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I 5 vantaggi della ceramica
- Praticità: Bastano acqua calda e un detergente neutro per pulire a fondo un rivestimento in ceramica.
- Resistenza: A condizioni atmosferiche estreme, a prodotti chimici, agli incendi, all’acqua, all’umidità, alle variazioni di temperatura e ai raggi UV. Il ciclo di vita delle piastrelle è stimato intorno ai 50 anni.
- Versatilità: È un prodotto pensato per una vasta gamma di applicazioni. Grazie alla modularità e all’ampia offerta di forme, colori e finiture le piastrelle permettono applicazioni creative e personalizzate.
- Atossicità: I rivestimenti in ceramica non contengono VOC (Composti Organici Volatili); non assorbono odori o altre sostanze contaminanti e non rilasciano alcuna sostanza perché sono inerti. In più, gli adesivi per la posa prodotti dalle maggiori aziende italiane sono privi di solventi, quasi inodori e non infiammabili.
- Riciclabilità: Prima e dopo Il prodotto con materie prime naturali, è riciclabile, con il riutilizzo dopo l’uso nel processo produttivo. Molte delle nuove piastrelle hanno una percentuale di contenuto riciclato proveniente da altri prodotti.
Le ceramiche per gli interni più diffuse
Con il termine generico di ceramiche, s’intende un prodotto ottenuto dall’impasto di materie prime come argilla, sabbia e terre naturali, in seguito lavorato e cotto in fornaci. Le differenti tipologie, con relative caratteristiche di qualità e resistenza, dipendono dal tipo di impasto, dalla lavorazione e dal tempo di cottura del materiale. La gamma di prodotti tra cui è possibile scegliere le piastrelle in ceramica, sia per rivestimenti che per pavimento, è molto ampia. Tra le principali:
Monocottura
Sono piastrelle realizzate con la cottura contemporanea del supporto ceramico e dello smalto, garantendo un prodotto molto sottile, che riduce i costi di produzione e di trasporto. Possono essere a pasta rossa o a pasta bianca. Hanno un’ottima resistenza ad abrasioni e calpestio e basso livello di porosità, che le rendono adatte soprattutto per pavimentazioni anche di esterni. Le monocotture sono facili da pulire. Basta un panno e acqua. Per una pulizia a fondo di bagno o piani cottura, si possono utilizzare detergenti formulati appositamente per la ceramica. Bisogna sempre risciacquare bene. Qualche accorgimento in più possono richiederlo le fughe che, con il tempo, tendono a ridursi in spessore e facilitano così l’accumulo di polvere. Per ovviare al problema, esistono sigillanti e riempitivi che, passati lungo i solchi, aiutano a ripristinare o stato delle fughe.
Bicottura
In questo caso, prima viene cotto solo il supporto e, aggiunto lo smalto, si ripete la cottura. Rispetto alla monocottura, la bicottura permette di ottenere prodotti più brillanti, caratterizzati da una migliore definizione dei colori e da un peso minore. Di contro, la bicottura è più delicata, quindi più indicata per rivestire le pareti non i pavimenti che sono sottoposti a maggiore possibilità di carico e urto. A questa categoria appartengono la maiolica, il cottoforte e le terraglie, che hanno il supporto poroso e colorato. Si puliscono con acqua e un panno morbido, privo di pelucchi. Bisogna prestare attenzione a non graffiarle, con spugne o detergenti abrasivi. Se occorre utilizzare un detergente, si consiglia di ricorrere a liquidi da nebulizzare. Le superfici smaltate vanno poi ben asciugate, per evitare aloni e macchie.
Gres
Molto resistente, è un materiale composto da una miscela di argille, quarzi e altri minerali e può avere la superficie smaltata o porcellanata. Le piastrelle, estremamente compatte e ottenute per pressatura, hanno un supporto chiaro o colorato in tutto lo spessore con speciali pigmenti, a tinta unita o a tessitura granulare, tipo granito. Sono disponibili anche piastrelle con superficie levigata o lappata, con un effetto setoso e reso lucido dall’usura del tempo. Il gres ha un assorbimento d’acqua minimo, che lo rende resistente al gelo, all’usura, alle abrasioni e agli attacchi chimici. È ideale per pavimentare ambienti dove c’è molto passaggio.
Come si valuta una piastrella dal punto di vista tecnico
I valori tecnici delle piastrelle sono stabiliti con test eseguiti secondo le norme europee. Perché un rivestimento in ceramica duri nel tempo, nella scelta delle piastrelle, si deve anche tenere conto della destinazione d’uso. L’assorbimento d’acqua da parte del materiale rispetto alla sua massa, definisce il grado di porosità della piastrella. Più è alto il valore percentuale, più la piastrella è porosa e in grado di assorbire. In base alla resistenza all’usura, esiste una suddivisione delle piastrelle smaltate in classi da 0 a 5. al numero più alto corrisponde la superficie smaltata più resistente. La durezza esprime la resistenza della piastrella a graffi e incisioni. I relativi valori sono espressi in scala numerica da 1 (minima resistenza) a 10 (massima resistenza). Il test di resistenza al gelo sottopone la piastrella a 100 cicli di gelo e disgelo. Se non si riscontrano distacchi di materiale, la piastrella viene dichiarata ingeliva. Esistono poi parametri di “tono”, che definiscono la classe di uniformità cromatica di una fornitura, e parametri di “calibro”, che si riferiscono all’uniformità dimensionale dei pezzi. Al momento dell’acquisto è importante che lotti diversi, da posare su un unico pavimento, abbiano gli stessi parametri.
Nuove tecniche di produzione e riproduzione
Nuovi tipi di lavorazioni consentono la riproduzione di qualsiasi tipo di colore, trama, decoro o effetto materico. Una delle tecnologie utilizzate è la stampa digitale ink-jet con la quale particolari inchiostri vengono impressi su di uno speciale supporto, in seguito incollato a freddo sulla ceramica; la piastrella è poi cotta ad altissima temperatura, in modo che la decorazione diventi un tutt’uno con il supporto.
Per ottenere sofisticate texture o trame a rilievo si utilizza invece la tecnica della doppia pressatura: una prima fase ha la funzione di compattare l’impasto, ottenendo una lastra perfettamente liscia; la seconda imprime l’effetto desiderato. Grazie alla stampa digitale applicata alla produzione delle piastrelle e all’utilizzo di inchiostri e di smalti ceramici, è ora possibile avere una particolare cura del dettaglio e un’alta definizione delle immagini. I risultati sono rivestimenti finemente decorati, a perfetta imitazione di altri materiali, come marmi, parquet, persino il cuoio, o con riproduzioni fedeli di soggetti anche artistici.
Anche l’utilizzo di spessori ultrasottili, circa un quarto di quelli standard, ha portato molti vantaggi. Intanto le piastrelle si possono accostare praticamente senza fughe formando superfici continue e, grazie al peso ridotto, si moltiplicano le applicazioni. Da considerare come ovvio che l’impiego di tecniche sofisticate incide però sui prezzi.