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A Milano, nella zona dei Navigli, si contano numerose vecchie fabbriche recuperate e trasformate in complessi residenziali: come quella in cui si trova il trilocale al piano terra da scoprire in queste foto.
Il punto di partenza è un opificio di fine ‘800 che comprende diversi corpi di fabbrica su uno o due livelli, rinnovati sulla base di un progetto unitario e personalizzati poi singolarmente nel layout e nella scelta dei materiali di finitura.
Questo trilocale, con metratura di poco inferiore a 100 mq, è stato organizzato su misura per le esigenze di una famiglia di quattro persone con due bambini.
Spazi aperti e passaggi fluidi caratterizzano gli interni che ruotano intorno al patio centrale preesistente. Soluzioni su misura separano o permettono di sfruttare le altezze del trilocale, mentre l’impronta stilistica è affidata all’accostamento di pezzi di recupero liberamente reinterpretati e di suggestioni etniche e orientali, dai complementi d’arredo ai tappeti berberi reperiti dalla proprietaria nei suoi frequenti viaggi in Medio Oriente.
Nella ristrutturazione del trilocale di 95 mq, al piano terra dell’edificio, non sono state apportate sostanziali modifiche all’impianto distributivo; sono state eliminate soltanto alcune paretine di contenimento degli arredi in cartongesso. Per il resto il layout funzionava così com’era stato previsto da capitolato.
Gli ambienti sono disposti a U intorno a un patio centrale esposto a Sud che lascia filtrare la luce da una parte all’altra della casa. La zona giorno è concepita come uno spazio aperto, mentre le due aree notte sono disimpegnate e individuate in modo netto; i vani di servizio – uno cieco e uno finestrato – sono in posizione strategica, in corrispondenza di ciascuna delle stanze da letto, ma comodamente raggiungibili anche dal living. Gli impianti sono stati tutti rifatti con soluzioni a risparmio energetico; è stato installato un sistema di riscaldamento a pavimento con pannelli radianti.
- Di fronte all’ingresso del trilocale una spalla in muratura riduce l’ampiezza del passaggio verso il soggiorno, scherma la zona conversazione e offre un appoggio per il mobile del living. A destra della porta d’entrata si apre invece il disimpegno che distribuisce la camera dei ragazzi e il bagno.
- Il soggiorno open space, con pianta di forma allungata, è illuminato su due lati con aperture verso strada e sul patio interno. È suddiviso in tre zone: living, pranzo e cucina, collegate tra loro con passaggi fluidi.
- La cucina è separata dagli spazi della zona giorno da un blocco multifunzione a penisola profondo circa 120 cm con piano snack, lavello e piastra a induzione.
- Le due stanze della zona notte sono divise dal patio centrale sul quale entrambe affacciano. Ciascuna è introdotta da un disimpegno su cui si apre anche un ambiente di servizio.
- A destra della porta d’entrata in fondo al breve corridoio del trilocale è sistemato il guardaroba per i cappotti. Alle spalle c’è il volume con il letto soppalcato della camera dei ragazzi.
- Sul patio centrale aperto in alto affacciano tre lati della casa e quattro ambienti: il soggiorno, uno dei bagni, la camera matrimoniale e quella dei ragazzi. Questo spazio esterno di forma quadrata ha una superficie di circa 16 mq.
Impronta vintage
Nel living la composizione di elementi della zona conversazione dall’atmosfera rétro si esprime attraverso pezzi di famiglia come le poltroncine “della nonna” dalla forma avvolgente, rivestite in velluto color vinaccia. Davanti al divano classico, una scelta originale: il mobile in legno – recuperato e riadattato da un negozio d’abbigliamento d’altri tempi – diventa madia, cassettiera e piano d’appoggio. Un tocco etnico armonizzato con l’insieme è aggiunto invece dai tavolini con il piano in bambù.
Parquet con inserti in pietra
Nelle parti comuni dell’edificio le pavimentazioni sono in pietra di Luserna, un tipo di beola con tonalità sul grigio. Per accentuare quindi il collegamento tra esterno e interno del trilocale, è stato utilizzato lo stesso tipo di materiale per il patio e per rivestire la fascia perimetrale nei diversi ambienti dell’abitazione. In fase di ristrutturazione, una volta installati a terra i pannelli radianti per l’impianto di riscaldamento, è stato gettato il nuovo massetto, in cemento. Su questo sotto fondo si sono posate prima le cornici lungo il perimetro utilizzando listelli in beola di spessore 15 mm; il parquet è stato poi disposto sulle rimanenti superfici, verso il centro stanza. Sono stati utilizzati listoni di due diverse lunghezze in rovere prefinito con finitura al naturale, disposti a correre. Il parquet ha lo stesso spessore di 15 mm della beola per evitare che si vengano a creare dislivelli lungo le linee di giunzione con la fascia perimetrale; il parquettista ha inoltre steso un prodotto elastico per riempire le fughe in modo da ottenere una perfetta continuità tra i due differenti materiali.
Il progetto di ristrutturazione dell’edificio e dell’intero complesso ha conservato alcuni dei tratti originari peculiari, attualizzati da soluzioni tecniche innovative. È il caso dei serramenti in ferro che riprendono le forme di quelli preesistenti, ma sono dotati di vetrocamera e taglio termico: una delle soluzione che hanno permesso di migliorare le prestazioni energetiche dell’abitazione certificata in classe A.
La cucina in grigio
Gli elementi della cucina a vista sulla zona pranzo e sul soggiorno open space del trilocale hanno una finitura in laccato grigio opaco che accomuna penisola e composizione in linea: l’intento è quello di rendere questo spazio il più ordinato e “mimetico” possibile privilegiando gli elementi chiusi e pannellati. Al centro della parete le basi con il lavello, la lavastoviglie e i pensili possono essere del tutto nascosti grazie a un sistema di ante a scomparsa che si allineano ai lati durante l’apertura.
Nei diversi ambienti sono stati conservati i solai lignei in massello che risalgono all’epoca di costruzione degli edifici del complesso produttivo. I travetti sono della tipologia denominata “fiume”, cioè con smussature e leggere irregolarità che non vengono nascoste, bensì evidenziate e valorizzate dalla finitura: è stata impiegata una pittura bianco panna non del tutto coprente, nella stessa tonalità delle pareti.
In cucina, penisola “monolitica”
Tra la cucina e l’area conviviale del trilocale è stato predisposto un blocco compatto a penisola che funge da elemento divisorio tra le due parti dell’ambiente, comprende zone cottura e lavaggio, prevede un piano snack articolato su due lati e comodo per tre persone e anche un mobile con cantina per i vini apribile verso il living. La penisola è formata da moduli di produzione come la composizione in linea, ha la stessa finitura laccato grigio opaco e i piani di lavoro in quarzo; è stata però realizzata su misura assemblando i moduli in base alle esigenze dei proprietari. A ogni funzione corrisponde un’altezza diversa: 70 cm il piano più basso, 85 cm quello “operativo”, 140 cm il mobile alto con cantinetta e scomparto per le stoviglie; l’ingombro in pianta della struttura è di circa 120 x 200 cm. Sotto il bancone a elle trovano posto anche due ripiani per libri e oggetti; considerata l’altezza ridotta del top, i pouf sostituiscono i classici sgabelli.
Nella camera dei ragazzi la particolare forma allungata del locale e l’altezza del soffitto hanno suggerito la soluzione del letto soppalcato, che si aggiunge a quello vicino alla portafinestra affacciata sul patio. In questo modo viene sfruttato al meglio anche il lato cieco della stanza, caratterizzata da profondità differenziate: dietro la postazione studio, in posizione avanzata rispetto alla porta, è stato infatti “ritagliato” il volume del bagno.
Il letto saliscendi
Nella camera delle figlie uno dei due letti sfrutta lo spazio in verticale nella rientranza dovuta alla forma stessa della pianta del locale. Per questa soluzione, di produzione, ma adattata allo spazio disponibile, è sufficiente un’altezza del soffitto di 3 metri, come in questo caso. La struttura in legno di faggio naturale, completamente rimovibile, comprende l’armadio retrostante con ante a tutt’altezza (profondo 60 cm), il letto in quota e una scaletta con corrimano per la salita formata da quattro gradoni con contenitori a giorno sotto. Il letto è dotato di sistema motorizzato che consente, tramite un telecomando, di sollevarlo così com’è fino ad allinearlo in alto al soffitto; quando assume questa posizione in pratica “scompare”, ed è così possibile accedere comodamente all’armadio che è dietro; quando è abbassato, è invece possibile utilizzare la zona sottostante come spazio per il gioco. L’unica parte fissa è costituita dalla cornice in legno frontale che nasconde tra l’altro gli elementi del sistema di elettrificazione.
Il bagno grande con affaccio sul patio
Il bagno più grande, quello vicino alla camera delle ragazze, è dotato di una propria apertura (anch’essa affacciata sul patio centrale) che ha una soglia rialzata di circa 40 cm da terra. La luminosità naturale dell’ambiente è enfatizzata dalla delicata palette dei rivestimenti in gres: quelli a parete imitano il decoro palladiano con inserti in azzurro, mentre le lastre a pavimento sono in grigio chiaro.
La consolle in legno con due cassetti frontali è uno dei pezzi realizzati dal falegname su disegno del progettista. Un ulteriore elemento di personalizzazione è costituito dal lavabo tondo in terracotta, fatto fare appositamente da un artigiano del Salento e smaltato all’interno in una tonalità di azzurro simile a quella del piatto doccia in malta cementizia.
Il secondo bagno cieco
Il piccolo ambiente di servizio cieco è vicino alla camera matrimoniale, ma non può considerarsi a uso esclusivo, dal momento che lo distribuisce un mini disimpegno accessibile dalla zona giorno. Dietro il lavabo, la parete specchiata a tutt’altezza amplifica lo spazio; anche il rivestimento nel box doccia in muratura, con l’effetto 3D della composizione a due colori tono su tono, contribuisce a moltiplicare la profondità del locale.
Indirizzi
• Agape, http://www.agapedesign.it, Tel. 0376/250311 • Altai Galleria, http://www.altai.it, Tel. 02/29062472 • Area B, http://www.areab.org, Tel. 02/58316316 • B&B Italia, http://www.bebitalia.com/it, Tel. 800/018370; • Bora, http://www.bora.com/it, Tel. 800/78900987 • Cinius, http://www.cinius.com, Tel. 02/58105170 • De Padova, http://www.depadova.it, Tel. 02/777201 • Duravit, http://www.duravit.it, Tel. 0544/501698 • Electrolux, http://www.electrolux.it, Tel. 800/800531 • Emu Group, http://www.emu.it, Tel. 800/012346 • FBMI, http://www.fbmi.ae • Foscarini, http://www.foscarini.com, Tel. 041/5953811 • Florim, http://www.florim.com/it, Tel. 0536/840111 • Grohe, http://www.grohe.it, Tel. 800/289025 • Indino Ceramiche, http://www.ceramicheindino.com, Tel. 0836/992309 • Liebherr, liebherr.com/it distr. BSD, Tel. 800/812626 • Maistri Cucine, http://www.maistri.it, Tel. 045/6835111 • Mdf Italia, http://www.mdfitalia.com, Tel. 02/81804100 • Siemens-BSH elettrodomestici, http://www.siemens-home.bsh-group.com/it, Tel. 800/018346 • Valsecchi, www-valsecchispa.it, Tel. 035/796156
Progetto d’interni: arch. Simona Prete, Crema (Cr), Tel. 0373/630408 – http://www.simonaprete.it
Foto: Cristina Fiorentini
Tratto da Cose di Casa di novembre 2020