Una vecchia cascina diventa casa di campagna con arredi vintage e di design. Foto e video

Immersa in un bosco collinare, una vecchia cascina conserva all'esterno l'aspetto delle abitazioni rurali di un tempo e regala inediti ambienti interni. Spazi svuotati e ridisegnati in chiave contemporanea, dove convivono arredi vintage, design, opere d'arte, soluzioni su misura. Fra nuove finiture e restauri conservativi

Luisa Bellotto
A cura di Luisa Bellotto, Monica Mattiacci
Pubblicato il 29/01/2024Aggiornato il 14/02/2024
Una vecchia cascina diventa casa di campagna con arredi vintage e di design. Foto e video

Muri in pietra, tetto in tegole e il verde dolce e rigoglioso della Toscana. Con questo biglietto da visita, la cascina di 100+110 mq sulle colline aretine del Chianti, in una frazione di Montevarchi, si pone come tipico esempio di architettura rurale della regione. L’ha scelta come luogo di villeggiatura un manager cosmopolita, collezionista per hobby di foto d’arte. Con una visione precisa: godere di spazi interni ed esterni aderenti a uno stile di vita contemporaneo, senza rinunciare al fascino del genius loci.

Con queste premesse, la scelta è stata quella di mantenere inalterato l’involucro esterno e di riorganizzare gli ambienti interni, in modo da privilegiare spazi ariosi e accoglienti, improntati alla convivialità.

Fulcro del progetto è la rivisitazione dell’ex cantina a pianoterra, ripensata come zona giorno a doppia altezza grazie al taglio di un’ampia porzione del soffitto. Nasce così un living luminoso, di ampio respiro, su cui affacciano un secondo salotto con camino e un ballatoio di collegamento con l’uscita secondaria sull’esterno.

Dal nuovo ambiente a pianoterra, collegato da una scala al livello superiore con zona notte, si snoda il percorso che conduce a sala da pranzo e cucina.

All’esterno viene costruita una piscina con solarium, attrezzata una zona pranzo e organizzato un living-cinema all’aperto. In totale sintonia con la natura.

Foto e video

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Il progetto

Il progetto di ristrutturazione ha comportato diversi livelli di intervento. All’esterno sono state recuperate le pietre ed è stato risanato il tetto. All’interno, fra le opere strutturali, il taglio del soffitto per realizzare il soggiorno a doppia altezza e, al piano terra, il rifacimento del vespaio aerato e dei sottofondi. Sono stati riportati a nuovo gli intonaci delle pareti, dipinte con idropittura tranne nei bagni e nella cucina, dove si è scelto un rivestimento in resina. In resina anche parte della nuova pavimentazione, alternata a parquet. Dove è stato possibile, ci si è riappropriati dei materiali costruttivi originari, come muri in pietra, travi in legno e parti in roccia, per mantenere vivo il racconto della casa.

  • Il nuovo living è diviso in due ambienti: al salotto a doppia altezza segue una stanza tv-cinema (numero 3 nella pianta), collocata sotto il soggiorno in quota. Vi si accede da una porta filomuro, dipinta come le pareti per un effetto mimetico.
  • La cucina è stata lasciata nella posizione originaria. Questo ha permesso di limitare il numero di opere murarie legate sia alla definizione di nuovi spazi sia alla realizzazione (o all’adattamento) degli impianti tecnici. Inoltre è a contatto con la zona pranzo all’aperto.
  • Il salotto in quota, a cui si accede internamente dalla scala in corten, è dotato di camino.
  • In fondo al corridoio, di fronte alla camera matrimoniale, c’è la seconda stanza. Sistemata di fianco a un bagno, è dotata di un accesso autonomo che dà su uno spazio esterno.
  • Cerniera tra zona giorno al secondo livello e zona notte, un locale destinato a studio e hobby dotato di un soppalco. Vi si accede con una scala dai gradini a sbalzo.
  • Il bagno della camera principale è un ambiente aperto, ma i sanitari, impercettibili dalla stanza, sono isolati da una parete chiusa mediante una porta scorrevole. Speculare la posizione della doccia walk-in, con il piatto a filo pavimento rivestito da pietre naturali.
1 Ingresso
2 Living a doppia altezza
3 Sala Tv-cinema
4 Scala in corten
5 Gradino 6 Sala da pranzo
7 Cucina
8 Ingresso 	secondario
9 Vuoto 10 Soggiorno in quota 11 Camino 12 Corridoio 13 Studio-hobby
14 Scala al soppalco
15 Camera matrimoniale
16 Bagno 17 Doccia
18 Sanitari bagno en suite

1 Ingresso 2 Living a doppia altezza 3 Sala Tv-cinema 4 Scala in corten 5 Gradino 6 Sala da pranzo 7 Cucina 8 Ingresso secondario 9 Vuoto 10 Soggiorno in quota 11 Camino 12 Corridoio 13 Studio-hobby 14 Scala al soppalco 15 Camera matrimoniale 16 Bagno 17 Doccia 18 Sanitari bagno en suite

Salotto con divano e poltrone verdi

Il soggiorno al piano terra riflette lo spirito del progetto che persegue una ricercata semplicità: pareti bianche, parquet a listoni di rovere prefinito (di Parital) e resina cementizia sono le finiture che si ritrovano in tutte le stanze. Dove, a tratti, sono state recuperate anche porzioni di pareti in pietra. Materica ed essenziale anche la scala in corten che sostituisce quella preesistente e che è stata realizzata su disegno da Carpenteria DP. Le finestre bianche, uguali in tutta la casa, sono in parte nuove e in parte restaurate. Da notare come la silhouette svettante del radiatore (di Zendher), scelto in nuance con il pavimento in resina, lo trasformi da elemento tecnico in pezzo d’arredo.

soggiorno

Piano piano con affaccio trasparente e ballatoio 

Il ballatoio che affaccia sul soggiorno è in realtà una porzione del solaio preesistente, conservata perché punto di sbarco del secondo ingresso che si trova al piano superiore. Collegato al salotto in quota, è stato rinforzato con opere strutturali in acciaio. A fare da parapetto lastre in vetro stratificato, con telaio sempre in acciaio, che lasciano passare la luce naturale. L’illuminazione artificiale è affidata a strip led inserite in velette di cartongesso.

soggiorno-angolo-conversazione

La zona conversazione è composta da un salotto vintage acquistato nei mercatini dell’usato. Le sedute sono state affidate a un tappezziere che ha rinnovato le imbottiture e cambiato i rivestimenti. Di brocantage anche il tavolino in legno; mentre, in riedizione, la seduta appesa al soffitto è un classico del design, la Bubble Chair firmata Eero Aarnio di AarnioOriginals. È un pezzo d’autore anche la sospensione Zettel di Ingo Maurer, che con il suo volume ampio ma iperleggero riproporziona il vuoto a soffitto. A parete, sopra il divano, il trittico di volti è dell’artista Sergio Fiorentino.

sala-giochi

Al secondo piano, la zona notte è anticipata da un locale studio-hobby, dove su una porzione di parete riaffiora la vecchia muratura in pietra, ripulita e ristuccata.

La zona pranzo tra recupero delle vecchie travi e arredi di design

Dal soggiorno, scendendo un gradino, si passa alla zona pranzo dove prevale la linea più conservativa del progetto cioè quella che lascia spazio all’architettura originaria e alla sua suggestione, ma non rinuncia alla nota di attualità affidata a mobili e complementi. Nell’ampio locale il dialogo fra passato e presente si esprime attraverso il recupero delle vecchie travi a vista e la scelta prevalente di arredi di design. Da questo spazio, superato un varco privo di porta, con un’ulteriore salto di quota si raggiunge la cucina, un ambiente di largo respiro interamente declinato in bianco per enfatizzare la luminosità.

La sabbiatura del legno

Il soffitto della zona pranzo con assito di travi in legno è quello originario. La struttura si presentava infatti ancora in buono stato di conservazione: per ripristinarla al meglio è stata sottoposta a un trattamento di sabbiatura. Si tratta di un sistema di pulitura che permette di rivitalizzare la superficie del legno, con un’azione controllata. Attraverso questa tecnica vecchie travi, ma anche pavimenti e rivestimenti vengono ripuliti da eventuali strati di polvere e vernici che, nel tempo, si sedimentano. In pratica, mediante un compressore ad alta pressione che mescola aria e sabbia, detto sabbiatrice, sulla superficie lignea vengono indirizzate grandi quantità di inerti (di diverse granulometrie, a seconda del tipo di supporto) con un effetto abrasivo. In questo caso, una volta ripulite, le travi sono state state trattate con apposite vernici protettive e in parte dipinte di bianco come le pareti.

tavolo-da-pranzo

Sopra il tavolo “arte povera” di produzione attuale di Riccardo Barthel, spiccano le sospensioni di Tom Dixon: nere, come la mensola a parete, e di forma diversa modulano lo spazio sopra il piano a cui forniscono una perfetta illuminazione. Sono collegate a una canalina esterna che si confonde con le travi. Trait d’union fra le due essenze della casa le sedie Eames Plastic Side Chair DSW di Vitra, con gambe in legno e seduta in materiale plastico. Allineato al tavolo, il grande piatto a parete è un ricordo di viaggio acquistato in Cappadocia e realizzato da un artigiano locale. La sua particolarità è di essere dipinto con una vernice che cattura la luce e di notte si illumina.

La cucina in tre aree funzionali

La cucina superessenziale fa da contrappunto alla zona pranzo. Ispirato a un criterio di pulizia formale e razionalità, il layout della cucina è studiato in modo da lasciare libero un corridoio laterale da cui si accede anche all’esterno. Le tre aree funzionali in cui è divisa sono disposte parallele l’una all’altra: un’ampia armadiatura a parete, una grande isola centrale  con zona operativa e il tavolo da pranzo.

cucina

Il programma di mobili, di Modulnova, riflette un gusto decisamente contemporaneo che privilegia la praticità: ante lisce, maniglie essenziali di facile impugnatura, ampi cestoni con aperture a gola. L’estetica minimal è sottolineata dalle linee geometriche che disegnano i volumi, compresa la cappa cilindrica di Elica. La citazione agreste viene dal tavolo con piano in marmo e dalle sedie in legno acquistati da un rigattiere. Gli accessori, come il setaccio in legno sopra l’armadiatura, rafforzano il legame con l’ambiente rustico.

 

La camera matrimoniale

Al piano superiore, la camera matrimoniale, con bagno en suite, risponde a un’inconsueta e scenografica soluzione progettuale. Alla stanza, arredata con pochi pezzi, fa da sfondo la zona lavabo del bagno open. Inquadrata da una quinta in muratura, con un’ampia apertura centrale e due spalle simmetriche laterali, è affiancata da una doccia walk-in, protetta da una semiparete in vetro e caratterizzata da un originale piatto rivestito in pietra.

Lavabo in marmo di recupero nel bagno

bagno

La zona per la toilette quotidiana è composta da un lavabo in marmo, pezzo di recupero, montato su una base in legno realizzata su disegno daun artigiano. Vi è abbinata rubinetteria a parete, scelta per non sottrarre spazio sul piano del mobile che, simile a un tavolo, è volutamente aperto nella parte inferiore per la presenza del radiatore. Lo specchio rotondo, da rigattiere, ammorbidisce il rigore della composizione e diventa un punto focale nella stanza in dialogo con la sospensione sferica

Camera con zona lavabo a vista

In camera, dove ricorrono legno e resina, spicca l’armadio. È stato prodotto su misura con legno di recupero da una falegnameria locale, Mobili Bencivenni. In una tonalità miele, risalta sul pavimento in essenza più chiara e si accorda bene con il grigio scuro dei muri. Letto e complementi puntano sulla semplicità, ma non trascurano la palette cromatica introducendo la nota di nero presente nei diversi locali. Sospesa sopra il letto, la lampada a boule di Tom Dixon in metallo dorato è un elemento di rottura che illumina l’insieme. Strategica da un punto di vista compositivo e decorativo, la posizione della mappa in bianco e nero di Burning Man 2015: appesa sul muro grigio in camera, raccorda visivamente gli elementi che disegnano la parete del bagno (finestra, fotografie, specchio) con le opere che figurano sopra il letto.

camera-da-letto

Gli esterni della casa

L’abitazione a due piani, più un sottotetto, si sviluppa su livelli differenti che assecondano l’andamento del terreno, con cambi di quota anche allo stesso piano. Vi si accede da due ingressi, posti su lati adiacenti uno a piano terra e l’altro al primo, che affacciano entrambi sul living a doppia altezza. L’esterno in pietra dell’intero corpo di fabbrica è stato recuperato con un intervento di stuccatura e ripulitura.

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L’ingresso principale corrisponde a quello che in precedenza era l’accesso alla cantina. La porta in legno, che ora funge da scuro, è quella originale, ed è stata restaurata da un falegname. A questa è accoppiato un infisso interamente in vetro di sicurezza che lascia filtrare la luce nella stanza. La finestra al piano superiore è stata ampliata, intervento che ha richiesto la pratica edilizia della Scia e un’autorizzazione paesaggistica.

Gli spazi esterni sono stati trattati con la stessa cura degli ambienti interni. Per lasciare intatto lo spirito del luogo, le nuove realizzazioni rispondono a canoni stilistici e costruttivi rispettosi della struttura originaria e del paesaggio. In questo senso, lo spazio antistante la cucina, dove preesisteva una pergola in metallo delimitata da un muretto in pietra, è stato attrezzato con un tavolo di fattura artigianale, che raddoppia la zona pranzo openair.

La piscina per il relax in estate

piscina-e-sdraio

La casa gode di ampi spazi esterni. In una zona protetta da piante secolari è stata costruita una piscina, circondata da un accogliente solarium adagiato su un prato, con il deck in legno di iroko. È arredato con lettini di Ikea e impreziosito con opere d’arte e originali soluzioni tecniche. Nell’angolo, la statua color terracotta è opera dell’artista Matthew Spender. Di lato, invece, il tronco arcuato addossato alla staccionata nasconde la doccia. Si tratta di un tronco di quercia antica che sotto le mani esperte di un artigiano del luogo, con l’hobby dei lavori manuali e del giardinaggio (Fabrizio Bravi), una volta svuotato è diventato il rivestimento del tubo doccia.

planimetria-giardino

  • Intorno alla piscina gli spazi verdi e il deck in legno sono attrezzati con lettini; in un angolo una pergola protegge dal sole un’amaca.
  • Il pergolato davanti alla cucina accoglie la zona pranzo all’aperto.
  • La cascina è circondata da una macchia verde con alberi secolari, che oltre a garantire la privacy del luogo regalano un microclima ideale.
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Il tavolo realizzato di fattura artigianale ha le basi e il piano in pietre naturali a contrasto. La pavimentazione è quella originaria, mentre il cannicciato e la struttura lignea di supporto sono di nuova realizzazione.

L’originale zona relax openair adiacente alla casa è nata dal desiderio di godere di un’area confortevole da condividere con gli amici. Un sogno che si è tradotto in un luogo quasi fuori dal tempo e profondamente radicato nel territorio. Dove, dando sfogo all’ immaginazione e alla capacità di trasformare pensieri in opere, ci si è occupati non solo del layout della zona, ma anche della ricerca dei materiali, per lo più di recupero, della realizzazione di mobili e complementi, del disegno dei percorsi, della posa dei rivestimenti e della sistemazione a verde.

Il primo step è stato il livellamento del terreno, cui è seguita la realizzazione dell’impianto elettrico necessaria per illuminare e rendere davvero funzionale l’ambiente. Attraverso una serie di piccole opere di consolidamento si è definito il parterre delle sedute formate da tavole in legno di castagno di recupero, spesse 4 cm, tagliate su misura e avvitate a un’ossatura sempre in legno. Per schermare le panche, un grande numero di pali dall’aspetto vissuto e difficili da reperire sono stati recuperati da una vecchia recinzione di castagno, riadattati e poi sistemati. Così ha avuto origine la quinta di contenimento del salotto, al centro del quale è collocato anche un tavolino ricavato da un ceppo di ulivo secolare, tagliato su misura e ripulito. Intorno, i sentieri di collegamento sono formati da pietrame murato “a mosaico”. Il living outdoor disposto così su due lati semicircolari non solo favorisce la conversazione, ma assume anche il ruolo di cinema all’aperto. Infatti, nel prato prospiciente, fissato a un’intelaiatura formata da due vecchi tronchi di quercia e da un traverso in legno d’acacia, c’è un grande schermo a scomparsa per la proiezione di film. Piante e specie vegetali sistemate a completamento delle diverse zone hanno ricucito il legame del nuovo sito con l’esistente.

giardino

Di provenienza locale, il legno di castagno con cui sono realizzate le sedute e la palizzata è un’essenza particolarmente resistente alle intemperie.

Indirizzi fornitori

• AarnioOriginals, http://www.aarniooriginals.com • Carpenteria DP, Tel. 055/9738533 • Elica, http://www.elica.com, Tel. 0732/6101 • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.com • Ingo Maurer, http://www.ingo-maurer.com • Mobili Bencivenni, Tel. 055/981929 • Modulnova, http://www.modulnova.it, Tel. 0434/425425 • Parital Group, http://www.paritalgroup.com, Tel. 011/19923073 • Riccardo Barthel, http://www.riccardobarthel.it, Tel. 055/2280721 • Sergio Fiorentino, sergiofiorentino.it, Tel. 333/9503039 • Tom Dixon, http://www.tomdixon.net • Vitra distr. da Molteni&C., http://www.vitra.com, Tel. 0362/3591

Architetto: Studio Eutropia, http://www.eutropia-architettura.it; info@eutropia-architettura.it
Foto: Studio Roy – Styling: Lidia Elisa Covello

 

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