La zona giorno (n. 1) si sviluppa in un unico ambiente di circa 28 mq. Lo spazio disponibile viene suddiviso secondo l’esigenza: in questo caso è privilegiato il salotto. Un muro basso (n. 2) definisce l’area cottura di 165 x 485 cm. In parte è sormontato da un top che dalle spalle del divano in salotto si prolunga verso la cucina ed è così utilizzabile da due lati. L’area operativa (n. 3) è articolata in zona cottura (4,6 mq) e pranzo (3,4 mq). La prima, accanto all’apertura, è arredata con una composizione a “L” che sfrutta il sottofinestra con il lavello. La finestra con anta a vasistas vincola la posizione dei pensili (n. 4); la composizione si sviluppa in altezza a partire dal piano cottura: a 100 cm dal serramento per non ostacolare la luminosità. All’estremità aperta verso il soggiorno, la zona pranzo (n. 5) è arredata con tavolo rotondo allungabile e moduli contenitori a parete. Per il salotto (n. 6 ): imbottiti di dimensioni diverse posti ad angolo e rivolti verso la finestra e il televisore. Di fronte, una coppia di poltroncine alleggerisce l’impatto. L’angolo (n. 7) è risolto con un volume in cartongesso che fa ricavare un contenitore. È accessibile grazie a due ante a filo muro con cerniere a scomparsa che si mimetizzano con la parete. Un mobile alto 150 cm (n. 8) in corrispondenza dell’ingresso ha la funzione di schermare il soggiorno. L’altezza è tale da permettere di utilizzare il top come piano d’appoggio.
La cucina separata dal soggiorno da muretto basso con piano d’appoggio
Un po' a vista e un po' schermata: la cucina dietro al muretto resta ben delimitata ma aperta sul soggiorno. Un progetto in pianta che rappresenta una soluzione intermedia tra la cucina separata e quella completamente aperta.
A cura di “La Redazione”
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