti gli elementi indispensabili. Grande è l’attenzione agli aspetti più propriamente decorativi, giocati sui colori e sulla ricercatezza dei materiali di finitura. Con funzione di separé tra la zona lavabo e quella con i sanitari e la vasca, è stato installato un divisorio a tutt’altezza fissato al piano del mobile, al soffitto e alla parete. Il profilo è in ferro grezzo cerato; la lastra è in vetro satinato che lascia filtrare la luce ma scherma alla vista. Nel bagno vicino all’ingresso, le cementine a pavimento sono il modello 601 di Cementine Demosaica; a parete, nella zona lavabo, le piastrelle in gres porcellanato sono della coll. Candy di Brix. Il mobile con piano in Corian e lavabo integrato è stato realizzato su disegno da La Bottega dell’Ebanista. I sanitari sospesi sono il modello Smile di Ceramica Cielo, la vasca/doccia in acrilico è Nova di Hafro; rubinetteria di Neve. L’applique sopra lo specchio è il modello Funnel di Vibia.
Nel bagno tra cucina e camera, la cabina doccia occupa a misura il lato corto del locale. Le ante in vetro trasparente con profili metallici sono incorniciate da una sorta di portale, delimitato da una spalla laterale in muratura (la sua larghezza corrisponde alla profondità della nicchia-dispensa ricavata nella retrostante zona cottura); e in alto da una controsoffittatura
in cartongesso resistente all’umidità. Tutte le superfici sono smaltate nella stessa tonalità opaca: l’omogeneità cromatica continua all’interno del box nel rivestimento in gres porcellanato delle pareti. I rivestimenti a terra e a parete, anche dentro la doccia, sono della serie Pico di Mutina. Il lavabo da appoggio sagomato in ceramica è il modello Forty 3 di Ceramica Globo, i sanitari sospesi sono della coll. Smile di Ceramica Cielo; rubinetteria a parete in acciaio satinato Zero 316 di Neve. Le applique sferiche sono le Dioscuri di Artemide. La mensola in metallo laccato con profilo a elle sopra lo specchio, nella fascia alta della parete, integra uno strip led; il ripiano sotto lo specchio è invece forato in corrispondenza del bidet, così da diventare un portasciugamani.
Texture in primo piano
Negli ambienti di servizio, per le finiture a pavimento e a parete sono stati scelti materiali e decori fortemente caratterizzanti. Nel bagno con la vasca, le cementine esagonali sono un modello di produzione attuale che si rifà alle marmette molto diffuse ai primi del ‘900 (epoca di costruzione della casa). Con texture geometrica a motivo 3D, ricoprono il pavimento e risalgono lungo il bordo vasca, con perfetta corrispondenza dei profili. Nella stessa stanza, la parete della zona lavabo è rivestita a tutta altezza con piastrelle rettangolari bianche, posate in verticale: è un gres porcellanato opaco che sembra quello più morbido di una bicottura, con leggere irregolarità e concavità tra un elemento e l’altro, percettibili sia alla vista che al tatto. Nell’altro bagno, invece, un particolare gres texturizzato è posato a pavimento e dietro il lavabo (nella versione in bianco), oltre che sul piano e all’interno della doccia (nella versione in rosso). Si tratta di una puntinatura sartoriale con una trama materica a rilievo, formata da una sequenza di mini incavi. All’aspetto estetico ricercato si unisce la caratteristica di essere antiscivolo.
Con un’inversione dello schema distributivo tradizionale proprio di molte abitazioni d’epoca, la zona notte è stata collocata nella parte della casa più vicina all’ingresso, con disposizione delle due camere simmetrica rispetto al corridoio centrale che funge quindi anche da disimpegno. Nella stanza matrimoniale è stato realizzato ex novo un guardaroba-spogliatoio che offre uno spazio compatto, attrezzato per contenere, in un colore impattante. Dal momento che l’ampiezza della camera lo consentiva, la cabina armadio è stata realizzata lungo la parete di fianco al letto, sfruttando anche la zona d’angolo. Il volume è un parallelepipedo a tutt’altezza in cartongesso, chiuso frontalmente da una porta scorrevole interno muro; per lasciare filtrare la luce all’interno, la fascia superiore, alta circa 60 cm, è delimitata su due lati da lastre di vetro satinato. La scelta è stata quella di evidenziare al massimo la presenza di questa piccola “stanza nella stanza” (circa 3 mq di superficie), sottolineandone la funzione con una tonalità intensa, tra il bordeaux e il viola, che richiama quella della testiera del letto. Anche il pannello scorrevole è stato smaltato in opera nello stesso colore. Nella camera matrimoniale, il letto è il modello Bon Ton di Lettissimi: la testiera è stata rivestita artigianalmente con avanzi di lavorazione della pelle utilizzata per i sedili delle automobili. Sul comodino, la lampada è Eclisse di Artemide, design Vico Magistretti.
Progetto: FD Architect, arch. Francesca Diano, Milano – http://www.francescadiano.com Foto: Marco Menghi Styling: Chiara Dal Canto