Più che un semplice concorso, Febal Lab è un laboratorio di idee promosso da Febal Casa con lo scopo di incentivare sperimentazioni e idee nell’ambito di un design inedito. Inaugurato nel 2012, nasce con l’obiettivo di dare spazio ai designer emergenti, creando opportunità di carriera e di visibilità per giovani talenti.
Dopo Alicante e Play Kitchen, rispettivamente del 2012 e del 2014, in occasione di Eurocucina 2016 Febal Casa ha presentato il progetto Swap Kitchen, del gruppo di lavoro “Route 66” (come la celebre highway americana), composto da Morena Gammieri, Elena Giordani, Edoardo Cappelluti e Federica Catena. Come lascia intendere il nome, la Swap Kitchen s’ispira al viaggio e alla tendenza del mondo giovanile di scambiarsi (“swap” in inglese) l’abitazione durante il periodo delle vacanze. Un modo di vivere dinamico, volto alla condivisione.
Com’è organizzata, quindi, la Swap Kitchen? Si tratta di una struttura “a blocchi”, pensata per ambienti open, in cui gli spazi vengono ben definiti senza bisogno di pareti divisorie. Un programma che parte dalla cucina, per estendersi a tutta la casa, fino al soggiorno e alla zona notte. Ciò permette così di arredare un intero appartamento senza intervenire con opere murarie.
I blocchi possono essere posti a centro stanza o affiancati alla parete (a seconda della posizione degli impianti) e la loro particolare struttura permette di realizzare interpareti divisorie bifacciali, da arricchire con mensole o vani. Una ricca dotazione di accessori assicura la massima praticità e funzionalità nelle zone più “operative” della cucina. I blocchi, alti 160 cm, sono proposti in tre lunghezze: 180 cm (California Swap), 240 cm (Texas Swap) e 300 cm (Chicago Swap).
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