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La combinazione tra contemporaneo e rétro dona personalità a un ambiente, a maggior ragione se si tratta di uno spazio tecnico come la cucina e ancor di più se di stile minimale.
Gli elementi d’epoca, sotto forma di arredi o di elettrodomestici, riportano facilmente il pensiero ai momenti conviviali dell’infanzia, punteggiati di oggetti carichi ancora oggi di affettività, calore, desiderio di accoglienza.
Così l’abbinamento tra moderno e vintage, se armonioso come in queste case, può scaldare il primo e ringiovanire il secondo. L’importante è sempre non esagerare, per non cadere nell’effetto limite del kitsch.
Quali elementi scegliere per un tocco vintage ben riuscito
Un frigorifero anni ’50 ancora funzionante, un tostapane o un frullatore di decadi successive, una bilancia di plastica colorata anni ’70 oppure, come qui, un apparecchio storico fuori dal suo usuale contesto… Sono esempi possibili tra cui scegliere per dare un tocco vissuto. Piccoli o grandi che siano, meglio se colorati (magari nelle squillanti tinte originali o in nuance con basi e pensili), attirano l’attenzione e perpetuano nel tempo la loro funzione, completando la praticità operativa dell’insieme. Da lasciare tassativamente a vista, anche se ingombranti, per trasformarli in accenti di rilievo.
I mobili restaurati, riattualizzati con dettagli estetici d’oggi (un nuovo rivestimento o una finitura inedita) regalano un’eleganza senza tempo. La contrapposizione tra passato e presente, senza un trait d’union materico, cromatico o stilistico, crea infatti piani diversi di attenzione e dimostra la decisa personalità di chi abita lo spazio. Nessuna paura di osare, sia nella scelta degli arredi sia nel mix di materiali, calibrando però accuratamente volumi ed epoche, nonché i colori. Ottima l’idea di un elemento di connessione, che può essere un tappeto, una pavimentazione, un apparecchio luminoso.
Inserti vintage calibrati
Aggiungere personalità alla cucina contemporanea con gli oggetti della memoria
Come usare il colore in una cucina con elementi vintage
Le tonalità pastello – rosa, azzurro, verde menta – tipiche degli anni ’50 e ’60 – e quelle sature – verde bottiglia, arancione, marrone – del decennio successivo sono ideali per richiamare anche solo l’idea di un’epoca o, al contrario, per esaltare la presenza di un pezzo particolarmente espressivo. Abbinate a palette attuali più neutre, composte da bianco, sabbia, grigio e beige in tutte le loro varianti, portano vivacità a un insieme sottotono, mentre i dettagli metallici di strutture e maniglie completano l’effetto finale a piacere, riscaldandolo se di ottone o, al contrario, raffreddandolo se di acciaio.
Minimalismo high-tech e morbidezze inaspettate
Più dinamismo con la mescolanza di epoche diverse
L’equilibrio si può trovare anche attraverso l’apparentemente casuale combinazione di stili e di epoche storiche. Sono le regole di base che si scelgono a priori – la declinazione nel tempo di uno stesso materiale, come legno o marmo, oppure di una tinta – che danno un filo logico. E ciò non esclude la forza degli opposti: essenze chiare e bionde si sposano a metalli freddi e lucidi, pietre scure alla ceramica colorata, rivestimenti dalle tinte naturali a tappezzerie e accessori tessili dalle grafiche geometriche o floreali. Per trasferire allo spazio tecnico-funzionale sfaccettature inaspettate e sorprendenti.
Dettagli preziosi a sorpresa
Creare un’atmosfera vintage con prodotti nuovi
Non è detto che si abbia a disposizione l’arredo di famiglia, né che mercatini e antiquari offrano le soluzioni sperate. Sono sempre d’aiuto però le proposte a catalogo di molte aziende, riedizioni di grandi successi storici o pezzi ispirati al gusto vintage.
Il tutto prodotto con tecniche avanzate – quindi, nel caso degli elettrodomestici, con le performance (e relativi consumi) richieste ora – e con l’opportunità di selezionare a piacere colori e finiture.