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Nel quartiere residenziale di Borgo Nuovo a Torino si possono ammirare palazzi dell’800 di grande pregio architettonico, come quello in cui si trova l’appartamento fotografato. Gli interni conservano diversi tratti d’epoca che si integrano armoniosamente con inserti contemporanei, soluzioni d’arredo su disegno e rivestimenti personalizzati da una palette cromatica morbida.
L’intervento di ristrutturazione ha comportato una parziale ridefinizione del layout a misura di una famiglia di quattro persone, con la scelta poco canonica di sistemare la zona notte vicino all’ingresso per ottimizzare gli spazi e fruire della luminosità naturale.
Importanti e quanto mai necessarie, considerando lo stato di abbandono in cui si trovava l’abitazione, sono state anche le opere di restauro conservativo eseguite, a cominciare dal recupero delle volte originali e degli affreschi. Gli interni rinnovati sono completati da pezzi d’autore, anche di modernariato, e da lampade di design.
Borgo Nuovo a Torino
È una zona residenziale signorile, quella in cui si trova l’appartamento: i primi insediamenti di Borgo Nuovo risalgono al ‘600 ai tempi di Carlo Emanuele I, quando la città cominciò a espandersi verso Sud. Lo sviluppo maggiore è stato però soprattutto negli anni centrali dell’Ottocento; furono allora costruiti palazzi prestigiosi destinati all’alta società. L’abitato ruota intorno a piazza Vittorio Veneto, tra via Maria Vittoria, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II, via Roma (che un tempo di chiamava “via Nuova”), in prossimità del fiume Po, sul quale affacciano molti edifici. Circa un decennio fa, dopo un periodo di decadenza, l’area è stata riqualificata: nel 2010, una tappa importante è stata la pavimentazione di piazza Vittorio Veneto. Borgo Nuovo continua a essere una quartiere residenziale elegante, ma ha assunto anche una vocazione commerciale e artistica; è inoltre ricco di locali e caffè.
Foto casa 150 mq
Il progetto
Nel grande appartamento di circa 150 mq (al netto dei muri) la presenza di tre pareti portanti di elevato spessore, che nell’abitazione si “incrociano” al centro, pone vincoli al layout, predefinendo forme e dimensioni dei diversi ambienti. Poiché i più ampi e luminosi sono in fondo all’abitazione, la scelta progettuale è stata quella di utilizzarli per il living, la cucina e il pranzo, sistemando invece la zona notte e i servizi dalla parte dell’ingresso. Interventi di demolizione e costruzione sono stati invece eseguiti sui tramezzi per rimodellare i volumi e riorganizzare le funzioni. La ristrutturazione ha comportato anche il recupero e il restauro di architetture ottocentesche.
- La zona giorno è divisa al centro da un muro portante che separa lo spazio del living da quello della cucina-pranzo affacciata verso il cortile con una balconata lunga e stretta. Gli ambienti sono collegati da due porte a doppio battente.
- L’esposizione dell’appartamento è su due lati, con il soggiorno e le camere dei ragazzi che affacciano verso strada, anche con due piccoli balconi mentre la matrimoniale e la cucina-pranzo guardano verso il cortile.
- I due bagni adiacenti sono uno a uso esclusivo della camera e l’altro accessibile dal disimpegno. Dalla balconata su cui affacciano un ambiente di servizio e la stanza matrimoniale si accede al vano esterno della lavanderia.
- La camera matrimoniale è preceduta da un disimpegno passante adibito a cabina armadio e attrezzato sui due lati liberi. Il bagno a uso esclusivo è delimitato da una porzione di muro di spina.
- La zona notte è divisa in due dal corridoio dell’ingresso che, delimitato a sinistra dal muro di spina, prosegue verso il soggiorno. Rispetto all’entrata, a destra ci sono le due camere dei ragazzi, a sinistra la matrimoniale e il bagno.
Soggiorno con divani disposti ad angolo
Nel luminoso living della casa, affacciato verso strada, due nicchie preesistenti nello spessore del muro perimetrale sono una attrezzata con ripiani, l’altra chiusa da una porta a doppio battente, per ricavare un utile vano contenitore.
Armadiatura multifunzione double-face con porta integrata
Il corridoio dell’ingresso è delimitato su un lato da una porzione del muro di spina, sull’altro da un mobile su disegno che sostituisce la parete dell’adiacente camera dei ragazzi. La struttura, in mdf laccato rosa cameo opaco, larga 250 cm e profonda 60 cm, non sale a tutta altezza, così da non interferire con le architetture delle volte e con le cornici decorate a soffitto. Si tratta di un’armadiatura multifunzione double-face, composta da moduli che sono in parte a uso dell’ingresso e in parte della camera. Così il pannello con mensola e specchio vicino all’entrata è lo schienale dell’armadio della stanza; speculare, a seguire, è il guardaroba per i cappotti con scarpiera in basso, che si apre invece verso l’ingresso. Infine, il terzo elemento è la porta della camera dei ragazzi, uniformata dalla finitura in rosa come le altre ante e perfettamente complanare, tanto che quando è chiusa fa tutt’uno con il mobile e non se ne percepisce la presenza. L’unica sporgenza è costituita dalla maniglia.
Tavolo da pranzo con piano in marmo di recupero e nuova base su disegno
Nella zona giorno, che ha ritrovato l’altezza delle volte e le cornici a soffitto, la presenza del muro di spina ha reso necessario mantenere la suddivisione in due ambienti. Sono collegati tra loro da due porte vetrate a doppio battente: al centro, lungo la parete, trova posto il tavolo da pranzo: la base è stata realizzata su disegno dei progettisti per poter sostenere il piano di recupero in marmo bianco di Carrara, lasciato dai vecchi proprietari.
Restauro conservativo
Una parte importante dell’intervento di ristrutturazione è consistita nel restauro conservativo degli elementi d’epoca, a cominciare dalle strutture delle volte e dagli affreschi. Per identificare invece tutto ciò che è nuovo, dalle finiture a parete agli arredi su disegno, si è puntato su una palette a colori: dal rosa cameo dei mobili al verde salvia delle pitture, sofisticati e soft.
- Degli affreschi
Nell’attuale soggiorno è stata recuperata – soprattutto sulla fascia alla base della volta – una parte degli affreschi decorativi di fine ‘800 in cui domina la tonalità malva. Il restauro conservativo ha comportato il consolidamento della pellicola pittorica e la stuccatura con malta di calce.
- Dei soffitti a volte
L’abitazione aveva subìto nel tempo diversi interventi non sempre rispettosi dell’esistente. Era stato per esempio ribassato il soffitto dell’attuale soggiorno con due controvolte che avevano nascosto le volte originali sottostanti. Sono state dunque riportate alla luce e restaurate insieme agli affreschi, alle cornici e ai rosoni in gesso, dopo aver demolito le strutture posticce.
- Delle porte originali
Le porte della casa sono tutte originali in legno laccato bianco, con vetrate riquadrate nella parte superiore: i cristalli sono trasparenti od ocra, smerigliati “a bolle” con superficie irregolare, opaca e traslucida (guarda qui come ridipingere il serramenti interni con il fai da te).
- I caloriferi
L’impianto di riscaldamento, già in precedenza autonomo, è stato rinnovato conservando però i preesistenti caloriferi rétro in ghisa con piedini, rilaccati in bianco (guarda qui come fare con il fai da te).
Due nicchie chiuse per ricavare ripostiglio e dispensa
Le rientranze preesistenti, lungo la parete della cucina opposta a quella della zona operativa, sono state chiuse da doppie ante aggettanti, leggermente più larghe rispetto al vano, rifinite nella stessa tonalità salvia della parete. Una rientranza è adibita a ripostiglio, l’altra è una dispensa a ripiani; al centro, il mobile bar è un pezzo di famiglia.
Cucina grigia con isola e armadiature a parete
Cementine e parquet
Lo schema di posa delle pavimentazioni gioca sull’accostamento di due materiali che rispecchiano il carattere d’epoca della casa. Composizioni di cementine dal taglio irregolare definiscono l‘ingresso, dove sono proposte in un mix verde-grigio-ceruleo; e i bagni, dove sono invece tinta unita.
Tutto il resto è parquet di rovere, con listelli posati a spina di pesce all’italiana. Quello originale, che prima era nella zona giorno, è stato recuperato e riposato nelle tre camere. Quanto alla cucina-pranzo, il parquet è nuovo, in rovere fiammato rigato e nodato, levigato in opera e un po’ fessurato per riprendere le caratteristiche di quello vecchio. La finitura è opaca a olio.
Zona notte vicino all’ingresso
Con una scelta progettuale poco comune, ma assolutamente coerente con le caratteristiche della pianta, la zona notte occupa le stanze più vicine all’ingresso. Tra quest’ultimo e la camera matrimoniale è stato interposto un disimpegno passante attrezzato come cabina armadio. La distinzione tra elementi d’epoca e inserti moderni è sottolineata dalla palette cromatica scelta.
Guardaroba passante
Il volume della nuova cabina armadio che, delimitata dal muro di spina, collega l’ingresso alla camera matrimoniale, è stato interamente realizzato in mdf laccato opaco, senza parti in muratura. Sul lato della stanza, la parete divisoria è formata, a destra e sinistra, dai fianchi dei due armadi profondi 60 cm, sistemati uno di fronte all’altro nel guardaroba; quindi da due pannelli di tamponamento simmetrici, sempre in mdf e da una porta rasomuro a doppio battente in laccato rosa. La struttura non arriva a tutt’altezza, è una sorta di grande scatola con coperchio in alto, inserita sotto le volte senza interferire con la curvatura del soffitto.
Sfruttare angolo e nicchia nella camera ragazzi
In tutta la casa le pareti sono trattate con tinte all’acqua in diverse tonalità: quella della camera dei ragazzi è un grigio verdastro, denominato cromarty. La tinteggiatura opaca e patinata è stata effettuata dopo la rasatura a base calce.
UN SECONDO BAGNO RICAVATO DA UNO SOLO
In origine l’abitazione aveva un unico bagno, che in fase di ristrutturazione è stato diviso in due. Quello con la finestra è ora a uso esclusivo della camera matrimoniale ed è attrezzato con box doccia nell’angolo e vasca freestanding. Nella palette cromatica dominano i toni del verde e del grigio e accenti a contrasto in una particolare tonalità di rosa che si ritrova anche in altre stanze della casa.
I due servizi adiacenti occupano il blocco centrale tra la camera matrimoniale e la stanza con cucina e pranzo. Il tramezzo che divide i due ambienti, costruito durante la ristrutturazione, è sagomato con un andamento a esse, in modo tale da ricavare due rientranze, una a uso di ciascuno dei locali.
Negli ambienti di servizio la scelte di rivestimenti e finiture, pur trattandosi di elementi di produzione attuale con caratteristiche tecniche innovative, richiama lo stile classico della casa. Sia le linee che la finitura rame del soffione della doccia e della rubinetteria sono state scelte per richiamare uno stile simile a quello delle ambientazioni descritte da Miss Marple, nei romanzi di Agatha Christie.
Le piastrelle smaltate dei box doccia in muratura, in entrambi i bagni, sono rivestite con elementi in pasta bianca di piccolo formato (5,2 x 16 cm, spessore 10 mm), posati in orizzontale, con la texture di piccoli mattoni. La superficie smaltata glossy, in diverse sfumature di grigio, rende le superficie brillante, con un richiamo ai rivestimenti in bicottura di lavorazione artigianale degli anni ’50.
Bagno della camera matrimoniale
Nel bagno della camera matrimoniale, la nicchia alta e stretta così ottenuta è sfruttata con una colonna scarpiera filomuro a scomparti chiusi e ripiani a giorno, tinteggiata nella stessa tonalità del muro. Il volume, aggettando nell’altro bagno, definisce la profondità della zona lavabo di quest’ultimo. Sulla stessa parete, per agevolare i passaggi e riprendere le linee curve della volta, il mobile lavabo sospeso realizzato su disegno, con frontale cannettato in laccato rosa, si caratterizza per la stondatura del bordo.
Il progetto illuminotecnico gioca un ruolo importante nell’abitazione, valorizza la palette cromatica e mette in risalto i tratti architettonici, come per esempio le volte. Un’accurata ricerca ha selezionato luci tecniche, pezzi iconici dagli anni ’60 agli anni ’80 e modelli contemporanei. Nel bagno della camera, l’applique installata sopra lo specchio richiama il design dei lampioni stradali e si caratterizza per il cavo elettrico saliscendi agganciato al braccio metallico.
Il bagno accessibile dal corridoio
Nel bagno accessibile dal corridoio della zona d’ingresso, la posizione del box doccia in muratura è obbligata, in quanto definita dall’incrocio di due muri di spina che ne determinano larghezza e profondità. I rivestimenti delle pareti interne sono come quelli dell’altro ambiente di servizio
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Progetto: Hom Architetti, arch. Stefania De Paola, arch. Roberta Massetti, arch. Sabrina Saldo con arch. Ottavia Giannone, Torino
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Foto: Barbara Corsico
Styling: Chiara Dal Canto
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