Una casa con tanto colore. Dal rosa al rosso, passando per il blu-grigio

I tratti originali dell'abitazione di 145 mq sono stati rinnovati recuperando materiali e dettagli d'epoca. E rivisitati con inserti contemporanei, con un risultato vivibile ed easy

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografa Cristina Fiorentini
Pubblicato il 15/04/2019Aggiornato il 31/10/2024
Una casa con tanto colore. Dal rosa al rosso, passando per il blu-grigio

L’appartamento, che si trova in un edificio anni ’30, è stato ristrutturato in più step nel corso degli anni, così da renderlo sempre più attuale e funzionale, nel rispetto dello stile originario. Pur con diverse graduali modifiche nel layout che hanno permesso di valorizzare al massimo una pianta “difficile”, sono stati infatti conservati il più possibile materiali e finiture preesistenti: a cominciare dai pavimenti in seminato e in parquet che si alternano nei diversi ambienti; anche i serramenti e le porte interne in legno e vetro risalgono al periodo di costruzione della casa.

La tripla esposizione, che amplifica la luminosità naturale, è enfatizzata dagli sfondi chiari che contribuiscono a mettere in risalto la vivace palette cromatica degli elementi d’arredo. Dal punto di vista strutturale, l’ultimo intervento in ordine di tempo ha previsto la realizzazione del secondo bagno, necessario per un’abitazione di circa 145 mq più il terrazzo, abitata da una famiglia di quattro persone; anche i vani di servizio sono stati resi più funzionali con piccole opere. La cucina-pranzo verandata: con pareti e soffitti vetrati, è integrata nel grande terrazzo che corre lungo un intero lato dell’abitazione ed è adibita a cucina e zona pranzo: per stare “quasi fuori” tutto l’anno.

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  • soggiorno
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Il progetto

Nell’abitazione di 145 mq, la forma insolita e irregolare della pianta è dovuta alla posizione d’angolo occupata nell’edificio da quest’unità immobiliare. La suddivisione tra zona giorno e parte notte della casa è favorita dallo sviluppo “a doppia elle”del disimpegno unico che distribuisce i diversi ambienti: la camera matrimoniale passante tra soggiorno e zona d’ingresso costituisce però un collegamento tra le due aree della casa. Il living affaccia su un terrazzo di circa 35 mq: la serra è stata trasformata in una cucina “in e out”, completa di tavolo da pranzo.

Tutti i lati della casa, a eccezione di quello dell’ingresso, sono affacciati all’esterno: così la luce può filtrare da varie angolazioni nelle diverse ore della giornata.

La casa ha doppio ingresso: dal pianerottolo, una porta si apre sul disimpegno che porta alla zona giorno, l’altra è di fronte alla camera dei ragazzi e di fianco al guardaroba.

Il volume della cucina si prolunga anche con una rientranza “ritagliata” all’interno del bagno: questo spazio, in precedenza utilizzato come ripostiglio, ospita ora la zona cottura e il frigorifero.

Il secondo bagno è stato ricavato sottraendo solo pochi metri quadrati a ciascuna delle due camere, tra le quali è ora posizionato. Accessibile dal disimpegno, è dotato di finestra affacciata sulla balconata.

piantadem-costr

 

soggiorno

Il living è illuminato da più direzioni: oltre che da finestre e portefinestre distribuite su due lati, anche da tagli vetrati fissi con vista sul terrazzo, schermati da leggeri tendaggi a rullo. Le finiture, nelle calde tonalità del rovere, viola e rosa fucsia, includono anche spunti decorativi con motivi optical anni ’70: le due poltroncine con tavolino estraibile, poste una di fronte all’altra a destra e a sinistra della vetrata, sono le Eclettica di Plinio Il Giovane; quella bianca in primo piano è la Louisiana di De Padova, design Vico Magistretti. La lampada da terra che ricorda un lampione è un modello vintage anni ’60. Il quadro tra le due aperture è opera di Pedro Zamora.

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Nella zona conversazione, sull’altro lato del living, un divano rivestito in tessuto grigio (Palestro di De Padova) e cassettiere su ruote in finitura argentata (Reflex di De Padova) sfruttano i due sottofinestra: pezzi contemporanei ben inseriti nella cornice classica del parquet anni ’30 posato a spina di pesce e dei serramenti originali in legno laccato bianco. Una stuoia in cotone a righe giallo, verde, fucsia riprende la palette di colori dominanti della stanza.

corridoio

Di fronte alla porta d’ingresso è stata realizzata un’armadiatura in nicchia a tutta altezza, rifinita in bianco come le pareti e con le maniglie incassate: ha profondità ridotta di soli 45 cm, ed è utilizzata sia come ripostiglio sia come guardaroba per i cappotti. Di seguito, il percorso porta verso il soggiorno: il passaggio è segnato dal diverso tipo di pavimentazione, dal seminato al parquet, e anche da un leggero cambio di quota, con un gradino in discesa. Nel passaggio tra l’ingresso e il soggiorno spiccano due complementi dalle linee molto diverse tra loro, ma entrambi di gusto contemporaneo: a soffitto, la scenografica lampada a sospensione Hope di Luceplan; a terra l’appendiabiti stilizzato in policarbonato arancione è un progetto di Luca De Padova.

Copertura e pareti vetrate trasparenti, con tre lati affacciati sul terrazzo, per una luminosa cucina “en plein air”: l’ambiente a veranda, che costituisce il prolungamento del soggiorno, ospita anche l’area conviviale. La composizione della zona operativa, sviluppata in più blocchi, sfrutta inoltre una nicchia già esistente lungo la parete perimetrale, quella che confina con il bagno.

Tre lati vetrati, più il tetto
La struttura verandata che aggetta sul terrazzo e ospita la cucina ha il telaio in alluminio verniciato antracite; i pannelli che la delimitano, su tre lati e in alto, sono in lastre di doppio vetro stratificato di sicurezza. La copertura inclinata è protetta esternamente da una tenda da sole in fibra acrilica idro-oleorepellente che può essere aperta o chiusa tramite un sistema di controllo motorizzato. La pavimentazione del terrazzo esterno è in gres porcellanato, mentre per la veranda è stato scelto un parquet in listoni di rovere che si avvicina nell’essenza a quello antico del soggiorno. A differenza degli altri ambienti della casa, riscaldati da un impianto centralizzato a radiatori, per la climatizzazione della cucina è stato installato un impianto split a pompa di calore: l’unità esterna è posizionata sul terrazzo, quella interna, installata sopra la zona cottura, è nascosta da un pannello a lame orientabili: rifinito nella stessa tonalità della parete, risulta del tutto invisibile quando non viene utilizzato.

terrazzo

Nella zona pranzo della cucina, il tavolo rotondo con piano in cristallo e base in legno (Vidun di De Padova, design Vico Magistretti); le sedie con braccioli sono le Marocca, sempre di De Padova. L’area conviviale è illuminata dalla lampada da terra a braccio orientabile Tolomeo Mega di Artemide, design De Lucchi-Fassina.

Nella zona notte
 
La camera dei ragazzi si apre proprio di fronte al secondo ingresso dell’abitazione. L’ambiente era in precedenza adibito a salotto, come si può notare dal serramento a tutta altezza in legno laccato bianco e vetro testurizzato semitrasparente, con pannelli fissi e doppio battente centrale: tipico di un ambiente giorno e conservato nella sua forma originaria, lascia filtrare abbondantemente la luce in tutto il corridoio. I due diversi tipi di pavimentazione scandiscono il passaggio interno. 
 
cameretta

Nella stanza dei ragazzi il letti basso e quello a soppalco collegato da una scala a pioli, in pino verniciato bianco opaco, sono sistemati lungo la parete a destra della porta vetrata. Si tratta del modello Stora di Ikea.

Parquet a spina di pesce

In tutti gli ambienti dove erano presenti sono state conservate le pavimentazioni in listelli di rovere con posa in diagonale incrociata e cornice perimetrale a correre: uno schema, questo, molto diffuso in passato degli ambienti classici e che prevede diverse varianti. In questo caso, si tratta di un parquet a spina di pesce all’italiana, appunto con posa degli elementi a 45° tra loro. Le superfici d’epoca sono state restaurate, lamate e trattate a olio.

Seminato decorato
È in questo materiale – tipico delle case degli anni ’30 – il pavimento di corridoio, bagno e studio. Il seminato si ottiene con graniglie di marmo e altri frammenti minerali di colori e misure diversi posati su un sottofondo di malta in modo da ottenere un’uniformità cromatica o accostamenti decorativi; si procede poi alla battitura, levigatura e rifinitura a cera o con altro prodotto lucidante.

 

camera

Nella camera matrimoniale, la boiserie realizzata su disegno dal falegname (Merati arredamento) fa da sfondo al letto. Tappeto volante di Flou. I comodini bianchi sono contenitori della serie I componibili di Kartell. Sulle porte interne, tutte originali in legno e vetro testurizzato, le maniglie sono di Olivari. Il quadro alla parete è opera di Giuliano Giagheddu.

 

Nel bagno principale, quello già esistente prima della ristrutturazione, la forma irregolare della pianta è compensata dall’ampiezza della metratura, superiore ai 7 mq. L’intervento non ha quindi comportato particolari modifiche nella disposizione di base degli elementi; è stata ricavata, in più, una doccia in nicchia. La pavimentazione preesistente, in seminato sale e pepe, è stata restaurata e conservata perché di forte impatto estetico e perché tornata di moda.

bagno

Nella pianta a forma di poligono irregolare del bagno è stato sfruttato anche il lato più corto, quasi una “punta” di fianco alla finestra: in quest’angolo, ribassato da una controsoffittatura in cartongesso nella quale sono incassati i faretti, è infatti installato il box doccia in muratura. Evidenziato dal rivestimento in gres grigio scuro (lo stesso della fascia bassa delle pareti) e chiuso semplicemente da pannelli vetrati che non arrivano a tutta altezza, sembra come inserito in una rientranza ricavata appositamente. Nel bagno, caratterizzato da larghezze e profondità diverse dovute all’andamento obliquo di una delle pareti, i sanitari sono sospesi (di Ceramica Flaminia) e la vasca (di Bette), il box doccia in muratura e i lavabi tondi a semincasso (di Simas) sono installati su lati diversi. I rivestimenti ceramici nella doccia e sulle pareti sono nella finitura Dragon Black di Casalgrande padana.

studio

Lo studio occupa la stanza più piccola, a destra dell’ingresso principale della casa e di fianco al bagno grande. La scrivania e la sedia su ruote sono di De Padova, rispettivamente il modello Scrittarello, design Achille Castiglioni, e Cirene, design Vico Magistretti. Il mobile a destra è stato realizzato su disegno da Merati Arredamenti.

 

Progetto: Studio A2architetti, Milano, a2architetti.it@gmail.com
Foto: Cristina Fiorentini

 

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