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L’abitazione si trova a Roma nel quartiere del Pigneto, interessato negli ultimi anni da un intenso processo di gentrification che lo ha reso molto attrattivo e ricco di attività. A un piano alto di un edificio degli anni ’60, l’appartamento è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione che ha attualizzato, con passaggi mirati, un layout statico e “chiuso” con inutili sprechi di metri quadri. Punto di partenza è stata una classica pianta a elle di circa 80 mq suddivisa in piccoli ambienti, distribuiti da un lungo corridoio della stessa forma. Anche la cucina indipendente e il ripostiglio determinavano un utilizzo poco razionale degli spazi: rinunciando a questi locali è stato possibile ingrandire il soggiorno esistente e trasformarlo in open space con zona cottura a vista; ricavare inoltre un secondo bagno e uno studio passante. Le soluzioni adottate valorizzano la luminosità naturale, anche grazie a pareti vetrate trasparenti che ampliano visivamente gli interni. Lo stile è di ispirazione vintage attinge tra classici del design e autoproduzioni e gioca da elemento di raccordo estetico.
- Nel soggiorno, che occupa l’ampio ambiente tra le due camere, una profonda rientranza della pianta lungo il muro perimetrale si è prestata a inserire la zona cottura in nicchia nel sottofinestra, a vista sul pranzo.
- Nella zona giorno, al centro della pianta, la demolizione di alcuni tramezzi e il ridimensionamento del corridoio preesistente hanno permesso di ottenere un ambiente unico con living, pranzo e angolo cottura.
- La zona notte è splittata alle due estremità della casa. La stanza singola e il bagno sono subito a destra entrando dalla porta d’ingresso e sono distribuiti da un breve corridoio che svolge anche la funzione di antibagno.
- Sul lato cieco del corridoio, nel muro di elevato spessore sono stati ricavati vani contenitori in nicchia a ingombro zero.
- Alla camera matrimoniale si accede attraverso lo studio passante, attrezzato con una postazione doppia. Il bagno a uso esclusivo occupa il locale adiacente e vi si entra direttamente dalla stanza da letto.
L’area living divisa dal pilastro portante
È sistemata nella zona più luminosa dell’open space, in corrispondenza della portafinestra aperta sul balcone. La composizione d’arredo destrutturata abbina sedute e piani d’appoggio di forme e materiali differenti. I due pouf a forma di clessidra e di botte sono in corda, metallo e legno e aggiungono una nota etnica; seduta e sgabello si rifanno invece al gusto scandinavo.
Arredi dagli ’50 in poi (1)
Le scelte d’arredo della zona giorno, diventata open space, presentano un ricercato collage di pezzi ispirati agli anni ’50,’60 e ’70. In molti casi si tratta di produzioni attuali che si rifanno al gusto di allora, oppure di evergreen di design ancora in produzione. Materiali, forme e finiture, non solo qui ma anche in tutta la casa, si caratterizzano per una forte ispirazione scandinava.
Radiatori in alluminio (2)
Il riscaldamento della casa è centralizzato. Senza modificarne la posizione, i vecchi caloriferi in ghisa sono stati sostituiti da modelli più leggeri ed efficienti in alluminio verniciato di bianco che imitano le linee rétro di quelli originali.
Sedia avvolgente, detta “a pozzetto” (3)
Nel mélange della zona conversazione, questo modello contemporaneo in legno reinterpreta un’icona del design nordico: la poltroncina si caratterizza per lo schienale avvolgente che fa tutt’uno con i braccioli.
Un mini balcone organizzato (4)
La zona conversazione del living è illuminata da una portafinestra con sopraluce, collegata a una piccola balconata di 4,5 mq sulla quale affacciano anche le finestre del bagno e della stanza singola. La profondità di solo 1 m dello spazio esterno è stata sfruttata per installare, a un’estremità, lavatrice e lavatoio. Il rivestimento in piastrelline a scacchi verdi e bianche del parapetto interno accentua il dialogo cromatico, con gli ambienti giorno. Grazie al nuovo layout aperto e alla soluzione della vetrata trasparente che chiude il passaggio verso la camera matrimoniale, la luce naturale può filtrare senza ostacoli: viene così valorizzata al massimo la doppia esposizione dell’appartamento. Nella zona giorno, tra le idee progettuali che hanno permesso di ottimizzare la distribuzione interna, fondamentale è stato il cambiamento dalla cucina indipendente, di concezione tradizionale, alla zona cottura a vista sul living.
Vetrate a tre configurazioni (5)
Tra il soggiorno e lo studio passante e tra quest’ultimo e la camera matrimoniale sono stati realizzati due serramenti vetrati a tutt’altezza, su disegno dei progettisti. Entrambi sono formati da un telaio in ferro dipinto di nero e da pannelli scorrevoli in vetro trasparente. In ciascun caso, la struttura è composta da due elementi larghi 120 cm che, agganciati a un binario superiore e con una guida a pavimento, si sovrappongono scorrendo a destra e a sinistra. Sono così possibili tre configurazioni: tutto aperto (con i pannelli entrambi allineati a sinistra sul muro); semichiuso (un solo pannello si sovrappone al muro, come in foto); chiuso, per ottenere una completa separazione degli ambienti adiacenti.
La zona pranzo
Si trova vicino all’angolo cottura a vista. Al tavolo sono affiancate sedie con sedute e schienali di colori diversi, realizzate da un designer contemporaneo che ha ripreso forme e materiali degli anni ’70, ispirandosi in particolare a quelle tradizionali usate a scuola nello stesso periodo. La customizzazione consente al cliente di progettarle da solo, abbinando a piacere le tonalità con l’aiuto del configuratore digitale.
Blocchi freestanding per la cucina (6)
Per poter sfruttare il lato finestrato, la composizione della cucina è formata solo da basi senza pensili. Alle due estremità del blocco centrale (tre moduli da 60 cm), la cucina a gas in acciaio inox e il frigorifero dalle linee bombate sono modelli a libero posizionamento. Per la prima, la scelta freestanding è stata fatta per poter disporre di un apparecchio completo, più grande e performante di quelli a incasso adatti per questo spazio, ma che risulta comunque allineato in altezza e in profondità con gli altri elementi. Nel caso del frigo, così caratterizzato esteticamente, l’incasso a colonna non sarebbe stato possibile.
Cucina rivestita in linoleum (7)
Le basi in legno della cucina sono personalizzate dai rivestimenti in fogli di questo materiale naturale e riciclabile, di origine vegetale a base di olio di lino, resine naturali, farine di legno e sughero. Un’idea anni ’70 che torna oggi di grande attualità: il linoleum è declinato qui in una finitura simile a quella delle resine utilizzate per il pavimento dello studio.
Meno divisioni interne
L’estrema fluidità del percorso interno è una delle “conquiste” del nuovo progetto: non più piccole stanze separate e passaggi inutilizzati, bensì continuità tra gli ambienti mantenendo comunque ben distinte le funzioni. Con la soluzione passante, la zona studio è molto più di un semplice disimpegno: quando la vetrata è completamente aperta, il volume diventa infatti parte integrante del living; quando è chiusa, è vissuto piuttosto come un’estensione della stanza.
Resina nei bagni e nel passaggio (8)
In quasi tutta l’abitazione, il parquet in massello di rovere ha preso il posto delle marmette preesistenti che non contribuivano certo a creare l’atmosfera accogliente desiderata dai committenti. Solo nel bagno e nello studio-disimpegno, per ottenere un contrasto cromatico e materico, è stato invece posato un rivestimento in resina color petrolio in finitura opaca. Stesa in tre mani, ha uno spessore molto sottile ed è protetta in superficie con una pellicola di vernice trasparente.
La zona studio ricavata (9)
Questo ambiente passante tra living e camera è stato per i progettisti il tratto caratterizzante del nuovo layout, non soltanto per il migliore impiego dello spazio che si ottiene in quest’area, ma anche per l’impatto visivo della nuova prospettiva, con due vetrate in successione e il contrasto delle pavimentazioni.
Ispirazione orientale in camera e non solo (10)
Dalle forme essenziali, il letto anni ’90 di Magistretti è già un classico del design contemporaneo. Traendo spunto dai modelli giapponesi, ha la base del materasso formata da doghe portanti che salgono senza soluzione di continuità a formare la testata. Nella stessa finitura grigia e sempre di suggestione orientale è la lampada da lettura con paralume in tessuto e dettagli sartoriali in arancione. Alle estremità opposte dell’abitazione – vicino all’ingresso uno e annesso alla camera matrimoniale l’altro – i due bagni sono accomunati da uno stile spiccatamente vintage che ha suggerito il restyling di tutta la casa. Ai pavimenti in resina blu petrolio sono abbinati rivestimenti in piastrelle caratterizzate da colori neutri e tenui, in piccoli formati e diamantate, corpi illuminanti di design e dettagli rétro.
Nuova posa per il parquet (11)
Nella camera matrimoniale è in massello di rovere e presenta uno schema diverso rispetto al resto della casa dove è posato a tolda. Qui invece gli incroci a 90° di blocchi di listelli formano dei quadrati, evidenziati meglio dai riflessi della luce.
Vetro retinato per il bagno (12)
Il serramento che chiude l’ambiente di servizio a uso esclusivo della camera matrimoniale è dotato di sopraluce che lo allinea in altezza con le altre vetrate su disegno, in particolare quella che delimita la stanza stessa. Nel caso del bagno, lo spessore delle parti vetrate è armato con un filo metallico che crea una retinatura in grado di rendere la superficie opaca per proteggere la privacy, ma traslucida.
Vasca sotto la finestra (13)
Il bagno preesistente vicino all’ingresso, ridimensionato durante la ristrutturazione, è collocato tra la camera singola e la zona giorno ed è dotato di finestra, a differenza dell’ambiente a uso esclusivo della camera che è invece cieco. Il lato corto della stanza con l’apertura è sfruttato in tutta la sua larghezza con una vasca da 140 cm. L’idea progettuale è stata quella di evidenziare questa zona con un rivestimento in piastrelle giallo pastello formato 10 x 10 cm che ricoprono il bordo vasca e le tre pareti. Viene così sottolineata la profondità della rientranza, anche attraverso il contrasto con il colore blu petrolio del pavimento in resina.
Indirizzi fornitori
• Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 800/834093 • Atelier Parisetti, http://www.atelierparissetti.it, Tel. 06/57305202 • Billiani, http://www.billiani.it, Tel. 0432/740180• Bloom Textile Design, http://www.bloomtextiledesign.com • Bosa Ceramiche, http://www.bosatrade.com, Tel. 0423/561483 • Catalano, http://www.catalano.it, Tel. 0761/5661 • Ceramica Vogue, http://www.ceramicavogue.it, Tel. 015/6721 • Flou, http://www.flou.it, Tel. 800/829070 • G.T. Design, http://www.gtdesign.it, Tel. 059/905444 • Gessi, http://www.gessi.com, Tel. 0163/454111 • Il Paralume, http://www.il-paralume.com, Tel. 06/6896868 • Ikea, http://www.ikea.it, Tel. 199/114646 • La fabbrica del Lino, http://www.lafabbricadellino.com, Tel. 059/686 818 • Lombrello, lombrello.it, Tel. 333/7079845 • Montana, http://www.montanafurniture.com • Muuto, http://www.muuto.com • Nemo Lighting, nemolighting.com, Tel. 0362/372493 • Olivari, www. olivari.it, Tel. 0322/835080• Reform, http://www.reformcph.com • Rotaliana, http://www.rotaliana.it, Tel. 0461/602376 • Saba Italia, sabaitalia.it/it, Tel. 049/9462227 • Smeg, http://www.smeg.com, Tel. 0522/8211 • Stefano Fratarcangeli, http://www.esseffemetalli.it, Tel. 06/93495857 • String, stringfurniture.com • The Paint Makers, http://www.paintmakerscompany.it, Tel. 030/6384720
Progetto: Bada Architettura e Paesaggio, Roma, Tel. 338/5401887 – badastudio.it
Foto: Studio Wolo
Tratto da Cose di Casa numero di giugno 2021