70 mq: da bilocale a trilocale con i costi della ristrutturazione
70 mq con una camera in più, spostando la cucina nel living. Il risultato è eccellente, anche
dal punto di vista estetico, grazie a soluzioni che coniugano decor e funzionalità. Persino in bagno e in corridoio.
L’appartamento di 70 mq è stato rivisto nella sua distribuzione perché occorreva ampliare la zona notte per far fronte alle esigenze dei nuovi proprietari, una coppia con figlio.
Poiché si disponeva di una spaziosa zona giorno, si è pensato di integrare in questo ambiente anche la zona cottura, in modo da poter trasformare la cucina abitabile nella camera da letto in più, che occorreva. L’adeguamento della casa alla nuova famiglia ha comportato la messa a punto anche di altri spazi, come il bagno, e la costruzione di spallette in muratura per definire nicchie e ambiti funzionali.
È rimasto invariato, invece, il grande disimpegno di 167 x 423 cm, per poterlo sfruttare con una capiente armadiatura. Una nota va dedicata alle scelte estetiche che contribuiscono al comfort di questa abitazione.
L’esigenza era quella di delimitare la nuova cucina nel living, senza ridurre la luminosità degli ambienti. La soluzione è stata quella di utilizzare delle vetrate anziché pareti, ispirandosi allo stile industry. Una scelta che ha anche permesso di caratterizzare gli interni con un motivo decor molto di tendenza.
Nota bene: la modifica della distribuzione interna di una casa richiede una pratica edilizia comunale. Occorre poi aggiornare la planimetria depositata presso il catasto di pertinenza
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Il progetto
La zona pranzo è allestita di fronte a una delle due ampie finestre del living e in asse con l’entrata della cucina. Si tratta di una posizione comoda e anche piacevole, dalla quale si gode appieno della luce naturale. L’abbinamento del tavolo bianco alle sedie rosse è messo in risalto dal tappeto effetto patchwork multicolor.
Gran parte del living è riservata al salotto, che è rivolto verso una parete, dove è sistemata la base per lo schermo tv. Per le sedute ci si è affidati a una certezza: il comfort e il fascino intramontabile di un divano in pelle dalle linee squadrate (di Maisons du Monde, http://www.maisonsdumonde.com). In una cromia passepartout, ravvivata da una serie di cuscini in nuance e in constrasto, è coordinato alla poltroncina vintage. A vivacizzare l’insieme, il tappeto stile kilim dai colori accesi. Il colore bianco sulle pareti è perfetto per mettere in risalto un arredamento a tinte forti. Ma attenzione: le sue tonalità sono molteplici: da quella ottica, decisamente fredda, a quella panna, più avvolgente.
Le vetrate che delimitano la cucina nel soggiorno si ispirano ai serramenti degli edifici industriali di un tempo: singole formelle di vetro, inserite in una struttura di profili di metallo tinteggiati di nero. Si tratta di un effetto estetico molto connotato che, insieme ad altre caratteristiche proprie di quelle atmosfere, è stato codificato come “stile industry”. Oggi è tornato in auge, ma in declinazioni decisamente più leggere. In questa casa, per esempio, i tratti forti sono stemperati dal legno del parquet, materiale caldo per definizione, e dalla tonalità avvolgente delle pareti, detta “latte di mandorle”, una sfumatura di bianco che tende al panna.
La soluzione adottata per delimitare la zona cottura nel soggiorno risponde egregiamente alla necessità di avere, al contempo, una separazione efficace – seppure parziale – e l’aeroilluminazione adeguata. Grazie alla sua accurata progettazione, risulta di grande impatto visivo. Quando la cucina è nel living, può essere open – a vista – oppure parzialmente delimitata. Per essere totalmente separata in un volume dedicato, infatti, deve avere una finestra propria che garantisca l’aerolluminazione
Idee da copiare: la cucina in “box”
Per l’area di preparazione dei cibi, nel living è stato ritagliato uno spazio a “L” di 328 x 158 cm + 145 x 131 cm. È delimitato da muretti alti 105 cm che sorreggono delle vetrate dai profili in ferro. Vi si accede tramite una doppia entrata: una open dal lato della zona pranzo, l’altra con porta battente dal lato dell’ingresso alla casa. Le vetrate arrivano fino al controsoffito che, in cucina, ribassa il plafone di 50 cm con un vano tecnico. L’effetto ottenuto, “a scatola”, risulta di assoluto respiro grazie alla trasparenza del materiale, mentre il telaio metallico, con elementi piatti e pitturati di nero, incornicia in modo elegante le due pareti della cucina. All’interno, l’arredo è all’insegna del black&white, con due blocchi separati, uno per la cottura e uno per il lavaggio. Più una colonna con frigorifero e dispensa che sfrutta la nicchia larga 131 cm.
TUTTO A MISURA
L’altezza della fascia in muratura sotto le vetrate è maggiore di quella delle basi della cucina: è stata calcolata per non rendere visibile il piano di lavoro dal soggiorno. Inoltre, con il vetro distanziato dal top, si ha una sicurezza maggiore e anche la pulizia è semplificata.
EFFETTO MATTONE IN BIANCO
L’alzata tra la base con il lavello e i pensili è rivestita con piastrelle di ceramica (di Cesi, http://www.cesiceramica.it). Il colore bianco, il formato e la superficie diamantata ripropongono i tratti estetici dello stile industry.
IN CONTINUITà
Il parquet posato in tutta la casa prosegue anche in cucina, evitando un’antiestetica interruzione sulla soglia della porta.
SPAZI BEN SFRUTTATI
L’unico punto di appoggio per i pensili è la parete dove c’è la zona lavaggio. È stata sfruttata con elementi a tutt’altezza, per ricavare quanto più volume possibile per contenere. Dal disegno si intuisce come gli interni delle basi e dei pensili siano suddivisi in modo razionale.
L’ex cucina, ora camera da letto dalle pareti candide, punta tutto sul letto: un modello a baldacchino con struttura a volute in ferro (di Maisons du Monde, http://www.maisonsdumonde.com). Ai lati, due mini coffee-table nello stesso materiale. L’aspetto decor è affidato ai complementi tessili, come i cuscini in scala cromatica dal bianco al marrone. Si può cambiare la destinazione d’uso di una stanza (come in questo caso trasformare la cucina in camera da letto), purché si soddisfino i requisiti di abitabilità richiesti per la nuova funzione e previsti dalle norme locali
L’ampio corridoio di disimpegno, largo ben 167 cm, ospita una capiente armadiatura a tutt’altezza che si sviluppa lungo l’intera estensione dello spazio. Con una soluzione tanto funzionale, è stato possibile evitare i guardaroba nelle camere, dove invece si sono ricavate comode zone di lavoro e di studio.
Parquet: posa a spina di pesce
La geometria di posa utilizzata per il pavimento di questa casa è una delle più “classiche” ed è detta a spina di pesce, per il caratteristico disegno che forma a pavimento. I listelli vengono disposti, infatti, a 90 gradi tra loro, in file parallele e in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro. È una tecnica particolarmente apprezzata perché crea un piacevole effetto chiaro-scuro (come se i listelli fossero di essenze differenti), dovuto al diverso angolo di impatto della luce sul pavimento. In questo caso è stata scelta la versione “in diagonale”, con i listelli in doussié con finitura naturale disposti in direzione parallela alle pareti della stanza, in modo che i loro giunti di testa formino una riga diagonale rispetto alle pareti. Per ottenere un buon risultato, è importante iniziare la posa dalla soglia di ingresso e proseguire in direzione del lato opposto, il più lontano del locale. Si tratta di una geometria che tende a ridurre visivamente le dimensioni degli ambienti, ma li arricchisce di un elemento decorativo. Consente inoltre di mascherare muri fuori squadra.
Idee da copiare: nuovo look all’armadio
È una buona soluzione per continuare a utilizzare il mobile in ottimo stato, soprattutto se ha richiesto, a suo tempo, un discreto investimento economico ed è stato realizzato su misura (come in questo caso). Si tratta quindi di adattarne l’estetica al nuovo mood della casa. In genere è sufficiente rinnovare la finitura alle ante, mentre la struttura, soprattutto se è in essenza, può risultare esteticamente meno vincolante. Per ottenere un risultato di qualità, conviene affidarsi a un laboratorio di falegnameria che provvederà a smontare le parti da rinnovare con la laccatura: è un procedimento industriale tramite il quale la superficie viene verniciata a spruzzo. In genere, per avere un effetto opaco, si ricorre a un solo strato di vernice acquosa; può esserne necessario un secondo se la tinta da coprire è scura.
Per poter sfruttare tutta la nicchia centrale, il mobile sottolavabo è stato realizzato artigianalmente. Per ottenere un lavoro a regola d’arte, è stato necessario eseguire un accurato rilievo delle misure (con i rivestimenti già posati). Così come per il taglio del top è stato indispensabile disporre della scheda tecnica del lavabo. Che è un modello squadrato, a semincasso (di Noorth by Milldue, noorth.it). Per motivi tecnici, il pavimento del bagno ha due quote differenti. La parte con la doccia e i sanitari, è infatti rialzata di circa 10 cm con un gradino. Il rivestimento, però, è uniforme, con piastrelle 15 x 15 cm, realizzate a mano in cotto smaltato decorato (di Made a Mano, http://www.madeamano.it). In tinta unita, invece, quelle dell’alzata del gradino, proprio per evidenziare il dislivello. La progettazione di un bagno è legata a vincoli tecnici, che riguardano gli impianti. Così, spesso, per alloggiare le tubazioni a pavimento, occorre rialzare la quota di calpestio con un massetto di forte spessore
Idee da copiare: la lavanderia a colonna
È ricavata in una nicchia in muratura realizzata ad hoc, aggiungendo una spalletta. È chiusa con ante a battente, coordinate al mobile lavabo. L’interno, invece, è organizzato in due vani sovrapposti. Quello inferiore, contiene la lavatrice e l’asciugatrice a colonna, con un ripiano estraibile interposto tra i due elettrodomestici, specifico per queste soluzioni (acquistabile nei punti vendita della grande distribuzione e nei negozi di articoli per la casa). Il vano superiore, che è rifinito con fianchi e schienale, è attrezzato con tre ripiani che, per maggiore stabilità, sono stati agganciati anche sulla parte posteriore.
TUTTO COORDINATO
L’estetica che caratterizza la cucina viene riproposta in bagno, con le finiture, i complementi e gli accessori. Come la cornice dello specchio e la chiusura della doccia, che sono in ferro tinto nero.
IL LAVABO AL CENTRO
Racchiusa tra i due fianchi in muratura di nuova costruzione, la nicchia con il lavabo misura 125 cm. È rifinita in parte con piastrelle e in parte con idropittura specifica per ambienti umidi.