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Il trilocale si trova in un Comune dell’area metropolitana di Milano, a circa 20 km dalla città; la maggiore crescita di questo piccolo centro risale agli anni ’70, periodo in cui fu costruito il condominio, un edificio di tre piani.
L’appartamento è la casa d’origine del proprietario ed è stata riprogettata in chiave contemporanea per venire incontro alle esigenze della sua nuova famiglia.
L’intento è stato quindi quello di attualizzare il layout datato del trilocale che risaliva ormai a oltre quarant’anni fa e che non era mai stato modificato.
La zona giorno è stata risolta con un open space, ampliata dagli spazi della cucina che è ora a vista; eliminate le divisioni murarie, i passaggi tra gli ambienti e le zone funzionali sono evidenziati anche dagli accostamenti di materiali.
L’impronta del trilocale ora è sicuramente attuale, anche se conserva alcuni richiami al passato come le cementine decorate e le porte pantografate. Gli spazi sobri, ma sempre accoglienti, sono rifiniti con tonalità neutre, in bianco e grigio, intervallate da tocchi di colore ed enfatizzati dalla luminosità naturale e dal progetto illuminotecnico.
Senza stravolgere la distribuzione esistente sono stati eseguiti nel trilocale di 100 mq tre interventi di demolizione e costruzione importanti che hanno consentito di migliorare la fruibilità degli spazi. Eliminando un tramezzo, la cucina abitabile è stata integrata nell’open space del living; quest’ultimo risulta ingrandito anche perché ha inglobato un piccolo locale studio, in precedenza indipendente. Altra modifica sostanziale ha riguardato la zona notte dove è stato ricavato il secondo bagno sdoppiando l’unico esistente e sottraendo solo pochi metri quadrati alle camere da letto. La zona giorno del trilocale affaccia su un balcone a loggia di circa 6 mq.
- Di fronte all’ingresso una muratura che integra un pilastro portante costituisce il punto d’appoggio per il tramezzo che separa la zona cottura. Viene così a crearsi una rientranza profonda oltre 60 cm dove sono inserite tre colonne, una delle quali contiene la lavatrice. e l’attrezzatura per la lavanderia.
- Tra l’ingresso e il soggiorno, la suddivisione degli spazi non è cambiata rispetto allo stato di fatto ed è sempre scandita dal pilastro centrale.
- La doppia esposizione del trilocale risulta valorizzata grazie alla riorganizzazione open space degli spazi. Aprendo l’ex locale studio e trasformandolo in un angolo lettura, la zona giorno è infatti illuminata da una finestra in più che si apre sul lato opposto a quello del balcone.
- Tra la camera matrimoniale e la singola, i due bagni adiacenti misurano circa 3,5 mq ciascuno. Quello con la doccia in nicchia è a uso esclusivo della stanza, l’altro – con vasca – è accessibile dal disimpegno.
- Nella zona notte del trilocale il filtro di distribuzione è introdotto da una sorta di portale a doppio battente che si appoggia a un pilastro e a un finto pilastro di forma trapezoidale; il serramento separa nettamente la parte notte dall’open space del living.
L’isola che divide (1)
Il passaggio tra il living -pranzo e la zona cottura a vista è marcato dal cambio di rivestimento a terra, dal parquet alle cementine; e anche dalla posizione dell’isola multifunzione che funge da divisorio. Il top di quest’ultima è contraddistinto da materiali diversi e da due altezze differenziate che identificano le funzioni di piano snack (dal lato del soggiorno) e di piano di lavoro (verso la cucina).
Lampadario dalle forme aerodinamiche (2)
Sopra il tavolo da pranzo, il lampadario di design produce una luce soffusa d’atmosfera integrata da faretti e altri apparecchi per ottenere un’illuminazione d’ambiente adeguata. Il diffusore della sospensione, centrata sopra il piano, è ultraleggero, con struttura in fibra di vetro, e ha una forma che richiama quella di un’elica o di un’ala d’insetto. Quando è accesa, i raggi formati da nastri in poliuretano (simili a quelli delle vecchie audiocassette), produce un gioco di ombre che si proiettano a soffitto.
Cuciture sartoriali (3)
Nella zona conversazione del trilocale il divano e il pouf coordinato sono caratterizzati da rivestimenti sfoderabili in lino leggero che poggiano morbidamente sull’imbottito. I bordi sono evidenziati da spesse cuciture scure che risaltano sul tessuto grigio. Lo stesso divano prevede, per l’estate, un’altra fodera in lino bianco, sempre impreziosita da rifiniture sartoriali in contrasto cromatico.
Serramenti in pvc (4)
La sostituzione delle finestre è venuta incontro a esigenze tecniche e anche estetiche. I vecchi infissi erano in legno, molto scuri e con vetro semplice; i nuovi sono in pvc, con vetrocamera e a taglio termico per ottimizzare il comfort in estate e in inverno e il risparmio energetico. La sostituzione non ha comportato particolari difficoltà burocratiche dal momento che non si tratta di un edificio storico o vincolato. In soggiorno, le finestre e la portafinestra sono schermate da tendaggi in lino soffitto-terra che nascondono il cassonetto: risulta così mimetizzata l’altezza non elevata della stanza di 270 cm.
La suddivisione degli spazi tra l’ingresso e il living è vincolata dalla presenza di un pilastro portante in posizione centrale che non poteva essere eliminato. Il progetto ha fatto di quest’elemento un punto di forza nella nuova distribuzione open space; scandisce i passaggi interni in un percorso circolare nel quale ogni funzione risulta ben individuata.
Trasformazione in open space
Cassettiera in legno primo ‘900 (7)
Oltre alla parete attrezzata, è stato inserito anche un altro pezzo del vecchio arredo di famiglia, appoggiato alla parete dell’ingresso che addolcisce l’insieme.
Mobile tv con moduli riadattati (5)
Per la parete di fronte al divano, si è optato per una soluzione su disegno “destrutturata” che permette di riutilizzare in modo più attuale elementi contenitori già presenti in precedenza nella casa. Così, i quattro pensili con anta nero laccato lucido sono stati raggruppati insieme e fissati in posizione decentrata rispetto alla tv. Le basi in laccato bianco sono invece incorniciate da una struttura in cartongesso che si prolunga con una mensola e un vano contenitore: tutto uniformato dal rivestimento nello stesso rovere del parquet. Ecco così riprogettata la parete attrezzata a partire da moduli esistenti.
Il perché del grigio a parete (6)
Le pareti dell’open space sono tinteggiate con un’idropittura grigio tenue, appena un punto più scuro rispetto al bianco. La scelta di questa tonalità appena accennata, accostata alle finiture in rovere, “veste” la stanza e mette in particolare risalto i profili delle porte e gli zoccolini, che sono invece bianchi.
Cucina a vista
È ora parte integrante dell’open space del living. Nelle finiture della composizione ad angolo e dell’isola si alternano laccato bianco, laminato e una tonalità di rovere chiaro che presenta una notevole somiglianza con quella del parquet posato in tutta la casa.
Cementine a terra con cornice (10)
La zona operativa della cucina è definita dalla pavimentazione in cementine in finitura grigio chiaro tinta unita, delimitate verso il living da una fascia decorata nello stesso materiale che gioca sul contrasto bianco-grigio: è stata così realizzata una soglia di confine. Poiché il materiale è piuttosto poroso, in cucina è stato necessario impermeabilizzarlo e trattarlo aumentarne la resistenza alle macchie; si utilizza un apposito prodotto che, steso una sola volta dopo la posa, rende anche la superficie più lucida.
Lavanderia nascosta (8)
Il lato corto della cucina – quello opposto alla finestra – è formato da colonne a tutt’altezza evidenziate dalla finitura rovere, accostata al laccato bianco di basi e pensili. I moduli, inseriti in nicchia, hanno una profondità maggiore dei 60 cm standard. Ciò consente non solo di installare, in un vano aperto, il frigorifero a libera installazione; ma anche di nascondere, nel primo scomparto della composizione chiuso da doppia ante, la lavanderia con la lavatrice, del tutto invisibile.
Laminato simil marmo (9)
Il piano di lavoro e l’alzata tra le basi e pensili della cucina sono rivestiti con pannelli di HPL (High Pressure Laminate) in finitura effetto marmo bianco Calacatta. Si tratta di una tipologia di laminato di spessore maggiore perché formato da più strati sottoposti a pressioni elevate. Il materiale ha quindi qualità e resistenza superiori agli agenti esternirispetto ai normali laminati, è igienico e idrorepellente.Lo strato superficiale dell’HPL ha funzione decorativa e può imitare le texture più diverse, dal legno alla pietra naturale.
I lavori eseguiti in cucina
Occupava in precedenza un locale separato di circa 12 mq, confinante con la zona giorno. Sfruttando gli attacchi già esistenti ed estendendo i collegamenti al centro, la stanza è stata annessa al living con la semplice demolizione di un tramezzo. La posizione di quest’ultimo coincide con quella dell’isola multifunzione che delimita la nuova zona operativa.
Passando alla zona notte
E nettamente separata rispetto al living da un disimpegno che distribuisce le due camere e il bagno. Nelle finiture di tutta questa parte della casa è posto in primo piano l’accostamento tra una fresca tonalità di azzurro carta da zucchero e le superfici materiche del legno, intervallate da sfondi neutri in bianco o grigio chiaro.
La zona d’ingresso della camera, sulla quale si apre la porta del bagno a uso esclusivo, è riproporzionata da un ribassamento di circa 50 cm che è stato realizzato per alloggiare l’impianto di climatizzazione canalizzato; lo stesso controsoffitto prosegue, alla stessa altezza, nel disimpegno dove è installata l’unità interna del sistema.
Parquet in continuità nel trilocale (12)
Il rivestimento in listoni di rovere – un prefinito con finitura al naturale – prosegue senza interruzioni tra il disimpegno, le camere da letto e il bagno. Gli elementi, disposti con schema “a correre”, hanno una larghezza di 12 cm, mentre le lunghezze sono variabili per adattarsi alle dimensioni delle stanze.
Con decoro pantografato (13)
Tutte le porte della zona notte appartengono alla stessa collezione: hanno altezza 240 cm così da arrivare a filo del controsoffitto che ribassa il disimpegno. Il modello scelto, in legno laccato, si presenta come una versione rivisitata delle tradizionali porte bugnate, reinterpretate però in versione moderna. I decori, realizzati al pantografo, risultano infatti più stilizzati, geometrici e definiti. La lavorazione dell’anta permette di realizzare bassorilievi di diversi spessori, con incisioni al pantografo più leggere o marcate, in un’ampia scelta di motivi.
Sfondo colorato dietro il letto (11)
In corrispondenza della testiera, la fascia centrale della parete è stata tinteggiata con uno smalto opaco all’acqua il cui colore risalta in contrasto con i muri bianchi intorno dando quasi l’impressione di un cambio di profondità della stanza. La stessa riposante tonalità carta da zucchero è ripresa dalle fodere dei cuscini in un accostamento soft con il grigio.
Armadio “zebrato” (14)
La struttura, su misura a partire da moduli di produzione customizzati, ha le ante in alternanza bianco e grigio chiaro e riprendono il contrasto -leit motiv delle finiture della casa. La soluzione di non fare arrivare l’armadio a tutt’altezza è spesso adottata per mimetizzare la non perfetta complanarità con il soffitto che sussiste quasi sempre e risulta più evidente se le altezze sono, come in questo caso, contenute.
Trasformare il vecchio bagno in due bagni
L’unico bagno esistente di circa 5 mq (a sinistra, immagini di come era prima), oltre a essere datato per impianti e finiture, presentava una disposizione poco funzionale degli elementi: i due sanitari erano ortogonali uno rispetto all’altro nel sottofinestra, il lavabo a colonna occupava molto spazio, c’era la vasca ma non il box doccia.
I lavori realizzati
Ora la parete divisoria tra i due nuovi bagni è stata sfruttata per installare, sia da una parte sia dall’altra, i sanitari uno accanto all’altro con impianti alloggiati nella stessa muratura. In uno degli ambienti lo spazio del sottofinestra, liberato dal radiatore, adesso è utilizzato per la vasca.
Ridimensionare gli spazi della zona notte per ricavare il secondo bagno ha rappresentato una soluzione significativa del progetto anche perché, grazie al nuovo layout, le due stanze da letto mantengono comunque una metratura superiore a quella minima richiesta ed entrambi i nuovi ambienti di servizio sono completi di tutti gli elementi.
Legno passepartout (15)
Nello stesso stile del progetto d’arredo del soggiorno, anche nei bagni si è scelto di puntare su una corrispondenza cromatica e materica tra il pavimento in listoni di rovere e le altre finiture. Così, nell’ambiente di servizio a uso esclusivo della camera, il rovere è stato utilizzato anche per il piano su disegno del mobile lavabo e le mensole; mentre nell’altro bagno il parquet “risale” sul bordo della vasca nel sottofinestra che risulta così incassata in un guscio di legno, senza soluzione di continuità con il pavimento.
Mattoncini nel box doccia in muratura (16)
Dei due nuovi bagni del trilocale, quello a uso esclusivo della camera matrimoniale è dotato di una doccia inserita in nicchia. Per rivestire l’interno del box sono state utilizzate piccole piastrelle rettangolari in bicottura: in formato 7,5 x 15 cm, sono posate a correre e hanno una texture che richiama quella di un muro in mattoni. Le cementine, impiegate per rivestire le altre pareti del bagno, infatti, pur se trattate in modo da renderle impermeabili e resistenti all’acqua, non sono consigliate all’interno della doccia dove sarebbero sottoposte all’azione continua del vapore e del calcare.
Per i sanitari, design filomuro (17)
Nei bagni i modelli di vaso e bidet si installano aderenti a parete. Poiché non prevedono uno spazio dietro per i condotti di carico e scarico che sono a muro o a pavimento, permettono di risparmiare centimetri preziosi in profondità e sono quindi l’ideale per bagni piccoli, in particolare stretti. ; il design dei sanitari è più elegante e la pulizia intorno risulta facilitata. Accessibile dal disimpegno, l’ambiente di servizio con la vasca ha integrato la finestra che apparteneva all’ambiente di servizio preesistente. Mentre il bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale è cieco, dotato di sistema di aerazione meccanica. A sinistra della doccia, il volume d’angolo di risulta è stato inglobato nell’armadiatura su misura.
Indirizzi
• Azzurra Bagni, http://www.azzurrabagni.com, Tel. 0434/611056 • Bontempi Casa, http://www.bontempi.it, Tel. 071/7300032 • Caccaro, http://www.caccaro.com, Tel. 049/9318911 • Cappellini cucine, http://www.cappellinicucine.it, Tel. 031/748278 • Coincasa, http://www.coincasa.it, Tel. 041/2398000 • Etruria, http://www.etruriadesign.it, Tel. 059/452188 • Fila, http://www.filasolutions.com • Gant Lights, http://www.gantlights.com • Garbellotto, http://www.garbellotto.com, Tel. 0438/366411 • Garofoli, http://www.garofoli.com/it, Tel. 071/727171 • Gervasoni, http://www.gervasoni1882.it, Tel. 0432/656611 • Grandinetti, http://www.grandinetti.it, Tel. 0733/645750 • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.it, Tel. 199/114646 • Penta Lights, pentalight.it, Tel. 0362/347750 • Petite Friture, petitefriture.com • Porro, http://www.porro.com, Tel. 031/783266 • Pozzi-Ginori, http://www.pozzi-ginori.it, Tel. 0771/31211 • Samsung, http://www.samsung.com/it, Tel. 800/7267864 • Whirlpool, http://www.whirlpool.it, Tel. 848/580480 • Zucchetti Kos, http://www.zucchettikos.it
Progetto: arch. Alessia Chiapperino, arch. Paolo Conforti, PilotArchitetti, S.Donato M.se (Mi) – http://www.pilotarchitetti.com
Foto: Cristina Galliena Bohman
Styling: Laura Mauceri
Tratto da Cose di Casa numero di marzo 2020