Cucine dal tocco vintage: come inserire mobili o oggetti di famiglia in una casa moderna

Un pezzo d'epoca o di modernariato oppure un ricordo di famiglia, purché funzionali all'insieme, sono l'asso da giocare, l'elemento di rottura che dà carattere a un ambiente. Guardate queste case, progettate da differenti architetti.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 03/10/2024 Aggiornato il 03/10/2024
cucina vintage di Studio Wolo

La combinazione tra contemporaneo e rétro dona personalità a un ambiente, a maggior ragione se si tratta di uno spazio tecnico come la cucina e ancor di più se di stile minimale.

Gli elementi d’epoca, sotto forma di arredi o di elettrodomestici, riportano facilmente il pensiero ai momenti conviviali dell’infanzia, punteggiati di oggetti carichi ancora oggi di affettività, calore, desiderio di accoglienza.

Così l’abbinamento tra moderno e vintage, se armonioso come in queste case, può scaldare il primo e ringiovanire il secondo. L’importante è sempre non esagerare, per non cadere nell’effetto limite del kitsch.

  • cucina vintage Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani
  • cucina vintage Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani
  • cucina vintage Foto di Studio Roy
  • cucina vintage verde Foto di Cristina Galliena Bohman
  • cucina vintage bianca Foto di studio roy
  • cucina vintage con cannettato Foto di studio roy
  • cucina vintage isola con specchio stondato Foto di Cristina Galliena Bohman
  • cucina vintage con sedie colorate Foto di Studio Wolo

Quali elementi scegliere per un tocco vintage ben riuscito

Un frigorifero anni ’50 ancora funzionante, un tostapane o un frullatore di decadi successive, una bilancia di plastica colorata anni ’70 oppure, come qui, un apparecchio storico fuori dal suo usuale contesto… Sono esempi possibili tra cui scegliere per dare un tocco vissuto. Piccoli o grandi che siano, meglio se colorati (magari nelle squillanti tinte originali o in nuance con basi e pensili), attirano l’attenzione e perpetuano nel tempo la loro funzione, completando la praticità operativa dell’insieme. Da lasciare tassativamente a vista, anche se ingombranti, per trasformarli in accenti di rilievo.

I mobili restaurati, riattualizzati con dettagli estetici d’oggi (un nuovo rivestimento o una finitura inedita) regalano un’eleganza senza tempo. La contrapposizione tra passato e presente, senza un trait d’union materico, cromatico o stilistico, crea infatti piani diversi di attenzione e dimostra la decisa personalità di chi abita lo spazio. Nessuna paura di osare, sia nella scelta degli arredi sia nel mix di materiali, calibrando però accuratamente volumi ed epoche, nonché i colori. Ottima l’idea di un elemento di connessione, che può essere un tappeto, una pavimentazione, un apparecchio luminoso.

Inserti vintage calibrati

cucina vintage Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani

Un’affettatrice delle vecchie salumerie rosso squillante, gli scatti di film del passato memorabili o un frigorifero in stile possono raccontare storia e predilezioni di chi abita una casa. Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani.

Aggiungere personalità alla cucina contemporanea con gli oggetti della memoria

cucina vintage Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani

In questa cucina la macchina da cucire anni ’40 ancora funzionante, con piano di legno riportato alla bellezza originaria, fa da prolungamento alla composizione. Il nero della pedaliera dialoga con le basi contenitive, le scaffalature metalliche e le lampade a soffitto, per un chiaro effetto industriale. Foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani.

cucina vintage Foto di Studio Roy

Un allestimento, frutto del mix di più epoche storiche (come un tavolo con le sedie o una étagère con scatole e barattoli d’antan), ricrea isole funzionali distinte, in contrapposizione con il resto dell’ambiente. Basta poi aggiungere i giusti complementi – un corpo luminoso a soffitto, un quadro o un vaso – per ottenere un’atmosfera più ricca e sfaccettata. Foto di Studio Roy.

Come usare il colore in una cucina con elementi vintage

Le tonalità pastello – rosa, azzurro, verde menta – tipiche degli anni ’50 e ’60 – e quelle sature – verde bottiglia, arancione, marrone – del decennio successivo sono ideali per richiamare anche solo l’idea di un’epoca o, al contrario, per esaltare la presenza di un pezzo particolarmente espressivo. Abbinate a palette attuali più neutre, composte da bianco, sabbia, grigio e beige in tutte le loro varianti, portano vivacità a un insieme sottotono, mentre i dettagli metallici di strutture e maniglie completano l’effetto finale a piacere, riscaldandolo se di ottone o, al contrario, raffreddandolo se di acciaio.

cucina vintage verde Foto di Cristina Galliena Bohman

Unico pezzo d’epoca, il piccolo tavolo da caffè anni ’60 per il pranzo – con piano tondo dello stesso diametro della cornice a stucco sul soffitto – si modernizza con i grintosi accenti verdi del maxi mosaico di piastrelle e della madia. Foto di Cristina Galliena Bohman.

Minimalismo high-tech e morbidezze inaspettate

cucina vintage bianca Foto di studio roy

Nella cucina vintage bianca le sedie mid-century – con seduta e schienale di velluto in tinte acide e fredde attuali, sebbene tipiche del periodo storico – danno un tocco di inedita domesticità alla zona operativa sul fondo, contraddistinta da pulizia formale, binomio bianco/acciaio e propensione alla tecnologia. Foto di Studio Roy.

Più dinamismo con la mescolanza di epoche diverse

L’equilibrio si può trovare anche attraverso l’apparentemente casuale combinazione di stili e di epoche storiche. Sono le regole di base che si scelgono a priori – la declinazione nel tempo di uno stesso materiale, come legno o marmo, oppure di una tinta – che danno un filo logico. E ciò non esclude la forza degli opposti: essenze chiare e bionde si sposano a metalli freddi e lucidi, pietre scure alla ceramica colorata, rivestimenti dalle tinte naturali a tappezzerie e accessori tessili dalle grafiche geometriche o floreali. Per trasferire allo spazio tecnico-funzionale sfaccettature inaspettate e sorprendenti.

cucina vintage con cannettato Foto di studio roy

Questa composizione in linea, a vista sul soggiorno, è lo sfondo ideale per il mix&match delle volute delle sedie Thonet di metà Ottocento, del vetro fumé del tavolo di recupero anni ’70, delle dorature del lampadario dal sapore retro, del parquet a spina di pesce. Foto di Studio Roy.

Dettagli preziosi a sorpresa

cucina vintage isola con specchio stondato Foto di Cristina Galliena Bohman

Disorienta, a prima vista, la presenza dello specchio dalla spessa cornice a foglia d’oro, che diventa invece focus d’attenzione e amplia la percezione spaziale. Candelieri, cornici, stoviglie dichiaratamente retro, in bella vista, arricchiscono la scenografia. Lavorazioni accurate e finiture oggi quasi introvabili degli oggetti del passato hanno infatti il dono di aggiungere qualità a soluzioni di stampo industriale e di segno minimalista. E dato il loro pregio, può bastare un solo pezzo ben studiato per creare un effetto originale. Foto di Cristina Galliena Bohman.

Creare un’atmosfera vintage con prodotti nuovi

Non è detto che si abbia a disposizione l’arredo di famiglia, né che mercatini e antiquari offrano le soluzioni sperate. Sono sempre d’aiuto però le proposte a catalogo di molte aziende, riedizioni di grandi successi storici o pezzi ispirati al gusto vintage.
Il tutto prodotto con tecniche avanzate – quindi, nel caso degli elettrodomestici, con le performance (e relativi consumi) richieste ora – e con l’opportunità di selezionare a piacere colori e finiture.

cucina vintage con sedie colorate Foto di Studio Wolo

A un primo sguardo, l’atmosfera sembra frutto di una riuscita ricerca di pezzi datati. In realtà non è così: gli elementi di questa ambientazione (elettrodomestici compresi) sono di produzione attuale. Ad accomunarli, un design palesemente ispirato da linee, colori e finiture delle decadi passate. Foto di Studio Wolo.

Prodotti attuali in stile vintage 

  • Crogiolo ArtCraft di Marazzi, nel decoro Quadri qui in tinta Pomice e Coccio, sintetizza memoria della tradizione e innovazione industriale del gres porcellanato. Disponibile anche Sabbia, misura 20 x 20 cm e costa da 61,40 euro al mq + Iva. www.marazzi.it
  • La maniglia dal sapore retro Klingstorp di Ikea a effetto porcellana, in bianco (o nero) opaco e alluminio cromato, misura L 14,1 cm. La coppia costa 7 euro.  www.ikea.com
  • S 32 VH di Thonet, versione alta della iconica sedia cantilever in tubolare d'acciaio di Marcel Breuer degli anni Venti, ha schienale e seduta di legno curvato e paglia di Vienna. Prezzo da rivenditore. www.thonet.de
  • Inno agli anni '70,
Pop di Sartoria, brand
di Terratinta Group, ha superfici lisce e a rilievo
ed è declinata in 2 formati e 9 nuance (qui Ocra).
Costa 70 euro al mq. www.terratintagroup.com
  • Design classico per la macchina da caffè della linea IRIDEA di Tognana, dagli accessori professionali e con base riscalda tazze. Anche rosso mela, costa 149,90 euro. www.tognana.com
  • Pasta fresca fatta in casa con ATLAS 150 di Marcato che permette di realizzare sfoglie per  lasagne, fettuccine, tagliolini e altri 12 formati di pasta grazie all’ampia gamma di accessori. In 6 colori o in acciaio cromato o ramato, costa 119,90 euro. www.marcato.it
  • A libera installazione, in classe A, MEM 965T NX ED di De'Longhi Cookers ha 5 bruciatori a gas (uno a doppia corona) con griglie in ghisa e doppio forno elettrico. Misura L 90 x P 60 cm e costa 1.579 euro. www.delonghi-cookers.it
 
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