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La zona dell’antico porto fluviale di Pavia, sul fiume Ticino, è oggi molto verde, con grandi parchi urbani e giardini. In un palazzo del ‘600 che ha conservato inalterati i suoi tratti architettonici e i caratteristici toni caldi della facciata, è situato questo sottotetto green su due livelli.
Ha una superficie contenuta, soli 55 mq in totale (34+21), e una pianta irregolare: nonostante questi vincoli, gli spazi interni sono stati sfruttati al centimetro differenziando e individuando al meglio le funzioni. Soggiorno e cucina sono separati, il bagno è preceduto da antibagno, la zona notte è stata sistemata al piano sopraelevato, sotto lo spiovente.
Il colore che è stato privilegiato è il verde, in varie sfumature, quasi a voler creare una sorta di continuum con la natura esterna; e, per sottolinearne la forza cromatica, è stato alternato al rosso e al giallo ocra.
Molto dell’esistente, come i serramenti, gli elementi strutturali e i rivestimenti, è stato conservato e recuperato nel sottotetto, attualizzato da finiture che virano su tonalità più chiare e leggere.
Foto casa 55 mq su due piani
Il progetto del sottotetto
- Nell’area living del sottotetto postazione studio è sistemata nella zona più luminosa e a doppia altezza, sul lato opposto rispetto a quello della scala. Il resto dell’ambiente è invece ribassato dalla soletta del piano superiore.
- L’abitazione ha pianta a elle con irregolarità dovute alla presenza di pareti non ortogonali, in particolare quelle del bagno e della cucina. Su quest’ultima si apre l’ingresso della casa, mentre una porta a libro la separa dal soggiorno.
- Il bagno è accessibile dalla cucina ma, nel rispetto della normativa, è preceduto da un piccolo spazio chiuso che lo disimpegna in modo adeguato. Alla zona con la doccia, il lavabo e i sanitari si accede tramite una porta libro.
- Al livello superiore si accede salendo la scala elicoidale che parte dal living. Il piano sopraelevato ha una superficie di 21 mq, ed è adibito a zona notte.
- L’affaccio sul piano inferiore è doppio: da una parte sopra l’ingresso e la cucina, dall’altra verso la zona studio. Oltre che dalle finestre sotto, il livello sopraelevato è illuminato anche da lucernari.
- All’arrivo della scala è sistemato il letto matrimoniale, mentre l’ambiente adiacente nel sottotetto è occupato dal guardaroba-studio con armadi disposti lungo la parete sotto la falda inclinata.
1. L’affaccio sulla cucina
Il piano sopraelevato del sottotetto è più piccolo di quello principale dove ci sono quindi zone a doppia altezza. Una è quella della cucina e dell’ingresso: da questa parte della casa affaccia, con una balaustra in acciaio verniciato protetta da listelli orizzontali, il lato della camera in cui si trova il guardaroba.
2. Profondità oltre l’arco
In cucina la struttura architettonica dell’arco che incornicia la zona d’ingresso è traccia delle origini seicentesche dell’edificio; la scelta dei progettisti è stata quella di metterla in grande evidenza e di trasformarla in uno sfondo. La carta da parati decorata con il motivo naturalistico di una foresta, grazie alla tonalità verde scuro – coordinata con quella dei mobili della composizione – contribuisce a dare maggiore profondità visiva alla rientranza. Il rivestimento è in vinilico, resistente all’acqua e lavabile (moderatamente).
3. Piano sintetico in verde
Nella stessa tonalità di verde dei mobili in laccato, i piani di lavoro sono in un materiale sintetico brevettato, il Pral®: è composto da elementi minerali mescolati a un polimero acrilico. Facilmente plasmabile, viene colorato in pasta e permette di ottenere superfici resistenti e gradevoli al tatto.
5. Quasi come legno
Il pavimento è rivestito con un materiale vinilico (plastico) che imita alla perfezione il colore e la texture del legno. Le doghe a tutta massa stampate e texurizzate, con spessore di circa 4 mm, sono state incollate sulle mattonelle ceramiche dopo aver preparato il sottofondo per appianare i dislivelli e colmare le fughe.
4. Postazione studio salvaspazio nel sottotetto
È posizionata nella zona a doppia altezza, nel punto più luminoso dell’ambiente giorno, vicino alla finestra. Il piano sospeso dello scrittoio sembra a sbalzo nel muro, in realtà è ancorato sul retro tramite un altro elemento che scende a elle lungo la parete.
6. La scala tutta a vista
Il volume della rampa elicoidale a pianta quadrata che sale alla zona notte sfrutta la doppia altezza del living. La scala è in ferro riverniciato in una tonalità “calda” di bianco, con corrimano nello stesso materiale e gradini a piè d’oca ancorati al piantone centrale; le pedate sono rivestite con lo stesso vinilico del pavimento.
7. Il top a misura di lavatrice
In bagno, il mobile lavabo – disposto lungo la parete di fronte ai sanitari – ha il piano in Corian® bianco che integra anche il bacino, senza soluzione di continuità: è infatti questa una delle caratteristiche più vantaggiose del solid surface, la possibilità di effettuare lavorazioni versatili su blocchi unici tutta massa di diversi spessori, senza giunzioni. A sinistra, il piano, realizzato su misura anche in altezza, si prolunga a coprire il top della lavatrice con effetto di semincasso.
8. Gli infissi sono gli stessi
Nell’edificio storico, dimensioni e materiale delle finestre di ciascuna unità immobiliare sono sottoposti a vincoli. Sono tutti in legno: quelli originali erano stati sostituiti in blocco in un precedente intervento. Questa volta ci si è limitati invece a laccarli in bianco, fuori e dentro.
9.Rivestimenti recuperati e ben abbinati
Il progetto si è proposto di trovare le soluzioni per un intervento low cost (meno di 1.000 euro al metro quadrato) che fosse soprattutto un relooking basatoin larga misura
sul recupero e sul riutilizzo critico di quanto già c’era, opportunamente reinterpretato. Nel bagno si è per esempio scelto di sostituire solo i sanitari e di conservare le piastrelle esistenti,
posate nella fascia bassa della parete, fino a 130 cm di altezza circa. Sono di piccolo formato (10 x 10 cm), grigie con fughe bianche in evidenza, rifinite sopra da un striscia bianca. Ravvivate dall’accostamento con la tonalità calda del pavimento in vinilico e soprattutto con le superfici total green dell’adiacente disimpegno, risultano comunque rinnovate.
10. Nella camera il parquet è originale
Mentre – come abbiamo visto – il pavimento del piano d’ingresso è in materiale vinilico, al livello soppalcato è stato invece conservato il preesistente parquet in rovere preso a modello, dal punto di vista del colore e della texture, per il nuovo rivestimento sintetico. È stato così possibile ottenere, pur con prodotti del tutto diversi, un’omogeneità tra i due piani.
11. La testiera multifunzione
Dietro il letto, la boiserie su misura, in finitura grigio chiaro, si sviluppa per tutta la lunghezza della parete, in continuità con il corrimano della scala. La struttura orizzontale in mdf laccato sostituisce la testiera, integrando nel suo spessore, a destra e a sinistra, le nicchie dei comodini e gli incavi per le applique da lettura.
12. Anche gli armadi cambiano look
La struttura in legno del tetto a spiovente era in buone condizioni e non ha avuto bisogno di consolidamento. Tuttavia, sempre per alleggerire gli ambienti e renderli più attuali, travi e assito, prima in abete, sono stati uniformati dalla verniciatura in bianco. La stessa finitura è stata estesa alle ante degli armadi preesistenti che seguono l’andamento digradante della falda e che prima erano color legno; sono state sostituite anche le maniglie con modelli in alluminio più pratici e contemporanei.
13. Luce da sotto e dall’alto
I due ambienti al piano alto del sottotetto, la camera matrimoniale e il guardaroba utilizzato anche come studio e spazio relax, ricevono luce grazie ai due affacci sul livello inferiore, dalla parte del living e da quella della cucina. Per garantire il rispetto dei rapporti aeroilluminanti nei locali sono però presenti anche lucernari che si aprono sulla falda inclinata del tetto e lasciano filtrare in basso la luce zenitale.
Progetto: Bernuzzi Samori Architetti, Pavia http://www.bernuzzisamori.com
Foto: Studio Roy
Styling: Rosaria Galli
Tratto da Cose di Casa numero di giugno 2020