Contenuti trattati
1) Scelgo materiali diversi
Tris di finiture In una sola composizione, una cucina moderna e contemporanea ne può abbinare anche tre diverse. Nell’esempio che proponiamo ci sono: laccato opaco (le parti in verde), melaminico (rovere termostrutturato bianco), laminato polimerico (il grigio terra opaco). Volendo, a questa rosa di materiali si potrebbe aggiungere anche l’impiallacciato frassino. La scelta di diversificare i rivestimenti può presentare più vantaggi: estetici (la scelta di un particolare colore oppure di una finitura più “pregiata”), funzionali (il privilegiare un materiale più resistente per alcune parti che sono ritenute più delicate) e anche economici (melaminico e pvc costano meno).
2) Sostituiscono solamente il top
È più semplice di quanto si pensi: basta rivolgersi a un rivenditore di cucine e scegliere il materiale per il nuovo piano di lavoro. Qui ve ne presentiamo alcuni fra i più innovativi, che permettono di avere soluzioni con lavelli integrati e superfici ultraresistenti.
Kerlite È uno speciale gres laminato che condensa in soli 3 mm di spessore le qualità tecniche ed estetiche del gres porcellanato tradizionale. Il tutto in insoliti formati fino a 3 x 1 metro. Leggerezza, resistenza, planarità lo rendono ideale come finitura superficiale di top, lavabi e persino di basi e pensili.
Laminam
Viene venduta in formati da metri 3 x 1 e da 1 x 1 (spessore 3,5 mm) la lastra ceramica che resiste a fuoco, alte temperature e abrasione. Con speciali tecnologie di stratificazione la superficie può essere trattata per ottenere effetti che le conferiscono profondità.
Silestone
Con oltre il 90% di quarzo naturale, questo materiale ricomposto simula le proprietà delle pietre senza averne i difetti. Oltre a poter integrare il lavello, permette anche soluzioni a filo top per il piano cottura.
3) Aggiungo una penisola. E la cucina che era separata, poi diventa a vista
Prima
Nella pianta a sinistra vediamo come era la cucina prima dei lavori: separata, bene attrezzata su tre lati, ma un po’ angusta e non più adatta alle esigenze della famiglia.
Dopo
L’area operativa si apre sul soggiorno cambiando completamente l’impatto visivo e dando la possibilità a tutti i componenti della famiglia di condividere comodamente il grande ambiente
4) Con altre ante la cucina è come nuova
Cambiare i frontali conservando la struttura
Una cucina di qualità può anche durare molto a lungo. Così a lungo che si ha spesso voglia di un rinnovamento radicale. È ora possibile modificare solo “la facciata” della composizione, sia per seguire l’ultima moda in fatto di finiture, sia per dare più luce all’ambiente o aggiungere elementi colorati, ma anche per avere un modello di linea moderna se prima era tradizionale. Tutto ciò è possibile cambiando solo le ante (clicca qui per vedere un’altra soluzione), acquistate direttamente da chi effettua questo servizio e montate da un installatore autorizzato, e risparmiando dal 40 al 70%. La soluzione oltre che ecologica è anche pratica perché permette di modificare la cucina con un intervento di poche ore evitando il disagio di rimanere senza mobili.
5) Cambio la cucina concentrandomi solo sui dettagli: sostituisco le maniglie
A volte le maniglie scelte possono non piacerci più e per attualizzare un mobile si possono anche solo cambiare quelle. Certo i punti di fissaggio devono essere gli stessi. Mentre in un’anta che non aveva maniglie, si possono aggiungere tutti i tipi di modelli disponibili. Per scegliere ci si può rivolgere o al rivenditore di cucine, o a grandi ferramenta o anche a specifici rivenditori di sole maniglie di porte, finestre o mobili. Oltre alle ante con apertura push-pull (cioè senza maniglia), l’attuale tendenza propone anche – all’opposto – maniglie molto “caratterizzanti”, cioè contraddistinte da un segno che le differenzia da quelle più tradizionali: per esempio con un inserto colorato coordinato o un materiale particolare come il metacrilato trasparente.
6) Rinnovo le pareti decorando. Con prodotti da stendere o da applicare
Tappezzeria da stendere o da applicare
In cucina nulla vieta di rivestire una sola parete con carta da parati. In particolare, possono essere utilizzate vicino al lavello, scegliendo rivestimenti in vinilicocon superficie lavabile. Dietro ai fuochi, invece, non sono di solito consigliate.
Creatività in cucina applicando gli stickers, stacca e attacca
Per posizionarli a parete, è bene segnare punti di riferimento, specie quando l’adesivo ha dimensioni maxi. Il disegno (fra carta adesiva e pellicola trasparente) da quest’ultima viene applicato al muro con l’aiuto di una spatola, premendo dal centro verso l’esterno. Infine si stacca lentamente la pellicola dalla parete lasciandovi il solo disegno.
Al posto delle piastrelle
Adesivo e leggermente spessorato, il finto mosaico si attacca su superfici lisce e pulite, senza colle o siliconi. Ritagliabile, è adatto anche a coprire imperfezioni del vecchio rivestimento.
Home decoration tra tecnica e manualità
Il decoro sulla parete appare alla vista e al tatto come un affresco, senza spessore, ed è una specie di tatuaggio murale. Privo di pvc, integra processi manuali e tecniche digitali, è traspirante e resiste a lungo.
Sigillare, rasare e…
Un maquillage al rivestimento
Il risultato si può ottenere sia tenendo le vecchie piastrelle, sia cambiandole: in pratica si stucca la ceramica con uno speciale prodotto sigillante, adatto all’ambiente cucina, e si decora la parete sopra o di fianco con appositi rasanti coordinati.
Pareti dipinte con un tocco di originalità
Al posto delle piastrelle o dello schienale, la normativa prevede che le pareti della cucina possano essere trattate con appositi prodotti decorativi, purché lavabili.