Per ricavare un quadrilocale in 86 mq, il progetto sceglie uno schema distributivo open space come soluzione per la zona giorno; in questo modo si riesce a recuperare diversi mq (che prima erano sprecati con l’ampio ingresso e con un secondo disimpegno) e a guadagnare uno spazio equivalente a un intero ambiente. La casa, infatti, viene completamente ridisegnata nel layout, con una nuova lunga parete che attraversa la pianta in senso longitudinale e separa il soggiorno open dalla zona notte, integrando mobili e porte. In questo modo sono gli arredi a segnare i limiti dello spazio, mentre le zone vuote possono essere vissute con grande libertà. Da una parte della parete-arredo, quindi, si trovano le due camere da letto, ciascuna con accesso dedicato, e al centro il bagno en suite per quella doppia e un disimpegno/lavanderia per quella singola. Dall’altra, la zona giorno multifunzione, con cucina, living e zona studio, dove, in posizione centrale, un volume tecnico contiene il bagno principale dotato di finestra.
- 1. La parete/arredo: complementare alla cucina integra anche le porte verso la zona notte
- 2. Il bagno “in scatola”: quinte in muratura e specchi racchiudono una sorprendente area benessere
Gallery: quadrilocale 86 mq
- Nel living open space la zona cottura è a vista. Le zone si possono distinguere perché hanno pavimenti diversi, nei colori e nei materiali. Per avere armonia, conviene puntare su una tonalità dominante e declinarla in più sfumature.
- Anche se lo stile della casa è contemporaneo, perché rinunciare a un pezzo di famiglia? In un insieme dalle linee pulite, un tavolo ‘800 conferisce calore e identità all’ambiente, in questo caso alla zona pranzo.
- Quando l’appartamento è a un piano alto e gli altri edifici sono lontani, anche in camera si può rinunciare alle tende per godere della luce naturale. Per schermare si possono sistemare dei vasi sul balcone o sul davanzale, se è protetto.
È la soluzione per avere una struttura d’arredo su misura perfettamente integrata nelle pareti di casa. Il risultato è quello di un volume scolpito, effetto muratura, che offre il vantaggio di poter ospitare e contenere libri e oggetti. In questo caso, al muro dietro il divano è stata fissata un’intelaiatura metallica con montanti e traversi, prediposta in modo da ricavare quattro ripiani (a partire dal bordo superiore dello schineale dell’imbottito), su cui sono state agganciate lastre in cartongesso (di tipo standard). Il tutto è stato poi rifinito con fondo e tinteggiato con idropittura. La libreria così incornicia il divano, perfettamente inserita nella nicchia dedicata.
Nel quadrilocale di 86 mq, al nuovo tramezzo che separa la casa in zona giorno e zona notte (e integra i due pilastri strutturali), è stata addossata una struttura articolata di arredo fisso che crea un tutt’uno. Lunga 987 cm, è realizzata con moduli costruiti con pannelli in mdf laccati di bianco, materiale che per questi lavori garantisce un ottimo rapporto qualità/prezzo, oltre che un eccellente risultato estetico. E combina gli elementi d’arredo della cucina (colonne, basi, pensili e area lavaggio) con quelli propri del soggiorno (vani a giorno e libreria). Comprende anche le due porte, con ante a battente, che conducono rispettivamente al disimpegno/lavanderia della camera singola e al disimpegno della stanza doppia. Nonostante l’imponenza, l’effetto d’insieme è dinamico e gradevole, grazie a un esercizio di composizione che pone al centro la zona di lavoro e alterna, ai lati, pieni e vuoti. Le parti a giorno si caratterizzano anche per un sistema di retroilluminazione a led che, di sera, le valorizza. Per non spezzare l’uniformità, anche le piastrelle che proteggono il muro nella zona lavaggio sono bianche. L’unica nota di colore è quella del modulo per le bottiglie, posto a destra, che ha i ripiani e lo schienale laccati in una raffinata tonalità azzurro polvere.
In corrispondenza delle porte, la parete/arredo prevede dei ribassamenti ad H 210 cm (a filo con il bordo superiore delle ante), anch’essi realizzati con pannelli di mdf laccati bianco. Ma, a differenza degli altri che compongono la struttura, questi sono forati perché nel vano tecnico soprastante così ricavato sono alloggiati gli split dell’impianto di climatizzazione che richiedono aerazione per evitare di surriscaldarsi. Per far circolare aria fredda, quando l’apparecchio entra in funzione, è invece sufficiente aprire a vasistas il frontale (nella foto in basso è visibile la maniglia a gola di questa veletta) che è posto sopra la porta. Si tratta di una soluzione originale che da un lato ha permesso di rendere più gradevoli i passaggi verso la zona notte e dall’altro ha consentito di evitare l’acquisto di apparecchi a incasso, più costosi di quelli freestanding.
Al centro del soggiorno open space, in corrispondenza di una delle finestre, il nuovo volume di 210 x 250 cm è stato inserito per aggiungere un locale di servizio. Internamente è diviso in antibagno (obbligatorio, visto che la cucina è a vista sul living) e bagno. L’intero vano è stato costruito con pareti in laterizio, utilizzando mattoni forati di due dimensioni per ottenere l’effetto “una scatola a incastro nell’altra”: quelli da 12 x 15 x 30 cm da terra fino a H 240 cm; quelli da 8 x 15 x 30 cm per proseguire fino al soffitto. All’esterno, i tavolati che hanno quindi spessore di 12 e poi di 8 cm, sono stati rivestiti nella parte più spessa (quella inferiore) con una boiserie di mdf laccato bianco (come la parete/arredo del living), che integra anche la porta a battente, e nella parte più sottile (in alto) con lastre a specchio. Questa doppia finitura aiuta ad alleggerire visivamente l’impatto del volume. All’interno gli ambienti sono invece rifiniti tradizionalmente con intonaco e piastrelle.
Una delle caratteristiche decor di questa abitazione sono i pavimenti che si differenziano secondo le zone funzionali e gli ambienti, raccordandosi direttamente senza l’interposizione di listelli o bindelli, come avviene di solito. Questa soluzione è apprezzabile nel soggiorno open space e nell’antibagno che si apre sul living. Nella casa sono stati usati dunque il gres in formato esagonale con spessore di 9 mm della cucina e quello in maxi lastre con spessore di 10 mm del living e dello studio, fino al parquet con spessore di 20 mm della zona notte. Data questa varietà di spessori, per ottenere alla fine un piano di calpestìo uniforme e perfettamente complanare in tutta la sua estensione, è stato necessario diversificare lo spessore del massetto (ovvero quello strato cementizio che, allo stato fluido, viene applicato al solaio prima della posa dei pavimenti e che ne costituisce il supporto). La superficie a terra è stata dunque frazionata in zone corrispondenti ai vari rivestimenti da posare e, con l’aiuto di assi di legno per fare da barriera, la miscela di cemento è stata versata in ogni area nella quantità adatta a ottenere, una volta asciutta, l’altezza desiderata.
Progetto: Planair®, arch. Cesare Galligani, Milano, Tel. 02/39540822, http://www.planairstudio.com
In collaborazione con: Danilo Monzani, Andrea Zammataro
Foto: Claudio Tajoli, Styling: Laura Maucer