Cucina più bella e funzionale con le luci giuste, nel posto giusto? 17 progetti dell’architetto Clara Bona

L'illuminazione in cucina è un elemento importante tanto quanto i materiali e le finiture dei mobili. Tante le possibilità per prevedere punti luce in più rispetto alla classica sospensione centrale. L'architetto Clara Bona ci mostra 17 suoi progetti cucina motivando la scelta del tipo di lampada, la finitura, la posizione...

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci, Architetto Clara Bona
Pubblicato il 23/05/2024Aggiornato il 05/08/2024
clara bona luci in cucina

Come illuminare bene una cucina?

Illuminare bene la cucina non è un obiettivo così facile da centrare. Tante le funzioni per cui vi è necessità di luce differenziata. Ecco qualche suggerimento per rendere efficace il risultato.

Dare la giusta luce all’ambiente cucina non è così semplice, poiché si tratta di uno spazio funzionalmente eterogeneo e in un certo senso ibrido: si preparano i cibi, si consumano – seduti a tavola o velocemente in piedi – ma si intrattengono anche gli ospiti per un caffè e sempre più spesso (soprattutto nelle soluzioni spaziali in cui cucina e soggiorno si fondono) si lavora, si fanno compiti e riunioni informali. 

Per creare la giusta atmosfera, ma soprattutto per avere la corretta luminosità sul piano di lavoro come anche all’interno dei mobili, l’illuminazione deve essere progettata con attenzione. Non ci si può accontentare di un solo lampadario in mezzo alla stanza; è meglio ricorrere a sistemi orientabili e regolabili come faretti a soffitto o su binario, applique a muro, o anche lampade da terra o persino da tavolo.

Tanta luce diretta e focalizzata sulle zone di lavoro e di consumo dei pasti è fondamentale per illuminare correttamente senza che le ombre si proiettino su ciò che si sta facendo. Per questo motivo, le fonti luminose non dovrebbero mai stare alle spalle di chi lavora ma sempre di fronte; queste inoltre riescono anche a modificare visivamente le dimensioni del locale: la luce delle sospensioni che pendono dal soffitto lo fa apparire più basso, mentre una luce diffusa e intensa su una parete chiara di una piccola cucina la allarga.

Dimmer per regolare la luce

Meglio ancora se le lampade sono collegate a dimmer, regolatori d’intensità in modo da poterle modificare all’occorrenza.

Interruttori separati per le diverse luci della cucina

L’ideale è che ogni area disponga di un suo interruttore, sia per una questione di flessibilità sia di risparmio energetico.

Luce di cortesia in cucina dentro ai mobili

Tra le tante piccole soluzioni tecniche che migliorano la funzionalità di una cucina, l’illuminazione dell’interno di cassetti, cestoni e contenitori in modo automatico, alla sola apertura di ante o frontali, è la più inaspettata. Che tuttavia si rivela molto utile quando si è alla ricerca di un utensile finito sul fondo. Un’opportuntà resa oggi diffusa e disponibile a costi relativamente contenuti (esistono sul mercato versioni da applicare anche da soli) grazie ai led, punti luce dalle dimensioni ridotte capaci di durare molto di più delle lampadine tradizionali e che consumano pochissima energia.

Per avere una luce diretta sulle diverse zone (di lavoro e di contenimento) la si può integrare nei diversi componenti della cucina, dentro basi e pensili (il più vicino possibile ai bordi esterni o sullo schienale) oppure su alzate o boiserie (purché la luce sia schermata per evitare che abbagli e al tempo stesso favorirne una migliore diffusione)

È bene che anche l’interno di dispense e armadiature, di cassetti e cestoni scorrevoli siano illuminati. Quando le luci sono inserite all’interno di un vano chiuso, devono potersi accendere con funzionamento automatico durante l’apertura delle ante e spegnersi per contro con la chiusura.

Una soluzione particolarmente scenografica si ottiene illuminando anche internamente i pensili dotati di ante trasparenti, in modo da focalizzare l’attenzione sul contenuto (collezioni di oggetti o stoviglie di pregio). Se le ante hanno i vetri satinati l’effetto di retroilluminazione è sofisticato, quasi come un piccolo teatro delle ombre.

I diversi modi per illuminare l’ambiente

Per illuminare l’isola o i piani di lavoro che non prevedono pensili al di sopra, il corpo illuminante può essere integrato alla cappa o sullo schienale  oppure, posizionato su mensole sospese (dove installare anche una semplice luce a morsetto). 

Luce principale

È quella che dà carattere all’insieme: generalmente collocata a soffitto, in posizione centrale per un effetto nel segno della tradizione, può però anche essere segmentata in più elementi, come i faretti a incasso o gli spot agganciati lungo il perimetro della stanza. Magari dal fascio di luce regolabile (dimmerabile). In questo caso meglio aggiungere una lampada a sospensione sul tavolo, per creare atmosfera nella zona pranzo.

Luce sottopensile diretta sul top

Tutte le cucine sono ormai dotate di questi impianti, che migliorano la vista nelle operazioni di pulizia e di preparazione del cibo, anche se diverse sono le tipologie di lampade utilizzate: neon, piccoli faretti e oggi soprattutto strisce di led dall’ingombro e dai consumi ridottissimi, che non scaldano. I modelli più sofisticati offrono addirittura la possibilità di un’accensione a sensore, che evita ulteriori gesti di comando con mani sporche o bagnate. 

Luce puntuale

Per rendere dinamico e meno scontato anche lo spazio cucina, così come negli altri ambienti della casa, può essere interessante aggiungere luce puntuale, ovvero a fascio praticamente diretto, nei punti strategici, come sopra al tavolo, a una penisola, a un bancone. Utile a tal fine la scelta di apparecchi a sospensione – una fila di piccoli lampadari bassi, un unico pezzo ma scenografico… – oppure di una lampada a braccio mobile, fissata a parete o a soffitto, orientabile a piacere nello spazio. Nel caso della presenza di un’isola tecnica attrezzata con fuochi e lavello vengono in aiuto le nuove cappe a sospensione, ibridi che uniscono alle potenzialità tecniche di aspirazione e di purificazione dell’aria le performance luminose di una vera e propria lampada a soffitto.

QUALI LUCI SCEGLIERE PER LA CUCINA

Lasciamo la parola all’architetto Clara Bona che ci accompagna virtualmente in un tour fra le case di cui ha curato il progetto di ristrutturazione o interior decoration. 

La cucina è uno degli ambienti della casa in cui è più importante avere una buona illuminazione, in particolare in alcuni punti fondamentali, come il piano di lavoro (compresi zona lavaggio e zona cottura) o l’isola (quando c’è), ovvero dove si lavora, si taglia, si lava, si cuoce… Vediamo allora alcuni esempi di luci per la cucina, con idee diverse per ogni tipologia, per capire quale può essere la più adatta a seconda dei casi.

Luce in cucina in 17 progetti firmati Clara Bona

  • lampadine a parete altezza intermedia
  • lampadine a parete, altezza intemedia
  • lampadine a parete altezza intermedia
  • luci dall'alto, una diversa dall'altra
  • luci che scendono dall'alto
  • applique con braccio
  • applique e applique a braccio
  • luci a braccio da parete
  • led sottopensile incassato
  • luci di design sull'isola
  • lampadine sull'isola
  • lampadari antichi sull'isola
  • luci sopra isola nordic style
  • luci sopra isola
  • luci scenografiche sopra isola
  • illuminazione del tavolo con sospensione senza paralume
  • lampadario centrale che crea una composizione geometrica e rigorosa.

Come illuminare l’isola?

Con lampadari di design…

La scelta di illuminare una grandissima isola al centro di un’ampia cucina con luci di design è sicuramente vincente. E nulla è meglio delle lampade AIM disegnate dai Fratelli Bouroullec per Flos, che si possono movimentare, alzare e abbassare grazie a un gioco di fili e di pesi, che permettono di orientarle in diverse posizioni, così da illuminare proprio i punti in cui serve. E si possono cambiare a seconda delle esigenze!

luci di design sull'isola

luci di design sull’isola

… essenziali, Nordic Style

Colore e design caratterizzano il progetto di questa cucina con penisola che gira per ospitare i fuochi, illuminati dall’alto da tre luci color corda molto minimal ma di impatto, che si stagliano contro l’azzurro dei mobili. Sono il modello Shade di Ferm Living e si possono comporre in tante altre forme, tutte geometriche ed essenziali.

luci sopra isola nordic style

luci sopra isola nordic style

… scenografiche, anche di forma diversa

In una piccola isola, le luci che scendono sull’isola di grande formato diventano un motivo caratterizzante del progetto. In questo caso sono le Spoke di Foscarini in versione rame, che con due forme diverse diventano il focus di tutta la cucina.

luci scenografiche sopra isola

luci sopra isola scenografiche

Con file di semplici lampadine 

Si può anche decidere di ridurre la luce alla pura essenza: su questo mini bancone centrale di una piccola cucina total white la scelta di due semplicissime lampadine trasparenti con cavo bianco di Muuto diventano un manifesto del motto “Less is more”.

lampadine sull'isola

lampadine sull’isola

In questo caso, per ingentilire una grande cucina con mobili laccati blu, elettrodomestici in acciaio e molta tecnologia, ci sono tre piccole sfere di cristallo (Nabila di Tooy), che esistono anche in altri formati e scendono leggere sull’isola a portare un filo di poesia e di romanticismo in questa cucina.

luci sopra isola

luci sopra isola decor

Con vecchi lampadari, abbinati ad altre luci moderne

L’isola centrale è una delle soluzioni più adottate nelle cucine di oggi. Per illuminarla si usano spesso lampade a sospensione, che arrivano dall’alto e che – oltre ad assolvere a uno scopo funzionale – hanno anche una forte valenza estetica. Come in questo caso, in cui due vecchi lampadari sono stati a sorpresa riutilizzati proprio sopra all’isola in marmo.

lampadari antichi sull'isola

lampadari antichi sull’isola

Come illuminare il piano di lavoro della cucina?

Con lampadine a parete, a 120 cm da terra 

Ecco una soluzione semplicissima per avere una buona luce sul bancone: tante lampadine, montate su un semplice portalampadina in ceramica bianca, posizionate ad altezza intermedia sopra al piano. Considerando che il piano di lavoro della cucina è di solito alto circa 90 centimetri si può considerare di posizionarle a un’altezza di circa 120 centimetri da terra per avere un effetto simile a quello della foto, dove parte della parete – senza pensili – è dipinta a smalto.

lampadine a parete altezza intermedia

lampadine a parete altezza intermedia

Con luci sotto alla mensola (o al pensile)

Simile alla soluzione precedente, nella cucina dell’immagine sotto, le lampadine sono fissate a parete sotto a una mensola (ma potrebbe esserci un pensile): la luce si diffonde sopra e sotto ma – interrotta dalla mensola che sporge – diventa più intensa verso il basso.

lampadine a parete altezza intermedia

lampadine a parete altezza intermedia

lampadine a parete, altezza intemedia

Con tre sospensioni, tutte nere ma diverse…

In questa cucina molto essenziale e senza pensili il bancone è illuminato da tre luci a sospensione di design, tutte di colore nero ma dalle forme una diversa dall’altra: una soluzione che nella sua essenzialità ha qualcosa di unico rendendo speciale l’ambiente. 

luci dall'alto, una diversa dall'altra

luci dall’alto una diversa dall’altra

… o  industrial style

Un piano cucina in acciaio, posizionato sotto a una vetrata, non poteva essere illuminato con luci a parete ma solo con lampade a soffitto. La scelta del modello Aplomb di Foscarini è stata perfetta per l’inserimento in un contesto con elementi in stile industriale come la vetrata. Sono tre conetti in cemento color tortora, disponibili anche in bianco, grigio e altri colori, e che producono un fascio di luce molto concentrato verso il basso.

luci che scendono dall'alto

luci che scendono dall’alto

Con una lampada a braccio orientabile

La scelta di una luce a braccio, che possa essere spostata e indirizzata dove serve, è sempre un’ottima idea in cucina: qui lo stile è molto naturale, con mensola e bancone in legno e piastrelle marocchine, abbinate a una lampada in ottone spazzolato. L’effetto finale doveva essere di design ma non troppo…

applique con braccio

applique con braccio

Con applique della stessa linea ma di forma diversa

In questa cucina dalle tinte neutre e soft, tortora e sabbia, è stata scelta una applique in un punto e una Lampade de Marseille nell’altro, dove era più utile che si potesse spostare. Sono entrambe firmate da Le Corbusier e prodotte da Nemo, per questo stanno così bene insieme… Sono di colore bianco che stacca dalla parete tortora, creando un piccolo contrasto.

applique e applique a braccio

applique e applique a braccio

Con strisce a led sottopensile, invisibili

Uno dei sistemi migliori e più semplici per illuminare il bancone è senza dubbio la striscia a led sottopensile, che illumina in maniera mirata proprio dove serve. Il consiglio è di scegliere un led caldo e non freddo, per evitare un effetto troppo glaciale. E se il pensile è studiato prima per ospitare il led si incassa e non si vede alla vista: così si può avere il desiderato effetto luminoso, senza che si veda la fonte.

led sottopensile incassato

Con luci da tavolo da disegno

In questa cucina color azzurro polvere, con una semplice mensola al posto dei pensili, le due luci di design di DWC con bracci snodabili e spostabili creano anche un effetto decorativo e grafico, grazie alla loro forma molto particolare e al colore nero che le contraddistingue in modo deciso.

luci a braccio da parete

luci a braccio da parete

Come illuminare il tavolo della cucina…

Per illuminare il tavolo da pranzo con una luce puntuale e concentrata è bene posizionare il lampadario – che non deve abbagliare né ostacolare la visione tra commensali – a una distanza di circa 80/90 cm (prima foto sotto); se invece serve un’illuminazione che diffonda luce in tutto l’ambiente si deve tenerlo più in alto (seconda foto sotto).

Con un grande lampadario…

La maxi sospensione centrale (Moarè di Santa & Cole) di colore bianco sottolinea con il proprio volume, appariscente pur nella semplicità delle linee, la rigorosità della composizione, creando un forte stacco sullo sfondo grigio e diventando così protagonista insieme a tavolo e sedie.

lampadario centrale che crea una composizione geometrica e rigorosa.

… o con una sospensione quasi “smaterializzata”

All’opposto del caso precedente, il lampadario è in questa cucina una presenza leggera e originale, una struttura metallica bianca senza paralume con una grande lampadina.

illuminazione del tavolo con sospensione senza paralume

 

 
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