Un appartamento ben organizzato, pensato per due persone: la ristrutturazione ha reso gli interni più fruibili, riportando al contempo in primo piano alcuni tratti architettonici di pregio dell’edificio ottocentesco. Nel living e nella parte notte dominano le finiture in bianco che uniformano anche i soffitti con travi a vista e i serramenti in legno. Soluzioni su misura e a scomparsa rendono i collegamenti più flessibili, consentono di sfruttare gli spazi difficili e di guadagnare centimetri utili valorizzando anche l’andamento obliquo delle pareti.
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- La zona giorno si concentra in un ambiente unico che comprende il living e l’area pranzo, ciascuna illuminata da un’apertura. Senza bisogno di elementi divisori in muratura, è la posizione dei mobili a definire gli spazi, mantenendo l’omogeneità stilistica. Nelle finiture e negli elementi d’arredo prevale il bianco che dà maggiore risalto ai pochi elementi in contrasto: la composizione del divano, rivestita in velluto blu, e il pouf rotondo in pelle rossa. Sono stati demoliti i controsoffitti per riportare alla luce la struttura della copertura e avere più luce. Travi e travetti in legno, una volta restaurati, sono stati verniciati di bianco. Si è in questo modo recuperata l’altezza originaria dei locali. La tipologia delle finestre in legno sottolinea l’impronta classica dell’abitazione: sono nuovi ma ricalcano il modello di quelli preesistenti. È stato invece possibile conservare gli scuri: smaltati bianco opaco, ciascuno ha una doppia anta con apertura a libro, decorata con modanature. • Divano: Beta di Zanotta
- In soggiorno la parete che fa da sfondo alla zona conversazione, di fronte al divano, è arredata con una composizione a tutta altezza realizzata su disegno. È formata da riquadri a giorno di diverse dimensioni e da tre elementi contenitori chiusi, posizionati nella zona inferiore; al centro trova posto il vano più grande con la tv. A pavimento, i listoni bisellati in rovere massello – gli stessi utilizzati in tutta la casa – sono stati sbiancati con una verniciatura non coprente, eseguita direttamente in opera sul parquet in massello.
Il corridoio di forma lunga e stretta che attraversa l’appartamento e distribuisce gli ambienti è stato ridimensionato demolendo il tramezzo che lo divideva dal soggiorno. Questa separazione interna non è stata eliminata del tutto ma è diventata “flessibile”, grazie a una parete mobile di nuova realizzazione. Ecco come.
Nove pannelli pieghevoli
La struttura divisoria a scomparsa è una sorta di grande porta a soffietto lunga circa 5 metri che, solo quando occorre, chiude il soggiorno ripristinando il corridoio.
● Realizzato su misura, l’elemento è formato da nove pannelli larghi 60 cm che, incernierati tra loro, si compattano ripiegandosi l’uno sull’altro.
● Per ridurre il peso e facilitare l’apertura, le ante sono in un materiale leggero: tamburato con finitura laccato bianco opaco.
● Lo scorrimento avviene grazie a un binario metallico inserito in un taglio nel controsoffitto: la struttura è quindi completamente sospesa. Il ribassamento in cartongesso, di nuova realizzazione, serve anche per alloggiare gli elementi dell’impianto di condizionamento canalizzato.
- La zona pranzo occupa un angolo luminoso del soggiorno, tra la portafinestra e il biocamino a sviluppo orizzontale, incassato in una rientranza della parete e completato da un ripiano a giorno. Il tavolo rettangolare con piano in marmo Calacatta grigio, realizzato su disegno del progettista, è illuminato al centro dalla lampada ad arco. Il biocamino è alimentato da un combustibile ecologico – il bioetanolo – che non produce residui di combustione nocivi ed è del tutto inodore. Per questo non è necessaria la canna fumaria per l’evacuazione dei fumi e l’installazione è semplificata rispetto ai camini e alle stufe tradizionali. Spesso molto decorativi nelle forme, questi modelli si possono quindi sistemare in ogni ambiente della casa.
•Sedie: Tulip di Knoll, design di Eero Saarinen (iva escl. 1.100 euro) • Lampada: Arco di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1.890 euro) • Biocamino: Biofactory
- Nella cucina indipendente, concentrando la zona operativa su un unico lato, si è ricavato lo spazio per una piccola area pranzo che si aggiunge all’altra del soggiorno e a quella all’aperto, sul terrazzo. La composizione della cucina, in laccato bianco lucido con piani di lavoro in acciaio inox, prevede basi sospese, rialzate da terra di circa 20 cm per alleggerire visivamente la struttura. Un piccolo tavolo da pranzo è illuminato da una lampada a sospensione che produce una luce soffusa.
• Tavolo e sedie: 1404 e 404 di Thonet • Lampada: Bloom New di Kartell • Piano cottura, forno e lavello: Barazza
- Di dimensioni contenute, la camera matrimoniale e il bagno sono accomunati dalle tonalità neutre e pastello delle finiture e dei rivestimenti tessili. Nella camera da letto, una versione contemporanea del letto a baldacchino, con struttura completata da veli drappeggiati semitrasparenti. La finestra ha un tendaggio in tessuto spesso e coprente che si estende su tutta la lunghezza della parete.
• Letto: Milleunanotte di Zanotta (nella versione base 4.060 euro) • Lampada da tavolo: One From The Heart di Ingo Maurer • Lampada da terra: Toio di Flos
- In bagno il soffitto in mattoni si alterna a ribassamenti in cartongesso che, oltre ad avere una valenza decorativa, consentono l’alloggiamento dei corpi illuminanti. Le pareti, rasate a calce, sono impermeabilizzate con un prodotto a base di resina e cera. Il mobile in palissandro su cui poggia il lavabo è realizzato su misura e lucidato con una vernice poliuretanica protettiva; la rubinetteria è a parete. • Sanitari sospesi: Antonio Lupi • Box doccia: Duka • Piatto doccia: Teuco
Nell’appartamento, che ha una superficie di circa 63 mq, l’intervento di ristrutturazione è stato vincolato dalla posizione dei muri portanti: poche ma significative, quindi, le opere murarie eseguite e le modifiche nella distribuzione. Demolendo i preesistenti tramezzi la zona giorno è stata ingrandita; l’eliminazione di alcune porzioni di tavolati, sostituiti da un elemento di separazione mobile, ha consentito inoltre di ridimensionare il corridoio di forma lunga e stretta.
1 Ingresso – 2 Corridoio – 3 Camera matrimoniale – 4 Soggiorno – 5 Zona pranzo – 6 Ripostiglio – 7 Cucina – 8 Bagno – 9 Terrazzo
- Una volta demolito il tramezzo centrale, le dimensioni della zona giorno sono raddoppiate e l’ambiente è diventato un open space che ospita ora soggiorno e zona pranzo e che può godere al meglio della luce naturale proveniente dalle due portefinestre. Con questo intervento viene inoltre restituita continuità al soffitto i cui elementi strutturali sono lasciati a vista. La maggiore apertura del soggiorno, che ha ora una superficie di 30 mq, è data però anche da un’altra soluzione. Eliminando alcune porzioni di tavolati l’ambiente integra ora il preesistente corridoio: la nuova parete a soffietto consente però una separazione solo quando serve.
- Questo spazio aggettante, circa 24 mq, costituisce la copertura piana del magazzino sotto. Nella ristrutturazione sono stati rifatti l’impermeabilizzazione del pavimento e il rivestimento in gres; nuova anche la ringhiera in ferro verniciato, completata da un pergolato per i rampicanti. Il terrazzo è stato anche parzialmente coperto con una tettoia trasparente e arredato per aggiungere una zona pranzo all’aperto.
- L’intervento ha permesso di sfruttare al meglio l’ambiente di servizio di forma lunga e stretta. Il locale è stato infatti parzialmente allargato di circa 60 cm riproporzionando l’adiacente cucina. Per lasciare più spazio alla doccia, quest’ultima occupa ora uno dei lati corti della stanza, in corrispondenza della finestra; il pannello di chiusura in vetro trasparente lascia filtrare la luce e non riduce la profondità del locale. Per fare posto alla doccia, i sanitari sono stati spostati e installati su uno dei lati lunghi.
- Di poco ridimensionata, rimane nella posizione originaria, così da non dover apportare modifiche per quanto riguarda i collegamenti agli impianti esistenti, idrico e del gas. L’ambiente indipendente si trova a una quota leggermente inferiore rispetto al terrazzo, al quale si accede salendo tre gradini. La composizione d’arredo occupa una delle pareti lunghe della stanza, seguendone l’andamento obliquo e sfruttando anche la profondità di una nicchia già esistente in corrispondenza della zona cottura.
Progetto: arch. Alessio Carpanelli http://www.alessiocarpanelli.it
Foto: Cristina Fiorentini