Ogni anno si deve combattere una battaglia contro le zanzare. E sempre più si cercano prodotti che non emettano sostanze chimiche o fumi e che possano rimanere in funzione per molte ore consecutive con un basso consumo energetico. Tra questi ci sono le lampade a ultrasuoni o attiniche che emanano una luce color violetto. In genere hanno la forma di una normale lampada d’arredamento per esterni, ma sono in effetti delle trappole, che grazie alla luce ultravioletta attraggono le zanzare.
Da numerosi studi emerge chiaramente che più o meno tutte le specie di zanzara e molti altri insetti sono attratti dalla luce, oltre che dal calore, in particolare da quella con lunghezza d’onda tra il blu e gli ultravioletti. I tubi attinici emettono raggi luminosi proprio in questa regione dello spettro elettromagnetico e sono pertanto utilizzati per realizzare speciali apparecchi, da posizionare su mobili o per terra oppure da appendere a parete. Dotati anche di una ventola di plastica morbida, attirano gli insetti in un piccolo cassetto.
Alcuni modelli, quando il cassetto viene estratto, mettono in funzione un dispositivo che agisce in modo che eventuali insetti pericolosi non possano “assalire” l’utente. Il motore, che può avere velocità singola o doppia ventola, in genere fende l’aria senza creare fruscii e fa in modo che quelli eventualmente colpiti vengano spinti verso il filtro posteriore invece che verso l’esterno. Affinché l’azione attrattiva sia efficace durante il giorno, gli apparecchi devono essere messi in penombra piuttosto che in piena luce, così da evitare la competizione tra i raggi emessi dalla macchina e quelli solari (che essendo più potenti ne vanificherebbero l’azione). Anche la luce lunare e quella artificiale possono creare interferenze; occorre quindi collocarli possibilmente in zone senza illuminazione.