I trapani possono essere wireless, alimentati dalla rete elettrica e a percussione. I modelli a batteria, perfetti per attività come appendere un quadro, sono meno potenti, svolgono la funzione di cacciavite elettrico e sono utilizzati in situazioni che richiedono estrema precisione. I trapani alimentati da rete elettrica sono dotati di motori più potenti e sono più efficaci in lavori complessi che prevedono forature più impegnative su calcestruzzo, pietra, metallo e legno. Sono perfetti per svolgere funzioni essenziali di foratura, avvitamento o svitamento. I trapani percussori uniscono all’azione rotatoria della punta, anche quella di percussione: questo permette di eseguire forature profonde anche in materiali ancora più consistenti come mattone o cemento e sono ideali per lavori più impegnativi. Inoltre, data l’elevata potenza e avendo un peso variabile tra i 2 e gli 11 Kg sono impiegati soprattutto da professionisti e meno consigliati per attività di fai da te amatoriale.
I trapani e avvitatori oggi in commercio sono, quindi, in grado di rispondere a diverse esigenze e rappresentano un valido aiuto in molteplici situazioni. Le caratteristiche da tenere in considerazione prima dell’acquisto sono: potenza, percussione, reversibilità, variatore di giri, velocità, mandrino, ergonomia e peso.
I migliori trapani oggi in commercio sono dotati di set di punte e lame cacciavite necessarie per essere utilizzati in diverse situazioni e per lavori differenti. Le prestazioni dei trapani vanno valutate in base ad alcuni fattori come la potenza, espressa in Volt, le coppie di serraggio, da cui dipende la capacità di stringere le viti, la velocità del motore che si misura in giri al minuto, la struttura, la solidità e l’ergonomia dell’impugnatura che facilita la presa e il movimento. Infine, un altro aspetto da tenere in considerazione è la tipologia di batterie e la loro autonomia, qualora si tratti di un trapano wireless. Ci sono batterie al nichel-cadmio (Ni-Cd), in grado di generare un voltaggio basso, quelle al nichel-metallo idruro (Ni-Mh) per un voltaggio medio-alto e batterie al Litio, considerate il top della gamma, in quanto garantiscono la massima potenza fino a 36 Volt.
Un’altra caratteristica da prendere in considerazione è la percussione, in quanto i modelli più evoluti sono dotati di un meccanismo di alto livello che risulta fondamentale quando bisogna forare materiali come il cemento. La punta del trapano, infatti, non compie soltanto delle rotazioni, ma si sposta anche avanti e indietro per sgretolare il materiale, garantendo un lavoro preciso e più semplice.
La reversibilità permette invece di far ruotare la punta in entrambi i sensi, invertendo i poli di alimentazione, funzione necessaria per avvitare e svitare.
I trapani oggi, grazie al variatore di giri, permettono inoltre di modificare la velocità di rotazione del mandrino, in modo da scegliere il numero di giri adatto al materiale e alla grandezza della punta.
Il mandrino, il meccanismo che fa girare la punta, può essere a cremagliera, da stringere con l’apposita chiave, o autoserrante. Il meccanismo di autoserraggio aumenta la forza di serraggio in proporzione all’aumento della torsione durante la foratura, evitando che la punta slitti.
E per chi volesse scegliere tra trapano o avvitatore? L’avvitatore è uno strumento fondamentale sia per i professionisti che per gli amanti del fai da te e si rivela molto utile per forare il legno o altri materiali, ma qualora fosse necessario forare materiali più resistenti come il cemento, sarebbe preferibile ricorrere al trapano, che ha una potenza maggiore. Per questo è consigliabile avere entrambi gli attrezzi a portata di mano e ricorrere all’uno o all’altro in base alle esigenze. Oggi, inoltre, sul mercato è possibile trovare trapani-avvitatori che sono considerati tra i sistemi più versatili, flessibili e precisi.
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