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Controllare l’etichetta energetica prima di acquistare un elettrodomestico è indispensabile per risparmiare sui consumi ed evitare sprechi energetici. Ma ridurre al massimo consumi ed inquinamento è essenziale, oltre che per il risparmio personale e per il benessere del Pianeta, ma anche per proteggere la salute da rischi sempre maggiori.
Fondamentale leggere l’etichetta energetica e acquistare elettrodomestici dai consumi ridotti che, pur avendo un costo di acquisto più alto, permettono nel tempo di risparmiare sulle bollette. Gli elettrodomestici meno energivori sono in grado di garantire massime prestazioni ed elevata efficienza, ottimizzando il fabbisogno energetico.
Proprio per rendere più consapevoli i consumatori e indurli all’acquisto di elettrodomestici più ecologici, già dal 1998 erano state introdotte le etichette energetiche e rese obbligatorie per tutti i Paesi appartenenti all’UE.
Naturalmente, da allora ad oggi, l’avanzamento tecnologico e gli investimenti in ricerca e sviluppo, hanno modificato i criteri per cui un apparecchio viene inserito di classe A: una A di dieci anni fa oggi potrebbe essere in realtà molto più bassa.
I nuovi obiettivi di miglioramento dell’efficienza, hanno trovato espressione nell’ultimo aggiornamento dell’etichetta energetica entrata ufficialmente in vigore e diventata obbligatoria, sia online che nei negozi fisici, dal marzo 2021; da dicembre scorso è inoltre vietata la vendita di apparecchi riportanti la vecchia etichettatura.
Il primo grande cambiamento della nuova etichetta energetica è stato l’eliminazione (almeno per alcune categorie di elettrodomestici) delle varianti A+, A++, A+++, utilizzate inizialmente per spronare le aziende a produrre elettrodomestici sempre più sostenibili, ma che in realtà celavano grandi differenze tra loro. Ad esempio, tra un apparecchio di classe A++ e uno di classe A+++ poteva esserci anche una differenza di consumi del 50%, ma il consumatore, se non addentrandosi nelle relative specifiche, poteva ritenere erroneamente simili i due apparecchi. Si è quindi preferito, al posto che aggiungere i “+”, riscalare le classi lasciando in alto uno spazio vuoto per incitare le aziende a migliorarsi ancora. I criteri della nuova etichetta sono oggi quindi ancora più rigidi e rigorosi; una vecchia classe A oggi potrebbe essersi trasformata quindi in una G.
Quali sono le nuove classi energetiche?
Le nuove etichette energetiche classificano gli apparecchi su una scala che va da A a G, in base alla quantità di energia consumata, e danno ai consumatori molte altre informazioni importanti, supportandoli così nella scelta di un elettrodomestico che consenta di risparmiare energia elettrica.
Gli apparecchi appartenenti alla classe A, indicata con il colore verde, sono quelli che consumano meno energia e sono quindi più efficienti dal punto di vista energetico, mentre gli apparecchi di classe G, indicati con il colore rosso, sono quelli che consumano di più.
Una grande novità della nuova etichetta energetica è l’introduzione del codice QR-Code, che rimanda alle informazioni più dettagliate sul modello in particolare, prelevate direttamente dalla banca dati ufficiale dei prodotti registrati e classificati, in cui sono contenute la scheda informativa del prodotto, la documentazione tecnica e il monitoraggio della conformità. Basta inquadrare il QR-Code con il proprio smartphone o tablet per accedere a numerose altre caratteristiche.
Come nella vecchia etichetta, è riportato il consumo annuale di energia, il livello di rumore prodotto espresso in decibel e su una scala di quattro classi e, ad esempio, per i frigoriferi il volume in litri o per le lavatrici il consumo energetico ponderato in kWh/100 cicli con programma ECO 40-60.
Come riconoscere un prodotto riscalato?

Una vecchia e una nuova etichetta energetica di un frigorifero riportata sul sito dell’Unione Europea. http://www.ec.europa.eu
Cosa riporta la nuova etichetta energetica?
Gli elementi comuni nella nuova etichetta dei diversi apparecchi sono:
- codice QR-Code per accedere alle informazioni aggiuntive relative al prodotto;
- classe di efficienza energetica;
- emissioni sonore espresso in decibel, divise in quattro classi.
Inoltre, ogni elettrodomestico riporta poi altre informazioni specifiche come per le lavatrici la massima capacità di carico, il consumo di acqua ponderato in litri/ciclo di funzionamento con programma ECO 40-60 ed efficienza della centrifuga o per i frigoriferi il volume in litri.
Quali elettrodomestici riportano la nuova etichetta energetica?
La Commissione Europea ha attualmente adottato il nuovo formato per cinque grandi categorie di prodotti:
- lavastoviglie
- lavatrici e asciugatrici
- frigoriferi
- display/televisori
- sorgenti luminose e lampadine (quest’ultima classe di prodotti ha modificato l’etichetta a settembre 2021).
Le asciugatrici si aggiungono invece agli altri apparecchi a partire da marzo 2025: nello specifico, dal 1° marzo al 30 giugno tutti i modelli in commercio dovranno presentare la doppia etichettatura. A partire dal 1° luglio 2025 invece, tutte le asciugatrici dovranno esporre unicamente la nuova etichetta.
Etichetta asciugatrici: introduzione graduale
L’introduzione della nuova etichetta per le asciugatrici sarà però graduale. Fino al 1° luglio le asciugatrici mostreranno entrambe le versioni, dopodiché sarà ammessa la vendita unicamente dei modelli dotati della nuova etichettatura energetica. Per i modelli immessi sul mercato prima del 1° marzo 2025, sarà ancora autorizzata la vendita previo aggiornamento dell’etichetta, ma sul mercato europeo scatta tuttavia il blocco alla vendita dei modelli maggiormente energivori, associabili alle classi F e G.
Nell’etichetta, le asciugatrici di nuova generazione dovranno rendere visibile l’indice di efficienza energetica (Iee), calcolato su un massimo di 100 cicli del programma Eco.
Il consumo energetico non è più misurato su base annuale ma su ogni 100 cicli di asciugatura, al pari di quanto già previsto per lavatrici e lavastoviglie.
Nuova etichetta e bonus mobili ed elettrodomestici
Può beneficiare del bonus elettrodomestici chi acquista entro il 31 dicembre 2025 elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Il Bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori, è prevista la detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2025, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione viene ripartita nella dichiarazione dei redditi in dieci quote annuali.
Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5.000 euro per il 2024 e di 8.000 euro per il 2023, in precedenza anche di 10.000 euro.
Il pagamento va effettuato in modo tracciabile, con bonifico o carta di debito o credito, non in contanti.
Come leggere l’etichetta energetica e confrontare facilmente gli apparecchi
L’etichetta contiene inoltre informazioni sulle caratteristiche tecniche come volume e capacità di carico, e le prestazioni funzionali come l’efficienza di centrifugazione o di asciugatura e il rumore emesso. Anche per le prestazioni funzionali sono state create delle classi di efficienza, identificate dalle lettere da A (migliore) a G (peggiore), e che sono indicate nell’etichetta all’interno dei pittogrammi.
Solo per il rumore la classificazione segue invece una scala da A a D perché non è stato possibile definire sette classi per questo specifico parametro. L’uso dei pittogrammi – rappresentazioni grafiche di un concetto – informa in modo semplice ed efficace gli utenti finali sulle caratteristiche e sulle prestazioni di un prodotto e non richiede traduzioni nelle lingue nazionali. L’etichetta è uniforme in tutti i paesi membri dell’UE. E tramite il codice QR i consumatori possono ottenere informazioni supplementari (non commerciali) attraverso la scansione con uno smartphone.
L’etichetta è uniforme per tutti gli apparecchi della stessa categoria per permettere agli utenti finali di confrontare facilmente le caratteristiche distintive degli specifici modelli: il consumo energetico sempre presente e a seconda dei prodotti il consumo di acqua, la capacità di carico, il volume, le prestazioni funzionali.
Tutte le informazioni contenute nell’etichetta sono basate su prove standard, previste dalla legislazione europea e realizzate in condizioni di laboratorio: questo permette il confronto fra gli apparecchi della stessa categoria, ma il consumo energetico nella vita quotidiana dipende dal luogo e dalle condizioni di installazione e per molti prodotti dalla frequenza d’uso e quindi può variare rispetto ai valori indicati nell’etichetta.
La scheda informativa del prodotto oltre all’etichetta energetica
L’etichetta è da sempre stata accompagnata da una scheda informativa relativa al prodotto etichettato che ne illustra nel dettaglio le caratteristiche tecniche e le prestazioni energetiche. Inizialmente allegata dal fornitore al materiale informativo fornito insieme all’apparecchio o al catalogo in visione nei negozi, dal marzo 2021 questa scheda dovrà essere messa a disposizione in formato elettronico e solo su specifica richiesta in formato cartaceo. Il distributore può scaricare la scheda informativa del prodotto dalla banca dati dei prodotti EPREL e su richiesta, la mette a disposizione del consumatore o dell’utente finale anche in forma fisica presso il punto vendita.
Etichetta energetica per smartphone e tablet: rivoluzione in arrivo da giugno 2025
Dal 20 giugno 2025 verrà per la prima volta introdotta una nuova etichetta energetica per i dispositivi elettronici. Entreranno in vigore il regolamento (UE) 2023/1669 per l’etichettatura energetica di smartphone e tablet e il regolamento (UE) 2023/1670 che definisce i requisiti di progettazione ecocompatibile, riparabilità e riciclabilità per smartphone, tablet e telefoni cellulari.
L’obiettivo è chiaro: fornire informazioni immediate e comprensibili sul consumo di energia e sulle prestazioni ambientali dei prodotti, stimolando scelte più consapevoli.
La nuova etichetta è una vera e propria mappa che guida il consumatore alla scoperta dell’efficienza energetica di un dispositivo. Sull’etichetta troveranno spazio dati cruciali, come il consumo annuo di energia, ma anche la durata della batteria e altre caratteristiche che riflettono l’impatto ambientale del prodotto. L’etichetta, ispirata a quella che già si usa negli elettrodomestici, dovrà essere apposta su ogni smartphone e tablet, in posizione ben visibile e con un formato standard.
Gli apparecchi, come gli elettrodomestici, sono classificati in una scala da A a G, di efficienza energetica: A indica ovviamente la classe più efficiente, G la meno efficiente.
Tra le altre informazioni viene riportata la durata della batteria con un’indicazione dell’autonomia in uso tipico intensivo, con schermo impostato a 200 cd/m² e c’è un simbolo di caduta con una lettera che indica la classe di affidabilità in caso di caduta libera (determinata in base al numero di cadute senza riportare difetti).