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La combinazione tra contemporaneo e rétro dona personalità a un ambiente, a maggior ragione se si tratta di uno spazio tecnico come la cucina e ancor di più se di stile minimale.
Gli elementi d’epoca, sotto forma di arredi o di elettrodomestici, riportano facilmente il pensiero ai momenti conviviali dell’infanzia, punteggiati di oggetti carichi ancora oggi di affettività, calore, desiderio di accoglienza.
Così l’abbinamento tra moderno e vintage, se armonioso come in queste case, può scaldare il primo e ringiovanire il secondo. L’importante è sempre non esagerare, per non cadere nell’effetto limite del kitsch.
Quali elementi scegliere per un tocco vintage ben riuscito
Un frigorifero anni ’50 ancora funzionante, un tostapane o un frullatore di decadi successive, una bilancia di plastica colorata anni ’70 oppure, come qui, un apparecchio storico fuori dal suo usuale contesto… Sono esempi possibili tra cui scegliere per dare un tocco vissuto. Piccoli o grandi che siano, meglio se colorati (magari nelle squillanti tinte originali o in nuance con basi e pensili), attirano l’attenzione e perpetuano nel tempo la loro funzione, completando la praticità operativa dell’insieme. Da lasciare tassativamente a vista, anche se ingombranti, per trasformarli in accenti di rilievo.
I mobili restaurati, riattualizzati con dettagli estetici d’oggi (un nuovo rivestimento o una finitura inedita) regalano un’eleganza senza tempo. La contrapposizione tra passato e presente, senza un trait d’union materico, cromatico o stilistico, crea infatti piani diversi di attenzione e dimostra la decisa personalità di chi abita lo spazio. Nessuna paura di osare, sia nella scelta degli arredi sia nel mix di materiali, calibrando però accuratamente volumi ed epoche, nonché i colori. Ottima l’idea di un elemento di connessione, che può essere un tappeto, una pavimentazione, un apparecchio luminoso.
Inserti vintage calibrati

Un’affettatrice delle vecchie salumerie rosso squillante, gli scatti di film del passato memorabili o un frigorifero in stile possono raccontare storia e predilezioni di chi abita una casa. Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani.
Aggiungere personalità alla cucina contemporanea con gli oggetti della memoria

In questa cucina la macchina da cucire anni ’40 ancora funzionante, con piano di legno riportato alla bellezza originaria, fa da prolungamento alla composizione. Il nero della pedaliera dialoga con le basi contenitive, le scaffalature metalliche e le lampade a soffitto, per un chiaro effetto industriale. Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani.

Un allestimento, frutto del mix di più epoche storiche (come un tavolo con le sedie o una étagère con scatole e barattoli d’antan), ricrea isole funzionali distinte, in contrapposizione con il resto dell’ambiente. Basta poi aggiungere i giusti complementi – un corpo luminoso a soffitto, un quadro o un vaso – per ottenere un’atmosfera più ricca e sfaccettata. Foto di Studio Roy.
Come usare il colore in una cucina con elementi vintage
Le tonalità pastello – rosa, azzurro, verde menta – tipiche degli anni ’50 e ’60 – e quelle sature – verde bottiglia, arancione, marrone – del decennio successivo sono ideali per richiamare anche solo l’idea di un’epoca o, al contrario, per esaltare la presenza di un pezzo particolarmente espressivo. Abbinate a palette attuali più neutre, composte da bianco, sabbia, grigio e beige in tutte le loro varianti, portano vivacità a un insieme sottotono, mentre i dettagli metallici di strutture e maniglie completano l’effetto finale a piacere, riscaldandolo se di ottone o, al contrario, raffreddandolo se di acciaio.

Unico pezzo d’epoca, il piccolo tavolo da caffè anni ’60 per il pranzo – con piano tondo dello stesso diametro della cornice a stucco sul soffitto – si modernizza con i grintosi accenti verdi del maxi mosaico di piastrelle e della madia. Foto di Cristina Galliena Bohman.
Minimalismo high-tech e morbidezze inaspettate

Nella cucina vintage bianca le sedie mid-century – con seduta e schienale di velluto in tinte acide e fredde attuali, sebbene tipiche del periodo storico – danno un tocco di inedita domesticità alla zona operativa sul fondo, contraddistinta da pulizia formale, binomio bianco/acciaio e propensione alla tecnologia. Foto di Studio Roy.
Più dinamismo con la mescolanza di epoche diverse
L’equilibrio si può trovare anche attraverso l’apparentemente casuale combinazione di stili e di epoche storiche. Sono le regole di base che si scelgono a priori – la declinazione nel tempo di uno stesso materiale, come legno o marmo, oppure di una tinta – che danno un filo logico. E ciò non esclude la forza degli opposti: essenze chiare e bionde si sposano a metalli freddi e lucidi, pietre scure alla ceramica colorata, rivestimenti dalle tinte naturali a tappezzerie e accessori tessili dalle grafiche geometriche o floreali. Per trasferire allo spazio tecnico-funzionale sfaccettature inaspettate e sorprendenti.

Questa composizione in linea, a vista sul soggiorno, è lo sfondo ideale per il mix&match delle volute delle sedie Thonet di metà Ottocento, del vetro fumé del tavolo di recupero anni ’70, delle dorature del lampadario dal sapore retro, del parquet a spina di pesce. Foto di Studio Roy.
Dettagli preziosi a sorpresa

Disorienta, a prima vista, la presenza dello specchio dalla spessa cornice a foglia d’oro, che diventa invece focus d’attenzione e amplia la percezione spaziale. Candelieri, cornici, stoviglie dichiaratamente retro, in bella vista, arricchiscono la scenografia. Lavorazioni accurate e finiture oggi quasi introvabili degli oggetti del passato hanno infatti il dono di aggiungere qualità a soluzioni di stampo industriale e di segno minimalista. E dato il loro pregio, può bastare un solo pezzo ben studiato per creare un effetto originale. Foto di Cristina Galliena Bohman.
Creare un’atmosfera vintage con prodotti nuovi
Non è detto che si abbia a disposizione l’arredo di famiglia, né che mercatini e antiquari offrano le soluzioni sperate. Sono sempre d’aiuto però le proposte a catalogo di molte aziende, riedizioni di grandi successi storici o pezzi ispirati al gusto vintage.
Il tutto prodotto con tecniche avanzate – quindi, nel caso degli elettrodomestici, con le performance (e relativi consumi) richieste ora – e con l’opportunità di selezionare a piacere colori e finiture.

A un primo sguardo, l’atmosfera sembra frutto di una riuscita ricerca di pezzi datati. In realtà non è così: gli elementi di questa ambientazione (elettrodomestici compresi) sono di produzione attuale. Ad accomunarli, un design palesemente ispirato da linee, colori e finiture delle decadi passate. Foto di Studio Wolo.