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Preservare il meglio del passato personalizzando al contempo gli ambienti a misura di una giovane famiglia di tre persone: il progetto, inserito in un contesto di una casa anni ’30 in stile Vecchia Milano, ha visto pochi e mirati interventi che hanno trasformato il layout in base a specifiche richieste, tra cui quella di avere un soggiorno aperto con cucina a vista e due grandi camere.
Anche gli spazi di servizio ne hanno migliorato la funzionalità; rimane invece inalterato il corridoio di distribuzione, una delle cifre architettoniche distintive dell’abitazione d’epoca.
Le nuove finiture, con una prevalenza di toni neutri come grigio e tortora, fanno da sfondo ai tratti originali, in particolare ai colori delle pavimentazione in graniglia perfettamente conservate.
Foto casa 92 mq, anni ’30
Il progetto
L’abitazione di circa 92 mq è stata riprogettata senza stravolgere il layout originale e conservando le finiture d’epoca, in particolare i pavimenti originali in graniglia. Con poche opere murarie e senza cambiamenti sostanziali, è stato comunque possibile soddisfare specifiche richieste dei committenti, in particolare quella di avere una zona giorno open space, due camere entrambe di dimensioni sufficienti per ospitare due persone e spazi di servizio riorganizzati: due bagni, uno dei quali a uso esclusivo della stanza matrimoniale, e anche una zona lavanderia a scomparsa. La cucina è stata spostata ed è ora a vista sul living. Sfruttando l’altezza dei soffitti, nel bagno en suite è stato ricavato un capiente ripostiglio in quota.
- L’ingresso svolta a elle in un corridoio che diventa asse di distribuzione dell’appartamento. Questa zona di passaggio è stata ridimensionata per ampliare, in fondo al percorso, il volume del bagno diventato a uso esclusivo della camera matrimoniale.
- Nella zona giorno, demolendo il tramezzo centrale che divideva le due stanze preesistenti, è stato ricavato un ambiente unico che integra la nuova cucina a vista.
- Nella parte notte il layout non è cambiato, ma quella che in precedenza era la cucina indipendente è diventata la seconda camera. Sia questa stanza che la matrimoniale sono disimpegnate dal corridoio e si sviluppano in linea sul lato a sinistra dell’ingresso.
- La zona dei servizi vicino all’ingresso è stata rimodellata in modo da ricavare, di fianco al bagno, un angolo lavanderia in nicchia, sul retro del quale trova posto l’armadio della camera, ugualmente inserito in una rientranza. La porta del bagno è stata spostata sul lato a sinistra dell’ingresso ed è ora scorrevole interno muro.
Soggiorno open space
Negli interventi architettonici e nella scelta delle finiture, l’approccio è stato conservativo come nel caso dei pavimenti restaurati. Ogni ambiente ha una propria identità cromatica: neI soggiorno, il beige delle pareti ha messo in risalto le cornici e gli stucchi in gesso a soffitto, che sono stati lasciati bianchi.
1. Classico e design in mix&match
L’atmosfera rétro del living si compone non solo dalle tonalità patinate degli sfondi, ma anche dal progetto d’arredo che vede sapientemente accostati pezzi di recupero e di modernariato a icone del design anni ’50 e a lampade di produzione attuale che ne ricalcano lo stile.
2. Una nuova fascia di parquet per la porzione di pavimento in corrispondenza del muro demolito
In origine i due ambienti della zona giorno erano indipendenti, separati da un tramezzo che è stato demolito per ottenere un open space. Per raccordare i diversi materiali dei pavimenti delle due stanze preesistenti – cementine e parquet – e per coprire le tracce della demolizione, è stata inserita una fascia di riempimento in listelli di rovere. La vecchia superficie e la nuova sono state lamate per renderle omogenee nella tonalità e perfettamente complanari.
3. La libreria vintage di recupero modificata
Fissato alla parete di fronte al divano, il mobile a giorno con montanti in ferro e ripiani in legno di noce è un modello vintage di recupero. Grazie alla sua modularità, è stato possibile disassemblarlo e rimontarlo, modificando la composizione in modo da poter disporre di un vano aperto centrale per la tv e di una postazione integrata per lo smartworking.
Il corridoio conservato ma ridimensionato
Il corridoio è in corrispondenza del muro di spina centrale e funge anche da disimpegno tra gli ambienti giorno e quelli della zona notte. Sono state conservate, lungo il passaggio, le porte originali in legno e vetro satinato, riverniciate in una tonalità desaturata di verde in nuance con quella utilizzata per alcune pareti.
- Vuoi valorizzare il tuo corridoio? Leggi su questo argomento gli articoli I consigli dell’archietto Clara Bona e l’articolo su Come valorizzare il corridoio
4. Le cementine ieri e oggi
All’ingresso, nel corridoio e nelle camere sono stati conservati i pavimenti in cementine che formano scacchiere e composizioni decorative. In fase di ristrutturazione gli elementi mancanti sono stati ripristinati con nuovi pezzi realizzati artigianalmente sul disegno di quelle anni ’30. Una volta restaurate con stucco le fughe tra una marmetta e l’altra, si è proceduto alla lamatura e lucidatura per uniformare.
Cucina a vista, in linea su una sola parete, con tavolo al centro
La cucina, che occupava in precedenza l’ambiente indipendente vicino all’ingresso, è ora parte integrante dell’open space della zona giorno e completamente a vista. La posizione della composizione in linea, lungo la parete di fondo, è stata dettata da motivi impiantistici e anche dalla volontà di non coprire il disegno del pavimento in cementine che definisce invece ora l’area living.
5. Serramenti nuovi
L’appartamento era già stato parzialmente ristrutturato circa 20 anni fa e in quell’occasione i vecchi serramenti in legno erano stati sostituiti con modelli in pvc a taglio termico (sia all’interno sia all’esterno) e con vetrocamera che riprendono la forma originale.
6. L’impianto termico
Il riscaldamento è autonomo come in tutte le altre unità immobiliari; i radiatori erano già stati sostituiti in precedenza. La caldaia nuova è stata spostata nel mobile dell’ingresso.
Camera con bagno a uso esclusivo
La camera matrimoniale ha mantenuto posizione e dimensioni invariate rispetto allo stato di fatto, ma è ora completata da un bagno a uso esclusivo. Quest’ultimo, che si apriva in origine in fondo al corridoio ed era uno spazio lavanderia, è stato ampliato e orientato in modo da essere accessibile direttamente dalla stanza. Il total blu delle pareti si ispira all’idea di una grande “scatola”.
7. Colore avvolgente e “notturno”
Ogni ambiente della casa è caratterizzato da una scelta cromatica ben precisa: anche la camera matrimoniale, come la zona giorno e i bagni, è definita da una tonalità desaturata, in questo caso un grigio blu che decora le pareti e la porta rasomuro del bagno a uso esclusivo. Il colore coprente dell’idropittura opaca richiama uno di quelli contenuti nel pattern geometrico delle cementine originali a pavimento.
Bagno
Nel bagno della camera matrimoniale la colonna tecnica condominiale che sale in posizione d’angolo è stata tamponata e rinforzata. In questo modo è stato possibile ottenere, sui due lati, la profondità sufficiente per inserire a filo, da una parte il mobile sospeso con lavabo d’appoggio, dall’altra il box doccia in muratura (entrambi in nicchia).
8. Due ribassamenti come ripostiglio e vano tecnico
Nell’abitazione d’epoca le altezze dei soffitti sono elevate, circa 340 cm: questa caratteristica è stata valorizzata nel progetto riducendo al minimo indispensabile i ribassamenti. Soltanto nel bagno a uso esclusivo della camera, è stata realizzata una controsoffittatura portante di circa 90 cm che ha permesso di ricavare il volume per un capiente ripostiglio in quota e per contenere la macchina dell’impianto di climatizzazione canalizzato. Un altro ribassamento tecnico, di pochi cm, ha riguardato l’ambiente di servizio, vicino all’ingresso.
9. Bagno con parete effetto rilievo
Nel bagno della camera, la zona lavabo è messa in risalto dallo sfondo della parete, rivestita a tutt’altezza con una composizione geometrica di piccole piastrelle colore verde acquamarina a forma di triangolo equilatero. La smaltatura irregolare e le fughe in leggero rilievo stuccate in una tonalità più sfumata di verde danno alla superficie un sorprendente effetto 3D.
Camera bambini
La zona notte si sviluppa sul lato sinistro dell’appartamento rispetto all’ingresso e al corridoio centrale. Tre i locali in sequenza: il bagno che è stato modificato ottimizzando gli spazi e mantenendo la vasca; la camera dei ragazzi che ha preso il posto dell’ex cucina; infine la stanza matrimoniale
10. La boiserie dipinta
Lungo il perimetro della camera, le pareti sono evidenziate – fino a 150 cm da terra – da una pittura verde scuro: l’effetto è quello di una “boiserie” filomuro dal sapore classico. Diversamente dalle altre stanze, dove i colori sono perlopiù idropitture, in questo caso si è usato uno smalto all’acqua lavabile, più pratico e “a prova di bambino”.
11. Tappeto a scacchi
Il pavimento della camera dei ragazzi è tra quelli originali della casa meglio conservati. Ogni marmetta misura 20 x 20 cm: combinate formano un grande tappeto con una scacchiera in grigio e rosa e una cornice perimetrale a motivo geometrico che riprende gli stessi colori.
12. Ante in legno forato per i contenitori sotto la finestra
Il volume sotto il davanzale interno conteneva in origine il contatore del gas che è stato spostato sul balcone. Ora le stesse ante in legno forato chiudono due capienti vani contenitori.
Bagno con piastrelle e nicchie rosa
La parete dietro il lavabo e quelle che circondano la vasca sono rivestite con piastrelle rettangolari rosa, alte e strette come listelli. Posate in verticale a correre, sono ritmate dalle fughe bianche in evidenza. Il modello è di produzione attuale, ma diversi elementi contribuiscono a sottolinearne l’ispirazione ai bagni anni ’30: i bordi “diamantati” con taglio a 45°, la smaltatura lucida e il mix, nella composizione ton sur ton, di tonalità più intense o tenui di rosa.
13. Nicchia tecnica
Nel bagno “rosa” accessibile dall’ingresso, il muro perimetrale che confina con il pianerottolo condominiale è stato inspessito con una controparete in muratura da circa 10 cm in corrispondenza del wc, in modo da poter alloggiare la cassetta di scarico. Sopra, in corrispondenza, sono state scavate due nicchie la cui profondità, di circa 15 cm, è evidenziata dalla tinteggiatura con smalto rosa che protegge dall’umidità.
Ingresso illuminato da oblò sopraluce del bagno
La zona dell’ingresso, con l’adiacente bagno, è stata quella interessata da maggiori cambiamenti durante la fase di ristrutturazione. L’obiettivo era di recuperare un volume compatto a scomparsa in cui concentrare diverse funzioni. Il colore verde, presente in diverse sfumature nei vari ambienti della casa, uniforma qui le ante del mobile e le pareti.
Il bagno degli ospiti, accessibile dall’ingresso, è ampiamente illuminato dalla portafinestra affacciata su un piccolo balcone. Per lasciare filtrare la luminosità naturale anche nell’atrio, che è invece privo di aperture, l’idea progettuale è stata quella di realizzare un oblò sopra lo stipite della porta dell’ambiente di servizio. Con diametro di 70 cm, la finestra interna è chiusa da un vetro trasparente fisso.
Quadro elettrico e caldaia nascosti insieme alla lavanderia all’ingresso
Sulla parete di fronte alla porta d’ingresso è stata ricavata una rientranza profonda 70 cm chiusa da quattro ante a battente in laccato verde opaco che si allineano alla pittura nella stessa tonalità della parete ortogonale, intorno alla porta del bagno. Il capiente volume contenitore è ripartito in moduli alti 290 cm: una colonna tecnica con la caldaia e il quadro elettrico, la colonna lavanderia con la lavatrice e asciugatrice impilate, un guardaroba doppio per i cappotti con appenderie e ripiani.
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Progetto: Lascia La Scia Architecture, via Boncompagni 57, Milano – http://www.lascialascia.com
Foto: Studio Roy
Styling: Lidia Elisa Covello
RFZ 0423