Quando si acquista una macchina per il caffè espresso bisognerebbe guardare soprattutto a: ✓ dimensioni e semplicità d’uso
✓ facilità nel reperire le capsule o le cialde (se funziona con questo sistema); ✓ presenza di eventuali funzioni supplementari (per esempio per cappuccino o altre bevande); ✓ numero di tazzine che si possono preparare in contemporanea.
I modelli a cialde (dosi di caffè racchiuso in un involucro di carta filtrante) o a capsule (dosi di caffè racchiuso in un piccolo cono di plastica chiuso da un sigillo in alluminio), oltre alla praticità di non avere filtri da pulire, offrono la comodità della monodose già preparata e compressa al punto giusto cosicché il dosaggio e il grado di pressatura del caffè sono sempre quelli ottimali.
Le modalità di utilizzo sono in genere semplici e intuitive, e tutti i componenti removibili sono lavabili in lavastoviglie. In alcuni casi, la funzione di spegnimento automatico dopo circa 10 minuti di inutilizzo, consente di risparmiare energia.
Le macchine per il caffè espresso domestiche si stanno avvicinando, quanto a quantità e prestazioni, a quelle professionali del bar. Questi apparecchi sono in grado di estrarre grazie ad alte pressioni gli aromi, i grassi naturali e le altre sostanze che danno alla bevanda l’intensità e il gusto. Ci sono modelli che fanno uno o due caffè alla volta, ma ce ne sono altri che arrivano a farne addirittura 4 contemporaneamente. E non si limitano solo a questo: preparano anche cappuccini densi e ben montati. Hanno infatti un erogatore di vapore che immette aria nel latte per riuscire a montarlo: più la macchina è potente, migliore è il risultato, perché si riesce ad aspirare molto rapidamente una notevole quantità d’aria e ad immetterla immediatamente nel latte in modo da montarlo e renderlo soffice e schiumoso. Se si vuole davvero una macchina efficiente e che dia buoni risultati, bisogna verificare la pressione massima di utilizzo. Infatti affinché i grassi si sciolgano bene l’apparecchio deve avere una pressione elevata: i valori medi sono variabili da 12 a 15 bar. Con questi dati la fragranza e la consistenza della bevanda rimangono costanti anche quando si devono preparare più tazzine l’una di seguito all’altra. Inoltre il serbatoio deve avere una certa capienza (in media di 1-2 litri) per consentire la preparazione di più caffè, deve essere estraibile per una pulizia rapida e frequente e meglio ancora se con una tacca trasparente che segnali la mancanza d’acqua. Le superautomatiche sono i modelli più sofisticati presenti sul mercato. Il risultato è un caffè molto simile a quello del bar perché il dosaggio della quantità di miscela, temperatura dell’acqua, pressione e tempo di funzionamento è sempre regolato alla perfezione elettronicamente. Questi modelli hanno addirittura il macinacaffè incorporato che dosa esattamente i chicchi da inviare al portafiltro. Utilizzarle è quindi molto semplice: basta scegliere sulla tastiera la quantità e il tipo di miscela e premere il pulsante di avvio, poi fanno tutto da sole.
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