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A Firenze, il piccolo condominio in cui si trova l’abitazione sorge in un quartiere residenziale lungo la via Bolognese, immerso nel verde precollinare che incornicia la città.
Nella zona, a solo un quarto d’ora di distanza dal centro, convivono edifici di epoche diverse. Ci sono antiche ville, palazzi primo ‘900 e stabili molto più recenti come questo che risale agli anni ’60.
L’appartamento, distribuito tra il secondo piano e il sottotetto, è stato rivisitato da un intervento che ne ha ottimizzato il layout e reso parzialmente abitabile la mansarda, concentrandosi poi sulle finiture.
Filo conduttore degli interni è una tonalità intensa che vira dall’azzurro all’ottanio trovando espressione tanto nelle grandi superfici quanto in dettagli e complementi, con continui richiami in ogni ambiente.
Altro segno distintivo del progetto è l’attenzione alla scelta di materiali a basso impatto ambientale come il parquet ecocompatibile.
L’intervento di ristrutturazione dell’appartamento di 104 mq totali ha comportato, al piano d’ingresso e nel sottotetto, opere murarie e modifiche al layout con l’obiettivo di rendere gli spazi più aperti e i passaggi fluidi. In particolare, al livello principale (di 85 mq), l’ingresso e il bagno sono stati ampliati rimuovendo la scala chiocciola che era racchiusa in un mini vano; è stata quindi realizzata un nuova rampa lineare in corrispondenza dell’area conviviale. Demolendo un tramezzo tra due ambienti preesistenti, la zona giorno è diventata open.
- L’ingresso dell’abitazione è anche disimpegno per le due camere della zona notte e antibagno. Adiacente all’ambiente di servizio, la zona lavanderia è sistemata in una nicchia, chiusa da porte filomuro invisibili. Sul lato opposto, il passaggio verso il soggiorno è separato da una porta scorrevole interno muro. Nel sottoscala è stato ricavato un mini ripostiglio.
- La zona giorno si dispiega in un ambiente unico con soggiorno, zona cottura e area conviviale. Da questo spazio aperto, affacciato su un balconcino di circa 4 mq, parte la scala che porta al livello del sottotetto e del terrazzo.
- La camera matrimoniale affaccia su un balcone lungo e stretto. Dietro il letto è stato ritagliato il volume della cabina armadio rettangolare, in cui si entra a sinistra attraverso un vano aperto
- Nel sottotetto, nell’ambiente all’arrivo della scala, è stato ricavato lo studio. Sempre a questo livello, di fronte alla scala, si apre il bagno: attrezzato con vasca, è illuminato da due finestre sullo stesso lato.
- L’ampio volume nel sottotetto, accessibile dallo studio, non ha le altezze sufficienti per essere abitabile.
- Al terrazzo nel sottotetto di circa 15 mq, si accede da una portafinestra che si apre sul lato lungo dello studio.
La cucina
Nell’open space la continuità visiva tra la cucina e il resto dell’ambiente è sottolineata dai richiami cromatici che compongono questo ricercato collage. Così i decori geometrici in azzurro delle cementine sull’alzata tra basi e pensili sono messi in dialogo con le superfici all’estremità opposta, dove la zona pranzo trova posto accanto alla parete tinteggiata nella stessa tonalità
Cementine tradizionali, come una volta
L’alzata della cucina tra basi e pensili e l’area del pavimento delimitata dal bancone snack sono rivestite da mattonelle fatte a mano con tecniche artigianali ispirate alla tradizione delle cementine primo ‘900. In questo progetto rappresentano un elemento di forte personalizzazione perché l’azzurro dei decori è lo stesso utilizzato per le pareti della casa e per numerosi dettagli.
Nel caso della cucina, il disegno delle piastrelle è stato ideato dai progettisti e realizzato da un’azienda specializzata della provincia di Lecce che segue a regola d’arte tutte le fasi di produzione, come nel passato: dall’impasto alla posa. Lo strato nobile delle cementine è costituito da una miscela di acqua, cemento e pigmenti a base di ossidi di ferro che consentono di realizzare colorazioni su misura. Il retro è in genere composto da uno strato di cemento e sabbia. L’impasto viene colato in stampi e lasciato asciugare con un ciclo che dura circa 28 giorni, al termine del quale le cementine sono pronte per la posa; non è prevista alcuna cottura. Gli spessori si differenziano in relazione all’impiego: 2 cm circa per le pavimentazioni, 1,3 cm per i rivestimenti a parete. Un trattamento idrorepellente è utile per la protezione in ambienti umidi come bagni e cucine; occorre però fare sempre molta attenzione al contatto con le sostanze acide che possono danneggiare le superfici.
Insieme alle cementine decorate, la penisola centrale è l’elemento della cucina che maggiormente caratterizza la composizione e l’intero ambiente open space. Il piano – sagomato ai bordi – è in legno massello di recupero, mentre gli sgabelli da bar in ferro, stile industrial, sono stati realizzati artigianalmente, reinterpretando modelli classici del design, in questo caso anche con colore “on demand”.
Ingresso e anche disimpegno notte e antibagno
Non solo zona di passaggio ma essenziale punto di snodo nel cuore della casa, l’ingresso distribuisce tutti gli ambienti, svolge la funzione di disimpegno e antibagno e scandisce i percorsi interni. La parete sulla quale si aprono – affiancate – le due camere da letto è evidenziata dalla ricercata omogeneità cromatica e dall’integrazione perfetta con le porte rasomuro
Porte rasomuro per superfici continue
Appartengono a questa tipologia, nella casa, tutti i serramenti che si aprono sul disimpegno dell’ingresso. Una scelta interessante dal punto di vista progettuale che consente, grazie alla mancanza di stipiti e cornici coprifilo a vista, l’integrazione con le pareti per un’estetica di grande pulizia formale, dove l’omogeneità può estendersi anche all’aspetto cromatico. Caratteristica delle porte rasomuro è infatti quella di avere una perfetta complanarità con la superficie verticale, quindi una presenza “mimetica”: unica sporgenza può essere la maniglia. In questo progetto, è la soluzione adottata per le due camere affiancate: le porte in mdf grezzo sono state tinteggiate in opera nella stessa tonalità di azzurro del muro che le incornicia.
Una parete in cartongesso con mensole divide camera e cabina armadio
Per separare il volume della cabina armadio dal resto della stanza, alle spalle della testiera del letto è stata innalzata una parete con spessore di circa 7 cm, in cartongesso come le due nicchie laterali a colonna. Queste ultime sono suddivise da ripiani che riprendono la stessa finitura ricorrente in tutta la casa, in tonalità più intensa e brillante. All’altezza del letto sono integrati, ai due lati, piani d’appoggio leggermente sporgenti che sostituiscono i comodini. La struttura divisoria non arriva a tutt’altezza, così da lasciare filtrare la luce all’interno del guardaroba. In alto si notano, dietro la parete, i montanti in metallo delle appenderie, fissati a pavimento e a soffitto.
Gli ambienti di servizio puntano sul colore
Nell’unico bagno al piano d’ingresso l’accostamento di rovere, bianco e ottanio sottolinea nel contrasto le forme dei singoli elementi. Il leitmotiv cromatico delle pareti prosegue anche qui, ma con la scelta di una resina opaca al posto dell’idropittura, a garanzia di un’impermeabilizzazione più efficace all’interno di un ambiente umido. Il secondo bagno, ricavato nel sottotetto, è sulla verticale del primo, onde usufruire delle stesse colonne dell’acqua.
Cameretta per due
È concepita “a misura di bambino”, con tanto spazio al centro per il gioco, mobili in miniatura e due lettini gemelli che assecondano il mood ludico della stanza. Chi non ha mai sognato da piccolo di dormire in una tenda o una capanna dentro casa? Proprio a quest’idea rispondono le linee essenziali dei letti in legno, con rete a pochi centimetri da terra e una struttura triangolare a capanna che può essere rivestita con teli per giocare agli indiani: una soluzione divertente, particolarmente adatta per la fascia d’età dai 3 ai 7 anni.
Parquet ecologico
Nel progetto grande attenzione è stata posta alla ricerca di materiali innovativi, naturali ed ecocompatibili, a tutela della salute e dell’ambiente. È stato quindi scelto un parquet in castagno delle Piccole Dolomiti (Prealpi Vicentine): il prodotto, 100% made in Italy, è realizzato combinando tecnologia e artigianalità. Il legno proviene dai boschi del Veneto ed è lavorato rigorosamente da imprese del territorio nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ecosistema. La tonalità del castagno – posato nei diversi ambienti della casa con grandi plance a correre – è ambrata, la finitura spazzolata e oliata; l’aspetto molto naturale richiama le sfumature della terra, mentre le venatura danno alle superficie un movimento armonioso. Sia la parte nobile del pavimento che il supporto provengono da foreste gestite in modo sostenibile. La certificazione in classe A+, in seguito a specifici test di laboratorio, garantisce che il carico di agenti inquinanti è pressoché nullo. La raccolta e la lavorazione del legno seguono i criteri PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes, http://www.pefc.it).
Scala per il sottotetto con cambio di larghezza
Dalla zona giorno, in corrispondenza dell’area conviviale, la nuova scala corre, stretta tra due pareti, al livello superiore. La superficie degli ambienti abitabili è qui molto contenuta: c’è posto per lo studio, cui è destinato il locale lungo e stretto allo sbarco della rampa, e per un piccolo bagno. Il resto del piano è occupato dal terrazzo e dal sottotetto digradante.
Prima della ristrutturazione, il piano d’ingresso era collegato al sottotetto da una scala a chiocciola stretta e disagevole. Al suo posto è stata invece progettata una rampa lineare su disegno: con struttura in lamiera di ferro, è rivestita da una resina opaca color panna che uniforma pedate e alzate senza soluzione di continuità. Per adattarsi agli spessori sfalsati del muro cha la fiancheggia a destra nella foto, i gradini presentano a loro volta larghezze differenziate. Il muro infatti, che alla partenza della rampa è spesso 30 cm, si assottiglia successivamente fino a 15 cm. Sui gradini tale particolarità diventa gioco decorativo, evidenziato da un cambio di colore: la maggiore larghezza si tinge di azzurro, in sintonia con la parete. Sul medesimo lato della rampa è stata montata una veletta in cartongesso che nasconde un sistema di illuminazione a strip led: la luce filtra così dall’alto verso il basso.
Nello studio all’arrivo della scala, il piano in legno di rovere dello scrittoio si trasforma lungo la parete in una struttura più articolata a sviluppo angolare, costituita da due piani sovrapposti a profondità sfalsata. Non è soltanto una libreria e una lunga superficie d’appoggio, ma anche una scaletta a due gradini che permette di accedere al locale ripostiglio, attraverso l’apertura in fondo, e al terrazzo, tramite la portafinestra a sinistra.
Indirizzi • Albed, http://www.albed.it, Tel. 0362/367112 • Artegò, http://www.artegostore.it, Tel. 328/7467136 • Ask Cucine, http://www.askcucine.it, Tel. 055/8071329 • Beko, http://www.beko.com, Tel. 02/9628991 • Benegiamo-Terrecotte per piacere, http://www.ceramichebenegiamo.com, Tel. 0836/543718 • Ceramica Cielo, http://www.ceramicacielo.it, Tel. 0761/56701 • Ferm Living, fermliving.com • F.lli Graziano, http://www.graziano.it, Tel. 015/666122 • HK Living, hkliving.nl • Inkiostro Bianco, http://www.inkiostrobianco.com, Tel. 0536/803503 • Irsap, http://www.irsap.com, Tel. 0425/466611 • La Cocciata, http://www.lacocciata.com, Tel. 335/295839 • La Redoute, http://www.laredoute.it • Margheri Falegnameria, http://www.falegnameriamargheri.it, Tel. 055/8468054 • Marra, http://www.marrapavimenti.it, Tel. 0836/569484 • Materia 2.0, http://www.materiaduepuntozero.com, Tel. 055/669839 • Mon Lit Cabane, monlitcabane.com, Tel. 388/7563563 • Oltremateria, oltremateria.it, Tel. 0541/827276 • Profilegno, http://www.profilegno.net, Tel. 0444/356340 • Sambonet, sambonet.it, Tel. 0321/1916711 • Sigerico, http://www.sigerico.it, Tel. 0577/920202 • Tooy, http://www.tooy.it • Treemme, http://www.rubinetterie3m.it, Tel. 0577/718293 • Valli & Valli, http://www.vallievalli.com, Tel. 0362/982271
Progetto: Studio Eutropia, Firenze, Tel. 055/2466191 – http://www.eutropia-architettura.it
Foto: Studio Roy
Styling: Lidia Elisa Covello
Tratto da Cose di Casa numero di luglio 2021