Una casa nuova su due livelli, appena ultimata, con pochi interventi è stata modificata nella distribuzione per venire incontro alle esigenze dei proprietari, diverse rispetto alla suddivisione standard iniziale. Per il piano terra è previsto quindi un openspace strettamente collegato con la cucina: una soluzione che consente di usufruire al meglio dell’abbondante luce naturale; sopra, invece, le camere sono state organizzate con guardaroba e spazi di servizio attrezzati. Mobili realizzati su misura e mirati contrasti cromatici contribuiscono a individuare ambienti e aree funzionali.
- Nel soggiorno aperto una quinta curva separa solo parzialmente la zona conversazione – disposta in piena luce – da una più raccolta area pranzo. Alle spalle dell’elemento angolare del divano, una grande vetrata lascia intravedere il terrazzo. Il pavimento è in parquet industriale di teak: il motivo degli stretti listelli che caratterizza questa superficie è ripreso dal disegno sul frontale del mobile sospeso con il televisore. Il tappeto bianco davanti alle sedute è realizzato con petali di feltro ottenuti da materiale di recupero. • Divano: Albers di Minotti, design Rodolfo Dordoni • Tappeto: Crearicrea
- Due tagli nel muro: Nel living la continuità della parete che fa da sfondo al mobile tv sospeso è interrotta da due “tagli”, uno verticale e l’altro – nella fascia più alta del muro – orizzontale. Oltre ad avere una funzione estetica, queste fessure lasciano filtrare la luce, rispettivamente nel vano scala e nel ripostiglio ricavato nell’altezza del sottoscala.
Eliminati i preesistenti tramezzi, la zona giorno è diventata un ambiente aperto con divisioni più flessibili. Al centro dello spazio, una parete curva definisce spazi e aree funzionali.
- Quinta curva che separa: Realizzato in muratura con andamento semicircolare, questo elemento divisorio sostituisce le preesistenti pareti e avvolge, definendola, la zona pranzo arredata con un tavolo rotondo, la forma più adatta al profilo della quinta Questa struttura curva, che scherma parzialmente anche la zona conversazione e la cucina, consente di ottenere un segno marcato, estetico e funzionale allo stesso tempo, per dividere le aree senza separare gli spazi. Ha uno spessore di circa 10 cm ed è stata tinteggiata in colore grigio tortora, così da “emergere” visivamente rispetto agli altri muri, che invece sono bianchi.
- C’è posto per lo studio La parete curva non si innesta nel muro perimetrale del living ma è scostata di circa 20 cm. l Una distanza sfruttata con un lungo piano d’appoggio che, partendo dalla cucina, si prolunga fin da questa parte e termina con uno scrittoio. Il mini office risulta quindi inserito nello “spicchio” lasciato libero tra la quinta e il muro. Il piano, completato da uno sgabello di design, è in legno laccato al poliestere lucido e riflettente, fissato alla parete tramite perni a scomparsa.
- Una nicchia-libreria: L’altra struttura divisoria presente nella zona giorno è la spalla in muratura che delimita sia il bagno sia la composizione in linea della cucina. La parete non è a tutta altezza, ma si raccorda con la controsoffittatura in cartongesso che, realizzata sopra la cucina, nasconde le macchine e le condutture dell’impianto di climatizzazione; ampie griglie di ventilazione consentono la diffusione dell’aria fresca e calda nei diversi ambienti. Una volta intonacato e tinteggiato di bianco, il ribassamento diventa tutt’uno con la parete, senza soluzione di continuità. Nella parte retrostante – cioè verso il living – lo stesso elemento divisorio si articola in una rientranza che ha profondità di circa 20 cm: attrezzata con ripiani in tamburato di legno laccato opaco, diventa una capiente libreria a ingombro minimo. L’angolo pranzo è arredato con un tavolo rotondo in laccato bianco opaco, caratterizzato dalla linea sottile del piano e dall’insolita forma del basamento; lo completano sedie coordinate. • Tavolo e sedie: S-Table (in Cristalplant, da 140 cm, 3.655 euro) e M1 (257 euro). Entrambi di Mdf Italia.
- La cucina è arredata con una composizione in linea laccato lucido color nocciola: il piano di lavoro, interamente realizzato in Corian bianco, integra la vasca del lavello. Stesso materiale anche per il top del tavolo sistemato al centro e alto come un bancone da bar, utile anche come piano di lavoro supplementare. In quest’ambiente sono state scelte tonalità chiare anche per tinteggiare le pareti e la fascia tra le basi e i pensili. • Cucina: Varenna by Poliform • Piano cottura: Alpes Inox
- Il piano superiore, occupato dalla zona notte, ha dimensioni più contenute rispetto a quello sottostante. Alla superficie interna, circa 40 mq, si aggiunge lo spazio all’aperto di un balcone abitabile annesso alla camera matrimoniale. • Applique: Glo-Ball Mini • Rivestimenti comodini: Crearicrea
- La camera matrimoniale è arredata da un letto tessile con testiera imbottita; anche i due comodini rotondi sono rivestiti con un originale tessuto formato da petali bianchi. Le zone lettura sono illuminate da due piccole applique in vetro opalino che risaltano sullo sfondo arancio della parete. • Letto tessile: Plaza di Flou
In questo caso la forma leggermente allungata della camera da letto si presta a ricavare facilmente una cabina armadio indipendente all’interno della stanza, dalla parte opposta a quella del letto. Sfruttando le tre pareti esistenti, è stato infatti sufficiente “ritagliare” un rettangolo profondo circa 120 cm e chiuderlo frontalmente con una grande porta scorrevole formata da due pannelli fissi e due mobili; a tutta altezza, è in tamburato di legno, un materiale leggero in quanto vuoto all’interno.
Il guardaroba è stato attrezzato con un’armadiatura continua profonda 60 cm che occupa tutta la parete di fondo, alternando vani appendiabiti, ripiani e cassettiere. Davanti rimane uno spazio di circa 60 cm che consente un movimento agevole e una comoda apertura di ante e cassetti.
Superfici minime
In base a quanto stabilito dalla maggior parte dei regolamenti edilizi e d’igiene comunali, lo spazio della cabina armadio viene conteggiato nel calcolo della metratura minima richiesta per la camera (nella maggior parte dei Regolamenti per la stanza matrimoniale sono obbligatori 14 mq, per la singola 9 mq). Quindi la superficie minima necessaria si può raggiungere includendo quella della cabina, che deve essere però a uso esclusivo della stanza e accessibile da questa.
- Due bagni, due stili. Più sobrio quello al primo piano, tutto giocato sui toni neutri; vitaminico e dal look giovane, invece, l’ambiente al piano terra dove il colore dominante è il lilla. Il mosaico è il rivestimento scelto per le pareti di entrambi i bagni: in quello al piano terra, la miscela è sui toni del viola, con fughe bianche in evidenza; total white invece per l’altro, con macrotessere 5×5 cm che coprono l’interno del box doccia in muratura. Entrambi gli ambienti hanno mobili sospesi realizzati su misura su cui poggiano i lavabi. • Rivestimenti in mosaico: Appiani • Lavabi da appoggio: Serie 500 di Pozzi-Ginori (nella versione base, iva esclusa, 175 euro) • Rubinetteria: Da-da Mono Design di Zazzeri
Piano terra: bastano poche divisioni
La nuova distribuzione del piano terra, riducendo al minimo le separazioni, ha permesso comunque di ottenere zone ben individuate. L’ingresso si apre sull’area pranzo e sul soggiorno, mentre due porzioni di parete – una delle quali curva – schermano parzialmente la cucina. Il bagno è preceduto da un antibagno utilizzato come lavanderia. Con la sua ampia superficie di circa 25 mq, arredato come un soggiorno, diventa a tutti gli effetti una stanza in più all’esterno: questo spazio, aperto in alto e sul fondo, è protetto invece lateralmente da vetrate.
Primo piano: zona notte ben suddivisa
All’arrivo della scala, un disimpegno distribuisce i diversi ambienti. Oltre al bagno e alla camera matrimoniale, completa di cabina armadio, è stata ricavata un’altra grande stanza che occupa interamente uno dei lati corti della pianta: illuminato da una grande vetrata, questo spazio è utilizzato come studio e come camera degli ospiti.
Progetto: Studio Zerbini Villani, Milano
http://www.zerbinivillani.altervista.org
Foto: Cristina Galliena e Guelfa Rugarli