Sul mercato dei robot automatizzati, il debutto più atteso era quello di Dyson: all’appuntamento di Berlino il colosso britannico dell’aspirazione ha lanciato l’avveniristico 360 Eye, frutto di un complesso lavoro di ricerca e sviluppo durato ben sedici anni. Il robot è dotato di una videocamera che mappa a 360° l’ambiente da pulire al ritmo di 30 frame al secondo. Gli “occhi” elettronici, lavorando in sinergia con i sensori a infrarossi, sono in grado di individuare anche il granello di polvere più minuscolo (fino a 0,5 micron). L’aspirazione è ciclonica, cioè senza sacco, secondo la tecnologia di cui Dyson è pioniera. Completa la dotazione la connettività Wi-Fi: attraverso un’applicazione sviluppata per IOS e Android, è possibile gestire il robot a distanza tramite smartphone e tablet.
Novità anche in casa Samsung, che incrementa la gamma dei suoi robot con il nuovissimo Powerbot VR9000. Un sensore scansiona le superfici nel dettaglio, individuando ogni ostacolo all’interno di una vasta area e riducendo al minimo i “punti ciechi”. Tutte le operazioni possono essere controllate tramite il telecomando Point Cleaning che, al pari di un puntatore, permette di guidare il robot su una specifica area da pulire. L’autonomia e l’efficienza sono garantite dal sistema CycloneForce che separa polvere e detriti dall’aria, mantenendo il filtro pulito più a lungo e garantendo così le prestazioni nel tempo.