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Quando si acquista una casa, spesso si riescono a mantenere alcuni pavimenti o le porte, ma è molto difficile che si mantenga la cucina: o perché non piace esteticamente o perché è vecchia e datata, da ristrutturare anche per via di impianti obsoleti. In linea generale, per cambiare volto a questo ambiente, ci sono due strade:
- Restyling. La cucina viene rimodernata nello stile per renderla più attuale: si sostituiscono quindi i vecchi mobili con nuovi o si ridipingono, si cambiano gli elettrodomestici ma non le posizioni perché si sfruttano i vecchi impianti e attacchi, senza rifare la parte idrica ed elettrica o il pavimento.
- Ristrutturazione. La cucina viene rifatta in toto, addirittura potrebbe essere spostata in un’altra posizione, e diventa quindi una ristrutturazione completa.
Le cose da tener presente quando si deve rifare completamente una cucina sono molte, e variano di caso in caso, ma riassumiamo qui le più salienti
- Le posizioni delle funzioni: lavandino e fornelli sono più comodi se sono abbastanza vicini, meglio se sulla stessa parete o uno di fronte all’altro in caso di isola centrale o penisola. Attenzione alla lavastoviglie: deve essere vicina al lavandino, ma deve essere comoda da aprire: meglio evitare l’angolo. E si deve riuscire a stare comodamente in piedi tra il lavandino e l’anta aperta della cucina. Il forno può stare sotto al piano cottura, ma è più comodo in alto, per poterlo aprire e per vedere dentro senza doversi abbassare. Tra l’altro oggi spesso si scelgono i fuochi a induzione con cappa integrata nel piano cottura, e in questi casi non c’è lo spazio per avere il forno sotto ai fuochi. Altro elemento da considerare è il frigorifero: spesso si posiziona nell’angolo e si deve fare attenzione che la porta con maniglia si apra completamente: in alcuni modelli l’anta è molto spessa e se non si riesce ad aprire a 90 gradi non si aprono i cassetti di frutta e verdura.
- I materiali. Sono un altro elemento molto importante da valutare nella ristrutturazione: una bella cucina, che poi non è pratica da utilizzare, può diventare un incubo. Quindi si deve fare grande attenzione. I piani di lavoro in materiali naturali come le pietre e i marmi sono molto belli esteticamente ma più delicati. Il laminato, la quarzite e alcune ceramiche sono invece molto resistenti. Anche per basi e pensili valgono gli stessi consigli in merito alla praticità. È importante quindi informarsi bene prima di scegliere quali siano i pregi i difetti dei vari materiali.
- I colori e le finiture. Ogni anno esce qualche novità di cui innamorarsi: possono essere nuove tinte o un disegno particolare delle ante dei mobili (lisce senza maniglie o a telaio, cannettate, … ). Bisogna considerare però che alcuni toni o forme possono stancare nel tempo, così come anche le soluzioni troppo alla moda.
Foto cucine dopo la ristrutturazione
CONFRONTA PRIMA E DOPO
Sfruttare la nicchia per rendere la cucina più particolare
PRIMA
In questa casa in origine la cucina non si trovava in questa posizione ma in un altro ambiente. Questa era una sala, che è stata trasformata in una zona living con angolo cucina a vista. Nella parete c’era già questa nicchia che è stata mantenuta, ed è diventata lo sfondo della nuova cucina
DOPO
La stessa nicchia, rasata e finita con paraspigoli, è stata resa perfettamente in squadra. Centrato rispetto alla nicchia, è stato posizionato il lavandino: per questo motivo la parte bassa è stata rivestita con piastrelle di formato 10×10 bianche con fuga a contrasto coloro mattone, che creano anche un motivo decor. Il piano di lavoro, realizzato in bilaminato nero effetto ardesia, entra nella nicchia per diventare un comodo piano d’appoggio da utilizzare dietro al rubinetto. La parte alta è stata invece attrezzata con mensole fatte dal mobiliere a misura, che ospitano utensili e oggetti decorativi.
Cucina senza pensili: rinnovo totale senza cambiare le posizioni
PRIMA
La vecchia cucina, molto datata, che risaliva agli anni Settanta, con piastrelle decorate a parete e in tinta unita a pavimento, non aveva un disegno unitario dei mobili e gli elettrodomestici si susseguivano sotto a un piano lavoro in maniera disordinata.
DOPO
Le piastrelle sul muro sono state rimosse e la parete è stata rasata e poi dipinta a smalto in un azzurro intenso. Il pavimento è stato rivestito in resina, in modo da far sparire le fughe e creare un effetto continuo. La finestra e il cassonetto sono stati dipinti di bianco: il risultato finale della stanza è decisamente più luminoso.
I mobili sono stati rifatti completamente, ma alcuni elettrodomestici sono stati mantenuti, e tutti sono rimasti nelle posizioni precedenti: il forno, il frigo e la cappa sono quelli preesistenti, come i fuochi, che sono stati incassati nel nuovo piano lavoro in HPL nero. I mobili invece sono nuovi, fatti su misura dal mobiliere, senza maniglie, con le gole per prendere le ante e i cassettoni.
Da chiusa e rustica ad aperta e nordic style
PRIMA
In una casa molto tradizionale, con i pavimenti in piastrelle effetto cotto, la porta vetrata, i mobili con le ante lavorate in legno con i pensili, anche òa cucina aveva veramente un’aria superata che andava completamente rivista nello stile.
DOPO
La trasformazione è stata radicale: al posto della porta c’è un’apertura più ampia, che mette in relazione la cucina e la sala da pranzo, unite visivamente da un unico pavimento in resina chiarissimo che rende l’insieme più contemporaneo. I mobili sono bianchi, la parete dietro è dipinta a contrasto in color verde salvia. Anche gli accessori giocano un ruolo importante: le lampade di design, la passatoia davanti al lavabo con i bolli scuri molto geometrica, il tavolo e le sedie in legno naturale, i vasi. Tutto contribuisce a creare una nuova atmosfera.
Cucina ingrandita sfruttando il sotto finestra
PRIMA
In un monolocale molto vecchio, con una cucina in uno stato di manutenzione davvero scarso, per forza di cose la cucina andava completamente rifatta, e non solo nell’estetica ma anche a livello impiantistico: tutto l’ambiente era in pessime condizioni.
DOPO
La prima scelta di progetto è stata di girare l’angolo cucina e posizionarlo sotto alla finestra, per regalare più apertura a questa zona che è molto piccola. Sulla parete dove prima c’era la caldaia e il bancone di lavoro ora ci sono solo dei pensili. I mobili sono ridotti all’essenziale e contengono una lavapiatti da 45 cm, un forno e il frigo sottopiano, nascosto dall’anta. Poi ci sono il lavabo e due fuochi a induzione. Tutto bianco e leggero.
Una penisola per ottimizzare lo spazio sulla parete con due aperture
PRIMA
In questo caso, la foto del “prima” raffigura una fase intermedia dei lavori, con la parete che divide con due porte simmetriche la cucina dalla sala da pranzo. Il muro è finito da poco e rasato a gesso ma non è ancora stato dipinto.
DOPO
Nella nuova cucina la lunga penisola che corre al centro della stanza ospita i fuochi a induzione e una zona in cui si fa colazione o si pranza, seduti su sgabelli di sapore vintage, laccati di un colore arancio molto intenso, con le luci che arrivano dall’alto a illuminare tutta la zona. I mobili sono invece laccati blu notte: alle spalle dell’isola c’è una parete attrezzata con frigo, forno, dispensa e tutto quanto può essere nascosto. Le due porte scorrono internamente alla parete e hanno struttura in legno laccata di bianco e vetri cannettati effetto vedo/non vedo.
Cucina a U seguendo l’andamento irregolare del muro
PRIMA
In un grande spazio, tutto libero e aperto, che in origine ospitava una scuola di danza poi trasformata in un’abitazione open space, la cucina gioca un ruolo importante.
DOPO
La zona ad angolo ospita la cucina. Il lavandino è stato posizionato sulla parete di fondo perché c’erano già gli scarichi, mentre i fuochi ad induzione con cappa integrata sono stati posizionati su una penisola che si attacca al pilastro esistente e che crea una sorta di divisione con la zona pranzo. Per renderla più leggera dal lato del living si trasforma in una piccola libreria aperta. I mobili sono lisci e bianchi, il piano è in legno di rovere, le piastrelle sono le zelliges marocchine nei toni avorio, che creano un effetto mosso e decor sulla parete.
Il tavolo a parete, tra due archi
PRIMA
In un appartamento classico, lo spazio lungo e stretto dedicato alla zona studio che si affacciava attraverso due archi sul soggiorno è stato trasformato in cucina dalla ristrutturazione.
DOPO
Tutta la parete a destra è stata attrezzata a cucina, con mobili dal disegno classico con piccoli riquadri, laccati nello stesso color crema utilizzato per dipingere anche le pareti. I due archi che si affacciano sulla sala sono rimasti aperti, senza chiusure, rendendo la cucina molto bella esteticamente. Al centro, proprio tra le due arcate, c’è un tavolo alto con sgabelli per 4 persone, utile anche come zona operativa in più. Il parquet è lo stesso di tutta la casa, ma dove ci sono i mobili della cucina sono state posizionate due file di piastrelle effetto tappeto che proteggono la zona più a rischio.
L’isola per cucinare rivolta verso il giardino
PRIMA
In una villetta su più piani degli anni ‘30 con le finestre interne che si affacciano su un piccolo giardino di città, la cucina resta nella stessa posizione.
DOPO
Nella cucina ristrutturata il piano cottura è posizionato in modo da guardare verso il verde quando si prepara il pranzo. Le finestre sono state cambiate e le nuove bianche sono visivamente più leggere di quelle originali. Tra i due infissi a parete è appesa una TV, e sugli scaffali aperti trovano posto i piccoli utensili. A pavimento si è messo un bellissimo parquet.
Da verde strong a bianco burro, super soft
PRIMA
Una tipica cucina probabilmente risalente agli Anni Settanta era datata sia nella forma che nel colore, un verde smeraldo con finitura laccata lucida che risultava molto forte anche abbinato al piano nero. Anche a parete le vecchie piastrelle con piccoli disegni, tipiche di quel periodo, la rendevano superata.
DOPO
Pur essendo rimasta uguale nella disposizione, questa cucina è cambiata completamente nello stile, diventando chic e ricercata, con un pavimento a scacchi alternati in travertino beige e marmo rosso di Verona, e con mobili dalle ante riquadrate color bianco burro e con piano e alzata sono in HPL di un color tortora molto delicato. Il risultato finale è sicuramente più soft ed elegante, oltre ad essere molto attuale.
Bianco e nero, finestra interna e console: la svolta della cucina
PRIMA
Una tipica cucina molto vissuta, con il piano in legno, ante ormai vecchie e quella tipica confusione degli ambienti utilizzati da tanto necessitava decisamente di un cambio di stile.
DOPO
La distribuzione della cucina è rimasta la stessa, perché gli attacchi idrici erano in quella posizione e spostarli sarebbe stato troppo complesso ma il look è del tutto nuovo, e la scelta di due colori, il bianco e il nero, ha creato immediatamente un risultato più ordinato. Il pavimento tipo cementina in gres è stato scelto per la sua praticità unita all’effetto decorativo. Ciò che cambia completamente l’ambiente è la vetrata in ferro nera apre la cucina verso il soggiorno. Data la forma lunga e stretta di questa cucina, un vero tavolo sarebbe risultato troppo ingombrante, quindi al serramento interno è stato accostata una consolle.
Da cucina old style a fresca e leggera
PRIMA
Vecchio stile, con tanto di ante in legno lavorate, tendine e piastrelle dall’estetica più che sorpassata: un riassunto che è già sinonimo di “da rifare”.
DOPO
Non sembra possibile, ma è proprio la stessa casa. Cosa si è fatto per trasformarla? Via le piastrelle, posato un nuovo pavimento tipicamente ligure, sostituiti i mobili con altri dai colori più chiari, dipinta una porzione di parete in un bel verde, aggiunta una luce di design a parete, un tavolo tondo iconico, le sedie chiavarine: tutto contribuisce a far sentire l’atmosfera di una casa di vacanza.
Cambio di passo: cucina azzurra e con l’isola
PRIMA
In questo caso la cucina era sobria e molto neutra, l’elemento decorativo era dato dalle lampade molto originali e da qualche accessorio. Non era particolarmente vecchia e poteva anche essere mantenuta perché gli elementi di arredo erano ancora validi, ma la casa ha avuto una ristrutturazione importante e quindi anche questo locale è stata completamente rivisto.
DOPO
Il progetto di distribuzione in pianta ha seguito le richieste del padrone di casa, che già abitava qui e voleva cambiare alcune cose. Prima di tutto aveva il desiderio di un’isola, per cucinare rivolto verso la zona giorno e non contro il muro: da qui ha preso avvio tutto il nuovo progetto. Poi si è arrivati ad altre decisioni importanti, come l’inserimento del colore: dal bianco a un azzurro molto intenso, che già da solo rende unica e speciale questo ambiente.
Da anonima a decor, senza spendere troppo
PRIMA
Anche in questo caso, la foto del prima rappresenta una fase intermedia dei lavori. In questa casa in cui la zona cucina, molto ridotta, conviveva con zona pranzo e living. L’aspetto in origine era molto anonimo, ma lo si voleva trasformare in qualcosa di bello e di decor, ma senza spendere troppo.
DOPO
Il colore tortora del mobile in laminato è stato campionato e ricreato anche sulla parete dietro al mobile, per creare un effetto di continuità. Il bancone operativo è ridotto all’essenziale ed è stato completato, come nelle cucine in muratura, con una tenda in lino naturale che chiude alla vista lo spazio sottostante, dove stanno gli elettrodomestici. Ma sono gli accessori a rendere questa cucina calda e accogliente: le luci di design abbinate a una sospensione soft, le vecchie zuppiere in porcellana, la scritta vintage, le sedie in griglia bianca firmate da Eames, il tappeto color panna… Tutto combinato in un mix molto raffinato e con grande personalità.