Contenuti trattati
Quale tipo di cucina bisognerebbe scegliere? Un modello che ci piaccia dal punto di vista dell’aspetto estetico, certo, ma soprattutto che sia rispondente alle nostre esigenze funzionali. E che così ci semplifichi la vita.
Primo fattore da tenere in considerazione è lo spazio a disposizione. Solo in seguito si può iniziare a pensare a quante persone la nostra cucina possa ospitare – valutando numero di famigliari ed eventuali ospiti – e soprattutto come sia organizzabile – aperta sul living, parzialmente nascosta, in un locale separato… – e in cosa possa soddisfarci, ad esempio nella preparazione di piatti da chef. Solo con le idee chiare e qualche conoscenza tecnica diventa semplice costruire una cucina cucita su misura, che unisca praticità, comfort, design in tutti i metri quadrati (tanti o pochi) disponibili.
Il progetto di una cucina deve quindi focalizzare l’attenzione su funzionalità ed ergonomia forse più che sulla sua bellezza. Questo perché una cucina ben organizzata consente di lavorare bene, risparmiando tempo e fatica. E, soprattutto, di non sprecare spazio. Non solo: in alcuni casi, elementi come le colonne si prestano anche ad accogliere funzioni insolite, che soddisfano nuove abitudini. Così le composizioni vanno progettate bene anche all’interno, razionalizzando lo spazio dei vani. Come? Per esempio con accessori e contenitori per tenere tutto in ordine, di facile accesso. Grande importanza progettuale, poi, va data alla funzione d’uso, con attrezzature innovative ed efficienti, anche a scomparsa.
La cucina come ambiente operativo: come distribuire le funzioni
Showcooking e programmi televisivi di successo hanno portato alla riscoperta dell’arte di cucinare, passione che molti vorrebbero mettere in pratica tra le mura domestiche. Per questo è necessario progettare bene la cucina come ambiente di lavoro su misura: senza la necessità di spazi ampi, solo semplicemente ben organizzati e dotati di tutto ciò che serve.
Progettare al meglio la cucina, in particolare nella zona operativa, è dunque fondamentale per creare un ambiente easy. Puntando su ergonomia e funzionalità il risultato sono massimo comfort e sicurezza, oltre che semplificazione delle attività.
Il “triangolo di lavoro” in cucina
I punti cardinali di una cucina sono 3 – zona cottura, zona lavaggio, area stoccaggio/conservazione – e attorno ad essi va costruito il resto, riducendo tutto ciò che possa ostacolare il lavoro e che soprattutto impedisca la fluidità dei movimenti spostandosi da un punto all’altro.
Ogni composizione, sviluppata in base alla dimensione del locale, tuttavia, ha precise peculiarità. Vediamo quali.
Quale disposizione dei mobili in cucina?
La composizione lineare, particolarmente diffusa negli ambienti domestici, il più delle volte viene scelta per la disposizione degli impianti, progettati tutti su una sola parete. Punto acqua del lavello, attacco del gas o dell’elettricità della zona cottura (con forno sottostante), frigorifero stanno in linea, accessibili senza soluzione di continuità. Occorre tenere presente che, per accogliere tutte le attrezzature e gli elettrodomestici indispensabili, la parete dovrebbe essere di almeno 360 cm, riducibili eventualmente a 300 cm con qualche rinuncia.
La composizione parallela si sviluppa con due blocchi che si fronteggiano, con piani di lavoro su entrambi i lati – di cui uno magari ad isola – oppure su uno soltanto, con l’altro destinato esclusivamente a colonne contenitive. Si tratta di un uso ottimale dello spazio a disposizione, ma bisogna tenere presente che la distanza ottimale tra basi parallele deve essere almeno di 120 cm.
La composizione a L ha i mobili disposti lungo due pareti ad angolo – o con una penisola – e risulta particolarmente funzionale se al centro si trova un tavolo o un blocco a isola. Qui vale la regola del triangolo e piano cottura, lavello, frigorifero possono essere sufficientemente distanziati.
La composizione a U, su tre lati, garantisce uno sviluppo tale da poter avere un ampio spazio di lavoro. Poco adatta per ambienti lunghi e stretti, deve essere calibrata nella predisposizione dei percorsi, affinchè le varie zone non risultino troppo distanti tra loro.
La composizione a isola, particolarmente ricercata negli ultimi tempi, è ideale per creare una zona di lavorazione o di preparazione separata, in cui disporre piano cottura o lavello, oppure entrambi. In questo secondo caso però attenzione alle misure: l’isola deve essere grande e avere dimensioni di 90/120 cm x 300 cm circa.
Approfondisci l’argomento dello sviluppo della composizione cucina, leggendo anche questo articolo: Progetti: che cucina scegliere? Lineare, angolare, con isola o a penisola? Foto e piante
SU QUALI ELEMENTI FOCALIZZARE L’ATTENZIONE
Quando si deve arredare una cucina, le possibilità di scelta in fatto di moduli sono davvero molto ampie. La produzione offre infatti soluzioni sempre più idonee per costruire uno spazio funzionale ed efficiente.
Il piano di lavoro: consigli per scegliere
Lo spazio per un piano di lavoro sembra non essere mai grande abbastanza e questo perché spesso, per un uso anche solo quotidiano non professionale della cucina, alcuni piccoli elettrodomestici vi devono stabilmente trovare posto. Bisogna così cercare di ampliare l’area di lavoro con alcuni accorgimenti. Un primo éscamotage può essere quello di aumentare l’ampiezza del top, ricorrendo a basi di profondità maggiore o aggiungendo sul fondo dei moduli standard un “canale” attrezzato con prese elettriche oppure ancora progettando la zona operativa su un’isola con le basi disposte su entrambi i lati (soluzione non adatta però ai piccoli spazi).
Anche l’altezza del piano di lavoro ha la sua importanza, perché lavorare, in piedi, a un livello troppo basso o troppo alto costringe ad assumere posizioni scorrette, che affaticano il corpo e rendono le operazioni più pesanti di quanto lo siano. La misura dovrà essere calibrata precisamente in base alla statura di chi sta in cucina per la maggior parte del tempo, grazie alla possibilità di regolazione dei piedini fornita da molti modelli.
Nelle cucine dei ristoranti esiste anche un piano di lavoro speciale, preposto all’impiattamento: una zona che lo chef usa per gestire i piatti che via via escono secondo le ordinazioni e che deve essere sgombro da qualsiasi altra cosa durante il servizio. Se si vuole aggiungere questa possibilità anche in una cucina domestica si può pensare a un piano snack, una penisola o un piano di lavoro grande, utile allo scopo. Anche un’isola, quando lo spazio lo consenta, può assolvere a questa funzione. Ovviamente, non è necessario che l’area di appoggio sia sempre libero, come in un locale professionale: importante però che all’ora dei pasti sia dedicato esclusivamente ai piatti da riempire e da servire.
Per il piano di lavoro si possono scegliere i materiali più svariati, dall’acciaio inox al gres, dai laminati alle pietre tecniche fino ai solid surface, da valutare a seconda delle esigenze e del budget a disposizione. Per la scelta del materiale dei piani di lavoro scopri di più leggendo il nostro articolo: Top della cucina: quale materiale
Un piano in più, estraibile
Un piano estraibile in più può essere nascosto in una penisola, in una composizione lineare o in un’armadiatura. Rappresenta una superficie di lavoro o di appoggio aggiuntiva, da estrarre solo quando serva, per lavorare più comodamente e moltiplicare le superfici funzionali.
Contenere in cucina
Nelle nuove cucine anche i “contenitori” sono interpretati in modo innovativo attraverso dettagli e finiture che abbinano solidità e funzionalità. Nei moduli dispensa, ad anta o a cassetti di varie dimensioni, l’interno è razionalizzato con precisione per dare spazio a ogni cosa e agevolare i lavori domestici di preparazione e pulizia.
Le nuove proposte, migliorate grazie alla tecnologia e all’innovazione dei materiali, consentono di superare la sequenza uniforme dei moduli per comporsi come un vero e proprio “puzzle”; si integrano così gli spazi di movimento e le zone operative, con un design immediato che consente di dar vita a un proprio personalizzato ambiente domestico.
Particolarmente pratiche le ante a ribalta di alcuni pensili, così come i cestelli scorrevoli nelle alte colonne dispensa, che permettono di sfruttare al meglio la profondità del vano con la massima comodità di vedere alla luce il contenuto e prendere senza difficoltà ciò che serve.
I pensili
La loro altezza è condizionata dalla profondità delle basi: più queste ultime sono strette (lo standard minimo è 60 cm), maggiore sarà la loro altezza (in genere 45-54 cm sopra al piano), anche se ciò potrebbe renderne difficile l’utilizzo per persone di statura piccola o media.
Se al contrario le basi sono più profonde della norma – 65, 70 o addirittura 80 cm (le dimensioni modulari si sono di molto ampliate rispetto al passato) – lo spazio di lavoro diventa più ampio e i pensili possono essere abbassati, aumentandone la fruibilità.
Il rapporto fra profondità del piano di lavoro e altezza dei pensili è condizionato anche dall’apertura delle ante di questi ultimi, che non deve mai ostacolare le operazioni. Pensili troppo bassi, abbinati a piani di lavoro poco profondi, costringono infatti ad indietreggiare per poterli aprire: cosa che dovrebbe essere evitata, soprattutto in cucine non molto grandi. Ideali in tal caso i pensili a ribalta, che possono essere lasciati aperti per tutto il tempo in cui si lavora, senza fastidi e tenendo gli ingredienti o le stoviglie a portata di mano.
Approfondisci l’argomento pensili da cucina leggendo anche questi articoli:
Le colonne
Se collocate ai lati della zona operativa, possono essere d’ostacolo. Meglio ricavare uno spazio apposito per le colonne “tecniche” e per le dispense. Il frigorifero può stare in un altro punto della stanza, possibilmente sempre all’interno del triangolo di lavoro.
Nei moduli verticali, è possibile riporre i piccoli elettrodomestici di uso meno frequente. E inserirvi i preziosi alleati dello chef: forni (spesso più di uno), abbattitore, macchina per il sottovuoto e magari il frigocantina.
Per vedere tante cucine con moduli a colonna e armadiature dispensa leggi anche il nostro articolo: 40 cucine con armadi dispensa a parete e isola o penisola al centro. Così la cucina contiene di più
Lavello: a una vasca, a due o una più larga
Dando per scontata la presenza di una lavastoviglie, un modello a due cavità non è sempre necessario: meglio una sola da 50-60 cm, che tra l’altro consente di pulire meglio tegami e pentole di grandi dimensioni. Per risparmiare ulteriore spazio, il gocciolatoio può essere inserito nella vasca, scavato nello stesso piano di lavoro (se è in marmo o pietra composita) oppure a scomparsa, insieme al lavello, sotto il top.
Anche se la colonna di scarico è lontana, con alcune soluzioni tecniche intelligenti è possibile organizzare la posizione di un lavello in cucina ovunque lo si desideri.
Sanivite Plus+ di Sanitrit è una pompa per lo smaltimento delle acque chiare in grado di raggiungere la colonna di scarico quando questa è lontana.
Per approfondire l’argomento del lavello E DEI RUBINETTI della cucina, puoi leggere questi articoli con tanti modelli e possibili soluzioni:
Cassetti e cestoni
Cassetti e cestoni. Sono da preferire alle basi a ripiani – poco funzionali per uno chef – in quanto evitano posizioni scorrette, consentono un più facile accesso al contenuto e possono essere organizzate in molti modi, con elementi sagomati o con divisori regolabili in base alla dimensione di piatti e pentole. Nel primo cassetto si metteranno le posate, nel secondo gli strumenti che si usano di meno, in basso piatti e stoviglie.
Dispense estraibili
Sono indicate per riporre cibi secchi, conserve e condimenti da utilizzare mentre si cucina: formate da cestelli cromati, occupano poco spazio (da 15 cm di larghezza), perché sfruttano la profondità e in alcuni casi possono arrivare a tutta altezza. Anche in questo caso l’accesso al contenuto è totale e immediato.
Barra portautensili
Se è possibile, fissarne una alla parete, subito sotto i pensili, per appendere gli strumenti di cui si ha più bisogno in una determinata postazione: mestoli e colini dove si cucina, coltelli dove si lava e si affetta. Vani a giorno. Può essere utile applicare qualche mensola in più, per raccogliere vari tipi di barattoli, ciascuno con etichetta in vista, e prevedere dei portabottiglie sagomati.
Anche le fasce magnetiche, poste sullo schienale della cucina, hanno lo scopo di lasciare il piano di lavoro il più libero possibile. Vi si possono appendere i coltelli (si risparmia spazio rispetto al classico ceppo) o i contenitori delle spezie (o di altro tipo) con fondo calamitato.
Le distanze minime da rispettare nella progettazione della cucina
135 cm: è quella minima fra le basi della cucina e il tavolo. Questa misura consente a una persona di lavorare e di aprire ante e cassetti dietro a una persona seduta. Se le basi della cucina sono profonde 80 cm, occorre aumentare di 15 cm la distanza.
- 100 cm: è lo spazio minimo di fronte alla lavastoviglie, per permettere le operazioni di carico e scarico. Per consentire il contemporaneo passaggio di un’altra persona, lo spazio deve essere aumentato di altri 70 cm, se di fronte c’è una parete o altri mobili.
- 120 cm: è la distanza minima che deve esserci fra il tavolo e la parete (o qualsiasi altro elemento che possa rappresentare un ostacolo). Questo spazio consente il passaggio agevole di una persona dietro un’altra che sta seduta al tavolo.
Questa misura è anche quella consigliata fra i mobili della cucina e qualsiasi cosa si trovi alle spalle di chi lavora: permette infatti di aprire sportelli, cassetti, lavastoviglie e forni senza restare ostacolati nei movimenti.
Come organizzarsi in cucina
Fare l’inventario
Prima di cambiare cucina, meglio prendersi un attimo di tempo e fare un elenco di tutto il materiale che si possiede, in cerca di inutili doppioni o di materiale poco usato, che può essere riposto in un altro locale.
Definire le priorità
Che cosa si userà ogni giorno e che cosa una volta ogni tanto? Decidere subito quali utensili e piccoli elettrodomestici devono essere più accessibili e sistemarli vicino all’area operativa in cui verranno utilizzati. Lasciare a vista solo gli strumenti di uso quotidiano.
Sistemare gli attrezzi
Una volta eliminato il superfluo, collocare gli oggetti più pesanti in basso, quelli che servono con minor frequenza in alto, quelli che si usano tutti i giorni ad altezza d’uomo. Quello che si adopera più spesso va messo davanti, il resto dietro.
Tenere in ordine
Dividere per tipologia utensili e stoviglie e riporli impilati o affiancati. Utili allo scopo: portapiatti, portacoperchi e contenitori con divisori per gli oggetti più piccoli. Nel dubbio, insieme alla cucina, meglio ordinare un portaposate e un paio di ripiani in più.
Gallery
Il piano scorrevole cambia la dinamica della cucina e permette di avere stoviglie e posate a portata di mano anche seduti a tavola. La penisola con piano mobile brevettato Move-on Plus della cucina Sign di Ernestomeda cela un vano attrezzato. Disponibile in varie finiture melaminiche e impiallacciate. Prezzo su progetto.
Le ante in vetro lavorato, luminose ma non trasparenti, nascondono alla vista il contenuto. un vantaggio quando gli interni non sono perfettamente ordinati L’armadio Switch della cucina Libra di Scavolini ha struttura, ripiani, cassetti laccati opachi con effetto perlato e ante di vetro dogato verticale Perlage con gola verticale Round laccata. I contenitori a colonna ottimizzano lo spazio e includono al loro interno volumi funzionali sempre più specializzati. Conservazione delle materie prime e preparazione dei piatti vengono facilitate, proprio come in una cucina professionale, da elementi e piani estraibili e da elettrodomestici a incasso super performanti. Tutto l’indispensabile risulta ben progettato e a portata di mano. Prezzo da rivenditore.
Il sistema di armadiature con ante a scomparsa elimina l’ingombro delle aperture, facilitando l’utilizzo di scomparti con piani estraibili, cassetti, elettrodomestici incassati CUCINAnD’O di Aran Cucine, pensata dallo chef Davide Oldani, prevede una pratica parete laccata grigio opaco con griglie estraibili a servizio di forno, cassetti, ripiani. Prezzo da rivenditore.
La trasparenza del vetro fumé accostata a volumi e boiserie dalle finiture materiche, dà profondità all’ambiente. Il modello Tratto della coll. Sistematica 2212 di La Casa Moderna ha basi e boiserie in materico effetto legno, vetrine di metallo e vetro fumé, top e schienale di laminato. Ricavare una dispensa separata, anche minima, sfruttando la modularità e la varietà dei sistemi, libera spazio in cucina e aiuta a razionalizzare il contenimento di basi e pensili, alleggerendone i volumi. Una base da 60 cm con anta, profilo integrato, zoccolo e top in laminato costa a partire da 420 euro.
La Collezione Class di Febal Casa mixa elementi retró con dettagli moderni: ante a telaio laccate opache con gola Antracite, top Abitum Plutonio con lavello integrato, zona cottura incorniciata da schienale con cappa, elementi modulari neri e vani aperti. Elementi a giorno e vetrine rendono subito disponibile ciò che occorre e ritmano la composizione con il plusvalore di un tocco scenografico. La colonna estraibile Hyper, a tutta altezza, consente di cogliere con uno sguardo l’intero contenuto. Una base da 60 cm costa a partire da 273 euro.
Vano dispensa, ripiani portabottiglie estraibili e mensole portacalici equipaggiano i moduli con dotazioni da cucina professionale.
La composizione Megan + Loft 2.2 di Arrex Le Cucine ha schienali attrezzati e moduli capienti. Colonne e sovracolonne con finitura in laminato monocolore Gianduia, sono abbinate alla tinta Talco delle basi. Una base Loft 2.2 da 60 cm costa a partire da 148 euro + Iva.
Il canale attrezzato a due piani, in appoggio centrale sull’isola, è funzionale sia alla zona cottura sia al piano di lavoro. L’isola di Time 02 di Arredo3, con basi laccate tortora opaco, ha uno scenografico top Laminam Emperador Extra opaco. Il canale attrezzato Modus a due piani è in finitura titanio con accessori in noce Canaletto. Prezzo da rivenditore.
Il modulo suddiviso in tre cassetti di altezze diverse per posate e utensili, tovaglie, pentole e stoviglie ottimizza gerarchicamente lo spazio al centimetro. Karma di Stosa abbina legno Rovere Corteccia a HPL effetto marmo per il top e tinte neutre, come il Grigio Fumo Opaco. Lo schienale è attrezzabile con minimo ingombro grazie ad accessori mobili e scorrevoli. La presenza nelle armadiature di nicchie e vani a giorno Dotati di prese elettriche offre una comoda collocazione ai piccoli elettrodomestici, liberando i piani di lavoro dal loro ingombro.Una base da 60 cm costa a partire da 168 euro + Iva.
Ante a scomparsa e piano di lavoro estraibile creano all’occorrenza una vera e propria area operativa specializzata. I volumi monomaterici delle colonne Nook della cucina Immagina Wood di Cucine Lube hanno le ante con finitura legno Rovere nero. Il piano estraibile Skip appartiene alla collezione Genius-k. Le ante con sistemi di apertura che ne annullano l’ingombro nella profondità dei mobili aiutano ad aumentare lo spazio utile, senza intaccare la pulizia formale della composizione. Prezzo da rivenditore.
Volumi extra e colonne ad ante rientranti, abbinati a zoccoli di altezza ridotta, offrono una maggiore capacità contenitiva. Lounge di Veneta Cucine ha alte colonne laccate Rosso Roma finitura Metallo e isola di vetro Canneté Cappuccino. Libreria Gravity e vetrine Sunset alleggeriscono la composizione. Una base da 60 cm costa a partire da 399 euro.
In questa composizione la colonna si caratterizza per le ante che aperte scompaiono nella profondità del mobile e accoglie attrezzature e elettrodomestici che, quando non utilizzati, risultano così nascosti. Il vano più ampio è equipaggiato con capienti cestoni in cui tenere pentole, strumenti di lavoro, spezie e alimenti a lunga conservazione. Molto funzionali e utili sono il piano estraibile e la barra porta utensili. Vicino al blocco di colonne, la grande isola con ante in alluminio anodizzato nero ospita la zona cottura, completa di canale attrezzato per lavorare più comodamente e coronata dalla cappa coordinata.
Oltre Bridge Hi-Line di Cucine Lube si distingue per il mix materico: alluminio anodizzato nero per l’isola, rovere invecchiato per le basi e laccato fumo opaco per pensili e colonne. I piani di lavoro sono in acciaio inox e Fenix® nero.
Nella composizione del Sistema BoxLife di Scavolini, dotata di colonne attrezzate e dispensa, le capienti armadiature sono impiallacciate Rovere Grafite, con maniglie incassate in finitura Bronzo. Basi e pensili sono in laccato opaco Grigio Chiaro, abbinati a mensole in acciaio e al gres Arabescato lucido dell’isola e degli schienali. Effetto boiserie per le ante di misura extra che rientrano e svelano lavabo, zona cottura, forni… Un’idea funzionale che trasforma la cucina, a pannelli chiusi, in un piacevole living. E per sfruttare gli angoli? Funzionali sono i ripiani estraibili e girevoli che ottimizzano ogni centimetro.
È arricchita da marmo Grey Saint Laurent spazzolato, che veste top e alzata, la cucina Ego della collezione Emoziona di Febal Casa, in laccato opaco Bianco Neve con vani a giorno in laccato opaco Grigio seta.
L’angolo del buon bere, la mini lavanderia, il tavolo da pranzo e persino un tapis roulant per essere sempre in forma… Sistemi a scomparsa, funzionali e salvaspazio per non rinunciare alle proprie esigenze anche in una casa “per due” nella cucina D 23 di Doimo Cucine. Le funzionali colonne a tutta altezza sono un elogio all’ordine e alla razionalità. Accanto a forno e macchina per il caffè da incasso, la colonna per aspiranti sommelier è attrezzata con ripiani portacalici, portabottiglie e piani-vassoio estraibili per conservare in sicurezza le bottiglie. Questa soluzione è in melaminico noce Caffè . Le ante, dello spessore di 23 mm, hanno superficie sagomata, liscia su 4 lati, e apertura a gola.
Se non è possibile avere uno spazio dedicato, un corner lavanderia è una soluzione compatta e funzionale, adatta ad ambienti metropolitani
Nella cucina Infinity di Stosa Cucine, il closed ad angolo si può attrezzare come ripostiglio, lavanderia o entrambi. È dotato di luci interne e di anta in vetro fumé, che separa senza togliere luminosità. Il lato più corto della cabina è occupato da un modulo dispensa con vani a giorno. La finitura liscia in pet cachemere opaco, contrasta con quella materica della boiserie interna. In foto in larice Bianco e pet Cachemere opaco, la cabina lavanderia è chiusa da un’anta con telaio nero spazzolato e vetro grigio semi-trasparente. È realizzata nelle versioni small (misura L 171,15 x P 67,1 x H 216 cm) e large (misura L 171,15 xP 133,85 x H 216 cm).
Nella cucina Erika di Aran Cucine gli schienali vengono attrezzati con funzionali espositori magnetici o con mensole per utensili e piccoli accessori. E se il living è parte integrante, la soluzione suggerita sono le colonne a media altezza (“midi”) a doppia faccia: da una parte contenitori o vani a giorno per piatti e bicchieri, dall’altra, vasi, libri, foto, oggetti… Sul pannello Magnetolab si agganciano e spostano a piacere gli accessori in acciaio, come ganci, mensole e supporti per tablet. La retroilluminazione garantisce migliore visibilità sul top. In aggiunta, un cestone da 120 cm sistemato sotto la zona cottura può accogliere tante stoviglie e servizi. Qui la cucina si distingue per le ante in lpl (low pressure laminate, laminato a bassa pressione) Ombra e il piano di lavoro in pietra sinterizzata Dekton® Aura.
Nella cucina ad angolo Tratto, della collezione Sistematica di La Casa Moderna la boiserie attrezzata con mensole e spondine fermaoggetti si fa notare grazie alle luci che creano un bellissimo effetto. Basi e colonne sono in materico, pensili in materico plus, top e schienale in laminato; finitura in materico effetto legno per la boiserie attrezzata Modul (L 185) con mensole Mood in metallo laccato opaco.
È composta da alzata, top e fianchi in marmo bianco di Carrara la cucina Tratto 10 di Arredo3 , caratterizzata da un’incisione orizzontale sulla superficie delle ante, in cui sono collocati profili maniglia a passo variabile. Il top in marmo ha un bordo perimetrale di 10 mm all’interno del quale trovano posto il tagliere scorrevole in noce canaletto e il canale attrezzato in acciaio, aggiungendo così grande funzionalità sul piano di lavoro. Una soluzione che sopperisce alla mancanza di pareti in corrispondenza di questa zona della cucina, ideale per contenere prese elettriche e utensili.
In laminato effetto metallizzato, colori Metal Ice e Metal Piombo, Lab di Arrex Le Cucine prevede un meccanismo ergonomico all’interno del pensile (di Kesseboehmer). In questo modo, tirando la maniglia integrata, l’intero contenuto si sposta verso il basso e verso l’esterno del vano, consentendo un facile accesso a tutto il contenuto. Basta poi una semplice spinta perché ritorni in posizione.
In legno massello di abete, le cucina Maestrale di Scandola Mobili è disponibile con ante a telaio o a pannello (a doghe incise in larghezze differenti), in 41 finiture tra cui ardesia, bianco perla, gesso, grafite, mirtillo, senape, aragosta e nella versione legno vecchio (per un effetto più vissuto). A seconda delle esigenze di utilizzo, gli ampi cassettoni possono essere predisposti per riporre posate, utensili vari, taglieri, barattoli e piatti grazie a speciali componenti aggiuntivi disponibili in legno, acciaio o plastica. Tutto rimane così in ordine, allineato e facilmente sotto mano.
È compatibile con tutti i tipi di piano di lavoro lo Sliding Table di Elmar, dotato di binario alloggiato sui fusti delle apposite basi. Lo spessore del piano cottura, se previsto al di sopra del tavolo, deve essere contenuto nell’altezza del top. È disponibile in due profondità (59 e 74 cm), con lunghezza fino a 160 cm, ideale per organizzare due posti tavola. Grazie al binario, il tavolo può scorrere per la lunghezza della cucina, fino a nascondersi del tutto nello spazio di lavoro tra le colonne, lasciando visibile solo quanto necessario alla presa della maniglia. Adatto per composizioni ad angolo, moltiplica le superfici di lavoro e diventa piano snack.
Soluzioni aggiuntive per progettare la cucina funzionale
Ecco qualche trucco compositivo per trasformare una semplice cucina in un locale gradevole, articolato volumetricamente ma soprattutto ricco di soluzioni che la rendano performante e ritagliata su misura delle diverse esigenze, spaziali e funzionali.
Cover sull’isola che nasconde la zona operativa
Il top scorrevole che copre il piano cottura è ideale per cucine affacciate sul soggiorno. La scultorea isola della cucina Era di Febal Casa è in laminato Fenix castoro con maniglia in alluminio champagne. Le colonne, incassate nella nicchia, sono in laccato opaco Bianco puro con gola verticale. Ad azionamento manuale, scorre sul piano di lavoro con un movimento meccanico, nascondendo o svelando, all’occorrenza, l’area cottura. Aperta fa anche da piano snack, chiusa valorizza il design essenziale e rigoroso della cucina. La cover è disponibile nella versione Horizon X, con apertura longitudinale, e nella versione Horizon Y, con apertura trasversale.
Cucina a scomparsa dietro ante
All’interno del sistema BoxLife di Scavolini, con struttura in decorativo effetto pelle Cori, la cucina è il modello Carattere, in finitura laccato opaco Bianco Prestige. Il tavolo estraibile Friendly è caratterizzato da una gamba telescopica richiudibile, che garantisce stabilità e una portata di oltre 100 kg. Un’unica grande armadiatura chiusa da ante a libro (quelle esterne) e scorrevoli, rientranti nella profondità del mobile: di volta in volta, vengono aperti solo i vani che servono. L’angolo studio/tv (L 140 x P 71,3 cm) è completo di un piano che fa da scrivania; allo schienale può essere fissato lo schermo. La cucina è suddivisa in due zone, rispettivamente di 236,5 e 140 cm: quella operativa è attrezzata con lavello monovasca, mini piano cottura e tavolo a scomparsa; l’altra accoglie le colonne per gli elettrodomestici.
Nella cucina, un vano nascosto nei mobili
L’anta in vetro bronzo trasparente, da cui si entra nella cabina, rende raffinata la composizione e allo stesso tempo protegge gli alimenti dalla luce in Round di Cucine Lube, con ante in mdf rivestite in pet, basi e colonne in finitura Eucalipto nuvola, a eccezione della porta della dispensa, un’anta a telaio in alluminio verniciato Grigio Selce con vetro Bronzo trasparente. Il top della penisola e il fianco sono in Fenix Verde Commodoro. Le colonne della composizione angolare nascondono una cabina, compatta ma allo stesso tempo spaziosa (L 247,5 x P 90 x H 217 cm), da utilizzare come ripostiglio, dispensa o entrambi. Entrando dalla porta in vetro bronzo trasparente (il vano è privo di zoccolino, per un accesso senza ostacoli) si accende automaticamente la luce: sulla sinistra si trovano le mensole della dispensa, sulla destra c’è spazio per scope e detersivi.
Colonne multifunzione
In Aspen di Doimo Cucine le colonne sono disposte “a L”, con la parte più corta occupata da forni e dispensa, rivolti verso il lavello e ben schermati rispetto al living, mentre quella più lunga è dedicata agli elettrodomestici. Qui, un intero vano è attrezzato con lavatrice e asciugatrice, poste l’una sull’altra, perfetta soluzione salvaspazio. La soluzione lavatrice + asciugatrice in colonna è adatta a chi non ha spazio a disposizione da dedicare alla lavanderia. La doppia gola in rovere dà ritmo alla composizione in vetro acidato laccato bianco con top in Silestone® Calacatta Gold. I vani a giorno e il blocco colonne sono in rovere Nodato Antico. Originale è anche la wine zone, formata da basi con frigocantina, piano di lavoro, mensole e vani portabottiglie con divisori in metallo.
Workstation
Maestrale di Scandola Mobili ha basi e colonne con ante in legno massello nelle tonalità blu e argilla, mentre i pensili sono in alluminio e vetro, in contrasto con lo schienale effetto cemento. Il top è in laminato hpl effetto marmo. Le ampie colonne ospitano un vano a doppia anta (L 120 x P 60 x H 216 cm) attrezzato con mensole, cestoni e un piano in acciaio che, una volta estratto, è lungo 95 cm. L’elemento è abbinato a uno schienale nello stesso materiale, che garantisce igiene. L’attrezzatura interna è personalizzabile, con elementi in acciaio o in legno (portaposate, porta spezie, tagliere, porta coltelli ecc.). È anche possibile applicare una barra elettrificata per luci e prese.
Alzata servizievole
Tekna di Arredo3 ha basi e colonne in pet (materiale sintetico 100% riciclabile) opaco resina polvere, pensili e colonna terminale a giorno in polimerico opaco lavagna matt, top e schienale in ceramica Iris pietra grey, mentre il piano snack e la boiserie sono in laminato noce bruno. Sulla penisola, la struttura in metallo supplisce alla mancanza di pensili e schienali attrezzati intorno all’area cottura. Modulare, può accogliere contenitori in acciaio inox, vaschette portaoggetti, portarotolo, portatablet e portacalici. Per avere sempre tutto a portata di mano, senza togliere spazio all’area di lavoro.
Binari sottopensili
Pop di MobilTuri è proposta con ante in nobilitato melaminico effetto legno e in mdf rivestite con foglia polimerica, qui nelle finiture noce bruciato e verde muschio opaco. È disponibile sia nella versione con gola, sia in quella con maniglia. Posto tra le basi e le eleganti vetrine con anta a telaio e illuminazione interna, il sistema Totem è un utile schienale attrezzato in corrispondenza dell’area di lavoro. Appoggiato sul top, consente di tenere a vista e a portata di mano gli oggetti e gli utensili più utilizzati. Modulare, è formato da ripiani e pratiche spondine e ha un ingombro minimo.
Tavolo estraibile… dal cassetto
Kali di Arrex Le Cucine è in laccato Decapè Perla con top e schienali in laminato Unicolor Pietrogrado 106 e maniglie in finitura ferro. Il tavolo estraibile Party (di Atim). Il tavolo/piano estraibile con struttura in alluminio e piano in Laminato Unicolor Rovere Texas 096 è nascosto in un cassetto da 90 cm ed è formato da 3 elementi uniti da speciali cerniere. Questi ultimi, terminato l’utilizzo, si ripiegano l’uno sull’altro, rientrando nel vano. Con basamento metallico ad altezza regolabile (72,5-82 cm), aperto misura 86 x 138 cm.
Attrezzature interne per l’angolo
Nella cucina Erika di Aran Cucine, qui in finitura laccato opaco Nero Traffico e lpl Light Portland, i moduli ad angolo sono attrezzati con il sistema LeMans dotato di 4 ripiani estraibili Grazie ai vassoi sagomati questo spazio “difficile” viene sfruttato al meglio e in modo ergonomico. Robusti e con una portata di 25 kg ciascuno, sono fissati su un montante ancorato al fondo e al cielo del vano. L’altezza è regolabile. Per accedere al contenuto del vano, i ripiani “escono” completamente dalla colonna, con un duplice movimento di rotazione ed estrazione. Quando si trovano per 2/3 nel mobile, rientrano automaticamente grazie al sistema di ammortizzazione della corsa.
Da zona cottura a mobile living
La struttura Wall-L della cucina Link di Snaidero è realizzata in laccato bordato opaco nero ultra con anta in nobilitato arenaria grigia e schienale in vetro retroilluminato magnetico ed è integrabile in tutti i modelli di cucina. Prevede una serie di pensili modulabili di profondità 37,5 cm abbinabili a un’anta a scorrimento verticale, con movimento meccanico oppure elettrico. In questo modo, l’area operativa, a vista e funzionale, si trasforma in un mobile chiuso con elementi a giorno tipici di un living.
Per progettare la cucina vedi anche
- Cucine con angolo lavanderia nascosto
- Armadi in cucina, perfetti anche in un open space
- Relooking cucina, con più funzionalità
- Cucine ad angolo ben sfruttate. Con disegni
- Cucine con boiserie attrezzate
- Cucine funzionali
- Armadiature per cucine trendy e funzionali
- Estetica e funzionalità per la cucina a isola