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Nei bilocali di taglio tradizionale il soggiorno e la cucina sono locali indipendenti, spesso adiacenti. Nel caso di ambienti di dimensioni ridotte, per ampliare il salotto la soluzione più scontata, e anche la più perseguita, è quella di creare un living open space che integri le due aree funzionali, come in questo progetto studiato dal nostro architetto Ornella Musilli in risposta alle necessità di Miriam L., che ci ha chiesto: Vorremmo ristrutturare il nostro mini appartamento di circa 50 mq in modo da rendere più godibili cucina e soggiorno. Ci piacerebbe anche ritagliare una postazione studio da poter “nascondere” all’occorrenza. L’idea è poi quella di riorganizzare il bagno per inserire la doccia, e ricavare una piccola zona lavanderia. Infine, in cucina e in camera ci sono due nicchie nelle pareti, come si potrebbero sfruttare?
Allo stato originario, l’appartamento è composto da un soggiorno a vista sull’ingresso che comunica su un lato con la camera da letto e sull’altro conduce alla cucina, attraverso un piccolo disimpegno su cui affaccia il bagno. La distribuzione degli ambienti e la pianta regolare facilitano il disegno di un layout che risponda alle esigenze della lettrice.
Eliminare la parete per creare l’open space
Il progetto prevede la demolizione del muro che divideva il soggiorno dalla cucina che viene ridimensionata e lasciata parzialmente a vista. Organizzata su tre lati, risulta ora schermata verso la zona operativa da una porzione di muro a tutta altezza e verso la finestra da un muretto decorativo in ferro, inserito fra il bancone snack e il divano. La divisione fra i due ambienti non è netta, in questo modo è possibile sfruttare entrambe le finestre per soddisfare la necessità di aerazione ed illuminazione dall’esterno della zona giorno nel suo complesso.
Lavori da prevedere quando si demolisce una parete
Quando due ambienti sono divisi da un tramezzo, come in questo caso, demolire la parete è un operazione semplice, un intervento ordinario che non ha ricadute sulla statica dell’edificio. Comporta però il ripristino della pavimentazione dei locali interessati dall’intervento, considerato che in corrispondenza delle pareti demolite non è presente il rivestimento. In alcuni casi può essere sufficiente inserire una soglia di un materiale differente, che può avere anche una funzione decorativa. Per lo stesso motivo, va prevista la rasatura dei muri e una nuova tinteggiatura. Inoltre, potrebbe essere necessario integrare il numero dei punti luce, e intervenire sull’impianto dell’acqua e del gas se si sposta la posizione della cucina, in questo caso non è stato necessario.
Nuovo antibagno per disimpegnare la zona cottura
Dal ridisegno della cucina, attraverso la costruzione di nuove pareti, si è generato anche un antibagno-disimpegno (dove prima c’era il ripostiglio). È un ambiente passante fra il bagno e l’area d’ingresso, chiuso da due porte e antistante la lavanderia inserita nella porzione in nicchia che ospita la caldaia (nella posizione esistente), la lavatrice e un piano lavoro con mensole superiori.
Vantaggi della ristrutturazione
Grazie al nuovo progetto, l’abitazione guadagna sia in fruibilità e ampiezza dei locali sia nella definizione di più aree funzionali all’interno di uno stesso ambiente. All’ingresso, sottolineato da un controsoffitto, l’angolo studio è ottenuto con una struttura multifunzione che integra mensole e piani d’appoggio e che ospita un piano scrittoio estraibile, da chiudere con ante a libro. Di fronte si apre il soggiorno, arredato con un divano e due poltroncine sistemati a elle vicino al mobile porta tv. In prossimità della finestra, un tavolo rotondo media il passaggio verso la cucina. Quest’ultima ha configurazione a U che organizza al meglio le zone cottura e lavaggio, e che trova nel bancone a penisola un elemento di separazione rispetto alla zona conversazione. Il disimpegno che porta al bagno, attrezzato con un’ampia doccia, è adibito a lavanderia-ripostiglio.
Come sfruttare le nicchie?
La nicchia nella parete portante della camera è stata attrezzata con una serie di mensole a tutta altezza, mentre quella in cucina è risultata utile per ampliare il piano di lavoro in prossimità della zona cottura, e per sistemare nella parte inferiore (dietro le basi) gli impianti tecnici.
Mobile componibile per lo smart working
Per ricavare l’home office e trovare l’idea giusta su dove mettere la scrivania in mancanza di una stanza dedicata, esistono sistemi d’arredo in grado di rispondere alle diverse esigenze di spazio che permettono di comporre a piacere moduli multifunzione. Offrono la possibilità di scegliere fra un’ampia gamma di elementi di diverse altezze, larghezze e profondità oppure di ricorrere a soluzioni taylor made.
Sono perfetti per attrezzare pareti in nicchia o irregolari che presentano, per esempio, cambi di profondità dovuti alla presenza di pilastri. Si possono organizzare con vani a giorno, cassetti, scrivanie o moduli chiusi da ante a battente, a ribalta o scorrevoli. Alcuni programmi offrono appendiabiti completi di specchiere e perfino panche portaoggetti con cuscinature per potersi sedere, ideali nelle zone d’ingresso. E, ancora, moduli multimedia per la tv, d’appoggio o da appendere, dove può trovare spazio anche la soundbar per la diffusione audio. Massima anche la possibilità di personalizzare colori e finiture.
Mobili per arredare soggiorno e angolo pranzo