I multicooker sono piccoli apparecchi elettrici specializzati nella cottura, anzi, nei diversi tipi di cottura. Una valida alternativa a pentole e fornelli!
Nel mondo della cottura automatica, oltre ai robot e ai tanti apparecchi specializzati in cotture particolari (come la vaporiera, il cuociriso, il forno per pizza e così via), esistono anche i multicooker che sono in grado di cuocere il cibo in tante modalità diverse.
Se i robot da cucina sono più completi da altri punti di vista, non sono tuttavia eclettici come i multicooker per la varietà di cottura disponibili come friggere, stufare, rosolare, cuocere a vapore e molto altro. Alcuni modelli possono fungere anche da yogurtiera o da camera lievitatrice per gli impasti di pane e pizza.
La maggior parte nasce da modelli evoluti di friggitrici ad aria: queste ultime, anziché usare i tre litri d’olio di una normale friggitrice, sfruttano una speciale camera di cottura. Qui, l’aria riscaldata è fatta circolare a una velocità molto elevata, così da consentire una cottura uniforme, simulando il comportamento dell’olio nella frittura classica. Poiché l’aria è scaldata da una resistenza elettrica, in pratica l’apparecchio altro non è che un piccolo, potentissimo forno. Nei multicooker si aggiungono altri programmi che ne fanno vere e proprie pentole elettriche. Dispongono di un termostato regolabile e un motore che fa girare una o più pale mescolatrici.
A differenza delle cooking machine che consumano poca energia elettrica anche quando scaldano e cuociono, la resistenza dei multicooking ha un assorbimento maggiore. Produrre temperature più alte significa infatti avere costi maggiori in bolletta, soprattutto se l’utilizzo è a pieno regime: è l’equivalente di un ferro da stiro sempre acceso.
Alcuni modelli tendono a ridurre i consumi allungando i tempi di riscaldamento: è un ottimo metodo, impiegato da tutti gli elettrodomestici di ultima generazione, ma può diventare scomodo attendere 20 minuti prima che bolla l’acqua in cui buttare la pasta o il riso!
Se però il multicooker sostituiscein toto il forno elettrico tradizionale, può invece rivelarsi addirittura una fonte di risparmio.
Mentre i robot da cucina con funzioni di cottura possono sostituire molti elettrodomestici in uno solo, i multicooker sostituiscono soltanto pentole, padelle e, in alcuni casi, il forno. Non può certo considerarsi un apparecchio da contare tra gli indispensabili: soprattutto per gli appassionati di cucina che amano molto di più sperimentare tra i fornelli. Eppure, negli ultimi anni queste macchine per la cottura incontrano un crescente successo. Ecco a chi sono utili veramente.
Per chi vive da solo o in coppia e ha una vita piena d’impegni dove resterebbe solo il tempo per cibi precotti o surgelati da riscaldare nel microonde, i multicooker possono davvero offrire un valido aiuto. Queste macchine sono comodissime anche per chi non ama cucinare perché fanno tutto da sole, senza sbagliare, a patto di studiare bene le istruzioni. Basta infatti introdurre gli alimenti nel recipiente di cottura, impostare la temperatura e il timer e non c’è poi bisogno di restare in cucina a sorvegliare i fornelli. Non dimentichiamo che permettono anche di tenere la cucina sempre in ordine e pulita anche mentre si lavora, senza recipienti e utensili in giro.
Se non si ha una famiglia troppo numerosa, diciamo non superiore alle quattro persone, i multicooker possono addirittura sostituire un’intera cucina, cioè la piastra di cottura, a gas o a induzione, e il forno elettrico multifunzione (o il microonde). Ecco le loro specialità
Cottura lenta: regolando il termostato sui 60 °C circa, si possono cuocere carne, pesce e verdure per lunghi periodi (anche molte ore); così gli alimenti diventano più teneri e gustosi e preservano le loro caratteristiche organolettiche. Il sistema è ottimo per sfruttare tagli di carne poveri, per fare il bollito e per ottenere minestroni saporiti con verdure croccanti.
Stufatura: simile alla cottura lenta, si effettua però a una temperatura più alta, circa 85 °C. Permette di preparare un alimento (di solito carne, ma anche verdure), sempre lasciandolo nel recipiente per tempi molto lunghi. La stufatura è ideale per stufati e brasati, ma anche per ragù e ratatouille.
Zuppe: come per i risotti, queste macchine sono davvero idicate per le zuppe dense, che devono essere rimestate spesso. Ottimi risultati si ottengono anche per creme
e marmellate.
Frittura: poiché nascono, come abbiamo visto, come friggitrici ad aria, i multicooker friggono bene qualsiasi alimento. Alcuni usano la loro ciotola come una vera e propriapadella, a cui bisogna aggiungere olio in abbondanza.
Rosolare: la resistenza elettrica di queste macchine raggiunge quasi sempre i 200 °C, temperatura più che sufficiente per rosolare carne, verdure e pesce. È questa
una funzione che viene svolta meglio dai multicooker che dai robot da cucina.
Cottura a vapore: grazie a ciotole capienti e ad appositi cestelli in dotazione, risulta molto semplice e precisa.
Bollire: nella ciotola piena d’acqua portata a ebollizione, il risultato è in tutto e per tutto simile a quello ottenuto con una pentola sul fornello. Ci si può fare di tutto: dagli spaghetti, al brodo, al lesso.
Yogurt: il termostato regolabile permette di selezionare temperature basse che permettono ai fermenti lattici attivi di produrre yogurt dal latte. Si può sfruttare la medesima funzione per favorire la lievitazione.
Come un forno elettrico: se non servono temperature oltre i 200 °C, il multicooker può diventare una valida alternativa al multifunzione. È adatto per esempio per torte e dolci dove bisogna impostare un calore moderato.
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I multicooker non hanno in genere costi molto alti, anche meno di 200 euro. Attenzione però, per non incorrere in delusioni: non saranno mai dei robot da cucina completi e non avranno mai la stessa varietà di prestazioni.
Non sono cooking machine! Potrà sembrare strano, ma è un errore in cui incorrono in molti: un robot da cucina con funzioni di cottura, come quelli presentati nelle pagine precedenti, ha un prezzo molto alto perché fa tantissime cose. Un multicooker, invece, non “prepara”; cuoce soltanto in svariati modi, ma non fa nient’altro. Tutte le altre operazioni – come tritare, frullare, emulsionare, impastare e così via – devono essere eseguite tradizionalmente a mano oppure con altri elettrodomestici. La differenza fra i due tipi di strumenti non potrebbe essere quindi più evidente.
Dimensioni: se il multicooker viene scelto per sostituire tutti gli altri strumenti di cottura della cucina, sarà davvero una soluzione salvaspazio; si tratta però di un caso piuttosto raro. Se è vissuto solo come un elettrodomestico supplementare, conviene tenere conto dello spazio libero sul piano di lavoro. I multicooker non sono piccoli, possono arrivare anche a 40 cm di lunghezza, a 35 cm di larghezza e a 30 cm d’altezza. Occorre inoltre calcolare spazio libero attorno, per dissipare il calore. Le aperture dove si introduce il cibo devono essere inoltre comodamente accessibili.
Temperatura: meglio se è più alta, nel caso si pensi di usarlo come forno. I 200 °C sono in genere per i multicooker un limite invalicabile; verificare però prima dell’acquisto sulla scheda tecnica, molti modelli faticano addirittura a toccare i 180 °C: una temperatura che può andar bene per torte e dolci vari, ma non basta per pizza o pane.
Può sembrare una funzione secondaria, invece è molto utile quando si tarda a mettersi a tavola o si hanno ospiti e bisogna quindi servire alla giusta temperatura piatti preparati in precedenza. Nel riscaldamento dei cibi (e nello scongelamento) il multicooker sostituisce egregiamente il microonde.
È un consiglio da seguire sia per i multicooker sia per i robot da cucina presentati in precedenza. La cottura di questi apparecchi è veramente “automatica”, a condizione però che, dopo l’acquisto, si dedichino il tempo e l’attenzione necessari per imparare a usarli al meglio. Solo così si potranno sfruttare al massimo le loro potenzialità, recuperando l’investimento iniziale, in genere considerevole. Il libretto d’istruzioni è una guida completa per conoscere le applicazioni ottimali delle diverse funzioni e programmi di cottura; vengono inoltre riportate nel dettaglio le modalità per lo smontaggio, il lavaggio e la manutenzione dei componenti.