Essenze lignee, cotto, pietre e marmo mostrano tutta la loro bellezza senza precludersi nulla: resistenti ormai alla maggior parte delle aggressioni chimiche o fisiche dopo speciali trattamenti superficiali, permettono di optare per la naturalità e la tradizione senza successivi pentimenti.
Legno
Materiale naturale per eccellenza – attualmente di grande tendenza in cucina, soprattutto nelle versioni lavorate in massello – è al centro di una rivoluzione estetica: se lasciato “nature”, i difetti come venature o nodi vengono ora esaltati nelle texture delle ante e dei piani di lavoro dai grandi spessori, e verniciature irregolari e imprecise vincono su laccature compatte e coprenti. Ecco allora effetti voluti di invecchiamento e di aspetto vintage, così come superfici tranché, che ripropongono l’irregolare ruvidezza delle tavole di legno grezzo. Cere e oli dalle formulazioni durature ne esaltano la bellezza, proteggendolo da macchie e impronte. Sottoposto poi a trattamento termico ad alte temperature (intorno e oltre i 200°C) il materiale guadagna in impermeabilità e stabilità dimensionale nel tempo, soprattutto quando si tratta di essenze già abbastanza resistenti e pregiate come noce, frassino, rovere.
Cotto
Il rinnovato desiderio di naturalità ha portato a reinterpretare in chiave moderna anche un classico come il cotto. Ad esempio nella sua declinazione in cocciopesto, materiale già usato dagli antichi romani ottenuto dalla miscela di polvere di cotto con leganti e inerti di diverso tipo, scelto ora per i piani di lavoro sotto forma di piastrelle o di lastre. Lontano dall’uniformità estetica dei materiali industriali, seppure come essi lavorabile anche in grandi dimensioni (con opportuni rinforzi strutturali), viene levigato in più passaggi e trattato in superficie con prodotti oleosi repellenti e cera per eliminarne la porosità e aumentarne la setosità al tatto. Abbinato a materiali dal carattere high-tech, come l’acciaio, ne smorza la freddezza con un tocco di colore dai toni caldi.
Pietre, marmi
Ormai spesso superati nell’utilizzo in cucina dagli agglomerati (frutto della mescola di polveri di marmo o granito con resine sintetiche), che ripropongono l’estetica dei materiali naturali potenziandone resistenza agli attacchi degli acidi e flessibilità di forme e spessori, pietre e marmi tornano però a essere protagonisti sia in veste tradizionale sia in versione innovata, resi in entrambi i casi più accessibili dall’avanzamento tecnico delle lavorazioni. Tra gli esempi industriali Marmotech®, corrispondente del legno lamellare per il mondo delle pietre (lastre composte da piccoli listelli di marmo) e i cosiddetti alleggeriti, sottili fogli di marmo accoppiati a supporti di materiale composito, tipo l’honeycomb a nido d’ape, o addirittura al vetro. Come Stonewave®, pannello alveolare di alluminio rivestito nelle parti a vista da sottili fogli di pietra: resistente, garantisce l’unicità del pezzo unico dimezzando di un terzo il peso complessivo del materiale. E lasciando al tatto e alla vista solo la materia prima naturale.
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Minà Professional di Minacciolo accosta materiali di oggi e di ieri rivisitati: acciaio tagliato al laser e tinto nero grafite per il rivestimento dalla particolare resistenza e dall’aspetto materico, cocciopesto in piastrelle per il piano di lavoro, materiale pregiato ottenuto polverizzando il laterizio, impastandolo con malta cementizia e lavorandolo a mano artigianalmente. Prezzo della composizione in foto a partire da 16.087 euro. http://www.minacciolo.it
Loft di Team7 mescola tradizione e innovazione materica: la morbidezza tattile e visiva del legno massello (in 7 essenze diverse, tra cui la versione “selvatica” del noce, nella foto, e del rovere), lavorato per far emergere nodi e venature, accostata a un piano di lavoro di cemento dalla resistente solidità. Trattato a poro aperto e rifinito con oli naturali (di semi di lino, girasole o soia) e cera d’api, il legno è traspirante, respinge la polvere, assorbe l’umidità e la rilascia gradualmente nell’ambiente. Il tagliere massiccio integrato nel piano enfatizza il carattere professionale. Prezzo su richiesta. http://www.team7.at
Sandy di Arrex Le Cucine dietro all’aspetto shabby chic cela tecniche attuali che rivisitano i materiali classici: laccatura bianca con originale effetto invecchiato per il legno di rovere massiccio, taglio irregolare per i sassi naturali del piano di lavoro. Prezzo su richiesta. http://www.arrex.it
Nel modello IC1 di Italiana Cucine, qui nella versione Black Coffee, il granito naturale è interpretato in chiave contemporanea: un monolite con lavello e piano cottura a scomparsa, rivestito da piano e ante di pietra con tagli appositi a 45° e svuotamento interno delle lastre per ergonomia e praticità di utilizzo. Prezzo su richiesta. http://www.italianacucine.net
Cloe di Cesar esalta la linea rigorosa degli elementi compositivi con materiali di carattere: essenze di pregio (rovere nodato natural, nella foto, o, nella versione Vip, olivo, palissandro santos, ebano macassar o eucalipto pomelé con finitura sia opaca sia lucida) e eco-cemento in due diverse tonalità. Questa composizione prevede anche il top di eco-cemento. Una base di eco-cemento scuro con due cestoni misura L120 x P 62 x H 87; Prezzo Iva esclusa 1.136,00 euro. http://www.cesar.it
Fifty di Zampieri si veste di materiali dal forte impatto espressivo, esclusiva dell’azienda: ante 3D ottenute accostando listelli di rovere sabbiato cenere di larghezze, altezze e spessori differenti, che danno vita a superfici tridimensionali, e ante Metal, verniciate con polvere di ferro, che offrono un effetto uguale al metallo in lastra. Completa la composizione in foto un piano di lavoro inox vintage. Prezzo su richiesta. http://www.zampiericucine.it
Il sistema Maestrale di Scandola recupera per i frontali assi di legno vecchio, recuperato da vecchi fienili o edifici alpini, con tutti i loro piccoli difetti: nodi, fessurazioni, buchi che conferiscono all’insieme quell’effetto vissuto difficile da imitare. Una soluzione estetica che tuttavia non esclude le prestazioni tecniche: ogni pannello è realizzato con tre strati incrociati di legno e solo il più esterno è quello recuperato. La soluzione nella foto ha, inoltre, top di pietra Ice quarzite e cappa, penisola, boiserie di abete ardesia. Base (L 60 x P 58,6 x H 72 cm + zoccolo) con un’anta di legno vecchio e un ripiano interno: Prezzo Iva esclusa 486,00 euro. http://www.scandolamobili.it
Volare di Aran esalta la geometria dei volumi lineari con il rovere naturale nodato tranché delle ante, abbinato in questa composizione alla finitura visone opaco e a un top unicolor bianco di 2 cm di spessore. La parete operativa è lunga 5,27 m, la parete con colonne 4,02 m (inclusi in entrambi i casi le librerie a giorno), l’altezza standard è 2,17 m. Modulo base con gola e anta di rovere nodato tranché L 60 cm: prezzo 374,00 euro. http://www.arancucine.it