Trattare con cura gli elettrodomestici presenti in casa significa effettuare periodicamente una loro manutenzione che permette non solo di garantire una durata maggiore degli apparecchi ma anche mettere al sicuro le nostre abitazioni da guasti e corti circuiti. A fornire dei validi consigli per la manutenzione degli elettrodomestici è l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità.
Dopo avervi parlato della manutenzione di impianti a gas, condizionatori, depuratori e di frigorifero, lavatrici e lavastoviglie, è importante parlare anche di quella per cappa, caldaia e forno, sia microonde che elettrico.
Per mantenere efficientemente la cappa vanno puliti i filtri. Quelli antigrasso sono realizzati in metallo o in materiale sintetico e trattengono i grassi e i vapori di cottura in modo da impedire che entrando della cappa danneggiano il motore e il tubo di scarico. I filtri in metallo (da preferire perché limitano pericoli di incendio) hanno una struttura a nido d’ape che trattiene le particele più grossolane e basta lavarli a mano o in lavatrice ogni due mesi. I filtri sintetici invece vanno sostituiti ogni due mesi circa.
I filtri antiodore realizzati in carboni attivi sono costituiti da cartucce che contengono carboni attivi e servono per il filtraggio dell’aria da molecole degli odori. Non possono essere lavati ma vanno sostituiti ogni 4 mesi. Per verificare l’efficienza della cappa basta fare una semplice prova: si avvicina un leggero foglio di carta alla griglia di aspirazione e si mette in funzione la casa alla massima velocità. Se il foglio rimane attaccato la cappa è in stato ottimale. Altrimenti li filtri sono saturi. La superficie interna ed esterna poi deve essere pulita con regolarità ogni settimana con un panno morbido imbevuto di un detersivo neutro. E lasciata asciugare. Da pulire anche lo schermo in vetro o policarbonato dell’illuminazione della cappa.
Per quanto riguarda la manutenzione della caldaia è bene affidarsi alle indicazioni del costruttore e farla eseguire una volta l’anno da un tecnico abilitato. Se non è bene regolata produce meno calore e consuma di più. Ogni due anni vanno eseguiti i controlli sul rendimento di combustione ossia la verifica dei fumi sempre da parte di una ditta abilitata. Si consiglia in tal caso di stipulare un contratto con la ditta che esegue una manutenzione preventiva e programmata. Nel contratto devono essere indicati:
- l’esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di tute le apparecchiature di impasto
- la prova biennale del rendimento di combustione per le caldaie con potenza fino a 35 kw, da effettuarsi con le apposite apparecchiature
- la tenuta e l’aggiornamento del libretto di impianto a cura dell’impresa
- la compilazione del modello H, da trasmettere al Comune/provincia
- l’impegno dell’impresa a eseguire interventi rapidi in caso di guasti improvvisi
- il rilascio al cliente dopo ogni intervento di una bolla di lavoro, valida anche a fini fiscali che contiene le operazioni di manutenzione e/o verifiche effettuare con le dichiarazioni che tali interventi sono stati eseguiti a regola d’arte.
Necessaria è anche la manutenzione del forno. Quello a microonde va pulito con regolarità. E la guarnizione della porta deve essere sempre ben pulita per chiudersi perfettamente. Con un panno morbido si pulisce la parte interna ed esterna senza detersivi. Se vi sono all’interno incrostazioni o unto, basta mettere una ciotola con acqua all’interno, portare ad ebollizione in modo che si formi il vapore e si ammorbidisce lo sporco. Una volta spento si passa il panno e si pulisce. E se ci sono odori sgradevoli? Basta scaldare 5 minuti una ciotola d’acqua con succo di limone.
Il forno elettrico invece si pulisce più facilmente. Alcuni modelli hanno poi la funzione pulizia che serve a riscaldare il vano alla temperatura ideale. Garantisce la massima igiene la pirolisi grazie a cui i residui di sporco vengono carbonizzati e polverizzati con il calore. Durante la pirolisi all’interno del forno si raggiunge la temperatura di 500 °C che polverizza i grassi residui. Non serve quindi usare prodotti e detergenti. Alla fine del processo, a forno spento si passa un panno umido e si raccoglie la cenere. Per eliminare incrostazioni anche in questo caso basta mettere una tazza d’acqua nel forno acceso quando produce vapore lo sporco si ammorbidisce e si pulisce subito. Infine la griglia va pulita spesso con acqua calda e detersivo.